
di
Redazione.
ARPA LAZIO, l’ente fondamentale della Regione per il controllo
dell’ambiente è nuovamente nell’occhio del ciclone a causa
dell’inefficienza, colpevole della Giunta Polverini e dal primo ottobre
non ha nemmeno più un rappresentante legale. Il 30 settembre, infatti, è
scaduto il mandato del Commissario Straordinario Avv. Corrado Carrubba e
quello del Sub Commissario Giovanni Maria Arena e la crisi politica
esplosa alla Regione Lazio rischia di fermare del tutto la già
difficoltosa attività dell’Agenzia Regionale per la Protezione
Ambientale che, oltre ai suoi vertici, rischia di restare anche senza
personale tecnico, tanto precario quanto prezioso, per le attività di
controllo e monitoraggio ambientale del territorio regionale. “Ad oggi
infatti, manca ancora il parere vincolante della Giunta regionale, per
dare seguito alle assunzioni dei 62 tecnici vincitori di concorso, un
parere che deve essere espresso entro la scadenza delle graduatorie. La
paralisi in cui è piombata la Regione quindi rischia di non poter più
garantire il funzionamento dell’ARPA e assicurare i livelli essenziali
di tutela ambientali ai cittadini del Lazio. Arpa Lazio, infatti, ha
compiti e responsabilità estremamente precise, visto che fa parte di un
sistema nazionale d’agenzie per la protezione ambientale e deve essere
messa in grado di rispondere in maniera efficace sia alle emergenze
ambientali, sia ai controlli costanti come per esempio quelli sulla
qualità delle acque e dell’aria”. Quindi se la Presidente Polverini e la
Giunta non daranno seguito, e potrebbero farlo anche in questa fase, a
quanto si sono impegnati a fare, l’ARPALAZIO non sarà più in grado di
funzionare e assicurare livelli essenziali di tutela ambientale ai
cittadini del Lazio. http://www.ecoreteverde.lazio.it/?p=136
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