Camorra a Formia: è solo un fantasma?
Il sindaco Michele Forte nega la Gomorra nel sud del Lazio e bacchetta le iniziative della rete antimafia di Libera
Di Antonio Turri
Strana vita quella dei camorristi in trasferta in quel di
Formia. Perché i “casalesi” di gomorra,i post cutoliani e i clan
vesuviani dovrebbero soggiornare nelle terre che furono care a
Cicerone,Tiberio e Virgilio?
Boss e gregari, passato il fiume Garigliano, al
confine tra Lazio e Campania, devono correre,correre e correre per non fermarsi
nelle terre del basso Lazio, perché qui si trasformano in presenze
incorporee.
I sindaci del Lazio, salvo poche eccezioni, hanno in tema di
mafie e collegati adottato il metodo dell’ Amleto di Wiliam Shakespeare:
trasformano volti, corpi e arti in fantasmi. In questo post paradiso terrestre
i sindaci e gran parte della politica non riescono proprio a vederli i
boss. Da Minturno, a Formia, a Gaeta, a Fondi, a Sperlonga, a San Felice
Circeo, sino a Latina e a Roma capitale, la camorra che spara e quella
imprenditrice c’è, ma non si vede. La camorra, in compagnia di cosa
nostra,’ndrangheta e mafie locali, c’è perché lo sostengono da anni la Dia e la
Dna nelle varie relazioni. C’è perché di camorristi “blasonati” sono
innumerevoli le gesta raccontate nei mattinali di polizia contenuti nei
polverosi faldoni degli archivi degli uffici di polizia,carabinieri e
guardia di finanza e nei fascicoli processuali dei tribunali.
C’è perché con i sequestri e confische dei beni
delle mafie stanziali si potrebbero sanare i buchi nelle finanze di gran parte
dei comuni del Lazio. C’è perché i loro capi preferiscono vivere, con famiglie
al seguito, sulle spiagge dorate dove, racconta la leggenda, sbarcò Enea. C’è
perché vecchi e nuovi capi clan camminano lungo via Vitruvio a Formia,nelle
piazze di Fondi e comprano e costruiscono immobili sul litorale laziale e nella
Capitale e perché secondo Dia e magistrati, controllano parte del Mercato
ortofrutticolo di Fondi, uno tra i più grandi del Paese ed il trasporto
su gomma di larghi settori dei prodotti dell’agroalimentare in Italia e
in Europa. I boss ci sono perché i loro rampolli, secondo gli
investigatori dell’antimafia, taglieggiano alcuni albergatori di
Gaeta. Perché all’ avvocato dei “casalesi” sequestrano ville di
decine di stanze, vista mare a Sperlonga.
Camorra e resto della compagnia criminale c’è
perché nelle carte d’identità dei “mammasantissima” v’è scritto: nato a
Casal di Principe, Sessa Aurunca, Mondragone,Giugliano di Napoli, San Cipriano
d’Aversa, per parlare della sola camorra, ma residente a Formia, Gaeta, Fondi
a Latina e, non se la prenda il sindaco Alemanno, a Roma. Nessun
sindaco, salvo eccezioni, nomina in pubblico i nomi ed i cognomi di “ questi
fantasmi”. Di questa vecchia teoria, che la mafia e sempre
più verde nel giardino del vicino e che chi ne parla danneggia la propria
città, fatta da gente onesta e laboriosa, uno dei più tenaci sostenitori
è l’attuale sindaco di Formia, nonché presidente del consiglio
provinciale di Latina, già senatore della Repubblica Michele Forte, ex
democristiano di fede andreottiana convertito al grande centro del Casini
nazionale. Poche sere fa, questo politico di lungo corso, prendendo la parola
sul sagrato della chiesa di Sant’Erasmo, a proposito di una recente iniziativa
promossa da Libera , da Agesci , da Azione Cattolica e dalla Parrocchia animata
da don Alfredo Micalusi, in memoria delle vittime innocenti delle stragi di
mafia ha ribadito che Formia è immune dalle azioni delle mafie e che per sparuti
elementi, la città di Formia non può dirsi infiltrata dalla camorra.
Quindi tutto quello che di sotto si riporta come operazioni
delle forze di polizia e della magistratura è stata l’opera di fantasmi
ed il seguito delle visioni di Amleto che avrebbe cosi esclamato:
camorra o non camorra questo è il problema …e cosi imprese di grande importanza
e rilievo sono distratte dal loro naturale corso e dell’azione perdono anche il
nome. Il drammaturgo inglese ispirò cosi il sindaco Forte.
Questo in sintesi stretta quel che è accaduto e accade in
quel di Formia come riportato dalla cronaca:
31 maggio 2007. Inaugurato a Formia un centro
di accoglienza per disabili in una villa confiscata alla camorra. La Grande e
lussuosa villa fu sequestrata alcuni anni fa sul lungomare della città pontina
ed apparteva all'ex vice sindaco Nicola Di Muro di Santa Maria Capua Vetere
(Caserta). La struttura, di circa 900 metri quadrati, ha accesso diretto sul
mare e ad una grande piscina.
23 marzo 2010. Camorra:da casale a Formia.
Dalle prime luci dell’alba a formia cinquecento uomini delle forze dell’ordine
coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli eseguono 12
ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di appartenenti al
clan Mallardo di Giugliano in Campania. L’operazione viene denominata
Arcobaleno, dal nome della società immobiliare, finita nel mirino degli
investigatori. Sequestrati beni per decine di milioni di euro. Tra questi un
terreno e una casa vista golfo di Gaeta proprio di fronte la tomba monumentale
di Cicerone,appartamenti,socità commerciali.
20 aprile 2010.Gli appetiti della mala sulle
aree dismesse di Formia balzano alle cronache. Già nel giugno 2008
un incendio doloso distrugge l'ex Blue Fish, stabilimento da tempo fallito
al centro di un'aspra battaglia fra i suoi creditori ed il Consorzio
Industriale del Sud Pontino.
22 giugno 2010. Audizione dell’ex Sostituto Procuratore
antimafia Luigi De Ficchy- Conosciamo anche alcune realtà del sud pontino, come
Fondi e di zone adiacenti, come Formia, in cui insistono alcuni gruppi
criminali notissimi che da tempo hanno colonizzato queste zone con delle
attività troppo spesso svolte in situazioni di assoluta legalità, almeno dal
punto di vista esterno e superficiale.
18 marzo 2011. Formia connection. Il tribunale di
Latina ha irrogato quattro condanne per estorsione ai danni di una cooperativa
che lavorava per il comune.Tra i condannati esponenti del clan Bardellino …
10 dicembre 2011. Formia avamposto laziale dei
Casalesi. Affari, politici e camorra. Nell'ordinanza di arresto il racconto del
controllo territoriale e non da parte delle famiglie criminali più
importanti del Casertano. Rilevati rapporti con politici e dirigenti della
Camera di commercio… Già nella relazione della Direzione investigativa
antimafia nel 2009 si legge: "Nella provincia di Latina sono ancora
le aree di Formia e Fondi a rappresentare i poli di maggior interesse
investigativo"quelle successive continuano a parlare di
"fantasmi" in tutta l'area in fase di avanzamento verso Roma e il
nord del Paese.
Potremmo continuare ma per il sindaco Michele Forte
mafia,corruzione e affari sporchi sono lontani dai “suoi” territori e non
riguardano la “sua” Formia e la provincia di Latina che amministra tra alti e
bassi da moltissimi anni.
Da Formia, a Fondi ad Aprilia solo fantasmi. La camorra, la
mafia e la ‘ndrangheta nel basso Lazio? Un’invenzione di qualche prete o
giornalista.
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