venerdì 29 giugno 2012

Sezze debilitati dal flop idrico della guerra tra Dondi e Acqualatina

Sezze, da alcune settimane molte utenze delle zone alte del paese sono all’asciutto «Debilitati» dal flop idrico La guerra tra Dondi e Acqualatina continua, ma Campoli ora punta i piedi TRE giorni fa lo hanno visto entrare all’interno degli uffici della Procura della Repubblica, dove il primo cittadino si sarebbe recato per esporre ilsuo punto di vista al sostituto procuratore Gregorio Capasso. Che ha raccolto non solo le ultime lamentele di Andrea Campoli in ordine alla gestione del ciclo idrico integrato nel Comune di Sezze, ma che avrebbe raccolto anche il prop o s i t o dell ’a m m inistrazione comu nale di redigere un dossier sulle «mancanze » finora fatte r eg i s t r a r e da quella che ora appare il suo nemico giur a t o : l a Dondi spa. La punta dell’iceberg che affonda le sue radici n el l’an no sa questione della crisi idrica setina, oggi però appare ancora nascosta. Due giorni fa Acqualatina sarebbe tornata scrivere al sindaco, minacciando ancora una volta riduzione dei volumi idrici. Vendetta dunque sui cittadini per una mancanza altrui. Il motivo? Sempre lo stesso: la Dondi non ha ancora pagato la prima tranche della fatturazione relativa ai consumi del 2010. Dall’altra parte Dondi, che appare messa alle strette da un sistema di rivendicazioni congiunte, afferma «da mercoledì avremo i soldi in banca e saremo pronti ad effettuare il bonifico » . Certo la Dondi fino a ieri sembrava veleggiare a vista, ma ora che le banche tornano a fargli credito, quella che appariva come una società in procinto di esalare il suo ultimo respiro, tira fuori gli artigli. E spiega: «stiamo portando l’acqua laddove ci è stato richiesto, dove continuano ad arrivarci richieste di aiuto». E già, perchè la riduzione del flusso idrico in realtà c’è stata ed oggi si viaggia intorno ai 79litri al secondo. Al limite di quello che per legge viene stabilito dal piano regolatore generale dell’a pprovvigionamento idrico che le società di gestione devono garantire. Un piano che tuttavia per Sezze, essendo costantemente afflitti dall’arsura e dalla carenza idrica nei mesi estivi, come in quelli invernali, potrebbe iniziare a far trapelare il vago sospetto, sia da tempo abbondantemente sottostimato. Non fosse altro che proprio i parametri urbanistici rischiano di essere fuori controllo. Basta guardarsi attorno e comprendere come molti utenti del servizio idrico lo siano divenuti da poco. Magari grazie all’emersione di quel fenomeno che non era solo circoscritto agli allacci abusivi, ma più diffusamente sostenuto da una tendenza cronica all’abusivi - smo urbanistico benedetto dalla «necessità». Da alcuni giorni infatti nei quartieri alti come Villa Petrara, ma anche tra le popolose frazioni di Suso, via Montagna e via Scopiccio, l’acqua arriva ogni dieci giorni. Il sindaco annuncia che qualora il servizio non venisse reso secondo la necessità del territorio, sarebbe pronto ad avvalersi di ogni suo potere giuridico. Certo è che con l’afa e la calura estiva il problema dell’acqua non è solo una questione di igiene e mantenimento dei livelli minimi di gestione della vita sociale. Rappresenta qualcosa di più. Elisa Fiore Latina Oggi 29 giugno 2012

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