sabato 9 giugno 2012
Sezze, ad un anno dalla vittoria referendaria nulla è cambiato nella gestione del servizio
Acqua, conti che non tornano
Di Capua: «Ci prepariamo ad una grande manifestazione nazionale e locale»
«RIAFFERMARE il concetto
di base della democrazia
sancito con il Referendum
dello scorso anno». E’ con
queste parole che il portavoce
del Comitato di Difesa
Acqua Pubblica di Sezze,
Paolo Di Capua, dopo aver
annunciato la manifestazione
che si terrà per il prossimo
fine settimana (venerdì 22
giugno) per celebrare la ricorrenza
del Referendum
popolare che ha visto 27 milioni
di italiani esprimersi a
favore della ripubblicizzazione
del servizio idrico, rimarca
come
a Sezz
e , l a
s e n s i bi l i t à
d e i s u o i
abitanti ad
un tema
così caro,
che mai ha
perso di attualità,
abbia
portato
al voto una
perc entuale
superiore alla media nazionale
del 10%.
Di Capua rimarca: «La
Dondi ha sempre acquistato
3 milioni e mezzo di metri
cubi di acqua ogni anno, riuscendo
ad emungere 1 milione
mezzo di metri cubi da
Fonte La Penna, parliamo di
una cifra che si aggira intorno
ai 520.000 euro anno che
la società di Rovigo nel 2009
spendeva per acquistare acqua
alla Acqualatina. Secondo
i dati della Dondi,il 63%
dell’acqua captata scompare
all’interno delle condutture
idriche, fatiscenti, desuete,
inadatte ad assolvere le loro
funzioni. Ora ci chiediamo
se i conti fatti dalla Acqualatina,
in merito a quella che
viene definita una spesa a
carico del Comune, potrà es-
Sezze, ad un anno dalla vittoria referendaria nulla è cambiato nella gestione del servizio
Acqua, conti che non tornano
Di Capua: «Ci prepariamo ad una grande manifestazione nazionale e locale»
sere saldata dall’ente, dal
momento che questo soggetto
giuridico non ha alcun
rapporto di corrispondenza
con l’Acqualatina. Quindi -
prosegue Di Capua -come
faranno a giustificare nei
conti di bilancio le spese
derivate dall’emun gime nto
che l’Acqualatina intende
addebitare al Comune di
Sezze? Parliamo di una media
pari a 25.000 euro al
mese a fronte dei circa
90.000metri cubi che dovranno
essere emunti per
consentire ai cittadini di Sezze,
che la bolletta la pagano,
di poter effettuare le loro
azioni quotidiane. Infine -
conclude Di Capua - al momento
non è dato comprendere
quali siano davvero gli
sforzi messi in campo da
Acqualatina, visto che il secondo
pozzo di Fonte della
Penna, come ben sa l’asses -
sore Pietro Bernabei, non ha
mai funzionato, mentre è ancora
lontano da venire lo
scavo per la realizzazione del
terzo pozzo. Ed allora è lecito
chiedersi: ma il piano regolatore
per l’approvvigio -
namento idrico, non esisteva
già quando nelle estati passate,
Sezze era sempre a corto
di acqua? Cos’è cambiato,
nei fatti da allora?».
Elisa Fiore Latina Oggi 9 giugno 2012
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