sabato 9 giugno 2012

campi ogm illeciti nel viterbese saranno distrutti

Campi ogm illeciti nel Viterbese
Il ministero dà l'ok: distruggeteli

Il ministro dell'Ambiente Clini ha accolto la richiesta della Fondazione Diritti Genetici per la dismissione di campi dell'Università della Tuscia, destinati alla sperimentazione transgenica, che però è scaduta nel 2009. Ma non ha preso in considerazione la proposta del fondatore di FDG di avviare un nuovo programma di ricerca, che invece ha il disco verde del ministero dell'Agricoltura

 

VITERBO - Via libera alla bonifica dei campi di piante transgeniche dell'Università della Tuscia. A mettere la parola fine ad una sperimentazione che era iniziata nel 1998, ma che era ormai scaduta da 3 anni, è il ministero dell'Ambiente in una lettera indirizzata alla Fondazione Diritti Genetici.  Questa aveva scritto al ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, a quello dell'Agricoltura, Mario Catania, e al presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, chiedendo la dismissione del campo in applicazione della legge vigente e, in alternativa, l'avvio di un nuovo programma di ricerca.

La risposta non si è fatta attendere. "La lettera del ministero, datata 31 maggio, parla di immediata dismissione del sito di sperimentazione" e specifica che le autorità hanno "provveduto, ancora una volta, a invitare l'Università della Tuscia a procedere all'immediata dismissione del sito di sperimentazione di ciliegie, kiwi e olivi transgenici".

Al momento nessuna bonifica è ancora avvenuta, come dice Mario Capanna, presidente della Fdg, amareggiato "che il ministero presieduto da Clini non abbia preso in considerazione la possibilità di fare ricerca, sottovalutandone l'importanza". "È un vero successo - ha commentato - ottenuto grazie all'impegno della Fdg, intervenuta per sanare una situazione di illegalità che si protraeva da troppo tempo". "Adesso - ha aggiunto Capanna - speriamo che i due ministeri possano coordinarsi, per evitare che i campi siano distrutti prima di aver prelevato i campioni sul materiale vegetale e sull'ambiente interessati dalla sperimentazione, al fine di valutare eventuali effetti avversi non previsti al momento del rilascio dell'autorizzazione", come specificato nella lettera inviata alla Fdg dai ministeri dell'Ambiente e dell'Agricoltura.

Diversa la risposta da parte del ministero dell'Agricoltura dal quale è arrivato, invece, il beneplacito per l'avvio di un programma di ricerca prima della dismissione del sito. Quanto al Governatore del Lazio Renata Polverini, evidenzia il presidente della Fondazione, "nonostante la lettera inviata, al momento vi è un incomprensibile silenzio. Se questo silenzio continuerà - conclude - saremo costretti a denunciarla per omissione di atti di ufficio".
  (07 giugno 2012) © Riproduzione riservata La Repubblica

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