venerdì 17 agosto 2012
Consorzio Bonifica Acqualatina lite infinita
L’ENTE CONSORTILE CHIEDE IL PAGAMENTO DEI CANONI PER I CANALI
QUELLA LITE INFINITA
CON ACQUALATIINA
SONO tanti e diversi i
problemi che affliggono il
Consorzio di Bonifica
dell’Agro Pontino. Il più
importante riguarda il credito
vantato nei confronti
di Acqualatina e la querelle
infinita che è scaturita
negli ultimi mesi.
La storia, fatti di conteggi
diversi, carte bollate e giudizi
del tribunale, è ormai
nota a tutti.
La società che gestisce il
servizio idrico ha provato
a bloccare il pagamento
all’ente consortile dei canoni
per la manutenzione
dei canali, ma nello scorso
luglio ha perso anche la
battaglia davanti al Consiglio
di Stato.
I giudici amministrativi
di secondo grado, infatti,
hanno confermato quanto
già stabilito dalla sezione
di Latina del Tar e affermato
che sussiste «l’obbli -
go del gestore del servizio
idrico integrato di pagare
il canone allorché le strutture
dei consorzi di bonifica
siano utilizzate per acque
provenienti da scarichi
di competenza del
servizio idrico integrato».
Lo stesso concetto era
contenuto nella sentenza
del Tar di Latina del 2011
e di cui Acqualatina SpA
aveva chiesto la riforma
attraverso l’impugnazione
davanti al Consiglio di
Stato. Nel procedimento
si sono costituiti
anche la regione
Lazio e l’Autori -
tà d’Ambito Ato4.
La controparte, ossia
i tre Consorzi di
Bonifica creditori
dei canoni per i canali,
hanno ribadito
la validità della sentenza
di primo grado
e avevano dunque
chiesto un anal
o g o
pronunciamento in
secondo grado.
Posizione fatta
propria dai giudici
che hanno respinto
l’istanza cautelare
di Acqualatina (che
aveva chiesto di sospendere
il precedente
verdetto del
tribunale amministrativo
regionale)
con provvedimento
della quinta sezione
datato 25 luglio
2012. Sia la società
sia la conferenza
dei sindaci dell’Ato4 hanno
sempre contestato l’en -
tità del canoni richiesti -
pari a oltre 2 milioni di
euro l’anno - e rifatto i
calcoli sulla base delle sole
acque derivanti dal servizio
idrico che producono
un importo pari a circa
300mila euro l’anno per
tutti e tre i Consorzi («Latina
», «Fondi» e «Pratica
di mare»).
E tra la società, l’Ato4 e
gli enti consortili, la battaglia
è tutt’altro che finita
visto che anche la delibera
di giunta regionale sui canoni
futuri è stata infatti
impugnata davanti al Tribunale
amministrativo ed
il presidente di Acqualatina,
l’avvocato Giuseppe
Addessi, ha annunciato di
voler ricorrere anche contro
gli atti di recupero del
credito emessi da Equitalia
per le somme pregresse.
Una situazione ingarbugliata
che rischia di ripercuotersi
in maniera negativa
sul Consorzio di Bonifica
dell’Agro Pontino.
Negli anni passati i mancati
pagamenti hanno
c o m p o r t a t o r i t a r d i
nell’erogazione degli stipendi
dei lavoratori che
arrivarono addirittura a
protestare fuori dalla sede
di Corso Matteotti e la
situazione potrebbe ripetersi,
anche se va sottolineato
che l’ente consortile
da alcuni mesi sta portando
avanti un’opera di risanamento
e di rilancio. Latina Oggi 17 agosto 2012
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