I verdi e gli
ecologisti ci saranno alle elezioni (comunali, provinciali, regionali, per il
parlamento). Più forti e determinati perché il messaggio dell’ecologia della
politica, della società, dell’economia, della produzione oggi è più attuale che
mai. E’ forse l’unica forza politica non padronale e coerente. Crollando
Bossi e Berlusconi sono crollati lega e pdl. Se all’udc, come Fini e Rutelli si
tolgono le aziende del padrone perdono potere e quindi consensi. Se spariscono
Grillo e Casaleggio i grillini si disperdono, così come l’IDV senza Di Pietro,
Sel senza Vendola dentro la malasanità pugliese e il caso Ilva. Il pd troppo
compromesso e contradditorio. Il sistema dei poteri forti, della
speculazione, come delle associazioni a delinquere vuole partiti padronali perché
facili da controllare, vuole consigli comunali, provinciali, regionali,
parlamentari a rappresentatività ridotta. Senza la vera opposizione, senza
forze politiche non compromesse e ricattabili, con il solo coraggio delle
idee. I verdi sono anche una delle
poche forze politiche che è riuscita a fare pulizia interna e a ritrovare
valori, programmi, idee non solo per la tutela del territorio, dell’ambiente e
della salute, ma soprattutto per dare un’economia vera, reale e non drogata. Ieri a Roma un’assemblea regionale
partecipata, a tratti vibrante e commovente ha rilanciato con forza il progetto
politico dell’energia verde (o green economy), del trasporto pubblico, della
riduzione delle emissioni, contro il consumo del territorio. In difesa dei beni
comuni, per l’acqua pubblica, l’aria, il suolo. Contro l’Ilva ma anche le tante
Ilva sparse nei vari territori dalla Valle del Sacco, alle varie emergenze
discariche Malagrotta e Borgo Montello. Per l’energia naturale e rinnovabile, fotovoltaico
sulle coperture e non sui fertili terreni agricoli, contro le centrali a
turbogas, biomasse, inceneritori. Per la raccolta differenziata il recupero
energetico, il risparmio delle materie prime e contro le discariche. La campagna di informazione, contro la censura
sarà con internet (i verdi sono stati la prima forza politica a credere in
questo mezzo) e con i suoi social network non potendo pagare redazioni e
giornalisti. Come fanno i vari partiti o esponenti politici dal pdl, all’udc,
al pd ai grillini. Gli alleati dovranno accettare non solo i punti irrinunciabili
del programma ma dare le garanzie di discontinuità verso la malapolitica.
Insomma si può rinnovare e innovare la politica con la vera politica, quella
verde.
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