L’intervista
Il presidente dei Verdi Angelo Bonelli : “In 17 anni ci sono stati gravi danni e tra gli operai sono aumentati i tumori del 107%”
CORRADO ZUNINO http://www.angelobonelli.it/quella-fabbrica-devessere-chiusa-e-il-ministro-torni-a-occuparsi-di-ambiente/
ROMA — Angelo Bonelli, leader dei Verdi, candidato sindaco (sconfitto) alle ultime amministrative di Taranto.
Il ministro Clini ha detto a Repubblica che il
disastro ambientale della città è colpa dell’industria
pubblica, l’Italsider anni Sessanta- Novanta.
«La tesi Italsider mi indigna. Dal 1995, quando l’imprenditore
Riva rilevò l’industria pubblica, sono passati 17 anni.
Diciassette. Scaricare i problemi sul passato è una
strategia politica che si scontra con le perizie della
procura. Ascolti. Perizia chimica, rilevazioni giugno
2011gennaio 2012: “In questo arco ditempo gravissime
violazioni delle leggi sull’inquinamento”. Perizia
epidemiologica, rilevamenti 1998-2010: “In 12 anni per i
lavoratori dell’Ilva c’è stato un aumento del 107% dei tumori
allo stomaco”. Siamo in piena era Riva».
Il ministro avrà letto le perizie.
«Il problema è che Clini, uomo favorevole agli Ogm e al
nucleare, è il ministro dell’Ambiente ma fa il ministro
dell’Industria. Passera non parla, è egregiamente
rappresentato. Il silenzio dei ministri della Sanità e
dell’Agricoltura è sconcertante: 1.700 capi abbattuti, 1.000
agricoltori esodati dalla diossina. Questo governo ha
sposatola tesi Ilva ed è pronto a raddoppiare sulla stessa
costa gli insediamenti Cementir ed Eni».
Il ministro dell’Ambiente ha escluso di essere lui il “Corrado
uomo nostro” che si ascolta nelle intercettazioni sui
dirigenti Ilva. Ha detto anche che con Riva non ha mai avuto
rapporti.
«Corrado Clini dal 1991 e per vent’anni è stato direttore
generale del ministero dell’Ambiente, il tecnico che si
relaziona con il ministro. Mi pare fantascienza ascoltare che
non si è mai occupato dell’Ilva. Nell’agosto 2010, da
direttore del ministro Prestigiacomo, non conosceva forse
il decreto 155, il “salva Ilva”? Ha aumentato di due volte e
mezzo i limiti del benzoapirene».
Ora arrivano 336 milioni per migliorare la produzione.
«Soldi dei contribuenti a un’azienda che negli ultimi tre anni
ha fatto due miliardi e mezzo di utili e neppure un euro di
risarcimento per i lavoratori. Vivaddio, ora partirà un
processo».
Solo il ministro colpevole, allora?
«Il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ha fatto
la sua parte. Gli riconosco due buone leggi su diossina e
impatto sanitario, ma Taranto ha un registro tumori fermo al
2006».
L’Ilva va chiusa o risanata?
«L’area a caldo va chiusa: produce il 98% del benzopirene.
Bilbao e Pittsburgh hanno fermato l’acciaio vent’anni fa e
oggi sono prosperose. A Taranto si può puntare sui
semilavorati a freddo e spianare i giacimenti minerali, le
loro polveri fanno sanguinare il naso dei bambini del rione
Tamburi».
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