sabato 15 settembre 2012
discarica Borgo Montello infrazione europea per il conferimento del tal quale
Dal sopralluogo di giovedì dei verdi (presidente nazionale Angelo
Bonelli anche consigliere regionale, presidente regionale Ferdinando
Bonessio) è evidente che, come confermavano i tecnici, non si può dire
ancora nulla di certo sugli scavi. Tutti sono convinti (leggendo le
dichiarazioni sui giornali attribuite agli assessori comunali e
provinciali all'ambiente, associazioni, cittadini, tecnici vari,
leggendo interrogatori, deposizioni, audizioni) che ci siano rifiuti
(fusti tossici e nocivi, industriali) non compatibili con una discarica
per rifiuti solidi urbani. Nè che siano stati depositati (interrati,
sepolti) in condizioni di sicurezza e a garanzia della salute. Le
analisi, gli accertamenti in corso (che sono continuate tutta la
settimana vedendo il via vai di automezzi e personale preposto)
continuano a confermare indagini, Enea, dell'ASl, dell'INGV, della
Polizia Provinciale, dell'Arpa Lazio. Che i fusti ci sono stati lo sanno
anche i giornalisti locali che li hanno fotografati galleggianti
sull'Astura come raccontano le persone del posto. Che ci sia la
possibilità dei rifiuti radioattivi non lo dice solo l'ex direttore
della discarica Achille Cester nell'audizione di luglio in regione, ma
lo confermano i cartelli di cantiere all'esterno degli scavi "attenzione
materiale radioattivo". (vedere immagini http://verdiecologistipontini. blogspot.it/2012/09/ sopralluogo-verdi-discarica- borgo.html) (.http:// verdiecologistipontini. blogspot.it/2012/09/ sopralluogo-dei-verdi- discarica-borgo.html).
Semplice esagerata precauzione dei tecnici? probabile... ma non si sa
mai... (anche perchè se no secondo qualche benpensante che non manca mai
sarebbe allarmismo esagerato). Gli scavi, ricordiamolo, sono stati
sollecitati da Fabrizio Cirilli (oggi vice sindaco e assessore
all'ambiente al comune di Latina) e fatti finanziare da Filiberto
Zaratti (oggi SEL) oggi all'opposizione in regione quando era assessore
regionale sotto la presidenza Marrazzo. Però non ci dobbiamo scordare
l'avvio della procedura di infrazione della comunità europea nei
confronti dell'Italia e in particolare del Lazio per le discariche
(Malagrotta, Albano, Borgo Montello) che continuano a ricevere il tal
quale, senza differenziata e trattamenti adeguati (http:// verdiecologistipontini. blogspot.it/2012/09/discarica- borgo-montello-interviene.html
).
Se per i fusti tossici e il diffuso inquinamento, l'abbandono delle
popolazioni per 15 anni da parte delle istituzioni (come afferma Cirilli
nell'audizione in regione) sono responsabilità del passato, il
conferimento del tal quale in disprezzo alle normative europee, al buon
senso, al risparmio, alla tutela della salute, alla difesa
dell'inquinamento che ne consegue potrebbero essere una responsabilità
anche delle attuali amministrazioni? E se non ci sbrighiamo a smetterla
con il tal quale chi pagherà le sanzioni UE? gli stessi cittadini che
già pagano sulla loro pelle l'inquinamento?
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