lunedì 2 luglio 2012

Sezze giornata in emergenza senza acqua pubblica

Una giornata in emergenza INTANTO è scattata l’emergenza acqua nei quartieri di Foresta, Montagna, Crocemoschitto, Monte Trevi e Sezze centro. Così che mentre il fax della Dondi spa risultava essere spento ormai da 24 ore i cittadini si rivolgevano direttamente ai consiglieri per chiedere aiuto ed ottenere un carico di acqua con cui poter svolgere le normali attività quotidiane. Ma le esigenze più forti, per certi versi drammatiche, si erano fatte già percepire nel corso della giornata di venerdì sebbene il flusso dell’acqua fosse stato fatto risalire a quota 72 litri secondo. Sempre troppo poco per un sistema di distribuzione vasto quanto articolato che nel giro di 49 ore era andato al collasso. Lasciando gli abitanti di Sezze centro, i primi a risentire della mancanza d’acqua, letteralmente all’asciutto. Tant’è che durante il Consiglio comunale di ieri mattina, tutti i bagni del municipio erano stati resi inutilizzabili. Campoli al termine dell’assise ha coordinato la piccola task force messa su assieme agli uomini della polizia locale, dei carabinieri, della protezione civile, per portare sollievo soprattutto alle attività commerciali, ed alle numerose case di riposo per anziani distribuite sull’intero territorio comunale. Portando aiuto agli allevatori di pecore che ancora resistono tra le colline di Suso. Ma solo verso le 12.30 dopo un collegamento telefonico con il responsabile della Protezione civile regionale, Ferrara, è riuscito a reperire sul mercato locale una ditta - la Fageco di Borgo Piave - abilitata alla distribuzione di acqua potabile. Perché anche nelle campagne romane l’Acea aveva dovuto attivare un servizio di distribuzione privato, a causa del perdurare della siccità di questa torrida estate. Ma ieri si è saputo anche che la Protezione civile regionale non dispone di autobotti per acqua potabile, pertanto occorre rivolgersi alle imprese private per ottenere questo tipo di servizio. I cui costi “in emergenza” verranno ripianati dalla stessa protezione civile regionale. Così da ieri pomeriggio un autobotte di 11mila litri ha iniziato a soccorrere i più bisognosi, mentre l’acqua, lentamente, tornava a fluire. Latina Oggi 2 luglio 2012

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