http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/01/ilva-taranto-clini-impatto-sulla-salute-ma-secondo-leggi-del-tempo/312607/
Ilva Taranto, Clini: “Impatto sulla salute, ma secondo le leggi del tempo”
Nella sua informativa urgente alla Camera dei deputati il ministro dell'Ambiente ha anche denunciato la lentezza e la poca linearità delle procedure di risanamento, sottolineando che "su 57 siti da bonificare sono 3 o 4 quelli avviati e 2 quelli realizzati"
Il nesso causa effetto tra inquinamento e mortalità - I rischi ambientali da considerare all’Ilva di Taranto, quindi, per Clini “sono quelli dei decenni passati, mentre è più difficile identificare una correlazione causa-effetto” sull’eccesso di mortalità per tumori nell’area “con la situazione attuale che, per effetto di leggi regionali e nazionali e misure ad hoc hanno avuto una evoluzione delle tecnologie con significative riduzioni delle emissioni, particolarmente della diossina e delle polveri”. Il titolare dell’Ambiente, inoltre, ha sottolineato che la questione Taranto è “una problematica aperta: va capito se lo stato attuale degli impianti può essere messo in relazione con le patologie emerse e se sono sorgente di rischio” anche perché “i dati dell’Iss evidenziano che a Taranto negli anni 2003-2005 e 2006-2008 c’è stato un eccesso di mortalità per tumori che ha una caratteristica abbastanza articolata”.
La questione bonifiche e le lentezze procedurali - Il ministro, poi, ha sottolineato come in Italia le procedure di valutazione ambientale siano “molto lunghe, troppo se comparate con altri paesi europei, e rischiano di essere fuori fase rispetto a investimenti in tecnologie”. Non solo. Clini ha denunciato anche che “le bonifiche dei siti industriali prevedono procedure complesse, non molto lineari: il processo sull’area dell’Ilva è iniziato nel 2003 e la procedura non è ancora conclusa”. E queste procedure, ha aggiunto il ministro, “non danno grandi risultati: su 57 siti da bonificare sono 3 o 4 i casi di bonifiche avviate e 2 quelle realizzate”.
Il lavoro della magistratura - ”Io non ho nulla da dire sulla iniziativa della magistratura, ma ora lavoriamo per rafforzare la capacità delle amministrazioni pubbliche e la responsabilità delle imprese a rispettare le leggi” ha detto il ministro, ricordando che ”la situazionea Taranto è molto delicata e circa 20mila persone sono molto preoccupate per una eventuale chiusura degli impianti”. E ha ribadito che domani vedrà a Taranto rappresentanti di sindacati e Confindustria ”per cercare di gestire la situazione, i programmi che sono in corso e quelli che abbiamo individuato da sviluppare in maniera coordinata tra le diverse componenti”. Una iniziativa che, ha puntualizzato, “non è una risposta alla magistratura: era stata presa nel solco delle leggi italiane delle direttive Ue, per valorizzare il rispetto delle normative esistenti, prima che la magistratura attivasse le proprie procedure”.
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