lunedì 19 agosto 2013

inquinamento delle acque dal biogas L'estate del biogas. Cominciata con il digestato nel Garda

L'estate balneare è stata funestata più volte dal biogas. Prima di ferragosto le spiagge dell'Adriatico (Civitanova e Porto S.Elpidio in prov. di Macerata) erano state vietate alla baleneazone per una marea nera di digestato che era scesa a mare con le acque del Chienti. All'inizio di giugno un gravissimo incidente aveva causato una moria di pesci e il divieto di balneazione nella acque del più grande lago lombardo ed italiano: il Garda. La rottura di una vasca di digestato ha provocato lo sversamento di  mille metri cubi di liquami nei campi circostanti, nel vicino laghetto e infine nel rio Maguzzano, che sfocia nella spiaggia tra Lonato e Padenghe sul Garda. Avanti biogas (dicono gli avidi e i corrotti).

fonte: http://archiviostorico.corriere.it/2013/giugno/06/rompe_impianto_biogas_Fiume_liquami_co_0_20130606_9640d5d2-ce69-11e2-988c-ffb93bda57ae.shtml

Inquinamento Nella giornata mondiale dell'ambiente un nuovo disastro colpisce i laghi bresciani

Si rompe un impianto biogas Fiume di liquami nel Garda

Bagni vietati tra Padenghe e Lonato. Paura per il turismo


LONATO (BS) - 06.06.139 Un fiume di liquami bovini fuoriusciti da un'azienda agricola di Lonato è finito nel lago di Garda, tra Padenghe e Lonato. Risultato: spiagge vietate alla balneazione, inquinamento da ammoniaca e azoto del lago, paura per i danni d'immagine e le ripercussioni sul turismo. Brescia festeggia nel modo peggiore la giornata mondiale dell'Ambiente (si celebrava ieri). Non bastava la discarica abusiva scoperta a Travagliato dai carabinieri dei Noe sotto il futuro parco comunale. Non bastava l'ennesimo avvelenamento da idrocarburi del fiume Strone a Verolavecchia (vedi box qui sotto). Anche il Garda non resta immune dallo sfregio ambientale che ha già ferito ad aprile il lago d'Iseo (l'Arpa ha accertato la massiccia presenza di metalli pesanti). All'origine del «disastro ecologico» (così lo ha definito il direttore dell'Arpa Giulio Sesana) la rottura di una vasca di contenimento reflui avvenuta martedì sera all'azienda agricola Colle Verde di Maguzzano, a Lonato. Azienda che ha prontamente auto-denunciato l'incidente ma questo non ha impedito la fuoriuscita di mille metri cubi di liquami nei campi circostanti, nel vicino laghetto e infine nel rio Maguzzano, che sfocia nella spiaggia tra Lonato e Padenghe sul Garda, all'altezza della pizzeria «Da Salvatore». Un tratto di costa che d'estate brulica di barchette a vela e bagnanti. In poche ore sono arrivati sul posto vigili del fuoco, tecnici Arpa, polizia locale e personale dell'Asl: già nella notte di martedì è entrato in funzione il battello spazzino di Garda Uno che filtrando l'acqua ha tentato di tamponare l'estendersi della macchia inquinante. Eppure ancora ieri, per tutta la mattinata, sono entrati nel lago migliaia di litri di liquami. E diversi pesci sono morti soffocati dalla presenza record di ammoniaca e azoto. Al sindaco di Padenghe Patrizia Avanzini non è rimasto altro che emettere un'ordinanza di divieto di balneazione, che resterà in vigore fino a che l'Asl non darà il suo benestare. Sono in corso anche controlli sulla potabilità dell'acqua dei pozzi privati della zona, che pescano nella prima falda: c'è il rischio che possano essere stati raggiunti dagli inquinanti organici.I tecnici Arpa ieri hanno effettuato anche un approfondito sopralluogo all'azienda agricola per capire come si sia potuta rompere la vasca di contenimento, per escludere l'eventuale dolo o responsabilità indirette. La vasca annessa ad un digestore che produce energia dal biogas potrebbe essere stata messa a dura prova dalle precipitazioni record dei giorni scorsi. «L'impianto si è rotto anche se è garantito per 25 anni ? riferisce il sindaco Avanzini ? ma l'azienda ha auto denunciato l'incidente e sono scattate subito le misure d'emergenza. Ora la situazione è sotto controllo e non ci sono pericoli per la popolazione». Il primo cittadino però non nasconde la preoccupazione per le potenziali ricadute sul turismo: «Nelle aree vicine a zone meta di vacanzieri bisognerebbe evitare di installare questi impianti. Qualcuno ora pagherà le conseguenze». L'incidente rilancia con forza non solo l'incompatibilità tra mega allevamenti intensivi e zone di pregio naturalistico ma anche l'annoso problema del controllo degli scarichi fognari abusivi nel lago.
Gorlani Pietro

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Un regalino "asimmetrico" della politica ai biomassisti/biogasisti

Notare la simmetria: gli impianti a biogas e biomasse, considerate le emissioni, e la natura di impianti termoelettrici non sono considerati "insalubri di prima classe" perche non presenti in un allegato che risale al 1994. I politici biomassisti (tutti tranne M5S) si guardano bene di adeguare l'allegato mentre. nel caso degli impianti "ad inquinamento non significativo", tra i quali non figuravano i depositi di biomasse ecco che arriva puntuale l'inserimento tra quelli in deroga che non devono richiedere autorizzazione per le loro emissioni. Ricordiamo che tali depositi emettono bioparticolato (spore fungine ecc.), sostanze odorigene e COV (composti organici volatili in genere). I COV sono in larga misura tossici.

All' AD di Austep (impianti a biogas) vorremmo chiedere perché non va a vivere a fianco di una delle sue centrali o, meglio, perché non ne realizza una davanti a casa sua. Visto che l'opposizione al biogas come dice lui "nasce dal peregiudizio" e solo dalla "paura ingiustificata di perdita di valore degli immobili".

L'estate balneare è stata funestata più volte dal biogas. Prima di ferragosto le spiagge de http://sgonfiailbiogas.blogspot.it/2013/08/lestate-del-biogas-cominciata-con-il.html

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