giovedì 25 aprile 2013
Enrico Letta mai al governo con Berlusconi perchè ha distrutto l'Italia
HA DISTRUTTO
L’ITALIA,
MAI AL GOVERNO
CON BERLUSCONI
di Enrico Letta (il fatto quotidiano 26 aprile 2013)
Occorre un grande patto
costituente tra progressisti
e moderati che escluda dal
governo i populismi di Grillo,
Berlusconi e Di Pietro
(26-6-12). Il governo si regge
su un patto politico chiaro: il
Pd si è assunto la responsabilità
di stare in una maggioranza
con chi ci ha ridotto così,
a patto che l’interlocutore
non fosse Berlusconi (3-7-12).
L’ipotesi di una grande coalizione
col Pdl dopo le elezioni
è molto lontana. E la lontananza
è data dal ritorno in
campo di Silvio Berlusconi,
che rende questa ipotesi poco
credibile” (22-8-12). Quella di
una Grande Coalizione col
Pdl è una prospettiva completamente
affossata dal ritorno
di Berlusconi, responsabile
della situazione molto negativa
nella quale il Paese si è
ritrovato” (23-8-12). Nella
prossima legislatura non possiamo
governare con un patto
politico con Berlusconi. Ha
distrutto il lavoro di Alfano
per rendere il Pdl un normale
partito conservatore europeo
e l’ha fatto tornare alla logica
di Arcore, per noi inaccettabile
(3-10-12). La prospettiva
di un Berlusconi-5 la vendetta
è una idea repellente rispetto
alla buona politica (1-12-12).
Tra Pd e Monti ci sarà dialogo
e competizione leale. Il nostro
avversario comune è Berlusconi
(23-12-12). Se dovesse
esserci necessità di governare
con un alleato, non potremmo
rivolgerci né a Berlusconi
né a Grillo: il ragionamento
andrà fatto con coloro con cui
condividiamo la scelta europeista
e dunque con Monti e le
forze di centro (28-12-12). Risponderemo
colpo su colpo
alle parole vergognose sul presidente
Napolitano pronunciate
da Silvio Berlusconi
(31-12-12). Alle bugie di Berlusconi
risponderemo colpo
su colpo. Bisognerebbe aprire
una commissione parlamentare
d’inchiesta su di lui
(2-1-13). di Enrico Letta
Il disastro e la vergogna. Berlusconi,
con lo spettacolo, cerca di
far dimenticare entrambi al Paese.
Lui è il nostro vero avversario. E
dobbiamo battere il suo populismo.
Confidiamo nella memoria
degli italiani che sanno che, dopo
tre anni di governo Berlusconi, le
famiglie e le imprese si trovavano a
pagare i mutui cinque volte tanto
rispetto a tedeschi e francesi
(12-1-13). Berlusconi non torna,
perché i danni che ha fatto al Paese
sono tanti e gli italiani non hanno
una memoria così fallace (14-1-13).
L’Italia è stata distrutta da Berlusconi,
che sta cercando ancora una
volta di rendere questa campagna
elettorale ansiogena ai limiti della
guerra civile (15-1-13). C’è stato un
periodo in cui andando all’estero a
noi italiani ci deridevano per il
‘bunga bunga’ piuttosto che apprezzarci
per i tanti cervelli costretti
a emigrare (25-1-13). Berlusconi
è come Sylvester Stallone o
Jean-Claude Van Damme nel film I
mercenari , come quei personaggi
che ritornano e a 65 anni fanno le
cose che facevano quando ne avevano
a 25: patetico e bollito
(30-1-13).
La proposta di rimborsare l’Imu finanziando
l’operazione con la tassazione
dei capitali italiani in Svizzera
non è credibile: perché la fa
Berlusconi, perché è basata su premesse
che non tengono conto della
verità, perché non si poggia sulla
possibilità di realizzarla dal punto
di vista della solidità politica. Berlusconi
è l’uomo che ha fatto quasi
fallire l’Italia e che ora si ripropone,
rovesciando la verità e facendo
promesse irrealizzabili, contando
sul fatto che gli italiani ogni tanto
hanno la memoria corta. L’a l t e r n ativa
è tra noi e Berlusconi (4-2-13).
I voti a Berlusconi? Era assurdo
pensare che non ci fosse chi voleva
votare per chi difende l’evasione fiscale,
visto che in Italia c’è il 20 per
cento di evasione fiscale e gli evasori
fiscali votano (8-2-13). Abbiamo
chiaro da tempo che l’errore
fatto negli anni 90 e quando abbiamo
governato è stato di non riuscire
a fare una buona legge sul
conflitto di interessi e la riforma del
sistema radiotelevisivo. E anche se i
buoi sono scappati dalla stalla, in
questa legislatura bisogna rimediare
a tutti i costi: il Pd obbligherà
Berlusconi a sciogliere i suoi conflitti
di interesse se si vuole ricandidare.
Il suo ruolo di tycoon mediatico
è emerso in tutta la sua pesantezza
anche in questa campagna
elettorale.
Sarebbe cambiata la storia del Paese
se la legge si fosse fatta prima,
perché Berlusconi ha usato in modo
sempre scorretto il suo potere
(21-2-13). Nel dire no a un governo
con Berlusconi non dobbiamo avere
alcuna ambiguità, mentre dobbiamo
sfidare Grillo senza rincorrerlo
(6-3-13). Grande coalizione?
Fossimo in Germania e ci fosse la
Merkel sarebbe la soluzione perfetta.
Purtroppo siamo in Italia e c’è
Berlusconi, la vedo complicata”
(8-3-13). L’agenda del Pdl ha un
solo punto: la difesa di Berlusconi
(9-3-13). Non tenti la destra di rovesciare
le cose e usare il monito di
Napolitano a coperture delle proprie
ingiustificabili manifestazioni
sulle scalinate del Tribunale di Milano.
Pensi il Pdl invece a riflettere
sulle argomentazioni del Presidente
e a rispettare i principi costituzionali
di autonomia dei poteri
(12-3-13).
Berlusconi oggi propone un governo
della concordia. Ma con quale
coraggio e con quale coerenza lo fa,
dal momento che nell’unico caso in
cui sostenevamo lo stesso governo
per fronteggiare la crisi più grave
del dopoguerra ha tolto la spina
prima del tempo solo per i suoi interessi,
perché voleva andare a fare
la campagna elettorale? (20-3-13).
Pensare che dopo 20 anni di guerra
civile in Italia, nasca un governo
Bersani-Berlusconi non ha senso. Il
governissimo come è stato fatto in
Germania qui non è attuabile
(8-4-13).
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