lunedì 4 giugno 2012

Latina e i rifiuti sbagliati i dati sulla differenziata

Appesi alla selezione
 I dati sulla differenziata in centro sono negativi ma servono conferme
QUALCOSA, nel conteggio della selezione dei rifiuti, deve essere errato o comunque dovrà essere approfondito se i dati forniti in commissione ambiente comunale parlano di «percentuale di perdite selezione» pari al 72,77% mentre il presidente dello stesso organo consiliare smentisce categoricamente. Stando a quelle tabelle infatti la raccolta differenziata sembra essere colata a picco, almeno nelle zone centrali della città, dove da qualche mese a questa parte sono stati posizionati i cassonetti colorati destinati alla separazione dei materiali riciclabili. Il Pd, dopo la riunione della commissione ambiente, ha puntato il dito proprio contro quel sistema, ritenuto superato e poco funzionale. Ma l’indomani del commento sulle cifre che riassumono la raccolta differenziata in centro, è arrivata la risposta del presidente della commissione comunale all’a m b i e nt e , Corrado Lucantonio. Secondo lui si parla di numeri che non esistono e conferma la necessità di un nuovo e fondamentale passaggio in commissione. «Sono io che presiedo la commissione - ha detto - e sinceramente non ricordo numeri tali, né tantomeno risultano presso il settore ambiente, come riportato in audizione dallo stesso dottor Borrelli: la reintroduzione dei cassonetti, ha risolto i problemi di degrado sui marciapiedi e non ha portato a nessun calo della differenziata, che ha retto senza flessioni. L’unico dato in controtendenza è quello relativo alla qualità del differenziato, che come ovvio, quando si ricorre al sistema dei cassonetti, perde qualcosa in qualità. Mi domando, e attendo quindi la risposta in commissione da parte dei commissari del Pd, da dove sia saltato fuori il dato catastrofico che hanno divulgato alla stampa, perché diversamente siamo di fronte a numeri fantomatici». Il problema è tutto qui. In quelle tabelle vengono riassunti infatti i numeri relativi alla raccolta di plastica ed imballaggi, vetro, ferro e alluminio, ai quali viene aggiunto il dato sul sovvallo. Questo significa che il dato negativo è relativo alla selezione, calata vertiginosamente, che di conseguenza influisce sulle tonnellate di rifiuto non selezionato alla fonte che a breve dovrà passare per la Rida Ambiente di Aprilia, la società che prenderà in carico i rifiuti di Latina prima di estrarne materiale riciclabile prima di rispedirlo alla discarica di Borgo Montello. Anche su questa questione è arrivata la risposta di Lucantonio. «Il Comune scegliendo temporaneamente di conferire presso il sito di Rida - ha detto - non ha fatto altro che uniformarsi alla normativa europea. Oltre a ciò il Pd parla di aggravi per i cittadini, quando non sa che i costi di conferimento sono praticamente gli stessi, con l’unico piccolo aggravio che è costituito dai sette chilometri in più che i mezzi che trasportano i rifiuti dovranno percorrere, ovvero la distanza che separa Borgo Montello da Campoverde, dove per l’appunto è sito l’impianto della Rida. Per quanto riguarda la filiera di governo sono mesi che denunciamo la questione anche al ministero dell’ambien - te, e questo - ha concluso Lucantonio - perché prima di ogni filiera viene il bene e l’interesse della città». Una cosa è certa: un nuovo passaggio in commissione ambiente è fondamentale perché se le cifre dovessero essere confermate, il sistema dei cassonetti andrebbe in gran parte rivisto se non del tutto annullato. Alberto Dalla libera Latina Oggi 4 giugno 2012

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