sabato 18 agosto 2012
Ilva Taranto mancia da 146 milioni col trucco, Passera contro i magistrati, Vendola e governo
Ilva: mancia da 146 milioni, col trucco
PASSERA: I MAGISTRATI NON FERMINO L’AZIENDA. VENDOLA: IL GOVERNO NON FARÀ RICORSO
Dal vertice in Prefettura
con i ministri dello sviluppo
economico Corrado
Passera, con quello
dell’ambiente Corrado Clini,
arrivano promesse e tante
buone intenzioni. Il fatto quotidiano 18 agosto 2012 I verbi sono
tutti rigorosamente declinati
al futuro: faremo, distribuiremo,
impiegheremo, organizzeremo,
vigileremo come se il
passato e il presente non avessero
alcun peso. E c’è chi come
il presidente dell’Ilva Bruno
Ferrante condisce gli impegni
con un “ma” che ha il sapore
di un do ut des quando afferma:
“L’Ilva investirà 146 milioni
per l’ambiente: 90 milioni
sono già stati finanziati e 56
verranno messi in campo ma
non si può chiedere a un’azienda
di investire se poi si preclude
la possibilità di futuro.
Al governo abbiamo chiesto
certezza e chiarezza normativa
e prospettiva, questi sono i
presupposti affinché l’azienda
continui ad investire su Taranto.
Ogni imprenditore ha bisogno
di pensare al futuro”.
ESATTAMENTE come ha
fatto il patron Riva che ha sempre
avuto a cuore il futuro suo e
della sua famiglia. O quando aggiunge
seminando stupore e
sconcerto: “Non siamo fuorilegge.
La legge l’abbiamo sempre
osservata e rispettata”. Anche
quando avrebbero cercato
di orientare a proprio favore le
ispezioni e le relazioni delle
pubbliche amministrazioni come
sostengono i pm titolari
dell’inchiesta sui controlli ambientali
che ha portato Emilio
Riva e figlio agli arresti domiciliari.
Ferrante che viene anche
smentito dal direttore dell’Arpa
Giorgio Assennato quando
ribadisce che “la perizia della
Gip ha utilizzato molti dei dati
forniti proprio dall’Arpa: benzoapirene
e pm10 erano e rimangono
due criticità e due
problemi da affrontare”. Ma
Ferrante non se ne cura e continua
come se si rivolgesse ad
una città inconsapevole della
drammatica situazione che vive:
“L’Ilva non ha mai distribuito
dividendi tra i soci ma ha investito
per l’efficienza e l’ambiente:
4 miliardi e mezzo di
cui 1 miliardo e 100 milioni per
l’ambiente”.
A FARGLI da sponda il ministro
Passera che si rivolge alla
magistratura come se non fosse
un potere autonomo e indipendente:
“Si convinca la magistratura
ad aiutare il processo
di ammodernamento dell’I l va
in modo tale che l’azienda sia
totalmente in linea con le regole,
ma che questo non porti alla
chiusura dello stabilimento”. E
come se non bastasse chiede
che i giudici mettano da parte
la legge: “In una fase così iniziale
della procedura giudiziaria
sarebbe per noi sbagliato che
venissero prese delle decisio
ni, quelle sì irreversibili, che
potrebbero causare un danno
non più recuperabile. Se questo
si evita e poi lavorando tutti
sull’Aia e facendo riconoscere
il lavoro che sarà fatto a livello
di Aia (autorizzazione integrata
ambientale, ndr), anche la magistratura
potrà prendere meglio
le sue decisioni sul futuro,
poi, sul passato è un altro discor
so”. Ad essere soddisfatto
delle promesse di investimento
fatte da Ferrante è il Governatore
Vendola che rassicura: il
governo non farà ricorso alla
Consulta. Mentre il ministro
Clini rassicura che valuterà la
possibilità di revocare l’incar ico
al Presidente dell’Aia Dario
Ticali, chiamato in causa dalle
intercettazioni, così come gli è
stato chiesto dal vicepresidente
di Legambiente Vittorio Ciafani.
E chiede, come anche l’arcivescovo
di Taranto Filippo
Santoro di “coniugare il lavoro,
le esigenze della produzione e
la difesa della salute”.
Sa.Am.
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