venerdì 31 agosto 2012

Montello come evitare di trovare i fusti

Continuano le operazioni di scavo nell'invaso S0 delle discariche di Borgo Montello per appurare l'esistenza o meno di fusti tossici occultati sotto i rifiuti. Alla presenza di Arpa Lazio, Comune di Latina, Provincia, sono terminate quest'oggi altre tre perforazioni nei punti stabiliti proprio dai carotaggi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
http://www.dimmidipiu.it/
Il responso, così come è stato per il primo scavo ha fortunatamente escluso ogni spiacevole sorpresa. "La fase due degli scavi – ha spiegato il dottor Vincenzo Borelli del settore Ambiente del Comune di Latina, nonché membro dell'ufficio direzione dei lavori – prevedeva tre perforazioni in altrettanti punti dove erano state rilevate le anomalie magnetometriche. Ebbene gli scavi hanno confermato la presenza di masse ferrose ma non riconducibili a fusti. In particolare nella sotto area denominata b1 è stata rilevata la presenza di pneumatici di camion, nella sotto area denominata b2 fili di ferro per la viticoltura, mentre nella terza sotto area denominata b3 un ammasso di reti metalliche oltre a pezzi di calcestruzzo armato. Gli scavi, che hanno raggiunto una profondità misurabile dai 3 agli oltre 4 metri, pertanto hanno confermato la bontà dei carotaggi dell'istituto nazionale di vulcanologia che in quei punti avevano individuato con precisione la fonte magnetometrica ma che fortunatamente non è riconducibile a fusti".
Nessun fusto dunque neanche al termine della fase due degli scavi, che in questi giorni in vista delle imminenti piogge subiranno un rallentamento per la messa in sicurezza ed impermeabilizzazione delle aree interessate dalle operazioni di scavo. Una pausa che probabilmente consentirà al tavolo della trasparenza istituito dall'amministrazione comunale di Latina, di fare il punto della situazione dopo le prime due fasi dei lavori con le associazioni ambientaliste e quelle dei cittadini. Tavolo della trasparenza, che così come confermato dall'assessore all'ambiente Fabrizio Cirilli, si riunirà il 20 di settembre presso la sala De Pasquale del palazzo comunale.
"Sarà la prima data utile per consentire a tutti i componenti del tavolo, ovvero di Arpa Lazio, Provincia e Istituto Nazionale di Vulcanologia, di essere presenti e fare il punto della situazione sui lavori. Per quanto riguarda l'esito di questa seconda fase degli scavi, così come avvenuto per la prima, tiriamo tutti un sospiro di sollievo sapendo che anche questa volta le anomalie magnetometriche non erano riconducibile alla presenza di fusti ma di altro materiale ferroso. Ci auguriamo che avvenga altrettanto anche per la terza ed ultima fase degli scavi".

inceneritore di Parma abuso d'ufficio richiesto il sequestro

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/31/inceneritore-procura-chiede-sequestro-indagine-per-abuso-dufficio/339502/

Inceneritore di Parma, la Procura chiede il sequestro. Indagine per abuso d’ufficio

La parola spetta ora al gip che dovrà decidere se accogliere la richiesta o meno. Il procuratore Laguardia ha mantenuto il massimo riserbo sui nomi degli indagati, ma nel mirino ci sono i vertici di Iren, Comune di Parma e Provincia, che hanno partecipato alla realizzazione e all’approvazione del progetto




inceneritore_parma2_er
Nel percorso verso l’accensione dell’inceneritore di Parma arriva un nuovo ostacolo. Il procuratore capo Gerardo Laguardia ha chiesto il sequestro preventivo del cantiere di Ugozzolo, dove l’impianto di Iren dovrebbe essere completato e attivato entro dicembre 2012. La notizia, diffusa dal Tg3 regionale, è un colpo di scena nell’intricata vicenda che vede contrapposto il sindaco Federico Pizzarotti e il Movimento 5 stelle, che hanno puntato la campagna elettorale anche sullo stop al forno, alla multiutility Iren, decisa a completare il progetto.
Era stato lo stesso assessore all’Ambiente Gabriele Folli, dopo aver ingaggiato l’ingegnere Paolo Rabitti, ad auspicare che i numerosi esposti presentati in Procura portassero a qualche risultato dopo l’estate. Ed ecco, puntuale, l’indagine che vede coinvolte una decina di persone per il reato di abuso di ufficio e abuso edilizio.
Sulla richiesta della Procura della Repubblica, inoltrata il 30 luglio al pm Roberta Licci, l’ultima parola l’avrà il giudice per le indagini preliminari Maria Cristina Sarli, che dovrà decidere se accoglierla o meno. Per ora il procuratore ha mantenuto il massimo riserbo sui nomi degli indagati, ma nel mirino ci sono i vertici di Iren, Comune di Parma e Provincia, che hanno partecipato alla realizzazione e all’approvazione del progetto.

niente fusti se non si cerca nel modo giusto nella discarica di Borgo Sabotino

Il vicesindaco Fabrizio Cirilli ha convocato il tavolo della trasparenza per illustrare i risultati
Niente fusti nella discarica
Scavi quasi ultimati nella S0. I tecnici escludono rischi di sostanze tossich e

Nei prossimi giorni
le operazioni saranno
momentaneamente
sospese

Ritrovati pneumatici di camion,
reti metalliche e pezzi di calcestruzzo

NIENTE fusti. Gli scavi in
corso nella discarica S zero
hanno dato esito negativo.
Decisamente una buona notizia,
questa fornita ieri
dall’assessore all’Ambiente
del Comune di Latina Fabrizio
Cirilli, il quale ha convocato
nei prossimi giorni un
tavolo della trasparenza per
rendere noto cosa sia emerso
fino a oggi da queste
operazioni di perforazione.
Continuano, dunque, le
operazioni di scavo nell’in -
vaso S0 delle discariche di
Borgo Montello per appurare
l’esistenza o meno di fusti
tossici occultati sotto i rifiuti.
Alla presenza di Arpa
Lazio, Comune di Latina,
Provincia, sono terminate
ieri altre tre perforazioni nei
punti stabiliti proprio dai
carotaggi dell’Istituto nazionale
di geofisica e vulcanologia.
Il responso, così come è
stato per il primo scavo ha
fortunatamente escluso
ogni spiacevole sorpresa.
«La fase due degli scavi – ha
spiegato il dottor Vincenzo
Borelli del settore Ambiente
del Comune di Latina,
nonché membro dell’u ffi c i o
direzione dei lavori – preve -
deva tre perforazioni in altrettanti
punti dove erano
state rilevate le anomalie
magnetometriche. Ebbene
gli scavi hanno confermato
la presenza di masse ferrose
ma non riconducibili a fusti.
In particolare nella sotto
area denominata b1 è stata
rilevata la presenza di pneumatici
di camion, nella sotto
area denominata b2 fili di
ferro per la viticoltura, mentre
nella terza sotto area
denominata b3 un ammasso
di reti metalliche oltre a
pezzi di calcestruzzo armato.
Gli scavi, che hanno raggiunto
una profondità misurabile
dai 3 agli oltre 4 met
r i , p e r t a n t o h a n n o
confermato la bontà dei car
o t a g g i
d e ll ’i st i t ut o
nazionale di
vu lc an ol og ia
che in quei
punti avevano
i n d iv i d u a t o
con precisione
la fonte
magn etometrica
ma che fortunatamente
non è riconducibile a fusti
».
Nessun fusto dunque neanche
al termine della fase due
degli scavi, che in questi
giorni in vista delle imminenti
piogge subiranno un
rallentamento per la messa
in sicurezza ed impermeabilizzazione
delle aree interessate
dalle operazioni di
scavo. Una pausa che probabilmente
consentirà al tavolo
della trasparenza istituito
dall’amministrazione
comunale di Latina, di fare
il punto della situazione dopo
le prime due fasi dei
lavori con le associazioni
ambientaliste e quelle dei
cittadini. Tavolo della trasparenza,
che così come
confermato dall’assessore
all’Ambiente Fabrizio Cirilli,
si riunirà il 20 di settembre
presso la sala De Pasquale
del palazzo comunale.
«Sarà la prima data utile
per consentire a tutti i componenti
del tavolo, ovverodi Arpa Lazio, Provincia e
Istituto Nazionale di Vulcanologia,
di essere presenti e
fare il punto della situazione
sui lavori. Per quanto riguarda
l’esito di questa seconda
fase degli scavi, così
come avvenuto per la prima,
tiriamo tutti un sospiro di
sollievo sapendo che anche
questa volta le anomalie
magnetometriche non erano
riconducibile alla presenza
di fusti ma di altro materiale
ferroso. Ci auguriamo che
avvenga altrettanto anche
per la terza ed ultima fase
degli scavi», ha spiegato il
vicesindaco.
T. O. Latina Oggi 31 agosto 2012

verdi aderiscono manifestazione Valle Galeria contro la discarica

COMUNICATO STAMPA

RIFIUTI
BONESSIO (VERDI): DOMANI VERDI A MANIFESTAZIONE VALLE GALERIA, BASTA DISCARICHE, E' ORA DELLE BONIFICHE


“Aderiamo alla manifestazione che i cittadini della Valle Galeria hanno indetto per domani, per manifestare contro l'ipotesi di una nuova discarica in una zona già martoriata da anni, a Monti dell'Ortaccio”. Lo comunica Nando Bonessio, presidente regionale dei Verdi.

"L'area in questione è di 45 ettari pronta a essere ampliata a 200, Sottile non si nasconda dietro un dito della provvisorietà perché non ci credono neanche i bambini. Regione e commissariato stanno regalando nuova ilva a cittadini del Lazio. Dobbiamo auspicare che la magistratura intervenga per cambiare indirizzo, possibile che politica non capisca che bisogna cambiare gestione? Se si dovesse scegliere Monte dell'Ortaccio avremmo un'altra Ilva alle porte di Roma, dove ci sarebbe l'ennesimo caso di inquinamento e prosecuzione dello stesso, solo ed esclusivamente a causa dell'inettitudine della politica. La Valle del Galeria non ha bisogno di altre discariche, ma dell'avvio delle bonifiche
".


ROMA 31 AGOSTO 2012

UFFICIO STAMPA
Giulio Finotti 340 2734910
Sergio Ferraris 347 3803887
 GRUPPO VERDI - REGIONE LAZIO
Via della Pisana 1301 – 00163 Roma
Tel. 06 6593 7014, 06 65937043 - Fax. 06 65937089
Capo Ufficio Stampa: Antonio Barone
Mail. 
ufficiostampa.verdi@regione.lazio.it

Scavi discarica Borgo Montello per il comune tutto rosa e fiori, arrivano Wilma Goich e Massimo Ranieri?

Per il comune di Latina con la discarica di Latina ci manca solo che ti spunti un fiore in bocca ...http://www.youtube.com/watch?v=2G9EXqZD_I0
Comunque stando alle dichiarazioni del comune è ridotta la quota dello scavo (guarda caso si sono fermati proprio dove le indagini ritenevano ci fossero i fusti tossici e le masse metalliche) e sembra che siccome sono tutte rosa e fiori. Per festeggiare arriveranno Wilma Goich (le colline sono i fiore) e Massimo Ranieri (rose rosse)? Wilma Goich http://www.youtube.com/watch?v=2Mn4QDXrRO0 e Massimo Ranieri http://www.youtube.com/watch?v=IwacsU0Ul8Q
www.youtube.com
LE COLLINE SONO IN FIORE - (1965) Where to buy this Wilma 's song? It's very dif
ficult to find a Wilma's cd if you are living in America, so I recomended you...

centrale nucleare Borgo Sabotino rifiuti radioattivi chiesta autorizzazione recupero alla Regione

La Provincia di Latina 31 agosto 2012

scavi Borgo Montello comune di Latina conferma che non è stato rispettato il progetto e le dimensioni e profondità degli scavi

LATINA - Invaso S0 della discarica di Montello: nessuna anomalia anche nella fase due degli scavi.
http://www.studio93.it/news/read_news.php?news=55253&category=6
30-08-2012 stampa invia pdf

"Per il prossimo 20 settembre, - ha annunciato il vice sindaco Fabrizio Cirilli - si riunirà il Tavolo della Trasparenza, per fare il punto della situazione sui lavori.

Nella foto la discarica di Borgo Montello
LATINA - Invaso S0 della discarica di Montello: nessuna anomalia anche nella fase due degli scavi.
Scavi nell'invaso S0 della discarica di Borgo Montello, a Latina: continuano le operazioni di scavo per appurare l'esistenza o meno di fusti tossici occultati sotto i rifiuti. Alla presenza di Arpa Lazio, Comune di Latina e Provincia, oggi, sono terminate altre tre perforazioni nei punti stabiliti proprio dai carotaggi dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il responso, così come è stato per il primo scavo, ha fortunatamente escluso ogni spiacevole sorpresa. "La fase due degli scavi - ha spiegato il dottor Vincenzo Borelli del settore Ambiente del Comune, e membro dell'ufficio direzione dei lavori - prevedeva tre perforazioni in altrettanti punti dove erano state rilevate le anomalie magnetometriche. Ebbene, gli scavi hanno confermato la presenza di masse ferrose ma non riconducibili a fusti".
In particolare nella sotto area denominata b1 è stata rilevata la presenza di pneumatici di camion, nella sotto area denominata b2 fili di ferro per la viticoltura, mentre nella terza sotto area denominata b3 un ammasso di reti metalliche oltre a pezzi di calcestruzzo armato. Gli scavi, che hanno raggiunto una profondità misurabile dai 3 agli oltre 4 metri, pertanto hanno confermato la bontà dei carotaggi dell'istituto nazionale di vulcanologia che in quei punti avevano individuato con precisione la fonte magnetometrica ma che fortunatamente non è riconducibile a fusti".
Nessun fusto dunque neanche al termine della fase due degli scavi, che in questi giorni in vista delle imminenti piogge subiranno un rallentamento per la messa in sicurezza ed impermeabilizzazione delle aree interessate dalle operazioni di scavo. Una pausa che probabilmente consentirà al tavolo della trasparenza istituito dall'amministrazione comunale di Latina, di fare il punto della situazione dopo le prime due fasi dei lavori con le associazioni ambientaliste e quelle dei cittadini.
Tavolo della trasparenza, che così come confermato dall'assessore all'ambiente Fabrizio Cirilli, si riunirà il 20 di settembre presso la sala De Pasquale del palazzo comunale.
"Sarà la prima data utile per consentire a tutti i componenti del tavolo, ovvero di Arpa Lazio, Provincia e Istituto Nazionale di Vulcanologia, di essere presenti e fare il punto della situazione sui lavori. - ha detto - Per quanto riguarda l'esito di questa seconda fase degli scavi, così come avvenuto per la prima, tiriamo tutti un sospiro di sollievo sapendo che anche questa volta le anomalie magnetometriche non erano riconducibile alla presenza di fusti ma di altro materiale ferroso. Ci auguriamo che avvenga altrettanto anche per la terza ed ultima fase degli scavi".

giovedì 30 agosto 2012

Borgo Montello scavi nella seconda area

Ilva di Taranto continua a inquinare e nessuno fa nulla

FUMI E POLVERI, A L L’ILVA RESTA TUTTO COME PRIMA Il vento avvelena il rione Tamburi Ieri un incendio alle Lamiere L’o rd i n a n z a del giudice non ha avuto alcun seguito. L’Arpa denuncia: superati ancora i limiti di legge di Salvatore Cannavò Il fatto quotidiano 30 agosto 2012 Èpassato più di un mese da quando, il 25 luglio, il Gip di Taranto, Patrizia Todisco, disponeva “il sequestro preventivo” di sei aree dello stabilimento dell'Ilva. Una decisione motivata dalla “grave e attualissima situazione di emergenza ambientale e sanitaria imputabile alle emissioni inquinanti” provenienti dall'insediamento siderurgico. Eppure a Taranto non è cambiato nulla. Solo qualche giorno fa la città è stata investita da una nuvola di polveri inquinanti che ha costretto molti a rinchiudersi in casa. E l'immagine dell'incendio scoppiato ieri nel reparto Lamiere, con la colonna di fumo che si è alzata in cielo, osservabile da tutta la città, rende plasticamente l'immagine di una fabbrica che continua imperterrita a produr re. EPPURE il provvedimento del giudice si riferiva ad “accertate e persistenti criticità ambientali” e motivava la grave decisione del sequestro come l'unico funzionante a tutelare “beni di rango costituzionale che non ammettono contemperamenti, compromessi o compressioni di sorta quali la salute e la vita umana”. Il sequestro, inoltre, era “funzionale all’interruzione delle attività inquinanti” af finché, scriveva il giudice, “non un altro bambino, non un altro abitante di questa sfortunata città, non un altro lavoratore dell’Ilva, abbia ancora ad ammalarsi o a morire o a essere comunque esposto a tali pericoli, a causa delle emissioni tossiche del siderurgico”. Ora, a distanza di 35 giorni, nulla di quanto richiesto dal Gip è stato realizzato. Anzi, come denuncia l'Arpa Puglia, l'agenzia regionale di protezione ambientale, lo scorso 27 agosto si è registrata “una situazione di criticità ambientale che ha visto la diffusione di polveri nelle zone urbane limitrofe all’area industriale”. È stato così superato il valore limite giornaliero di Pm10 nelle centraline di monitoraggio della qualità dell’aria. A provocare il peggioramento ambientale è stato il vento proveniente da nord-ovest, una forte tramontana che ha trasportato le polveri dei parchi minerar i. La notizia, diffusa ieri dalla stessa Arpa, conferma quanto comitati di cittadini, ambientalisti e gli stessi operai, continuano a ripetere inascoltati: gli impianti continuano a girare normalmente, anche se al di sotto delle capacità produttive e l'inquinamento va avanti come prima. Se la produzione è stata rallentata – funzionano solo 2 altoforni su 5 – “è solo perché il mercato non tira” spiegano alcuni operai che parlano a condizione dell'anonimato. “L'impianto è al 60% delle sue capacità; c'è la crisi, sono due anni che l'Ilva ha ridotto la p ro d u z i o n e ”. Qualcuno rivela che “la notte, la produzione è maggiore e tra gli operai si inizia a soffrire questa situazione”. LE ISPEZIONI dei tecnici nominati dal Gip vanno avanti, anche in piena notte e a sorpresa. I custodi tecnico-operativi, guidati dall'ingegner Barbara Valenzano dell'Arpa regionale, sono quelli che dovranno indicare le misure che l'Ilva dovrà adottare per rispettare le prescrizioni della magistratura. Ma su questo piano si è potuto constatare sul campo la quantità di limiti e condizionamenti subiti dalla magistratura. Il governo ha fatto di tutto per mettere i giudici all'angolo utilizzando, con l'appoggio di gran parte del sindacato, a eccezione della Fiom, l'argomento del rischio chiusura. L'arrivo a Taranto, il 17 agosto, dei ministri Clini e Passera, è servito soprattutto a questo. La decisione del Tribunale del Riesame, che ha nuovamente respinto l'ordinanza del 10 agosto del Gip Todisco, ha avuto come conseguenza diretta la ri-nomina del presidente Ilva, Bruno Ferrante, a custode amministrativo dello stabilimento. Un fatto che non riduce il potere dei custodi tecnico-operativi, ma che ribadisce la linea della piena collaborazione con l'azienda. E così ad oggi, la “grave e attualissima” situazione ambientale, stabilita da un'ordinanza giudiziaria, non ha ancora trovato rimedio, nemmeno parziale. Il vento fortissimo del 27 agosto ha evidenziato di nuovo il problema dell’A re a Parchi come fonte principale di intossicazione. Da più parti è stata avanzata la proposta di coprire i cumuli di ferro e carbone, ad esempio come realizzato dalla Hyndai Steel in Corea del Sud. Ipotesi puntualmente scartate dall'azienda perché troppo costose. L'Ilva ha proposto la costruzione di un muro di 21 metri per separare fabbrica e città. Ma è stata la stessa Arpa, ieri, a ribadire i propri dubbi: “A bb i a - mo già espresso le riserve sulla soluzione proposta dall’Ilva, ovvero il barrieramento, mentre anche di recente l’Agenzia ha riproposto, nell’ambito dell’attuale procedimento di riesame dell’Aia, la soluzione della copertura dei parchi ritenendo che sia quella più efficace”. Ma di passi, in questa direzione, ancora non se ne vedono.

addio orso polare in 10 anni manca il ghiaccio

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/30/caldo-scioglie-ghiacci-addio-allorso-polare-si-estinguera-in-10-anni/338411/

Addio all’orso polare entro 10 anni.Gli studiosi: “Troppo poco ghiaccio”

La conferma da una mega-ricerca che ha effettuato oltre un miliardo e mezzo di misurazioni. Dal 1950 la temperatura della superficie terrestre è aumentata di un grado e la calotta artica continua a ridursi: "La strada è una: rallentare il consumo di energia da combustibili fossili"

di | 30 agosto 2012
 orsi polari interna nuova

verdi, Bonelli: caccia incendi e siccità dimissioni di Birindelli, Polverini rispetti sentenza Tar

COMUNICATO STAMPA CACCIA, INCENDI E SICCITA’ BONELLI (VERDI): DIMISSIONI IMMEDIATE BIRINDELLI, POLVERINI RISPETTI SENTENZA TAR In merito alla sentenza del TAR, che ha sospeso la preapertura della stagione venatoria prevista per il 1° e 2 settembre, è intervenuto il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli, che ha dichiarato: “Accogliamo con favore la sentenza del TAR che ha sospeso la preapertura della stagione venatoria ed a tal proposito chiediamo le immediate dimissioni dell’Assessore Birindelli, che non è neppure stata in grado di comprendere quanto la fauna selvatica fosse ridotta allo stremo a causa della prolungata siccità e dei numerosi incendi, che hanno distrutto ambienti preziosissimi per la sopravvivenza degli animali. Chiediamo alla Polverini innanzitutto di rispettare la sentenza del TAR e quindi di annullare le preaperture, ma le chiediamo di più, ovvero, come nelle sue facoltà in base alla legge nazionale sulla caccia, di sospendere completamente la stagione venatoria, in considerazione delle particolari condizioni ambientali e climatiche, in presenza delle quali, l’apertura della stagione venatoria rappresenterebbe soltanto il colpo di grazia per animali in gravissima difficoltà.” ROMA 30 AGOSTO 2012 UFFICIO STAMPA Giulio Finotti 340 2734910 Sergio Ferraris 347 3803887 GRUPPO VERDI - REGIONE LAZIO Via della Pisana 1301 – 00163 Roma Tel. 06 6593 7014, 06 65937043 - Fax. 06 65937089 Capo Ufficio Stampa: Antonio Barone Mail. ufficiostampa.verdi@regione.lazio.it

referendum days Roma si muove il 31 agosto

Per migliorare la qualità della vita di chi ci vive, Roma ha bisogno di rivoluzionare le politiche dei trasporti, dei rifiuti, dell’urbanistica, dei diritti e dei servizi alla persona. Per raccogliere entro il 5 ottobre le 50 mila firme previste dalla legge serve l’impegno di tutti. Per il 31 agosto, 1 e 2 settembre abbiamo organizzato i Referendum Days: 100 tavoli in giro per la città per consentire ai romani di firmare i referendum. ...Visualizza altro RomaSìMuove Siete pronti? Ultime ore di preparativi e poi...Referendum Days nella Capitale! Stiamo contattando tutti i volontari, aggiornando il sito web con la lista di tutti i tavoli, scrivendo a tutti i media per cercare di informare il maggior numero di romani... Roma Sì Muove, e tu? http://www.romasimuove.it/referendumdays/ Referendum Days - Roma Sì Muove - 8 Referendum per Roma www.romasimuove.it 31 agosto, 1 e 2 settembre, 100 tavoli in giro per la Capitale, scopri dove firmare!http://www.romasimuove.it/referendumdays/

mercoledì 29 agosto 2012

Fusti tossici? cercate poco più in là...

Il Caffè di Latina in distribuzione da domani mattina http://www.ilcaffe.tv/pdf/latina248/pageflip.html (1.a pagina) Poi a pagina 6 http://www.ilcaffe.tv/pdf/latina248/pageflip.html

Circeo respinto il ricorso della Monaco per il porto

L’epilogo della battaglia legale per la realizzazione del nuovo porto Ricorso impossibile Il Consiglio di Stato respinge le istanze della «Monaco» I M P RO C E D I B I L E il ricorso della «Monaco» al Consiglio di Stato, ieri l’udienza. Il giudice ha stabilito che, con il ritiro della concessione da parte del Comune di San Felice Circeo, è ormai cessato il motivo del contendere. Si è svolta nella giornata di ieri l’udienza davanti al Consiglio di Stato a seguito del ricorso che la società «Monaco» aveva presentato, chiedendo la riforma dell’ordinanza cautelare resa dal Tar del Lazio in Camera di Consiglio il 21 giugno. Un esito prevedibile, quello dell’udienza di ieri, come si può capire dalle dichiarazioni rilasciate nella giornata di lunedì dal Vicesindaco di San Felice Circeo, Egidio Calisi. «Venerdì 24 agosto – ave - va spiegato Calisi – abbiamo depositato agli atti il ritiro della concessione demaniale della società Monaco. La decisione – ha puntualizzato – è stata presa dopo aver vagliato con attenzione non solo l’iter procedurale che era stato seguito, ma esaminando anche i vari pareri e soprattutto avendo constatato il cambiamento dello stato dei luoghi e avendo preso in considerazione il fatto che la creazione di un nuovo punto di ormeggio avrebbe determinato il divieto di balneazione per quattrocento metri lineari. Adesso – ave - va poi ipotizzato in merito al l’udienza al Consiglio di Stato –, se ragioniamo per analogia con quanto deciso dal Tar in un altro episodio sempre inerente una vecchia concessione della Monaco poi ritirata in autotutela, il giudice dovrebbe prendere semplicemente atto della cessazione del motivo del contendere». E così è stato. Il ritiro della concessione, comunque, si basa su questioni prettamente tecniche e su alcune anomalie che sono state riscontrate. Tra queste, in primis, la stessa procedura seguita. Quando la Monaco ottenne la seconda concessione, ossia nel 2011, non fu rispettato il criterio della pubblica evidenza, per cui fu di fatto impedito a chiunque di presentare delle potenziali domande concorrenti. Oltre a questo, il mancato rispetto dell’articolo 5 del Pua, che prevede la realizzazione di opere di pubblico servizio, e l’assenza di diversi pareri, tra cui la Valutazione d’impatto ambientale e quella del Genio civile per le opere marittime. Federico Domenichelli Latina Oggi 29 agosto 2012

solo l'Europa può salvare ambiente: puzza TMB Ama via Salaria

RIFIUTI - BONESSIO (VERDI), PUZZA IMPIANTO TMB AMA VIA SALARIA: RESTA SOLO L’EUROPA.

PER CHI VIVE E LAVORA NEI QUARTIERI VICINI, QUESTA NON E' VITA !

“Basta! Questa è l'unica parola che sono ormai disposti a pronunciare tutti coloro che vivono e lavorano nei quartieri di Villa Spada, Fidene, Serpentara e Nuovo salario situati nei pressi dell'impianto TMB AMA di via Salaria a Roma. Dopo essere rimasti inascoltati, o addirittura presi in giro con interventi palliativi e inutili da tutte le istituzioni locali, ai residenti di quei quartieri non rimane che provare a rivolgersi alla Comunità Europea chiedendo un intervento diretto sulle autorità italiane.” Lo dichiara Nando Bonessio, Presidente dei Verdi del Lazio.

“Attraverso il Gruppo dei Verdi Europei, abbiamo allertato la Commissione Petizioni del Parlamento europeo, comunicando che alla ripresa dei lavori parlamentari riceveranno un’urgente richiesta di audizione corredata da un dossier ormai composto da diverse centinaia di pagine,” “Da quando l'impianto di Trattamento Meccanico Biologico è andato in funzione a pieno regime (vengono trattate 700 tonnellate al giorno di rifiuti indifferenziati e c’è la proposta di un’ulteriore ampliamento) nell'intera zona non è più possibile parlare di 'qualità della vita', in quanto queste parole rischiano di non avere alcun senso. Si può definire 'vivere' dover rimanere serrati in casa, con la calura a circa 40 gradi, perché se apri le finestre o provi a uscire un odore nauseabondo ti assale lasciandoti in balia di insostenibili conati di vomito ? Comprendiamo l'esasperazione dei residenti che quest’estate hanno inviato centinaia di segnalazioni alla ASL, all'ARPA, al Comune, al Municipio, all'AMA senza ottenere alcuna risposta. La loro disponibilità a manifestare sempre pacificamente, come è stato sino ad ora, il loro 'diritto alla salute e a una vita normale' è chiaramente giunto al limite.”

“Per questo li sosterremo in qualsiasi prossima iniziativa vorranno organizzare per attivare una protesta che, sicuramente, dalla prossima volta sarà eclatante cercando di costringere le istituzioni ad assumersi ognuna le proprie responsabilità. Cosa ha fatto l'AMA sino a ora ? Perché gli interventi, se effettivamente sono stati realizzati, non hanno prodotto alcun miglioramento della situazione ? Perché la Regione Lazio, a differenza di altre Regioni come Lombardia e Sicilia, non ha una normativa che tutela i cittadini dagli 'odori molesti'?”.  “Come Gruppo Verdi al Consiglio regionale del Lazio, chiederemo una nuova audizione dell'AMA e degli assessori del Comune  e della Regione, alla presenza del Comitato cittadini Villa Spada, per capire cosa si intenda fare nell'immediato.
La questione dell'impatto degli impianti di trattamento rifiuti nell'aree residenziali del Comune di Roma è una questione che a pieno titolo deve entrare nell'agenda dell'emergenza rifiuti Lazio che sta affrontando il Commissario prefetto Sottile insieme alla Regione e al Comune. L'impianto AMA deve subito tornare a un regime di 350 tonnellate al giorno di rifiuti trattati che non dava gravi problemi di emissioni odorigene e deve essere reso noto ai cittadini un cronoprogramma di delocalizzazione/chiusura. Per fare questo l'unica possibilità è far crescere quella differenziata porta a porta alla fonte che, di fatto, rende inutili gli impianti TMB che trattano il rifiuto talquale.”


“Inoltre, pur sapendo che i tempi non coincidono con l'emergenza specifica dell'impianto di via Salaria, su questo tema ci attiveremo anche a livello legislativo presentando, per tramite del Consigliere Regionale Angelo Bonelli, una proposta di Legge regionale sulla regolamentazione dell'emissione di odori molesti.”


Roma, 29  agosto  2012
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sequestro stabilimenti balneari operazione Nettuno, verdi restituire mare libero ai cittadini

NETTUNO
BONESSIO (VERDI): OPERAZIONE NETTUNO CONFERMA NECESSITA' CONTROLLI. CON REFERENDUM ROMASIMUOVE RESTITUIREMO MARE LIBERO A CITTADINI


"L'operazione congiunta della Capitaneria di Porto, dei Carabinieri del Reparto Navale e della Polizia e della Squadra Nautica della Polizia di Nettuno che hanno portato al sequestro di 3 stabilimenti balneari per occupazione abusiva di suolo pubblico dimostrano quanto sia necessaria la presenza delle istituzioni e dello Stato, nel controllo di beni comuni come è il mare. Un bene che sempre più spesso, soprattutto nel Lazio è sottratto ai cittadini, cui non è consentito il libero accesso, come noi Verdi ed Ecologisti denunciamo da tempo". Lo dichiara Nando Bonessio, presidente dei Verdi del Lazio.


"Casi come quello riscontrato a Nettuno, rappresentano un danno nei confronti dei cittadini e dello stesso Stato. Anche per questi motivi, invitiamo i cittadini a firmare i Referendum di RomaSìMuove, per cambiare la città dal basso, e per restituire il mare libero a tutti. Uno dei quesiti del referendum infatti prevede proprio il libero accesso dei bagnanti al mare ed il ripristino della visibilità del mare di Roma, attuando un riequilibrio al 50% tra spiagge libere e attrezzate”.


Roma, 29  agosto  2012
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ecco la ferma risposta dell'opposizioni chiarimenti su scavi e fusti

ed ecco la ferma risposta della finta opposizione, "diversamente"  maggioranza, la cellula dormiente e silente risponde prontamente chiedendo chiarimenti sui fusti e sulla discarica
prima immagine in alto http://www.archivioimmaginicinema.com/IPPOPOTAMI.jpg
seconda immagine http://www.archivioimmaginicinema.com/catalo12.jpg

tutto sugli scavi alla ricerca dei fusti: in diretta riunione di maggioranza

La maggioranza rompe gli indugi, trasmette tutto in diretta on line dagli scavi nella discarica alla ricerca dei fusti. Smentiti ancora una volta gli scettici, i cittadini, le associazioni e gli ambientalisti. Ristabilita la verità Ecco la riunione di maggioranza mentre prende l'importante decisione:
 http://www.antoniodecurtis.com/foto/foto27.jpg
http://www.youtube.com/watch?v=YPM6Zs7sUYw

 http://www.youtube.com/watch?v=YPM6Zs7sUYw&feature=player_detailpage#t=256s

Miseria e Nobiltà


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Caricato da in data 07/apr/2007

Sud Pontino acqua altri serbatoi in crisi, Castelforte comitati in lotta


martedì 28 agosto 2012

acciaio più importante della salute, Gip Todisco sollevata dall'incarico

UN FATTO MOLTO GRAVE. IL TRIBUNALE DI TARANTO HA DECISO DI TOGLIERE AL GIP TODISCO LA GESTIONE DEL SEQUESTRO DEGLI IMPIANTI DELL'ILVA PER DARLI ALLA PROCURA. INOLTRE, FERRANTE, PRESIDENTE DEL CDA DELL'ILVA, RITORNA AD ESSERE IL CONTROLLORE DI SE STESSO. Siamo in attesa di saperne di più, ma questa potrebbe rappresentare una vera sconfitta per la città assetata di giustizia. fabio matacchiera http://www.facebook.com/EcologistiRetiCivicheVerdiLazio
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Pd anzichè opposizione diversamente maggioranza?


Pd partito non di opposizione ma “diversamente” di maggioranza. Non so se qualcuno, a Latina e provincia, pensa che il Pd sia un partito di opposizione alla straripante maggioranza di destra o centro destra o come la volete chiamare. In altre parole non so se i cittadini, più o meno attenti e informati, sappiano dove si sia concentrata e adoperata (si fa per dire) questa presunta opposizione. Sulla gestione dell’acqua che (in base al referendum) dovrebbe essere pubblica, nella conferenza dei sindaci che anziché ratificare le decisioni prese altrove (guarda caso contro cittadini e amministrazioni, contro il rispetto della legge e degli stessi referendum?)? nella riduzione delle tariffe (che invece diminuire in base all’esito referendario addirittura aumentano)? Nella scarsa efficienza che genera proteste in tutta la provincia? Che la provincia di Latina perda migliaia di posti di lavoro l’anno lo dicono le statistiche, la camera di commercio, la Confindustria (quindi non esattamente forze di opposizione) . Una opposizione degna di questo nome farebbe un progetto, una proposta alternativa. Per esempio nel turismo, dove invece c’è un altro grido di allarme da nord a sud, dove tutte le programmazioni in favore del miglioramento dell’offerta (quindi posti di lavoro e incassi per il settore) vengono disattese? Per esempio nella cultura. Nelle energie naturali e rinnovabili: non solo e sempre terra di conquista, ma progettazione, sperimentazione, laboratori, produzione, cioè migliaia di posti di lavoro l’anno.  Aumentano i fatti di cronaca gravi segni di “infiltrazioni” l’opposizione dovrebbe dare un segnale di discontinuità, tentando di dare un segnale sociale ed economico forte per togliere la base che favorisce queste situazioni. Scuole, giustizia, sanità, strutture pubbliche e infrastrutture siamo sempre peggio. E l’”opposizione” come sempre scimmiotta la maggioranza.  Ancora diversamente maggioranza. In una provincia che continua a perdere terreno, posizioni, opportunità (da leggere in finanziamenti, posti di lavoro, miglioramento ambientale, diminuzione di incidenti stradali, malattie) con traffico caotico, senza spazi per mezzi di soccorso e di emergenza, per piste ciclabili, mobilità pubblica e alternativa con il peggioramento costante del trasporto pubblico ci aspettavamo uno scatto di orgoglio. Nulla. Viene da pensare ad una cellula dormiente se non accondiscendente.  Arriviamo ai rifiuti anche qui sempre peggio. Criminalità, ritardi, inadempienze, differenziata ridicola e insufficiente, discarica da ampliare con richiami e sanzioni dietro l’angolo. Senza contare gli scavi per i fusti tossici.  Più che un’opposizione sempre diversamente maggioranza inutile e inesistente?

il confronto dei costi discarica Malagrotta con Italia e Europa, favole di Clini e Rizzo

Le favolette di Sergio Rizzo e del Ministro Clini sui costi della discarica di Roma

Ecco il confronto vero dei costi della discarica di Malagrotta con l'Italia e l'Europa
Oggi sul “Corriere della Sera” un osservatore autorevole come Sergio Rizzo ha scritto un articolo (“Il gioco dell'Oca della discarica di Roma”) provando a spiegare l’incredibile situazione della gestione dei rifiuti a Roma.

Rizzo conclude l’articolo scrivendo che “per anni e anni la classe politica locale ha semplicemente fatto finta che il problema non esistesse. Il motivo è semplice: smaltire i rifiuti nella discarica di Malagrotta costava talmente poco che ogni altro sistema sarebbe stato meno conveniente dal punto di vista economico”.

Lunedì 27 agosto 2012 il Ministro Clini ha affermato un concetto analogo: “conferire a Malagrotta rifiuti non trattati costava poco”.

Quale confronto ha predisposto l’autorevole giornalista Sergio Rizzo per concludere e propinarci che la discarica di Malagrotta costava “talmente poco”?

Quali analisi e studi approfonditi ha fatto predisporre il Ministro Clini dal suo Ministero per dichiarare che “conferire a Malagrotta rifiuti non trattati costava poco”?

Abbiamo voluto verificare queste sorprendenti dichiarazioni.

Nel 2009 il costo a tonnellata della discarica di Malagrotta era pari a 68 euro.

Nella “Relazione annuale sullo stato dei servizi idrici, di gestione dei rifiuti urbani e sull’attività svolta - Anno 2009” predisposta dall’Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani della Regione Emilia Romagna emerge che, in Italia, la tariffa minima dello smaltimento in discarica è stata pari a 51,60 euro.

Quindi, la tariffa di Roma applicata dal signor Cerroni non è la più bassa in Italia.

Sempre nella relazione della Regione Emilia Romagna sono riportate le tariffe medie europee basate sulla indagine Cewep (dati riferiti al 2007 ed attualizzati al 2009).

La tariffa della discarica di Malagrotta (68 euro per tonnellata) è nettamente più alta delle tariffe medie del Belgio (50-60 euro), della Danimarca (20-60 euro), dell’Olanda (20-40 euro), della Spagna (20-50 euro) e della Svezia (30-50 euro).


Conviene, quindi, esportare i rifiuti all’estero, piuttosto che pagare le salatissime  tariffe imposte dal monopolista dei rifiuti di Roma, il signor Cerroni.

Sempre nella “Relazione annuale sullo stato dei servizi idrici, di gestione dei rifiuti urbani e sull’attività svolta - Anno 2009” predisposta dall’Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani della Regione Emilia Romagna sono riportate le singole voci di costo che compongono la tariffa applicata per smaltimento in discarica dei rifiuti urbani.

Considerando che il 41,7% dei costi di una discarica sono connessi agli ammortamenti di realizzazione e che i costi di realizzazione della discarica di Malagrotta, dopo 40 anni, sono stati ormai completamente ammortizzati, ne deriva che la tariffa da applicare alla discarica di Malagrotta, pari a 68 euro, doveva essere ridotta come minimo del 41,7%.

Un guadagno enorme per il gestore della discarica di Malagrotta.

E qui, come succede troppo spesso in Italia, gli utili delle grandi imprese davanti al fisco scompaiono, si smaterializzano: per cui nel 2009 la società che gestisce la discarica di Malagrotta, la CO.LA.RI. Consorzio Laziale Rifiuti, a fronte di un valore della produzione di 84.757.093 euro arriva a dichiarare un utile di soli 642 euro.

In sintesi, il signor Cerroni gira in elicottero e la discarica di Malagrotta ha riportato un utile di 53,5 euro al mese.

Ma questo né il Ministro Clini né il giornalista Rizzo l’hanno visto.

http://sotto-terra-il-treno.blogspot.it/2012/08/le-favolette-di-sergio-rizzo-e-del.html
ARTICOLI DI APPROFONDIMENTO




Dedicato ai bambini mai nati di Roncigliano

medici no alla centrale a turbogas rischio aria tossica

LA PROTESTA

I medici: «No alla centrale turbogas
a Presenzano, rischio aria tossica»

Ordine di Campobasso e Isde contrari alla struttura
tra Caserta e Molise: «Veleni in futuro anche nei cibi»

CASERTA - Non solo la centrale idroelettrica. Ora a Presenzano, in provincia di Caserta, si pensa di costruire una centrale turbogas. L'Ordine dei medici di Campobasso e l'International society of doctors for the environment (Isde), però, non sono d'accordo. Ed esprimono il loro dissenso in relazione alla costruzione della struttura a ridosso del confine con la provincia di Isernia. Il presidente dell'Ordine dei medici, Gennaro Barone, e il suo omologo dell'Isde, Bartolomeo Terzano, sottolineano che in termini ambientali «la combustione, oltre a produrre particolato sottile e nano particelle, emette in atmosfera metalli pesanti e diossina liberando, senza possibilità di poterli bloccare, idrocarburi policiclici aromatici e carbonio organico. Sono prodotti chimici - affermano - altamente tossici e pericolosi che proprio nella loro forma molecolare giungono a contaminare l'aria che respiriamo e che respirano i nostri figli. Tali sostanze altamente tossiche, introducendosi nella catena alimentare, finiscono con il ritrovarsi nei cibi per i prossimi decenni».
Redazione online07 agosto 2012© RIPRODUZIONE RISERVATA http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/7-agosto-2012/i-medici-no-centrale-turbogasa-presenzano-rischio-aria-tossica-2111343292511.shtml#.UDzrTPMdWjk.facebook

autostrada Roma Latina tutti gli elaborati di progetto

OPERAZIONE PARTECIPAZIONE: SCARICABILE IL PROGETTO DELL’AUTOSTRADA ROMA-LATINA PDF Stampa E-mail Giovedì 07 Giugno 2012 06:49 http://www.verdilazio.it/notizie-lazio/541-progetto-autostrada-roma-latina.html Gli Ecologisti e Reti Civiche Verdi Lazio sostengono l’azione del Comitato No Corridoio Roma-Latina e, dopo la grande assemblea del 4 giugno al Villaggio azzurro, promuovono un’ulteriore ‘operazione trasparenza’ che mira ad ampliare una necessaria ed auspicabile partecipazione dei cittadini: è ora disponibile a tutti il progetto della Bretella A12 Roma-Civitavecchia / Tor de’ Cenci. Download dei file di progetto in PDF! http://www.verdilazio.it/notizie-lazio/542.html PROGETTO DEFINITIVO DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE A12 "ROMA-CIVITAVECCHIA" PDF Stampa E-mail Sabato 09 Giugno 2012 07:13 AddThis Social Bookmark Button ELABORATI GENERALI Carte delle aree a tutela europea, nazionale e regionale _ A3 Planimetria di confronto 2004_2010 a Planimetria di confronto 2004_2010 b Planimetria di confronto 2004_2010 c Planimetria di confronto 2004_2010 d Corografia dei Comuni A3 Corografia generale di intervento A3 Corografia infrastrutture esistenti Corografia inquadramento A3 Corografia d'insieme A3 Pianta del Piano Paesistico A _ A3 Pianta del Piano Paesistico B _ A3 Pianta del Piano Paesistico C _ A3 Progetto definitivo tav 1 _ A3 Progetto definitivo tav 2 _ A3 Progetto definitivo tav 3 _ A3 Progetto definitivo tav 4 _ A3 Progetto definitivo tav 5 _ A3 Progetto definitivo tav 6 _ A3 Carta della qualità ambientale per copertura ed uso del sottosuolo _ A3 Simulazioni d'opera Carta dell'uso del suolo Vincoli ambientali e paesaggistici A3 Vincoli delle valenze archeologiche A3 Il materiale è stato ottenuto grazie ad una richiesta di accesso agli atti inoltrata presso il Ministero a nome del Consigliere Regionale Angelo Bonelli. L’opposizione alla bretella A12 Roma Civitavecchia/Tor dè Cenci-Latina trova pieno supporto da parte degli Ecologisti in quanto tale intervento favorisce esclusivamente il trasporto su gomma a discapito di quello su ferro, rappresentando un modello di mobilità arretrato ed insostenibile dal punto di vista ambientale. In aggiunta a ciò il progetto, finalizzato a realizzare un’autostrada a pedaggio, comporterà una serie di sconvolgimenti nel territorio, con espropri, demolizioni di abitazioni ed attività commerciali, distruzione di due Siti di Importanza Comunitaria, tre aree archeologiche e due Riserve Naturali. Tale intervento (dal costo di 500 milioni di euro per la sola tratta A12-Tor de Cenci ai quali andranno aggiunti gli ulteriori costi per la Roma-Latina pari a 2.720 milioni di Euro) avrà inoltre un gravissimo impatto anche sulla qualità della vita di migliaia di cittadini, peraltro mai interpellati a riguardo dalla pubblica amministrazione e che si ritroveranno un’imponente autostrada a pochi metri dalla propria abitazione. Diciamo SI all’unico progetto sostenibile: la realizzazione della metropolitana leggera Roma-Pomezia-Ardea ed il potenziamento della rete ferroviaria pontina. Diciamo NO al devastante progetto dell’Autostrada a pedaggio.

Minturno siccità e malcontento, acqua pubblica l'ira dei residenti

l'altra faccia della politica (1. parte) quella peggiore

I 2 amici e soci Craxi e Berlusconi http://www.google.it/imgres?hl=it&sa=X&biw=1024&bih=603&tbm=isch&prmd=imvnso&tbnid=gMdhxlYbrXobYM:&imgrefurl=http://www.reporterliveitalia.info/2011/11/stesse-idee-stessa-fine-silvio-craxi.html&imgurl=https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkGMnjWWYZB0vuhwyuz85zBGFVT-280-hJve8n5OV4HSkJsiiYoGiRiARcJ8uvl6swRCJK6Dp8PWWCmjJ8bBRLpUN_YrW8LbKRxM2O0NR8D9l6r8JPKCU2d5NnpT0m8LoZO5QfVv84T8U/s1600/silvio-berlusconi-bettino-craxi.jpg&w=550&h=600&ei=Vnc8UJqpCJGk4ATTy4HgAw&zoom=1&iact=rc&dur=291&sig=114207811740120784610&page=1&tbnh=124&tbnw=114&start=0&ndsp=16&ved=1t:429,r:6,s:0,i:92&tx=74&ty=53
guarda come mangiano Alemanno, Bossi, Calderoli (padre del porcellum) e Polverini http://www.google.it/imgres?num=10&hl=it&biw=1024&bih=603&tbm=isch&tbnid=xU-3QV040iv8HM:&imgrefurl=http://tg24.sky.it/tg24/politica/2011/06/20/ministeri_nord_scontro_lega_roma_maggioranza_governo_alemanno_polverini_pdl.html&imgurl=http://tg24.sky.it/static/contentimages/original/sezioni/tg24/politica/2010/10/06/incontro_bossi_alemanno_polverini_bossi_alemanno_3.jpg&w=738&h=462&ei=s3c8UMyMLuqk4AT7s4GADQ&zoom=1&iact=rc&dur=391&sig=114207811740120784610&sqi=2&page=1&tbnh=100&tbnw=159&start=0&ndsp=15&ved=1t:429,r:0,s:0,i:70&tx=54&ty=76

la faccia della vera politica 1. parte

George Washington, Mahatma Gandhi, John F. Kennedy, Nelson Mandela http://www.google.it/imgres?imgurl=http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/b6/Gilbert_Stuart_Williamstown_Portrait_of_George_Washington.jpg/225px-Gilbert_Stuart_Williamstown_Portrait_of_George_Washington.jpg&imgrefurl=http://it.wikipedia.org/wiki/George_Washington&h=269&w=225&sz=8&tbnid=W4XGlzg5-XBdWM:&tbnh=112&tbnw=94&zoom=1&usg=__dTfaLQS_ZKGeITApGla8Dkes77M=&hl=it&sa=X&ei=YXQ8UM2GLOWM4gTjuoHoAw&ved=0CCMQ9QEwAA&dur=43
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