La prima immagine rappresenta lo studio dell'Enea che ha rilevato 3 aree
di una certa dimensioni contenenti sicuramente masse metalliche e forse
fusti tossici ad una profondità che andava da 5 a 10 metri. Le aree
vengono rappresentate nella cartografia Enea da alcune ellissi che
circoscrivono le 3 aree.
La seconda immagine deriva dallo studio del Comune di Latina e da una
società delle società che gestiscono la discarica (Ecoambiente) e da uno
dei suoi tecnici (della società il Dottor Barruchello). In questa
immagine si evidenziano 3 quadrilateri dove ci potrebbero essere le
masse metalliche individuate in rosso e dalle lettere A B e C
dichiarando la profondità di circa 4-6 la zona A, di circa 2-5 metri la
zona B e di circa 5-10 la zona C
Nell'ultima immagine la sovrapposizione tra i 2 studi che evidenzia: la
zona B individuata da comune / Ecoambiente comprende quasi tutta l'area
individuata dall'Enea ampliandola ma diminuendole la profondità. La zona
centrale, la più grande evidenziata dall'Enea non viene rilevata da
Comune /Ecoambiente se non in piccola parte uno spicchio in basso della
zona A. La zona C di comune /ecoambiente comprende solo in parte
l'ultima zona individuata dall'Enea. Comune ed Ecoambiente la ampliano
verso l'Astura mentre l'Enea la rilevava verso via Monfalcone
Alcune domande sorgono spontanee dopo l'invito riservato alla stampa per
rappresentare quanto sta succedendo negli scavi presso la vasca Szero
della discarica di Borgo Montello.
La prima: perchè cittadini, associazioni, forze politiche, tecnici,
tutti quelli che partecipano e che hanno presentato domanda per essere
presenti al tavolo della trasparenza non ne sono stati ammessi?
La 2.a: esaminando la fotografia degli scavi (la prima in alto
all'indirizzo
http://pontiniaecologia.blogspot.it/2012/08/scavo-fusti-tossici-discarica-di-borgo.html
) con gli strumenti elettronici per risalire alle dimensioni con i
dovuti parametri con particolare riferimento al muro questo dovrebbe
avere uno spessore di circa 20 cm, l'altezza del muro ha un rapporto
(rispetto allo spessore) di circa 7 volte per un'altezza di circa 1,50
m, l'altezza dello scavo (al di sopra del muro) ha circa la stessa
altezza del muro (m 1,50) per un'altezza totale di circa 3 metri dello
scavo. Durante l'incontro per il tavolo della trasparenza del 27 luglio,
i tecnici hanno spiegato che il primo metro di scavo non c'erano
rifiuti ma solo “terreno di protezione”. Dalle altre informazioni date e
diffuse lo scavo mostrato ieri era la zona più piccola (la A) (vedere
planimetrie di riferimento
http://pontiniaecologia.blogspot.it/2012/08/discarica-borgo-montello-il-confronto.html)
dove le masse metalliche sarebbero dovute stare tra 4 e 6 metri. Dallo
scavo si vede chiaramente che vista la scarpata, non c'è stato alcun
cedimento e che, contrariamente a quanto annunciato il 27/7 raggiunta la
quota di circa 4 metri si sarebbe dovuto procedere con lo scavo a mano
(di cui non ci sarebbe traccia dai resoconti). Inoltre la massa
metallica (secondo gli esperti) tenderebbe a scendere per il peso.
Quindi: è stata raggiunta la quota di 6 metri?
Dalle immagini non pare proprio. Gli organi di controllo sanno bene che
in questi casi si mette una stadia colorata con tacche ogni 10 cm, la
terza domanda: come mai non è stata data evidenza della quota raggiunta?
La 4. lo scavo a mano non si farà più?
Dalle informazioni date pare che si provvederà a richiudere tutto lo
scavo, (5. domanda) anche senza aver raggiunto la quota indicata da
Comune / Ecoambiente? (come sembrerebbe dalle immagini non essendoci una
stadia di controllo).
Come sanno bene gli operatori del settore lo scavo a mano andrebbe
effettuato con apposite protezione di sicurezza contro i crolli ma di
questi dispositivi e apprestamenti come mai (6. domanda) non c'è traccia
dalle immagini? Ma sicuramente, ne sono certo, se fossimo stati ammessi
al sopralluogo sarebbe stata data risposta pronta, certa, esauriente e
scientifica. Insomma abbiamo perso un'occasione? ne avremmo un'altra?
Nessun commento:
Posta un commento