giovedì 2 agosto 2012
Latina la guerra dei poveri Sabotino per il nucleare chiede i soldi della discarica di Montello
Chiesta al sindaco l’istituzione di un fondo per i nuclearizzati
Servitù, pesi e misure
Scalco: dopo Montello si pensi ai cittadini di Sabotino
IL tono è di uno contento a
metà. E in effetti non passano
pochi secondi da quando ha
iniziato a parlare, che il vice
presidente del Consiglio provinciale
Renzo Scalco arriva
subito al nocciolo della questione.
E, nel suo caso, è un
nocciolo... atomico. «Per carità
- dice - la notizia del
Comune che dopo anni di
richieste e pressioni di comitati
popolari e famiglie riesce
a far approvare in Consiglio
una mozione che impegna
l’amministrazione a coprire
una parte delle bollette Tia
(‘07-‘08) a tutti quei residenti
vicini alla discarica mi riempie
di gioia, ma non vorrei che
ora si fermasse qui». Non sono
parole a caso quelle del
vice di Michele Forte in via
Costa. Oltre ad essere uno dei
più presenzialisti esponenti
del Pdl pontino, Renzo Scalco
è anche una specie di istituzione
a Borgo Sabotino, frazione
di Latina nota per aver
ospitato in passato la prima
centrale nucleare d’Italia. La
cui servitù, dopo anni dalla
chiusura, è ancora ben evidente
sulla vita dei residenti
del posto. E proprio per questo
Scalco si sente in dovere
di rivolgersi all’amministra -
zione di Latina. Perché la notizia
delle agevolazioni economiche
ai residenti della
«zona verde» di Borgo Montello
(l’area che si estende a
meno di 2mila metri dalla
discarica, ndr) gli ha infuso
speranze che sembravano definitivamente
tramontate.
«Qualche tempo fa scrivemmo
al Comune per chiedere
per i cittadini gravati dalla
servitù nucleare della ex centrale
un intervento che fosse
andato nella stessa direzione
di quello appena approvato
per i cittadini di Montello -
spiega Scalco - In sostenza
chiedemmo all’a m m i n is t r azione
una riduzione delle aliquote
Imu sulla prima casa,
una forma di ristoro per quei
cittadini costretti, al pari
di quelli di Montello, a
convivere con una servitù
scomoda». Appelli a
cui però non fecero seguito
segnali. Fino a
martedì scorso. Quando
in Consiglio è passata la
mozione per la «zona
verde» di Montello.
«Abbiamo preso la notizia
come il segnale che
l’amministrazione Di
Giorgi è vicina alle famiglie
già gravate da servitù
ingombranti - chiude
ancora Scalco - e per
questo ci permettiamo di
dire che accogliere la nostra
proposta sulla riduzione
dell’Imu ai residenti
nelle vicinanze della
ex centrale nucleare
sarebbe un ulteriore segnale
importante dello
spessore di questa amministrazione
guiodata dal
sindaco Giovanni Di
Giorgi, oltre che una
scelta di buon senso verso
migliaia di famiglie».
Perché, è il senso dell’in -
tervento di Scalco, non
possono esistere servitù di serie
A e servitù di serie B. O
no?
V. S. Latina Oggi 2 agosto 2012
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