Addizione e sottrazione, interviene il Comitato
Quel pasticcio finanziario
avallato da tutti i Comuni
ALLA conferenza stampa
tenuta ieri mattina dal presidente
Cusani ha replicato
qualche ora più tardi il Comitato
Acqua
Pubblica che in
questi anni ha
più volte sollevato
il problema dei
canoni non pagati
ai Consorzi di
Bonifica, pur essendo
presente
una quota nelle
bollette. «Acqualatina
- dice il capo
del Comitato,
Alberto De Monaco
- si era impegnata
nella
convenzione del
2002 a pagare
circa due milioni
di euro l’anno ai
Consorzi per
l’uso dei canali.
Era scritto nel
contratto e accettando
tutte le
clausole ha superato
gli altri concorrenti
al servizio
di gestione idrica in questo
territorio. Troppo
comodo cambiare dopo le
regole». Tra il 2002 e il 2005
la società avrebbe dovuto
pagare ai Consorzi 5,2 milioni
di euro, soldi non versati
sulla base di un parere
legale voluto dalla giunta
Storace e che Acqualatina
ha sempre citato nei suoi
bilanci, avallati dai revisori
dei conti, e che non contemplavano
quella somma tra
le uscite. I soldi che Acqualatina
ha successivamente
versato ad Equitalia non sono
stati caricati sulle bollette
ma sottratti a quanto la
società avrebbe dovuto pagare
come canone
ai Comuni
(9,2 milioni di
euro). Questo
«cambio» è stato
possibile con il
placet dei Comuni
medesimi che
hanno dato parere
favorevole in
conferenza dei
sindaci. Cioè: il
denaro finora
versato ai Consorzi,
su recupero
credito di
Equitalia, è stato
stralciato dalle
somme dovute
sempre da Acqualatina
ai Comuni.
D’ora in
poi questa partita
di giro non sarà
più possibile
perc h é l ’ a mmontare
del debito
verso i Consorzi
è più alto di quanto
debbono ancora ricevere i
Comuni. E in più le somme
dovute agli enti consortili
fondano su una delibera che
barcolla alle fondamenta in
quanto richiama leggi ormai
inesistenti. Latina Oggi 17 giugno 2012
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