Il ministro Orlando: "Allo studio contratti duraturi con i Paesi del nord Europa". Ai cittadini assicura: "Non verrà mai più realizzata una seconda Malagrotta"
La premessa è
che "una città come Roma anche se trovasse offerte convenienti per
inviare i suoi rifiuti all'estero, non potrà mai privarsi di una
discarica di servizio". Intanto, però, per il ministro dell'Ambiente
Andrea Orlando l'invio di parte della spazzatura prodotta nella capitale
in altri Paesi europei potrebbe "non essere una soluzione transitoria".
Che significa?
"Significa
che c'è una forte domanda di rifiuti da parte dei Paesi del nord
Europa, con prezzi molto competitivi. Bisognerà fare dei calcoli, certo,
ma questo significa poter firmare contratti più lunghi, anche per un
periodo superiore a un anno, come si era ipotizzato".
Una discarica a Roma, però, servirà sempre?
"Non
possiamo diventare dipendenti da altri Paesi. La capitale deve comunque
avere una sua valvola di sfogo rappresentata da una piccola discarica
di servizio".
Ormai è deciso, sarà a Falcognana?
"Non ci sono dubbi sull'individuazione. Ne restano ancora su alcuni aspetti tecnici che il commissario dovrà approfondire".
I cittadini continuano a essere preoccupati.
"Io
ho incontrato il presidente di quel Municipio insieme a un
rappresentante del comitato. Il dialogo con loro va tenuto aperto ma
quello che posso dire è che, in ogni caso, non verrà mai più realizzata
una seconda Malagrotta".
I residenti temono proprio questo.
"Le
criticità che hanno evidenziato saranno affrontate in sede tecnica. Se
si rivelassero insormontabili non prenderemo decisioni a dispetto di
questi esami. Se però Falcognana sarà la scelta definitiva, io
continuerò a essere disponibile per gestire, in rapporto con gli altri
enti, la prosecuzione di questo dialogo per spiegare come verrà
contenuto l'impatto dal punto di vista della quantità di rifiuto che
verrà conferito".
Si è parlato di un sito attivo solo per due anni: conferma?
"Avrà
una tempistica definita: negli accordi presi con gli enti locali
abbiamo già stabilito che dovremo individuare un ulteriore sito che
dovrebbe essere quello che a regime terrà in piedi la situazione".
Quando firmerà il decreto?
"Alla
ripresa, a settembre. Ma io lo voglio ribadire: non ho intenzione di
firmare nessun provvedimento che non veda impegnati gli enti locali
interessati. In questa vicenda sono più un attuatore di decisioni, non
ne prendo in sostituzione di altri. E poi, nel frattempo, mi interessa
vedere il salto di qualità che realizzerà il Comune di Roma riguardo la
raccolta differenziata e quali accordi verranno presi per gestire la
fase transitoria".
Malagrotta chiuderà per sempre, dunque?
"Per
quanto mi riguarda la chiusura di Malagrotta è fissata tassativamente a
fine settembre. Per quel periodo non sarà pronto un altro sito e il
tavolo tecnico dovrà dirci come gestire la fase transitoria".
L'Ama sta preparando un bando per l'invio di parte dei rifiuti all'estero in attesa di allestire Falcognana.
"Mi
risulta che ci sarà più di un bando per differenziare le destinazioni.
Da qui a settembre avremo un quadro più chiaro e vedremo anche quali
contratti potranno essere stabilizzati nel tempo".
Resterà il commissariamento?
"L'intenzione
è chiudere con la stagione del commissario, creato per risolvere una
conflittualità patologica tra gli enti locali. Le scelte da compiere,
però, sono tante e questa è solo la prima tappa per uscire
dall'emergenza".
E per la gestione della discarica? Verrà fatta una gara o ci sarà un affidamento diretto?
"Anche
in questo caso, il commissario sta valutando come procedere.
Sicuramente bisognerà farlo nella maniera più trasparente possibile".
Sulla
discarica di Roma ci sono stati interventi anche altri ministri, da
quello della Difesa a quella della Salute: li ha vissuti come
intrusioni?
"Il ministro Mauro ha ribadito una disponibilità
che avevamo già accolto e verificato. Sui siti militare avevamo già
ragionato e per motivi diversi non erano praticabili. Avremo bisogno
della Difesa per affrontare altre emergenze rifiuti. La sua offerta era
di carattere generale ed è stata fraintesa. Tutti i contributi che
vengono da altri ministri sono ben accetti ma o si traducono in
alternative specifiche o restano fini a se stessi".
© Riproduzione riservata di Mauro Favale http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/08/14/news/rifiuti_a_settembre_l_ok_a_falcognana_una_parte_andr_sempre_all_estero-64740604/
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