Scritto da Redazione Dimmidipiu
Venerdì 15 Giugno 2012 19:09
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Cronaca -
CRONACA : LATINA
Sulla
questione legata agli scavi in «S0» della discarica di Borgo Montello,
intervengono il direttore regionale dell'Arpa Lazio Corrado Carrubba e
l'assessore all'ambiente del Comune di Latina Fabrizio Cirilli.
«L'approfondimento e la verifica –afferma Carrubba -, anche alla luce
delle nuove normative , della questione legata allo smaltimento dei
fusti tossici che eventualmente verranno ritrovati, non è sinonimo di
insabbiamento, ma significa portare avanti con senso di responsabilità
tutti gli aspetti e le procedure legate alla delicata situazione delle
discariche di Borgo Montello.Di contro a quanto apparso sulla stampa, proprio l'omissione e la superficialità rispetto a questo ulteriori passaggi avrebbe potuto creare i presupposti per impedire l'accertamento dei fatti. Si è ritenuto quanto mai opportuno esperire tutta una serie di passaggi, affinché si potesse evitare e mettere in preventivo l'insorgere di problematiche nel corso dell'escavo che quindi avrebbero determinato una fase di stallo nel corso dei lavori. Alla luce di tutto ciò, quindi, rigettiamo al mittente tutto quanto di diverso è stato esternato o annunciato, pur sotto forma di ipotesi, in questi giorni. Pertanto il prossimo 22 giugno si terrà la conferenza di servizio definitiva e già in quella data la questione verrà definita sotto ogni aspetto, anche alla luce degli approfondimenti effettuati, e soprattutto in quella sede si procederà al fare il via libera all'apertura dei cantieri».
Aggiunge il vicesindaco Cirillli: «A fronte della confusione di tutta la faccenda, rispetto alla quale non si comprende il motivo per il quale si continuino a sollevare sterili polemiche, ribadiamo che l'obiettivo è lo stesso di sempre, ovvero di fare luce o comunque di pretendere che le istituzioni facciano la loro parte. Pertanto da parte mia non posso non condividere gli ulteriori passaggi richiesti per appurare che tutto proceda per il meglio, nella consapevolezza però che al termine dell'iter autorizzativo si possa raggiungere l'obiettivo prefissato già ai dell'allora assessore regionale Zaratti, e cioè di capire che cosa sono quelle masse ferrose individuate di cui lo studio dell'Enea del 1996 fa riferimento». http://www.dimmidipiu.it/
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