venerdì 15 giugno 2012

verdi: assurdo interrompere gli scavi di fusti tossici a Borgo Montello

Il comunicato (che potete leggere all'indirizzo http://www.latina24ore.it/latina/43893/verdi-assurdo-interrompere-gli-scavi-a-borgo-montello) era stato inviato prima della nota che informava dell'inizio degli scavi dopo il 22 giugno. Rimangono intatti gli altri interrogativi (nemmeno a noi interessano le polemiche come giustamente afferma Cirilli) e la necessità di dare le risposte. E' evidente che ci sono dei responsabili. Agli organi competenti i relativi accertamenti. Poco importa se i reati sono prescritti. Forse qualcuno potrebbe comunque essere chiamato a risarcire i danni evidenti. Oltre alla responsabilità pratica ci potrebbe essere la responsabilità politica o amministrativa o di mancata vigilanza oppure di omissioni in atti di ufficio. Ma anche questo può interessare fino ad un certo punto. I cittadini aspettano che:
- siano effettuati gli scavi per individuare i fusti tossici e tutti i materiali particolarmente inquinanti, anche come raccontato nell'articolo di Palladino. Dopo l'individuazione ovviamente che il materiale pericoloso sia prelevato e portato in apposita discariche con tutte le cautele del caso: in materia di sicurezza del lavoro, di protezione della salute, prevenzione inquinamento delle falde, con la massima trasparenza (una volta tanto) e accesso ai cittadini, associazioni e comitati dei documenti e della procedure in atto;
- venga bonificata l'area magari chiedendo l'apposito intervento e finanziamento da parte della Comunità Europea come ha fatto per altri siti analoghi in Italia;
- se ci sono dei danni accertati, è altrettanto evidente che ci sono persone, famiglie, aziende del luogo danneggiate. Queste vanno risarcite moralmente e anche economicamente;
- la discarica non è certo il modo di smaltire i rifiuti e non c'era bisogno di questa ulteriore conferma. Va superato questo metodo incivile e barbaro con la raccolta differenziata. Ci aspettiamo una rapida attuazione della raccolta spinta differenziata con il porta a porta;
- le opere e gli impianti di trattamento rifiuti che probabilmente (viste le AIA in corso) nasceranno nell'area della discarica dovranno essere compatibili con la necessità della bonifica del sito, con il rispetto dell'ambiente;
- ci aspettiamo che Provincia e Regione (di cui apprezziamo in questo momento il silenzio anzichè leggere e sentire dichiarazioni fuori luogo) una volta tanto di fronte alla grave situazione in atto si coordino con il Comune di Latina e con tutti i comuni della Provincia per una seria iniziativa in favore della differenziata.

Il coordinamento provinciale di Latina dei verdi, ecologisti e civici

Verdi: “Assurdo interrompere gli scavi a Borgo Montello”

14/06/2012, di . «L’interruzione dei lavori alla discarica di Borgo Montello aggiunge l’ennesimo incredibile tassello di incuria ambientale». Lo affermano, in una nota, il presidente dei Verdi del Lazio, Nando Bonessio e il Portavoce dei Verdi di Latina, Giorgio Libralato.
«Come è possibile, infatti, che si siano aspettati ben sedici anni dalla deposizioni di un pentito per intervenire e come è potuto succedere che gli enti preposti si siano mossi con tanto ritardo rispetto alle notizie che pure sono state ampiamente diffuse dalla stampa? – continua – Se da un lato può essere apprezzabile l’iniziativa del comune di Latina di effettuare gli scavi dei fusti tossici e di conferire i rifiuti non differenziati a un centro di trattamento prima dell’invio in discarica, di prevenire ulteriori ampliamenti della discarica (o dei relativi impianti di trattamento dei rifiuti) nella zona della stessa discarica con il risarcimento ai cittadini confinanti della discarica non si può dimenticare che: Cirilli, a cui va il merito di aver fatto riemergere lo studio scomparso sui fusti tossici e la richiesta di effettuare gli scavi, attuale vice sindaco e assessore all’ambiente è stato assessore all’ambiente del comune di Latina proprio nel periodo 1993/1997 con la prima giunta Finestra, periodo durante il quale sarebbero accaduti fatti importanti nella discarica; anche l’attuale sindaco Di Giorgi è stato in passato assessore comunale; il comune di Latina è tutt’ora a livelli molto bassi di raccolta differenziata (a parte il balletto dei numeri di poco superiore al 30%) con evidenti problemi da una parte della ditta che gestisce il servizio (Latinambiente) e dall’altra con la restituzione dell’Iva sulla Tia. In merito poi ai rapporti tra comune di Latina e regione e sopratutto tra Regione e provincia, nonostante sia tutti della stessa coalizione e parte politica, l’incapacità di dialogo che speriamo non sia dovuta a obiettivi diversi dal bene comune e dal raggiungimento dell’obbligo di legge, oltre a penalizzare i cittadini sembra che sia fatta apposta per aumentare ancora l’emergenza e non affrontare la questione. In altre parole abbiamo il dubbio che si alimenti questo stato di confusione per non rispondere alle precise responsabilità politiche, ma forse non solo, dei precedenti amministratori, oppure che si voglia spostare l’attenzione dagli scavi di fusti tossici, con inquinamento accertato delle falde, dei corsi d’acqua verso una semplice diatriba politica, al fine di minimizzare le responsabilità».

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