mercoledì 10 ottobre 2012

Roma si muove referendum per ambiente e città migliore volata finale

“ROMA SÌ MUOVE”, REFERENDUM
ULTIMA VOLATA PER LE FIRME
RACCOLTE 40 MILA ADESIONI PER UNA CITTÀ MIGLIORE. ENTRO CINQUE
GIORNI NE SERVONO ALTRE 10 MILA PER PRESENTARE GLI OTTO QUESITI I TEMI SUL CAMPO
L’ambiente,
la mobilità, i diritti civili
e i costi della politica
Riforme promosse
da un “gruppo
trasversale di cittadini di Luca De Carolis
Raccogliere 10 mila
firme entro cinque
giorni, per
non vanificare il
lavoro di mesi. È l’obiettivo dei
promotori degli otto referendum
“Roma Sì Muove”. Otto
quesiti che sono proposte per
una città migliore su temi come
l’ambiente, la mobilità, i
diritti civili e i costi della politica.

A lanciarli “un gruppo
trasversale di cittadini”, che ha
tra i promotori il segretario dei
Radicali, Mario Staderini, l’ex
assessore capitolino alla Cultura
Umberto Croppi (Fli) e il
segretario dei Verdi, Angelo
Bonelli. Uniti da idee come
quelle del primo quesito, che
punta a ridurre traffico e smog
a Roma con investimenti in
tramvie, piste ciclabili e aree
pedonali, combinandoli alla
chiusura della zona a traffico
limitato al traffico privato.
Due i quesiti sui diritti civili: il
primo propone un registro dei
testamenti biologici “che raccolga
le dichiarazioni dei cittadini
attestanti il compimento
di disposizioni anticipate di
trattamento sanitario e di fine
vita”, il secondo è a sostegno
delle famiglie di fatto, per cui
chiede tra l’altro “la garanzia
di pari opportunità e pari condizioni
di accesso ai servizi”.
Ci sono poi le proposte sui rifiuti:
dall’estensione “a tutto il
territorio comunale” della raccolta
differenziata porta a porta,
sino “all’avvio di una filiera
industriale per la lavorazione
della materia prima proveniente
dal riciclo”. Ottavo e ultimo
quesito, quello sulla riduzione
dei costi della politica,
con soluzione drastica: abolizione
dei cda delle società al
100% del Comune, “con conferimento
delle funzioni a un
amministratore unico”. Dallo scorso luglio, oltre 40 mila persone
hanno sottoscritto i quesiti,
tra cui artisti come Sergio
Castellitto, Tony Servillo,
Marco Bellocchio e Alessandro
Mannarino. Ma perché i
referendum vengano votati da
tutti i romani bisogna superare
le 50 mila firme entro il 15
ottobre, scadenza ultima per la
raccolta.
CON IL SUPERAMENTO della
quota, gli otto referendum verrebbero
votati nella primavera
del prossimo anno. Se almeno
il 30% dei romani andasse a votare
e vincessero i sì, il prossimo
Consiglio comunale dovrebbe
tenere conto delle proposte
approvate. I referendum
si possono sottoscrivere in tutti
i Municipi di Roma e nei tavoli
allestiti nelle strade, elencati
ogni giorno sul sito www. ro masimuove.
it . Dal comitato spiegano:
“Se non riusciremo a
raggiungere le 50 mila firme
verrà dilapidato uno straordinario
patrimonio di partecipazione
e verrà vanificato il lavoro
di 400 volontari, che hanno
speso tempo e denaro per i
banchetti estivi. E poi un voto
su questi temi a Roma avrebbe
un impatto nazionale”. Staderini
aggiunge: “Bisogna salvare
le firme dei romani, raccolte
senza mezzi e nonostante la
penuria di autenticatori istituzionali
(eletti di vario grado,
ndr) e ritardi e ostacoli della burocrazia
comunale. Chiediamo
a tutti di mobilitarsi, andando
negli uffici dei 19 Municipi
di Roma, e di portare
con sé amici e familiari”. Il fatto quotidiano 11 ottobre 2012

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