giovedì 7 giugno 2012
In attesa della Polverini, ancora polemiche in città
Le trattative in corso
per evitare l’e m e rg e n z a
E’ ancora lungo, contorto, forse
irrisolvibile il percorso che
porta ad una soluzione mediata
sulla prossima gestione dei rifiuti.
Ieri mattina anche la conferenza
dei capigruppo consiliari
della Provincia di latina
ha dovuto formalmente ammettere
che il caso più spinoso
da affrontare in questo momento
e che sarà al centro del
dibattito dell’undici giugno
con la Presidente Renata Polverini
è il cosiddetto «caso
rifiuti». «Il piano non fornisce,
oggettivamente, risposte per la
questione dei rifiuti e soprattutto
è gravemente carente in
ordine alla definizione delle
regole di funzionamento degli
Ato - ha detto a margine della
conferenza, il presidente del
Consiglio provinciale, Michele
Forte - ma il confronto di
lunedì getterà le basi per un
dialogo aperto, volto alla risoluzione
dei problemi legati alla
discarica e alla gestione del
ciclo rifiuti, ormai impantanate
in uno scontro burocratico e
istituzionale ma devono essere
soluzioni condivise anche dagli
enti locali». Ma mentre in
via Costa si preparono a questo
difficile dibattito sui rifiuti è il
Comune di Latina che ha i guai
peggiori, perché ospita la discarica
sul proprio territorio e
al momento non sa cosa può
succedere se non si arriverà ad
un piano che sia «buono» per
tutti. Come si sa la giunta ha
già deciso di
portare i rifiuti
presso l’im -
pianto di pre
tratt amento
Rida ad Aprilia
e riportare
la parte residuale
a Montello.
Non si
poteva fare
altrimenti vosto
che dal 6 aprile scorso i
conferimenti dei rifiuti non pre
trattati è, di fatto, vietato. Anche
se gli altri Comuni continuano
a conferire pur consapevoli
dei rischi di infrazione che
stanno correndo o dello stop
che in qualunque momento
può arrivare dal Noe o dalla
polizia provinciale. E d’altro
canto la decisione della giunta
di Latina è contestata dall’op -
posizione per vari motivi. Ieri
in un intervento della responsabile
della consulta per le pari
opportunità dell’Api, Sabrina
Marangon, si sottolinea che «è
ammirevole il progetto di creazione
di una fascia boschiva
attorno al perimetro della discarica
della vergogna ma è
altresì auspicabile che venga
fatto nel più breve tempo possibile
e nel rispetto dell’ecosi -
stema locale piantumando alberi
tipici della zona». Peraltro
l’Api chiede che pari attenzione
venga concessa ad altre
zone contraddistinte da degrado
urbano al pari di Borgo
Montello, seppure per motivazioni
diverse, altrimenti «si
può creare una sperequazione
in senso contrario, pur non
voluta dall’esecutivo che ha
deliberato gli interventi attorno
alla discarica. Inoltre l’Api
sostiene che nello specifico il
ristoro per gli abitanti della
zona riferito all’inquinamento
delle falde merita un discorso
a parte e probabilmente estensibile
pure ad altre zone della città. Latina Oggi 7 giugno 2012
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