giovedì 14 giugno 2012

discarica Borgo Montello per i fusti tossici si scava il 22 giugno

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Latina - Rifiuti tossici a borgo Montello: si scava il 22 giugno

Latina - Rifiuti tossici a borgo Montello: si scava il 22 giugno
Latina - Sulla questione legata agli scavi in S0 della discarica di Borgo Montello, entrano nel merito della questione il direttore regionale dell’Arpa Lazio dottor Corrado Carrubba e l’assessore all’ambiente del Comune di Latona Fabrizio Cirilli, in particolare per fare chiarezza rispetto alle notizie apparse in questi giorni sulla stampa locale, nonché nazionale, rispetto ad un blocco delle operazioni di scavo per appurare o meno la presenza di fusti tossici.
“L’approfondimento e la verifica –afferma Carrubba -, anche alla luce delle nuove normative , della questione legata allo smaltimento dei fusti tossici che eventualmente verranno ritrovati,  non è sinonimo di insabbiamento, ma significa portare avanti con senso di responsabilità tutti gli aspetti e le procedure legate alla delicata situazione delle discariche di Borgo Montello. Di contro a quanto apparso sulla stampa, proprio l’omissione e la superficialità rispetto a questo ulteriori passaggi  avrebbe potuto creare i presupposti per impedire l’accertamento dei fatti. Si è ritenuto quanto mai opportuno esperire tutta una serie di passaggi, affinché si potesse evitare e mettere in preventivo l’insorgere di problematiche nel corso dell’escavo che quindi avrebbero determinato una fase di stallo nel corso dei lavori. Alla luce di tutto ciò, quindi, rigettiamo al mittente tutto quanto di diverso è stato esternato o annunciato, pur sotto forma di ipotesi,  in questi giorni. Pertanto il prossimo 22 giugno si terrà la conferenza di servizio definitiva e già in quella data la questione verrà definita sotto ogni aspetto, anche alla luce degli approfondimenti effettuati, e soprattutto in quella sede si procederà al fare il via libera all’apertura dei cantieri”. 
“Al di là delle polemiche – afferma Fabrizio Cirilli -, che non ci riguardano e da cui prendo le distanze in quanto completamente infondate, sottolineo la necessità e l’importanza di poter trattare la questione cercando di dare la massima attenzione ad ogni suo aspetto. A fronte della confusione di tutta la faccenda, rispetto alla quale non si comprende il motivo per il quale si continuino a sollevare sterili polemiche, ribadiamo che l’obiettivo è lo stesso di sempre, ovvero di fare luce o comunque di pretendere che le istituzioni facciano la loro parte. Pertanto da parte mia non posso non condividere gli ulteriori passaggi richiesti per appurare che tutto proceda per il meglio, nella consapevolezza però che al termine dell’iter autorizzativo si possa raggiungere l’obiettivo prefissato già ai dell’allora assessore regionale Zaratti, e cioè di capire che cosa sono quelle masse ferrose individuate di cui lo studio dell’Enea del 1996 fa riferimento”.

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