martedì 10 luglio 2012

Acqua ancora disservizi ad Aprilia, Acqualatina ammette l'errore

Il black out di sabato lascia strascichi, Acqualatina chiede scusa
Acqua, lavori in corso
Continua l’intervento alla centrale di Carano-Giannottola
LE VENTIQUATTRO ore
di black out di acqua di
sabato scorso su tutto il
territorio comunale di
Aprilia hanno lasciato il
segno. Centinaia le chiamate
ai vigili urbani e alla
società gestore da parte dei
cittadini di Aprilia che presi
dal panico hanno letteralmente
preso d’assalto i
c e n t r a l i n i
delle istituzioni.
L’i nterruzione
è
stata causata
da un guasto
elettrico legato,
a sua
volta, ad un
grave malf
u n z i o n amento
di una
pompa presso
il pozzo
p r i n c i p a l e
del sito interessato
(Carano –Giannot -
tola). «Dalle prime ore del
mattino di sabato - ha comunicato
ieri Acqualatina
- gli operai facenti parte
della squadra di Pronto Intervento
attiva h 24 tutti i
giorni della settimana, sono
intervenuti sul guasto
elettrico che è stato, infatti,
sanato in breve tempo. A
tale primo guasto si è aggiunto,
poi, quello che ha
portato alla completa disattivazione
della pompa,
per la quale, dunque, è
stata necessaria la sostituzione
». Visto il protrarsi
del problema, Acqualatina
ha messo a disposizione un
servizio a mezzo autobotte
disponibile per la cittadinanza
e la possibilità di
rifornimento dei mezzi
della Protezione Civile
presso la Centrale di Ninfa.
Gli operai Acqualatina
hanno operato senza sosta
per tutta la giornata di sabato,
rimanendo in stretto
contatto con le autorità e i
mezzi di informazione per
gli aggiornamenti alla cittadinanza.
Come da prassi-
ha fatto sapere Acquqlatina
- la società ha provveduto
a comunicare
l’esecuzione dei suddetti
lavori e i tempi di ripristino
del normale servizio a
stampa, mass media e autorità
competenti attraverso
fax ed email, in modo
tale da garantire un’oppor -
t u n a i n f o r m a z i o n e
all’utenza».
Nonostante gli interventi i
cittadini sono molto infastiditi
da quanto è accaduto
nella giornata di sabato.
Affrontare il caldo delle
ultime ore con i rubinetti a
secco è stato piuttosto difficile.
I bar e i negozi che
utilizzano l’acqua, come
autolavaggi e lavanderie,
hanno perso la pazienza
perdendo fette di guadagni.
«La macchina per i
caffè era spenta - raccontano
alcuni baristi del centro
- non solo non potevamo
vendere il nostro prodotto
principe ma abbiamo rischiato
di vedere bruciate i
nostri macchinari». Sulla
stessa lunghezza d’onda i
commenti degli altri cittadini
rispetto alla gestione
di un servizio da queste
parti molto criticato.

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