lunedì 17 settembre 2012

scandalo pdl, la Polverini dov'era fino adesso (sagre e vacanze pagate a parte)?

Dai monogruppi ai vitalizi: nessuno ha visto nulla IN QUESTA CONSILIATURA SI SONO ANCHE MOLTIPLICATE LE COMMISSIONI SPECIALI E GLI ASSESSORI ESTERNI CON BENEFIT A VITA Si dovranno tagliare anche le partecipate, dove sono stati piazzati diversi “t ro m b a t i ” del Pdl di Andrea Managò Il fatto quotidiano 17 settembre 2012 D obbiamo azzerare le commissioni speciali e dimezzare quelle istituzionali, eliminare i fondi per i gruppi, e vietare i monogruppi”. A sentire l’intervento di ieri di Renata Polverini nell’aula del Consiglio regionale del Lazio sembrava quasi che negli ultimi due anni e mezzo qualcun altro avesse governato al posto suo. Nelle sue parole un susseguirsi di accorate scuse “alla politica onesta”, agli “elettor i”, perfino alle “famiglie che fanno fatica ad arrivare a fine mese”. FINORA la governatrice non si era posta gli stessi scrupoli al momento di giustificare alcuni sprechi del Consiglio. Ora, dopo la tempesta giudiziaria sull’uso distorto dei fondi ai gruppi consiliari, che vede coinvolto l’ex capogruppo Pdl Franco Fiorito con l’accusa di peculato, prova a correre ai ripari. A febbraio dello scorso anno il parlamentino di via della Pisana ha deciso di creare quattro nuove Commissioni speciali, da aggiungere alle 16 ordinarie già esistenti: un record, Camera e Senato ne hanno 14. Quando i consiglieri della Lista Bonino- Pannella hanno denunciato nuove spesa di 5 milioni, tra indennità per i nuovi incarichi e costi delle sedute, la Polverini si limitò a parlare di una non meglio precisata “volontà della maggioranza di rendere le Commissioni più vicine agli impegni presi”. Quanto ai monogruppi, ben quattro di quelli nati durante la consiliatura sono stati formati proprio da consiglieri eletti nella Lista Polverini: Fli, Mpa, Responsabili e perfino il Gruppo Misto. Tutto all’insaputa della governatrice? ORA la Polverini ha fretta, chiede anche il taglio degli assessori, oggi sono quindici. Ma la presidente vorrebbe che almeno la metà possano essere esterni al Consiglio. Nella sua giunta infatti, a causa del pasticcio che alle regionali 2010 portò all’esclusione della lista Pdl nel collegio di Roma, gli assessori sono tutti esterni tranne uno. Gli stessi ai quali, a dicembre scorso, il Consiglio ha assegnato il vitalizio, benefit eliminato dalla giunta Storace per gli esterni. La Polverini si è pentita di questo? “L’ho fatto e va bene così” rispose nei mesi scorsi a chi glielo chiedeva. “Facciamo una spending review della politica che sia comprensibile dalla gente, l’antipolitica siamo noi” ha tuonato ieri in aula. Un dichiarazione di intenti responsabile, eppure non ha utilizzato lo stesso criterio nella riorganizzazione dei vertici delle società participate della Regione. Alla guida dei Cda infatti sono stati “piaz - zati” altri esclusi dal Consiglio provenienti dalla lista Pdl romana: Bruno Prestagiovanni (Ater), Erder Mazzocchi (Arsial), Tommaso Luzzi (Astral). Ma se Sparta piange Atene non ride. “Tutti i consiglieri dell’opposizione stanno rassegnando le dimissioni dalle Commissioni per evitare che Franco Fiorito rimanga presidente di quella Bilancio” ha rivendicato il capogruppo Pd Esterino Montino. Ma né i democratici né Sel avevano avuto la stessa premura quando si era trattato di incassare la presidenza di due delle quattro Commissioni speciali. LA POLVERINI ha chiesto anche la riduzione del numero dei consiglieri, come previsto dal decreto legge 138/2011 varato da Giulio Tremonti, che stabilisce la riduzione da 70 a 50. Ma come fare a legislatura in corso senza innescare una guerra di carte bollate con i consiglieri esclusi? La soluzione l’ha fornita, con la solita ironia, l’ex presidente Francesco Storace: “O troviamo la maniera per fucilare i dieci o venti che stanno adesso nell’aula, o è ovvio che entrerà in vigore dalla prossima legislatura”.

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