Elettrosmog, Verdi: “Il decreto sviluppo provocherà il far west”
Inserito in: Ambiente
Bonessio: “Se approvato, deregolamenterà il settore delle antenne e non
terrà in alcun conto la tutela della salute dei cittadini cancellando di
fatto il principio di precauzione. Chiedo l’approvazione della nostra
proposta di legge”
Antenne sulla Torre Acea - Ostia
Regione - “Il Decreto sviluppo in fase di approvazione dedicato
all’Agenda digitale di fatto deregolamenta il settore delle antenne e
darà vita a un far west senza precedenti, che non terrà in alcun conto
la tutela della salute dei cittadini, e che cancella di fatto il
principio di precauzione”, dichiara Nando Bonessio, presidente dei Verdi
Lazio.
“Avrà inoltre anche lo sciagurato effetto di vedere istallate antenne
laddove i cittadini sono in situazioni di maggiori difficoltà
economiche, con il risarcimento relativo alla servitù coatta, ovvero, a
un rimborso per il fatto di ospitare l’antenna sul tetto del proprio
palazzo”, precisa Bonessio.
Dal maggio del 2010 è ferma nei cassetti della Regione Lazio una
proposta di legge degli ambientalisti per la regolamentazione delle
antenne per garantire ‘la corretta localizzazione urbanistico
territoriale degli impianti radioelettrici e di minimizzare
l’esposizione ai campi elettromagnetici della popolazione, con
particolare riguardo ai luoghi destinati alla permanenza di minori, di
anziani e alla degenza di persone affette da patologie, individuano aree
sensibili all’interno delle quali sono vietate nuove installazioni di
antenne e delocalizzate le esistenti’.
La proposta di legge prevede poi il divieto di ‘installare antenne su
ospedali, case di cura e di riposo, edifici adibiti al culto, scuole ed
asili nido, luoghi di detenzione e pena, parchi pubblici, parchi gioco,
aree verdi attrezzate, impianti sportivi, oratori, orfanotrofi e
strutture similari, ivi comprese le relative pertinenze, che ospitano
soggetti minorenni; sugli edifici costruiti abusivamente e che non
abbiano ancora ottenuto il titolo abilitativo edilizio in sanatoria, sui
beni immobili di interesse artistico, storico, archeologico e
etnoantropologico’.
“Ad oggi però, la nostra proposta di legge non è mai stata discussa dall’aula del consiglio regionale. A questo punto”, conclude Bonessio, “di fronte all’assalto finale ai tetti dei cittadini, è necessaria una mobilitazione di massa per fermare questo tentativo di rendere i nostri tetti bombe ad orologeria sulla testa delle persone”.
“Ad oggi però, la nostra proposta di legge non è mai stata discussa dall’aula del consiglio regionale. A questo punto”, conclude Bonessio, “di fronte all’assalto finale ai tetti dei cittadini, è necessaria una mobilitazione di massa per fermare questo tentativo di rendere i nostri tetti bombe ad orologeria sulla testa delle persone”.
I Verdi chiedono pertanto come primo atto al Consiglio regionale del
Lazio di discutere nella prossima seduta d’aula la proposta di legge e
di approvarla. Secondo gli ecologisti, lo sviluppo tecnologico, di cui
si dichiarano sostenitori, non si fa sulla testa dei cittadini,
deregolamentando e cancellando il principio di precauzione.
Autore: Maria Grazia Stella
Cosa dobbiamo fare!!!??
RispondiEliminaA chi rivolgerci e dove firmare???
Firmate subito la petizione per cancellare l'articolo nel Decreto Sviluppo che liberalizza le antenne http://www.avaaz.org/it/petition/Fermiamo_il_Decreto_Sviluppo_che_liberalizza_le_antenne/?fLDZIbb&pv=5
EliminaFoto: Firmate subito la petizione per cancellare l'articolo nel Decreto Sviluppo che liberalizza le antenne http://www.avaaz.org/it/petition/Fermiamo_il_Decreto_Sviluppo_che_liberalizza_le_antenne/?fLDZIbb&pv=5