martedì 21 agosto 2012
Kyklos bonifica complessa all'impianto di compostaggio
Vigili del fuoco al lavoro da due giorni nel deposito di compost a Le Ferriere
Kyklos, bonifica
complessa
Dopo il rogo di domenica danni ingenti In fumo 15mila metri cubi
di materiale organico
e due mezzi meccanici
Al vaglio le cause
SONO durate per tutta la giornata
di ieri le operazioni di bonifica
nel deposito esterno della
Kyklos, condotte dai vigili del
fuoco per bonificare il deposito
di materiale organico bruciato
domenica nell’incendio che ha
colpito l’azienda di compostaggio
di Le Ferriere.
Precisamente dalle ore 13:30
di domenica i vigili del fuoco del
distaccamento di Aprilia sono
impegnati nelle attività di spegnimento
di circa 15mila metri
cubi di “compost” in accatastati
a l l ’ e s t e r n o
de ll’azienda di
via Le Ferriere
al confine con i
comuni di Aprilia
e Nettuno.
Il compost,
detto anche terricciato
o composta,
è il risultato
della decomposizione
e
del l'um ifica zione
di un misto di
materie organiche
- come in
questo caso i residui
di potatura
e gli scarti del
giardinaggio -
da parte di macro e microrganismi
in condizioni particolari:
presenza di ossigeno ed equilibrio
tra gli elementi chimici della
materia coinvolta nella trasformazione.
Tra i materiali bruciati
non era presente il rifiuto
umido della raccolta differenziata,
che viene conservato in
ambienti chiusi.
Come spiegano i vigili del fuoco
in una nota: «Il compostaggio,
o biostabilizzazione, tecnicamente
è un processo biologico
aerobico e controllato dall'uomo
che porta alla produzione di una
miscela di sostanze umificate (il
compost) a partire da residui
vegetali sia verdi che legnosi o
anche animali mediante l'azione
di batteri e funghi. Il compost
può essere utilizzato come fertilizzante
su prati o prima
dell’aratura. Il suo utilizzo, con
l'apporto di sostanza organica
migliora la struttura del suolo e
la biodisponibilità di elementi
nutritivi (composti del fosforo e
del l’azoto). Come attivatore
biologico aumenta inoltre la
biodiversità della microflora nel
suolo».
Con l’incendio erano stati distrutti
dalle fiamme anche un
mezzo meccanico utilizzato per
triturare gli scarti ed un escavatore
dotato di “ragno”, utilizzato
per le attività di carico e scarico
del materiale. Per fortuna l’area
andata a fuoco è isolata e lontana
da altri edifici sia abitativi che
interni al complesso produttivo,
tuttavia i danni sono ingenti.
Le prime operazioni di controllo
e spegnimento dei focolai
provocati dal vasto rogo avevano
visto coinvolte anche diverse
squadre della Protezione Civile
con personale e autobotti d’ac -
qua, mentre per tutta la giornata
di ieri i vigili del fuoco hanno
portato avanti le operazioni di
bonifica del sito.
Come spiegano gli stessi vigili
del fuoco in una nota inviata alla
stampa «sono in corso di valutazione
le origini dell’incendio,
tra le quali è compreso anche il
fenomeno dell’autocombustione A.R. Latina Oggi 21 agosto 2012
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