mercoledì 22 agosto 2012

emergenza rifiuti a Roma Cerroni attacca Clini, bestialità infiltrazioni criminali

L'INTERVISTA

Emergenza rifiuti, Cerroni attacca Clini
"Bestialità parlare di infiltrazioni criminali"

"Monti dell'Ortaccio è pronto". Così l'imprenditore, proprietario dell'area nella Valle Galeria che nelle intenzioni del commissario Sottile dovrebbe ospitare la discarica sostitutiva a Malagrotta.

di CECILIA GENTILE Per non lasciare al patron dei rifiuti il monopolio dell'operazione, l'Ama si candida ad una cogestione con l'imprenditore. Intanto Cerroni rintuzza il ministro Clini: "Malavita organizzata nella gestione dei rifiuti? Una bestialità".

"Monti dell'Ortaccio è pronta per ospitare la nuova discarica". Nella confusione generale, Manlio Cerroni, patron indiscusso dei rifiuti a Roma, proprietario di Malagrotta e della nuova area deputata a discarica sostitutiva, si prepara al nuovo business. Tutt'intorno, invece, è una nebulosa di inerzia e di polemiche.

Tra il ministro dell'Ambiente Corrado Clini che tuona contro Roma: "Invece di puntare sulla raccolta differenziata si sono inventati l'emergenza rifiuti con l'obiettivo di trovare un'altra discarica". Il countdown per Malagrotta, che dovrà essere inesorabilmente chiusa il 31 dicembre. Le rivolte dei cittadini contro ogni nuovo sito alternativo individuato da vecchi e nuovi commissari, con l'eventualità sempre più concreta di un prossimo epilogo a Monti dell'Ortaccio.

Avvocato Cerroni, il nuovo commissario Goffredo Sottile guarda ai suoi Monti dell'Ortaccio come unico sito possibile per la discarica provvisoria che dovrà sostituire Malagrotta.
"Io sono pronto. Monti dell'Ortaccio può essere attrezzato in appena tre, quattro mesi ed essere attivato in contemporanea alla chiusura di Malagrotta, il 31 dicembre. Lo abbiamo già dimostrato nel settembre scorso, quando c'era l'urgenza di

tenere ancora aperta la discarica: in appena tre mesi abbiamo ricavato nuove volumetrie. Il problema grosso è un altro".

Quale?

"Nella nuova discarica non potremo più buttare i rifiuti così come sono, dovranno prima essere trattati. Allora servono nuove autorizzazioni per aumentare i quantitativi di rifiuti che possono trattare gli impianti di Ponte Malnome e di Rocca Cencia".

Lo speciale sui rifiuti

La verità è che questi impianti sono sottoutilizzati...
"A ottobre-novembre andranno a regime. Ma in attesa di raggiungere il 65% di raccolta differenziata nel 2016, rimane ancora una quota scoperta da trattare. Per questa servono nuove autorizzazioni. Prima di essere gettati in discarica, i rifiuti dovranno essere lavorati negli stabilimenti di Tmb, il trattamento meccanico biologico, e di tritovagliatura, come anche aveva chiesto la governatrice del Lazio Renata Polverini quando, nel dicembre 2010, firmò una nuova proroga per Malagrotta".

Lei crede davvero che nel 2016 non ci sarà più bisogno di una discarica?
"Se nel 2016 si raggiungerà, come previsto nel Patto per Roma, la percentuale del 65%, resterà solo una quota residuale di rifiuti inerti, che si potrà depositare ovunque senza arrecare danni. Intanto, ho già pronta la lapide per la discarica di Malagrotta: "Requiescat in pace". Così quando arriveranno i marziani sapranno che qui Roma ha avuto la sua salvezza".

Ma i cittadini della Valle Galeria, che per oltre trent'anni hanno subito Malagrotta, non vogliono un'altra discarica ai Monti dell'Ortaccio, nella stessa zona.
"Da imprenditore avevo avanzato tante proposte: Quadro Alto, Pian dell'Olmo, la Zolforatella al chilometro 21 della Laurentina. Non so più cosa proporre. I residenti potranno usufruire di utilità collaterali. Per esempio: energia, riduzione della Tari".

Se il sito sarà Monti dell'Ortaccio, l'Ama vuole entrare nella gestione della discarica.
"Io sono pronto a collaborare con tutti, anche con il diavolo. Quando a Roma l'allora presidente dell'Ama Mario Di Carlo introdusse la raccolta differenziata, a gestirla fu il consorzio Ctr, formato dall'Ama e dalla mia società Colari. Si sciolse 11 anni fa, lasciando la capitale con la differenziata all'11%".

Il ministro Clini ha detto che la differenziata non si fa perché lo smaltimento "vecchia maniera" dei rifiuti lascia spazio alla criminalità organizzata.

"Clini ha detto una bestialità. La differenziata non si fa perché ha un costo. Chi dice così mi fa ridere. Io sono un imprenditore: se tratti i rifiuti in modo corretto non c'è spazio per la criminalità organizzata".
(22 agosto 2012) http://roma.repubblica.it/cronaca/2012/08/22/news/emergenza_rifiuti_l_imprenditore_attacca_il_ministro_clini_bestialit_parlare_di_infiltrazioni_criminali-41288107/

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