martedì 30 ottobre 2012

latina ambiente sempre peggio città solo per automobili

Il capoluogo non si sposta dalla parte bassa delle classifiche ambientali Per sole automobili In circolazione 73 vetture ogni 100 abitanti, più 12 ciclomotori CHE il capoluogo (insieme al resto della provincia) avesse qualche problema con l’ambiente lo si era c a p i t o d a t e m p o , a l punto che la stessa ammin i s t r a z i o n e ha aderito di recente ad un progetto di « c ab l a g gi o » verde e sostenibile che si c h i a m a Smart City. Però nel frattempo le statistiche continuano ad ess e r e impietose e Latina si segnala al primo posto tra le città medie per il rapporto tra numero di macchine e numero di abitanti. Si contano 73 vetture ogni 100 abitanti; per fare un paragone a Roma ce ne sono 70 ogni 100 abitanti e a Milano 54 che è già una quota considerata piuttosto alta in ambito europeo. Non va meglio con le due ruote: nella classifica del numero dei motocicli per abitante siamo appaiati a Reggio Calabria, ce ne sono in circolazione 12 ogni 100 abitanti; Livorno batte tutte le città medie con 25 motorini ogni 100 abitanti. Ma c’è dell’altro e attiene probabilmente ai motivi per i quali si è deciso di aderire a Smart City: l’in - dice della mobilità sosteniquest’ultimo dato ha inciso in modo determinante il piano del trasporti urbano di Latina che è praticamente bloccato da 15 anni, epoca cui risale l’ultimo aggiornamento. Come si sa l’appalto per il servizio dei collegamenti urbani su gomma è stato più volte prorogato negli ultimi due anni e nel frattempo sono diminuiti sia i trasferimenti statali che i contributi regionali. Di fatto c’è stata una contrazione dell’offer - ta pur in presenza di una città che è cresciuta e avrebbe una domanda molto diversa da quella su cui è stato modulato il piano dei trasporti vigente. Di conseguenza l’uso dell’au - tomobile privata come unico mezzo di spostamento è quasi obbligata e lo stesso discorso vale per i ciclomotori. Latina aveva fondato buona parte delle sue speranze di riduzione dell’uso delle macchine su due cambiamenti, entrambi falliti (almeno finora). Il primo: costruzione di una linea metropolitana efficiente in grado di collegare la città alla stazione ferroviaria e al mare, le due direttrici su cui si sviluppa il maggior flusso di macchine; il secondo: la pedonalizzazione del centro con collegamenti pubblici e parcheggi di scambio. Anche quest’ultimo progetto si è arenato. Quantomeno è stato rinviato. E va male, infine, anche sul fronte delle piste ciclabili perché come si sa latina ne ha una sola e non è ancora riuscita ad aumentare i chilometri ciclabili nonostante i molti progetti effettivamente in campo e la buona volontà. Bassissimo l’impatto delle isole pedonali; gli spazi accessibili solo a piedi sono praticamente pari a zero, anzi si tratta di esperimenti temporanei su porzioni di spazi urbani. E questo naturalmente non incide sulla classifica.http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b39fc4db0becca/pag06latina.pdf

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