«Anche noi chiediamo di chi sia Falcognana: della società Ecofer,
delle fiduciarie Cordusio e Sofir, della Aria Srl che a sua volta è
proprietà di Sofir?»
La discarica presente attualmente sull'area di Falcognana
ROMA - «L’esperienza ci insegna che spesso le discariche possono
nascondere smaltimenti diversi da quelli autorizzati». È il Comitato
Rifiuti Zero di Fiumicino a scrivere, per rendere noto che «l’intera
gestione dei rifiuti è altrettanto spesso oggetto di inchieste per
presunte od accertate infiltrazioni mafiose e della criminalità
organizzata e che queste infiltrazioni si celano dietro una serie di
società legate fra loro da un sistema di scatole cinesi».
I
NDAGINE SU FALCOGNANA - Il
Comitato si affianca alla richiesta del Ministro Orlando: «Anche noi
chiediamo di chi sia Falcognana: della società Ecofer, delle fiduciarie
Cordusio e Sofir, della Aria Srl che a sua volta è proprietà di Sofir?
Ma ci chiediamo anche come sia possibile che chi ha effettuato
la scelta, Sottile col placet di Orlando (che solo ora chiede ulteriori accertamenti), Zingaretti e Marino,
non conosca a chi mette in mano per i prossimi due anni non solo
l’affare dei rifiuti della capitale, ma soprattutto la salute dei
cittadini e la tutela ambientale. E dire che l’esperienza Cerroni e
Malagrotta è sotto gli occhi di tutti tant’è che ancora oggi la
testimonianza di tanti cittadini della Valle Galeria denuncia lo
sversamento illegale di rifiuti indifferenziati». Così in una nota il
Comitato Rifiuti Zero Fiumicino.
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