http://www.noinceneritorealbano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=990:cerroni-e-gli-scambi-epistolari-con-zingaretti&catid=36:comunicati-stampa&Itemid=86 |
Venerdì 05 Aprile 2013 19:17 | |
“Il
magnate dei rifiuti Manlio Cerroni ha scritto una missiva
inaccettabile, nei toni e nei contenuti, al nuovo Presidente della
Regione Lazio, Nicola Zingaretti, chiedendo che la giunta intera, appena
insediata, calendarizzi e sostenga efficacemente e tempestivamente la
costruzione dell’Inceneritore dei Castelli Romani.”
“A
questa ennesima ed inaccettabile pressione del “re” della monnezza, il
No Inc risponde con il corteo di sabato 6 aprile, ore 15,00, a piazza
Mazzini, ad Albano. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.”
Qualche
settimana fa, dopo non poche polemiche, l’amministrazione comunale di
Albano ha pubblicato, sul proprio sito internet, la famigerata lettera (clicca qui per leggere la lettera)
inviata il 12 Novembre scorso dal monopolista dei rifiuti Manlio
Cerroni al Sindaco Nicola Marini e, per conoscenza, agli altri nove
primi cittadini di bacino.
Una missiva inaccettabile,
in cui il “re della monnezza” lamentava la partecipazione del Sindaco
di Albano e di alcuni assessori al corteo contro l’inceneritore del 20
Ottobre scorso. Una pressione indebita esercitata
nei confronti di liberi e massimi rappresentanti istituzionali locali.
Una pressione, tra l’altro, rimasta senza risposta. Una pressione ancora peggiore, se possibile, di quella subita appena pochi mesi fa da alcune testate di informazione (cartacee ed on line), giornalisti ed attivisti locali.
Anche a giugno 2012 (clicca qui per leggere la lettera), il monopolista dei rifiuti si era “distinto” per un’altra lettera scandalosa,
in cui aveva chiesto esplicitamente, tra le altre cose, un intervento
diretto del Commissario dell’Emergenza Rifiuti, Goffredo Sottile, per
ottenere soldi dalla Cassa Depositi e Prestiti utili a realizzare
l’Inceneritore dei Castelli Romani.
Ora ci risiamo. Il magnate dei rifiuti della Regione Lazio è tornato a scrivere una missiva vergognosa (clicca qui per leggere la lettera ),
inaccettabile nei toni e nei contenuti, indirizzata questa volta niente
meno che al nuovo Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ed
alla sua giunta. Lettera invita, per conoscenza, anche al sindaco di
Roma, Gianni Alemanno, al ministro Clini ed al commissario Sottile.
Nella missiva,Cerroni riferisce al Presidente Zingaretti di un recente “incontro con il ministro Clini ed il commissario Sottile”. E mette nero su bianco, bontà sua, tutti gli “argomenti” trattati nel corso del “confronto para-istituzionale”. Tra cui: “l’ultimazione
dei gassificatori di Malagrotta ed Albano, i quali garantiranno la
chiusura del circuito di smaltimento in totale autonomia e nel pieno
rispetto del sistema delineato a livello comunitario.”
E chiosa: “Va
da se che con il rinnovo della Regione Lazio (Presidenza, Giunta,
Assessorati) questi argomenti dovranno essere calendarizzati e sorretti
rapidamente dagli Organi competenti della Regione Lazio.”
Il nuovo Presidente della Regione Lazio e la sua giunta risponderanno pubblicamente a questa inaudita “interferenza istituzionale”?
Ricorderà,
il Presidente Nicola Zingaretti, che è stato recentemente sostenuto,
nel corso dell’ultima campagna elettorale, da numerosi sindaci dei
Castelli Romani che sono impegnati nella vertenza contro l’Inceneritore?
Si
tratta, difatti, del monopolista dei rifiuti della Regione Lazio:
Manlio Cerroni. A capo, da decenni, di società coinvolte, a vario
titolo, secondo la stampa, in ipotesi di reati penali non certo
trascurabili, quali: associazione
a delinquere, sovrafatturazione ai danni dei Comuni dei Castelli Romani
(per una cifra superiore ai nove milioni di euro), estorsione, truffa,
traffico e interramento illecito di rifiuti, etc. Reati per i quali è
previsto anche l’arresto. Dalle diffuse e mai smentite in discrezioni
giornalistiche risulta coinvolta, tra l’altro, proprio la stessa Pontina
Ambiente srl di Albano, proprietaria della locale discarica. Ma società
titolare, tra l’altro, anche di una quota parte del Co.E.Ma. Il
consorzio che pretende di realizzare, ieri come oggi, l’Inceneritore dei
Castelli Romani.
Certo, il progetto di costruzione dell’Inceneritore più grande d’Europa, che non siamo riusciti ancora a fermare. Ma anche il
VII invaso della discarica di Roncigliano, che raccoglie i rifiuti
indifferenziati prodotti dai dieci Comuni del bacino, distante 178 metri
dalla prima casa contro i 1000 previsti dalla Legge della Regione Lazio
n. 27 del 1998. Senza dimenticare la raccolta differenziata porta a
porta che, ai Castelli Romani, stenta a decollare. E, infine, dal 3
gennaio scorso, come se non bastasse, anche il decreto cosiddetto “salva
Roma” di Clini, che pretende di scaricare, è proprio il caso di dirlo,
una buona parte della spazzatura romana indifferenziata sulle province
della Regione Lazio, e quindi anche sulla discarica di Albano.
Per
mantenere alta l’attenzione sul tema rifiuti e scongiurare,
soprattutto, l’avvio del cantiere per la costruzione dell’Inceneritore,
il comitato No Inc ha organizzato un nuovo corteo, l’undicesimo.
Appuntamento per sabato 6 aprile, ore 15,00, a piazza Mazzini, Albano. Un
nuovo corteo per dire, ancora una volta: No all’Inceneritore dei
Castelli Romani, No al VII invaso di Roncigliano e Sì alla raccolta
differenziata porta a porta associata a riduzione, riciclo e riuso dei
rifiuti urbani.
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