Appesi alla selezione
I dati sulla differenziata in centro sono negativi ma servono conferme
QUALCOSA, nel conteggio
della selezione dei rifiuti, deve
essere errato o comunque dovrà
essere approfondito se i dati
forniti in commissione
ambiente comunale
parlano di «percentuale
di perdite selezione»
pari al 72,77% mentre
il presidente dello stesso
organo consiliare
smentisce categoricamente.
Stando a quelle
tabelle infatti la raccolta
differenziata sembra
essere colata a picco,
almeno nelle zone centrali
della città, dove da
qualche mese a questa
parte sono stati posizionati
i cassonetti colorati
destinati alla separazione
dei materiali
riciclabili. Il Pd, dopo
la riunione della commissione
ambiente, ha
puntato il dito proprio
contro quel sistema,
ritenuto
superato e poco
funzionale. Ma
l’indomani del
commento sulle
cifre che riassumono
la raccolta
differenziata
in centro, è arrivata
la risposta
del presidente
della commissione
comunale
all’a m b i e nt e ,
Corrado Lucantonio.
Secondo
lui si parla di
numeri che non
esistono e conferma
la necessità
di un nuovo e fondamentale
passaggio in commissione.
«Sono io che presiedo la commissione
- ha detto - e sinceramente
non ricordo numeri tali,
né tantomeno risultano presso il
settore ambiente, come riportato
in audizione dallo stesso dottor
Borrelli: la reintroduzione
dei cassonetti, ha risolto i problemi
di degrado sui marciapiedi
e non ha portato a nessun calo
della differenziata, che ha retto
senza flessioni. L’unico dato in
controtendenza è quello relativo
alla qualità del differenziato,
che come ovvio, quando si ricorre
al sistema dei cassonetti,
perde qualcosa in qualità. Mi
domando, e attendo quindi la
risposta in commissione da parte
dei commissari del Pd, da
dove sia saltato fuori il dato
catastrofico che hanno divulgato
alla stampa, perché diversamente
siamo di fronte a numeri
fantomatici». Il problema è tutto
qui. In quelle tabelle vengono
riassunti infatti i numeri relativi
alla raccolta di plastica ed
imballaggi, vetro, ferro e alluminio,
ai quali viene aggiunto il
dato sul sovvallo. Questo significa
che il dato negativo è relativo
alla selezione, calata vertiginosamente,
che di conseguenza
influisce sulle
tonnellate di rifiuto
non selezionato alla
fonte che a breve dovrà
passare per la Rida
Ambiente di Aprilia,
la società che prenderà
in carico i rifiuti di Latina
prima di estrarne
materiale riciclabile
prima di rispedirlo alla
discarica di Borgo
Montello.
Anche su questa questione
è arrivata la risposta
di Lucantonio. «Il Comune
scegliendo temporaneamente
di conferire presso il sito
di Rida - ha detto - non ha fatto
altro che uniformarsi alla normativa
europea. Oltre a ciò il Pd
parla di aggravi per i cittadini,
quando non sa che i costi di
conferimento sono praticamente
gli stessi, con l’unico piccolo
aggravio che è costituito dai
sette chilometri in più che i
mezzi che trasportano i rifiuti
dovranno percorrere, ovvero la
distanza che separa Borgo
Montello da Campoverde, dove
per l’appunto è sito l’impianto
della Rida. Per quanto riguarda
la filiera di governo sono mesi
che denunciamo la questione
anche al ministero dell’ambien -
te, e questo - ha concluso Lucantonio
- perché prima di ogni
filiera viene il bene e l’interesse
della città». Una cosa è certa: un
nuovo passaggio in commissione
ambiente è fondamentale
perché se le cifre dovessero essere
confermate, il sistema dei
cassonetti andrebbe in gran parte
rivisto se non del tutto annullato.
Alberto Dalla libera Latina Oggi 4 giugno 2012
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