mercoledì 10 ottobre 2012

elezioni 2013 i verdi ecologisti ci saranno


I verdi e gli ecologisti ci saranno alle elezioni (comunali, provinciali, regionali, per il parlamento). Più forti e determinati perché il messaggio dell’ecologia della politica, della società, dell’economia, della produzione oggi è più attuale che mai. E’ forse l’unica forza politica non padronale e coerente. Crollando Bossi e Berlusconi sono crollati lega e pdl. Se all’udc, come Fini e Rutelli si tolgono le aziende del padrone perdono potere e quindi consensi. Se spariscono Grillo e Casaleggio i grillini si disperdono, così come l’IDV senza Di Pietro, Sel senza Vendola dentro la malasanità pugliese e il caso Ilva. Il pd troppo compromesso e contradditorio.  Il sistema dei poteri forti, della speculazione, come delle associazioni a delinquere vuole partiti padronali perché facili da controllare, vuole consigli comunali, provinciali, regionali, parlamentari a rappresentatività ridotta. Senza la vera opposizione, senza forze politiche non compromesse e ricattabili, con il solo coraggio delle idee.  I verdi sono anche una delle poche forze politiche che è riuscita a fare pulizia interna e a ritrovare valori, programmi, idee non solo per la tutela del territorio, dell’ambiente e della salute, ma soprattutto per dare un’economia vera, reale e non drogata. Ieri a Roma un’assemblea regionale partecipata, a tratti vibrante e commovente ha rilanciato con forza il progetto politico dell’energia verde (o green economy), del trasporto pubblico, della riduzione delle emissioni, contro il consumo del territorio. In difesa dei beni comuni, per l’acqua pubblica, l’aria, il suolo. Contro l’Ilva ma anche le tante Ilva sparse nei vari territori dalla Valle del Sacco, alle varie emergenze discariche Malagrotta e Borgo Montello. Per l’energia naturale e rinnovabile, fotovoltaico sulle coperture e non sui fertili terreni agricoli, contro le centrali a turbogas, biomasse, inceneritori. Per la raccolta differenziata il recupero energetico, il risparmio delle materie prime e contro le discariche.  La campagna di informazione, contro la censura sarà con internet (i verdi sono stati la prima forza politica a credere in questo mezzo) e con i suoi social network non potendo pagare redazioni e giornalisti. Come fanno i vari partiti o esponenti politici dal pdl, all’udc, al pd ai grillini. Gli alleati  dovranno accettare non solo i punti irrinunciabili del programma ma dare le garanzie di discontinuità verso la malapolitica. Insomma si può rinnovare e innovare la politica con la vera politica, quella verde.

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