Era un lunedi mattina quello del 6 agosto 1945. Il cielo era chiaro e sereno.
L'allarme aereo delle 0:25 era terminato alle 2:10. La gente era tornata a dormire quando alle 7:09 un altro allarme aereo la sveglio'. Un semplice aereo da ricognizione americano ad alta quota e quindi fine allarme alle 7:31. Nessuno immaginava il motivo per la ricognizione e che pochi minuti dopo il rapporto sulle condizioni metereologiche a Hiroshima verranno notificate al colonnello Tibbets, gia' in rotta per il Giappone a bordo della Enola Gay. La gente usciva dai propri rifugi per una rapida colazione e per poi avviarsi al lavoro.
"Rapporto dai quartieri generali del distretto militare di Chugoku! Tre grandi aerei nemici avanzano da Saijo..."
8:15 del 6 agosto 1945 - la prima bomba atomica usata contro il genere umano esplode sopra la citta' di Hiroshima. |
Il 6 agosto, squadre composte principalmente da veterani, corpi di volotariato della citta' e dei dintorni, corpi studenteschi (seconda e terza media inferiore), la maggior parte di 12 o 13 anni, bambini e bambine delle classi maggiori delle scuole elementari si preparavano per questi lavori di demolizione.
La maggior parte degli studenti della terza classe delle medie inferiori mobilizzati per lavori in ambito militare furono risparmiati da quete attivita' perche' il loro posto di lavoro era fuori citta' o in periferia. Coloro che erano impegnati nella demolizione di edifici erano situati in citta' e all'aperto. Dei circa 8.400 bambini impegnati quel giorno, circa 6.300 vennero uccisi dalla bomba.
La bomba atomica esplose a circa 580 metri di altezza creando una palla di fuoco che abbagliava come un piccolo sole. Piu' di un milione di gradi Celsius al suo centro e le superfici vicine all'epicentro salivano a 3.000-4.000 gradi.
Calore, polvere radioattiva che si espandeva in ogni direzione e lo sbalzo di pressione. Questi tre fattori interagivano tra di loro infliggendo tremendi danni.
Il danno inflitto dalla bomba atomica era caratterizzato da istantanea distruzione, sterminio di massa indiscriminato e radiazione. I danni provocati dalle radiazioni saranno motivi di sofferenze per decenni in avvenire.
Si presume che circa 350.000 persone erano a Hiroshima durante l'esplosione. Questi numeri includono cittadini, personale militare e persone delle vicinanze mobilitate al lavoro di demolizione. Inclusi anche persone della Corea e del Taiwan che in quel periodo erano in pratica colonie giapponesi. Alcuni di quest'ultimi erano stati portati con la forza a Hiroshima per lavorare. Altri stranieri presenti in numero limitato erano studenti cinesi e del sud-est Asia nonche' prigionieri di guerra americani.
Il numero esatto di vittime non e' noto. Diverse stime furono fatte. La citta' di Hiroshima stimava alla fine di dicembre 140.000 (+/- 10.000) vittime del bombardamento.
Da un articolo di Homer Bigard del 2 settembre 1945 (4 settimane dopo l'esplosione) per il New York Tribune si legge che 53.000 erano i morti, 30.000 i dispersi e presumabilmente morti, 13.960 i feriti gravi e 43.000 i feriti.
La prima impressione nelle menti dei superstiti era che vi fu un'enorme squadra di aerei che volava ad alta quota e che ha sganciato migliaia di bombe incendiarie. Ancora oggi (2 settembre 1945) molti si rifiutano di credere che un'unica bomba spazzo' via una citta'. (1)
Siccome la bomba esplose in vicinanza del centro della citta' e l'85% degli edifici si trovavano entro 3 km. dall'epicentro, l'intera citta' fu danneggiata e oltre il 90% delle costruzioni crollarono o bruciarono.
Il professore Shogo Nagaoka, il primo curatore del Peace Memorial di Hiroshima, concluse che almeno 200.000 morirono a causa del bombardamento atomico. Queste cifre sono confermate da altri studiosi quali Naomi Shohno e K. Sakuma.
22 delle vittime erano prigionieri di guerra tra cui diverse donne. Questo fu rivelato da un giornale giapponese nel luglio del 1970 da Hiroshi Yanagida, un ufficiale della Kempeitai (polizia militare). In tutto vi erano 23 prigionieri ma un giovane soldato che riusci ad uscire dalle macerie ancora vivo venne ucciso da superstiti inferociti.
- Vicino al castello di Hiroshima quattro uomini si facevano strada tra le strade in fiamme con un grande portrait dell'imperatore. Sono riusciti a salvarlo dall'inferno "Centro di Comunicazioni del secondo quartier generale" e cercavano di portarlo al sicuro fuori citta'. Alla vista dell'immagine superstiti sanguinanti e con bruciature salutarono o si inchinavano. Coloro che non riuscivano a stare sulle proprie gambe univano le mani in preghiera. Soldati feriti in attesa di aiuto scattarono sull'attenti mentre il battello si allontanava portando al sicuro l'immagine dell'imperatore. (2)
Due giorni dopo il bombardamento atomico, citando il rifiuto di accettare la dichiarazione di Potsdam, l'Unione Sovietica dichiaro' guerra al Giappone. Il comissario agli Esteri Molotov consegnava all'ambasciatore Sato la notifica. Il 9 agosto gli Stati Uniti sganciarono la seconda bomba atomica sulla citta' di Nagasaki uccidendo tra 35.000 e 40.000 esseri umani. Quello stesso giorno, in un rapporto via radio alla nazione sulla conderenza di Potsdam, Truman dichiaro' quanto segue: (trascrizione in lingua originale)
"Having found the bomb we have used it. We have used it against those who attacked us without warning at Pearl Harbor, against those who have starved and beaten and executed American prisoner of war, against those who have abandoned all pretense of obeying international laws of warfare. We have used it in order to shorten the agony of war, in order to save the lives of thousands of young Americans." (3)
http://www.jappone.com/cultura/hiroshima/hiroshima4.html
Note:
(1) da - Reporting World War II - American Journalism 1938-1946 - pag.675-676
(2) da - The Rising Sun - The decline and fall of the japanese empire di John Toland - pag.788 e 790
(3) Tratto da Hirohito and the making of modern Japan di Herbert P. Bix pag. 502
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