mercoledì 1 agosto 2012

moria di pesci da indagine nel canale Colmata di Latina

Dopo il caso segnalato da numerosi bagnanti nel tratto antecedente Capoport i e re Moria di pesci da indagine Inquinamento sospetto nel canale Colmata, fenomeno sotto la lente del Nipaf PRIMA quei rifiuti galleggianti sospetti, poi la moria di pesci nel canale Colmata. E proprio in un tratto in particolare, un punto preciso che non è passato inosservato. Tanto che gli agenti del Nipaf Latina hanno deciso di concentrare le attenzioni investigative su un fenomeno che, nelle ultime settimane, ha interessato, a più riprese, lo stesso canale con la manifestazione di una moria di esemplari adulti nel corso d’acqua che costeggiavia de Lido e sfocia nel mare. L’inizio di una serie di accertamenti che potrebbero concentrarsi anche su una cerchia di dinamiche da tempo sotto i riflettori. Proprio come quelle che si associano alla presenza di rifiuti galleggianti che non possono essere liquidati come semplice mucillagine. Sporcizia e schiume che anche nei primi fine settimana di luglio hanno richiamato l’attenzione dei bagnanti a Capoportiere da dove sono partite numerose segnalazioni per denunciare quanto l’ac - qua del mare fosse torbida. Risultato: impossibile fare il bagno. E quella moria di pesci nel canale Colmata potrebbe non essere un «passaggio» da sottovalutare. E’accaduto il 25 luglio scorso quando un gruppo di persone, che stava attraversando Capoportiere per arrivare in spiaggia, ha notato centinaia di pesci morti nel canale che sfocia in mare dopo aver raccolto le acque dell’af - fluente Mastropietro. Un fenomeno generalmente viene addebitato all ’innalzamento delle temperature e che invece quest’anno si è verificato subito dopo un giorno di pioggia che aveva, quindi, comportato anche un cambiamento climatico con un lieve abbassamento della colonnina di mercurio. Sul posto erano stati attivati anche i tecnici dell’Arpa per eseguire degli esami di laboratorio i cui risultati saranno quindi analizzati dagli agenti del nucleo di protezione ambientale proprio per accertare le cause alla base della moria. La preoccupazione di chi ha fatto presente quanto accaduto è stata inevitabile in considerazione del fatto che quel canale sfocia proprio in mare, tanto più che gli stessi bagnanti nell’ulti - mo periodo hanno notato anch un peggioramento della qualità delle acque. Ma i campioni raccolti dai tecnici dell’Arpa e della Asl a questo punto potrebbero non essere sufficienti a fornire delucidazioni, tanto da far risultare necessaria anche una serie di altri controlli più specifici in relazione alle modalità di scarico fognario. Quindi, se da una parte inizialmente la moria dei pesci era stata associata ad una scarsità di ossigeno, dall’altra non si esclude che gli agenti causanti possano essere diversi e di natura inquinante. Fl.M. Latina Oggi 1 agosto 2012

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