venerdì 12 aprile 2013
caos rifiuti 2 pesi e misure Regione Lazio per le discariche contro comune di Latina e UE?
La Regione Lazio nega la rideterminazione delle tariffe chiesta da Rida Ambiente
Rifiuti, due pesi e due misure
Inatteso dietrofront: anche il materiale indifferenziato può andare in discarica
terreno minato - I Comuni possono scegliere
di andare direttamente in discarica - Se la
differenziata
è spinta
non serve
trattamento
AI ferri corti per la gestione
dei rifiuti. Rida Ambiente, la
ditta di Aprilia specializzata
nel trattamento dei solidi urbani,
e la Regione Lazio si
scrivono lettere di fuoco e non
riescono a trovare un’intesa.
Nei giorni scorsi la Rida Ambiente
aveva diffidato la Regione
a provvedere alla rideterminazione
delle tariffe cui
i Comuni sono assoggettati
per il conferimento dei rifiuti
indifferenziati nell’impianto
di trattamento, visto che quelle
tariffe sono ferme al 2010
in regime di provvisorietà, ma
la risposta anziché fare chiarezza
sembra aver creato ulteriore
confusione nel già complicato
settore del trattamento
dei rifiuti.
Nella replica alla diffida infatti
la Regione afferma che
essendo dedicata allo smaltimento
e al recupero, e non già
al riciclo dei rifiuti, la Rida
Ambiente non può vantare il
diritto alla predeterminazione
delle tariffe da parte dell’ente.
E dal momento che i Comuni
del bacino di riferimento possono
rivolgersi agli impianti
di smaltimento soltanto dopo
avere effettuato una raccolta
differenziata spinta, va da sé
che possono scegliere di rivolgersi
anche ad una discarica.
Cosa questa in contrasto con
quello che la stessa Regione
Lazio aveva detto un anno fa,
annunciando che non sarebbe
stato più possibile per i Comuni
conferire in discarica il
materiale indifferenziato,
benché proveniente da una
raccolta differenziata «a
monte». Tant’è che il Comune di Latina, che effettua la
raccolta differenziata e consente
ai cittadini di conferire
il residuo indifferenziato nei
cassonetti, da diversi mesi
porta quei residui alla Rida
Ambiente anziché in discarica.
«Perché quello che sostiene
oggi la Regione abbia un senso
-. spiega il titolare della
Rida Ambiente - la percentuale
della differenziata dovrebbe
essere almeno del 65
per cento, ma a parte alcuni
piccoli comuni virtuosi, questo
è un traguardo ancora lungi
dall’essere stato raggiunto.
Tanto più che il Ministro Clini
sta dicendo che non abbiamo
sufficienti impianti di
trattamento e che è ora di
smettere di portare i rifiuti tal
quali nelle discariche. La verità
inconfutabile è che oggi,
perlomeno nella nostra regione,
i rifiuti non vengono trattati
».
Il nodo, sembra di capire, sta
tutto nell’interpretazione della
norma, e l’Europa ha già detto
la sua: le discariche debbono
sparire. E mentre il Ministro
Clini sembra schierato
su questa linea, la Regione e
le strutture di controllo sembrano
invece remare contro.
«La nostra azienda recupera
fino al 53% di materiale destinato
alla combustione, contro
aziende che recuperano appena
il 2% - insiste il titolare
della Rida Ambiente - Purtroppo
rappresentiamo soltanto
il 4% del settore su scala
regionale, mentre i nostri
competitori fanno tutti riferimento
al medesimo gruppo
industriale. Vogliono forse
farci chiudere impedendoci
di lavorare? Stiamo investendo
molto per raggiungere
standard sempre più competitivi,
ma le nostre tariffe sono
le stesse da tre anni».http://www.latina-oggi.it/read.php?hash=fbdcae3d8c01de58920a1f3d8326052f
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