sabato 20 ottobre 2012

le 10 cose che non vanno dell'AIA dell'Ilva di Taranto

Le dieci cose che non vanno nell’AIA http://verdi.it/images/AIA_conferenza.pdf
1) DATI PERIZIA CHIMICA E DATI AIA NON COMPARABILI
Questo smentisce clamorosamente chi diceva che l'Ordinanza del Gip sarebbe stata recepita nell'Aia: non si trova alcun  raff ronto fra le tabelle della Procura e quelle dell'Aia.
2) ASSOCIAZIONI IMPREPARATE Non è stato dato alle associazioni il tempo di prepararsi e partecipare e cacemente, come prevede la direttiva 2008/1/CE.
3) NESSUNA UNITÀ NUOVA L’Autorizzazione Integrata Ambientale non prevede "unità tecniche nuove" che sostituiscano le unità tecniche esistenti.
L'AIA prevede l'aggiornamento dell'esistente.
4) PORTE CHIUSE ALLE MIGLIORI TECNOLOGIE IN ASSOLUTO Le migliori tecnologie in assoluto sono previste dall’Articolo 8 del Decreto legislativo Dlgs 59/2005: "se ne terrà conto" era  stato detto. Ma non è così. Un solo esempio di mancata applicazione dell'articolo 8 è data dal camino E312 le cui polveri
potrebbero essere abbattute del 96% (con le migliori tecnologie che farebbero scendere le polveri da 85,5 a 3,4 kg/h) ma  le previsioni dell'Aia sono per una riduzione al massimo del 56%.
5) PARAMETRI CONOSCITIVI Invece di limiti di emissione sono previsti ‘parametri conoscitivi’ per molte fonti di emissioni cancerogene, neurotossiche e  dannose per la salute. Avviene per vari camini. In particolare per Ipa, Pcb, benzene, pm10, metalli (piombo, arsenico,  mercurio, cromo, cadmio, ecc.).
6) NESSUNA QUANTIFICAZIONE PER LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI FUGGITIVE Non vengono quanti cate le riduzioni delle emissioni di use e fuggitive, come ad esempio le polveri in fase di
cokefazione, che potrebbero essere ridotte di 70 volte ( da 69 g/t a 0,8 g/t) secondo i periti della Procura. "Sparisce" lo  "spegnimento a secco" del coke incandescente, con una tecnologia che avrebbe evitato lo sprigionarsi delle classiche  nuvole della cokeria.
7) PARCHI MINERALI  L’Aia prevede la copertura dei Parchi minerali in 3 anni. Ricordiamo che la città di Sabaudia è stata costruita in 235 giorni!
8) LA RIDUZIONE DELLA PRODUZIONE E' UN BLUFF La Riduzione da 15 a 8 milioni di tonnellate/anno è un blu . Nel Polo siderurgico di Taranto non sono mai state prodotte  15 milioni di tonnellate/anno. In ogni caso - anche quando nel 2009 la produzione è scesa a 4,7 milioni di tonnellate/anno
- il benzo(a)pirene cancerogeno ha superato del 31% il valore di 1 ng/m3. Il Procuratore Franco Sebastio ha fatto notare  che non si potrebbe produrre nemmeno 1 milione di tonnellate/anno, essendo vietata la produzione, stante quanto ha  ribadito il Tribunale del Riesame (sequestro senza facoltà d'uso).
9) I GIORNI DI VENTO I wind days sono un esperimento che non da' sicurezza di riduzione del benzo(a)pirene sotto 1 ng/m3. Infatti tale  cancerogeno è in concentrazione elevata non solo quando l'abitato è sottovento ma anche con calma di vento (lo  attestano le analisi wind-select dell'Arpa). Pertanto non è eticamente accettabile esporre la popolazione ad un  esperimento di riduzione del danno (con esiti non sicuri) senza eliminazione della fonte del danno.
10) DOVE SONO I DATI SULLA MORTALITÀ? L'Aia non valuta gli eccessi di mortalità per Taranto dello studio Sentieri (174 decessi/anno in più) in quanto lo studio  Sentieri è ancora nei cassetti dei Ministri Balduzzi e Clini e i dati di eccesso di mortalità sono acquisiti dalla Procura (marzo  2012) ma non dall'Aia e neppure dalla popolazione di Taranto che ne è stata informata solo tramite una conferenza stampa
'alternativa'.



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