Dopo decenni di puzza,
inquinamento più volte denunciati con scarso esito (Cirilli denuncia 15 anni di
assenza delle istituzioni), arriva la certificazione dell’Arpa Lazio che attesta il diffuso inquinamento almeno dal
2005 nell’area della discarica di Borgo Montello. Contemporaneamente è in corso
il processo per inquinamento delle falde che ha ammesso alla costituzione di
parte civile (oltre a Legambiente, all’Associazione I Codici e associazione
Colombo) anche 11 cittadini abitanti nell’area che sono i veri danneggiati. Ne
sono la prova la perdita di valore i vari immobili (case, capannoni agricoli e
terreni) ammessi ufficialmente dal comune di Latina che sta per adottare la
variante urbanistica proprio per riscatto parziale. Altra prova l’alto numero
di malattie anche gravi e mortali (che potrebbero essere riconducibili all’inquinamento
della discarica) che hanno colpito quasi tutte le famiglie nel raggio di
qualche km dalla discarica. Più volte richiesta l’indagine epidemiologica a
Borgo Montello, nonostante le gravi evidenze mediche, non è mai stata
effettuata. Oggi viene diffusa la
ricerca dell’idrogeno solforato emesso dai rifiuti che nella discarica di Borgo
Montello di 1.196 g/m3, purtroppo, è seconda
solo a Malagrotta di H2S (2.999 g/m3). Molto più alta di quelle di Colleferro (0.765 g/m3) e Civitavecchia (VS 0.113 g/m3). Tale ennesima conferma richiede e sollecita una bonifica urgente dei
luoghi della discarica di Borgo Montello e contemporaneamente lo stop a tutti i
progetti nell’area che aggraverebbero in modo pericoloso l’esposizione
sanitaria. Il coordinamento provinciale dei verdi ecologisti e civici di Latina
Silenzio sugli scavi
in discarica a Borgo Montello per ricerca fusti tossici
E' passato quasi un mese (era il 20 settembre) da quella
famosa riunione del tavolo per la trasparenza per gli scavi sui fusti tossici
interrati come tutti sanno nella discarica di Borgo Montello. Lo scopo era di
fare chiarezza e di dare le informazioni nel modo corretto ed esaustivo. Il
vice sindaco aveva chiuso l'incontro dando appuntamento agli organi di
informazione, ai cittadini, alle associazioni per continuare il confronto e
l'informazione su tutte le questioni relative ai misteri della discarica. Misteri
si fa per dire perchè le varie audizioni in parlamento e in regione confermano
(e non ritrattano come qualcuno forse per interesse di parte ha dichiarato) che
"nella discarica di Borgo Montello c'era fino agli anni '90 il far
west". Oppure le conferme ripetute nei verbali parlamentari dell'epoca,
negli interrogatori, nell'analisi dell'Enea, dell'Arpa Lazio, dell'INGV. Bene
chi c'era il 20 settembre ricorderà: 1) nessun centesimo è arrivato dalla
Regione Lazio per pagare gli scavi e i lavori in corso. Forse la maggioranza
della Polverini e del Pdl, della destra e dell'udc, oltre a sbafarsi i soldi
degli ospedali e dei disabili, delle famiglie disagiate, dei malati di Sla si è
mangiata nei ristoranti pure quelli per la ricerca dei fusti tossici? Tutti
i dubbi di associazioni, cittadini e verdi venivano confermati proprio in
quella sede dal super esperto. 2) il super esperto dell'INGV aveva spiegato
che dopo le analisi sui rifiuti (arrivate giusto il 20) si dovevano reinterrare
le buchette (nulla a che vedere con il progetto e il super esperto ne ha
spiegato i motivi) ed eseguire nuove indagini sulle masse magnetiche. Dopo
22 giorni, 3 settimane, queste indagini sono state effettuate? quale esito
hanno avuto? 3) il super esperto dell'INGV aveva chiarito che la
ricerca dei fusti tossici o meglio delle masse metalliche che potevano
confermare la presenza dei fusti tossici poteva costare (per gli invasi S2 o S3
o B dove in tanti indicano la probabile presenza dei fusti) poteva costare
poche decine di migliaia di euro. Considerato il notevole risparmio per gli
scavi non effettuati come da progetto come con ferma il super esperto, i soldi
risparmiati devono essere spesi per tali indagini. Anche se il super
esperto afferma che sicuramente le masse metalliche dei fusti tossici sono
state nascoste dalla camorra sotto altre masse metalliche per confondere le
ricerche e quindi non si troveranno mai. 4) l'ex direttore della discarica
ha dichiarato (era presente anche il vicesindaco alle sue dichiarazioni ma
stranamente non aveva sentito...) che i fusti tritati per non farli
rintracciare. Il super esperto (altra stranezza) non sapeva di queste
dichiarazioni ufficiali (parlamento e regione) confermava che in tal caso le
parti metalliche non saranno mai rintracciate. l'ex direttore invitava
proprio per questo a fare le indagini e le analisi del percolato con il
monitoraggio delle falde. Perchè i soldi risparmiati per gli scavi non
vengono utilizzati (non c'era bisogno di esperti) per tale ricerca? 5)
è in corso il processo proprio per inquinamento delle falde si sono
costituiti parte civile anche 11 abitanti e proprietari della zona della
discarica, perchè non ricercare anche eventuale presenza nelle falde del
contenuto dei fusti tossici? 6) sono state presentate le osservazioni alla
perimetrazione della discarica di Borgo Montello anche per impedire la
realizzazione di impianti perimetrati e i cittadini sono disponibili a
continuare il dialogo e a collaborare con l'amministrazione comunale che ha
formalmente riconosciuto il forte danno patrimoniale, impatto sulla salute.
Non sarebbe il caso di aprire un tavolo di confronto comunale anche su questi
progetti in fase di esame e approvazione? Coordinamento provinciale verdi
ecologisti e civici di Latina
I cittadini ammessi
alla costituzione di parte civile per inquinamento falde discarica Borgo
Montello
Importante riconoscimento per 11 cittadini residenti e
proprietari di immobili a Borgo Montello nei pressi della locale discarica che
sono stati ammessi alla costituzione di parte civile nell’udienza di oggi al
Tribunale di Latina. Grande soddisfazione tra gli stessi cittadini che
finalmente dopo decenni di inquinamento noto e riconosciuto da tutti, dopo
malattie e decessi per malattie che potrebbero essere riconducibili
all’inquinamento, dopo la grave perdita di valore degli immobili inizia a
vedere riconosciuti una parte dei suoi diritti. Sarà l’effetto Ilva? Il merito
dell’avvocato Stefano Noal? O tutto insieme con il grosso lavoro di ricerca
svolto dai verdi che hanno contribuito in modo determinante nella
costituzione di parte civile. Grazie ad Angelo Bonelli (presidente nazionale
dei verdi e consigliere regionale) e a Ferdinando Bonessio (presidente
regionale dei verdi) si è raggiunto questo importante risultato e questo è
appunto solo il primo passo verso la bonifica e il risanamento, la giustizia e
la verità, il riconoscimento dei diritti civili e sociali. Queste erano le
accuse prima dell’udienza di oggi verso gli imputati: “ Dei reati p. e
p. dagli artt. 81,110. 40 cpv e 440 C.P. ... mediante l’omesso controllo circa
la sicurezza degli invasi denominati S1, S2, S3, ed SO e mediante la mancata
esecuzione di opere di impermeabilizzazione dei citati impianti benché le
stesse carenze strutturali fossero note ai predetti attraverso plurimi atti e
documenti comunicati in successione alla citata società e per essa agli
indagati ( ordinanza n. 36 del del 18.08.98 del Sindaco di Latina; relazione
dell’ ENEA del 1995 e del 1996 commissionata dal Comune di Latina,; plurime
comunicazioni dell’ ARPA Lazio in ordine agli accertamenti tecnici effettuati
nel sito ), determinando di conseguenza reiterati fenomeni di fuoruscita del
percolato dai siti indicati, percolato contenente tra l’altro sostanze
pericolose quali piombo, rame e zinco determinavano l’adulterazione e la
contraffazione delle acque di falda poste in prossimità del detto sito
rendendole pericolose per la salute pubblica. ” e questa la cronologia
della discarica di Borgo Montello da http://pontiniaecologia. blogspot.it/2012/10/ cronologia-discarica-di-borgo- montello.html:
Discariche, analisi sui valori
di idrogeno solforato http://www.latina24ore.it/latina/49637/discariche-analisi-sui-valori-di-idrogeno-solforato
17/10/2012,
di Redazione (online).
Nell’area della discarica di Malagrotta, a Roma, si
raggiungono le più alte concentrazioni di H2S (2.999 g/m3) Idrogeno Solforato,
uno dei gas emessi dai rifiuti.
La discarica di Colleferro (Roma) raggiunge valori di concentrazione di H2S
quasi sette volte più elevati rispetto a quella di Civitavecchia (0.765 g/m3 VS
0.113 g/m3), nonostante i due siti siano molto simili. I risultati sono
contenuti in uno studio epidemiologico Eras Lazio sulla stato di salute della
popolazione esposta a processi di raccolta, trasformazione e smaltimento dei
rifiuti urbani nella regione Lazio. Lo studio è stato realizzato dal
Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale della Regione
Lazio.
I livelli di concentrazione massimi di H2S stimati per la discarica
di Latina raggiungono il valore di 1.196 g/m3, mentre per la
discarica di Roccasecca(la cui area e circa 24 volte piu piccola) il valore più
alto e di 0.314 g/m3.
Nessun commento:
Posta un commento