Continuano le operazioni di scavo nell'invaso S0 delle discariche di
Borgo Montello per appurare l'esistenza o meno di fusti tossici
occultati sotto i rifiuti. Alla presenza di Arpa Lazio, Comune di
Latina, Provincia, sono terminate quest'oggi altre tre perforazioni nei
punti stabiliti proprio dai carotaggi dell'Istituto nazionale di
geofisica e vulcanologia.
http://www.dimmidipiu.it/
Il responso, così come è stato per il primo scavo ha
fortunatamente escluso ogni spiacevole sorpresa. "La fase due degli
scavi – ha spiegato il dottor Vincenzo Borelli del settore Ambiente del
Comune di Latina, nonché membro dell'ufficio direzione dei lavori –
prevedeva tre perforazioni in altrettanti punti dove erano state
rilevate le anomalie magnetometriche. Ebbene gli scavi hanno confermato
la presenza di masse ferrose ma non riconducibili a fusti. In
particolare nella sotto area denominata b1 è stata rilevata la presenza
di pneumatici di camion, nella sotto area denominata b2 fili di ferro
per la viticoltura, mentre nella terza sotto area denominata b3 un
ammasso di reti metalliche oltre a pezzi di calcestruzzo armato. Gli
scavi, che hanno raggiunto una profondità misurabile dai 3 agli oltre 4
metri, pertanto hanno confermato la bontà dei carotaggi dell'istituto
nazionale di vulcanologia che in quei punti avevano individuato con
precisione la fonte magnetometrica ma che fortunatamente non è
riconducibile a fusti".
Nessun fusto dunque neanche al termine della
fase due degli scavi, che in questi giorni in vista delle imminenti
piogge subiranno un rallentamento per la messa in sicurezza ed
impermeabilizzazione delle aree interessate dalle operazioni di scavo.
Una pausa che probabilmente consentirà al tavolo della trasparenza
istituito dall'amministrazione comunale di Latina, di fare il punto
della situazione dopo le prime due fasi dei lavori con le associazioni
ambientaliste e quelle dei cittadini. Tavolo della trasparenza, che così
come confermato dall'assessore all'ambiente Fabrizio Cirilli, si
riunirà il 20 di settembre presso la sala De Pasquale del palazzo
comunale.
"Sarà la prima data utile per consentire a tutti i
componenti del tavolo, ovvero di Arpa Lazio, Provincia e Istituto
Nazionale di Vulcanologia, di essere presenti e fare il punto della
situazione sui lavori. Per quanto riguarda l'esito di questa seconda
fase degli scavi, così come avvenuto per la prima, tiriamo tutti un
sospiro di sollievo sapendo che anche questa volta le anomalie
magnetometriche non erano riconducibile alla presenza di fusti ma di
altro materiale ferroso. Ci auguriamo che avvenga altrettanto anche per
la terza ed ultima fase degli scavi".
venerdì 31 agosto 2012
inceneritore di Parma abuso d'ufficio richiesto il sequestro
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/31/inceneritore-procura-chiede-sequestro-indagine-per-abuso-dufficio/339502/
Inceneritore di Parma, la Procura chiede il sequestro. Indagine per abuso d’ufficio
La parola spetta ora al gip che dovrà decidere se accogliere la richiesta o meno. Il procuratore Laguardia ha mantenuto il massimo riserbo sui nomi degli indagati, ma nel mirino ci sono i vertici di Iren, Comune di Parma e Provincia, che hanno partecipato alla realizzazione e all’approvazione del progetto
Nel percorso verso l’accensione dell’inceneritore di Parma arriva un nuovo ostacolo. Il procuratore capo Gerardo Laguardia ha chiesto il sequestro preventivo del cantiere di Ugozzolo, dove l’impianto di Iren dovrebbe essere completato e attivato entro dicembre 2012. La notizia, diffusa dal Tg3 regionale, è un colpo di scena nell’intricata vicenda che vede contrapposto il sindaco Federico Pizzarotti e il Movimento 5 stelle, che hanno puntato la campagna elettorale anche sullo stop al forno, alla multiutility Iren, decisa a completare il progetto.
Era stato lo stesso assessore all’Ambiente Gabriele Folli, dopo aver ingaggiato l’ingegnere Paolo Rabitti, ad auspicare che i numerosi esposti presentati in Procura portassero a qualche risultato dopo l’estate. Ed ecco, puntuale, l’indagine che vede coinvolte una decina di persone per il reato di abuso di ufficio e abuso edilizio.
Sulla richiesta della Procura della Repubblica, inoltrata il 30 luglio al pm Roberta Licci, l’ultima parola l’avrà il giudice per le indagini preliminari Maria Cristina Sarli, che dovrà decidere se accoglierla o meno. Per ora il procuratore ha mantenuto il massimo riserbo sui nomi degli indagati, ma nel mirino ci sono i vertici di Iren, Comune di Parma e Provincia, che hanno partecipato alla realizzazione e all’approvazione del progetto.
niente fusti se non si cerca nel modo giusto nella discarica di Borgo Sabotino
Il vicesindaco Fabrizio Cirilli ha convocato il tavolo della trasparenza per illustrare i risultati
Niente fusti nella discarica
Scavi quasi ultimati nella S0. I tecnici escludono rischi di sostanze tossich e
Nei prossimi giorni
le operazioni saranno
momentaneamente
sospese
Ritrovati pneumatici di camion,
reti metalliche e pezzi di calcestruzzo
NIENTE fusti. Gli scavi in
corso nella discarica S zero
hanno dato esito negativo.
Decisamente una buona notizia,
questa fornita ieri
dall’assessore all’Ambiente
del Comune di Latina Fabrizio
Cirilli, il quale ha convocato
nei prossimi giorni un
tavolo della trasparenza per
rendere noto cosa sia emerso
fino a oggi da queste
operazioni di perforazione.
Continuano, dunque, le
operazioni di scavo nell’in -
vaso S0 delle discariche di
Borgo Montello per appurare
l’esistenza o meno di fusti
tossici occultati sotto i rifiuti.
Alla presenza di Arpa
Lazio, Comune di Latina,
Provincia, sono terminate
ieri altre tre perforazioni nei
punti stabiliti proprio dai
carotaggi dell’Istituto nazionale
di geofisica e vulcanologia.
Il responso, così come è
stato per il primo scavo ha
fortunatamente escluso
ogni spiacevole sorpresa.
«La fase due degli scavi – ha
spiegato il dottor Vincenzo
Borelli del settore Ambiente
del Comune di Latina,
nonché membro dell’u ffi c i o
direzione dei lavori – preve -
deva tre perforazioni in altrettanti
punti dove erano
state rilevate le anomalie
magnetometriche. Ebbene
gli scavi hanno confermato
la presenza di masse ferrose
ma non riconducibili a fusti.
In particolare nella sotto
area denominata b1 è stata
rilevata la presenza di pneumatici
di camion, nella sotto
area denominata b2 fili di
ferro per la viticoltura, mentre
nella terza sotto area
denominata b3 un ammasso
di reti metalliche oltre a
pezzi di calcestruzzo armato.
Gli scavi, che hanno raggiunto
una profondità misurabile
dai 3 agli oltre 4 met
r i , p e r t a n t o h a n n o
confermato la bontà dei car
o t a g g i
d e ll ’i st i t ut o
nazionale di
vu lc an ol og ia
che in quei
punti avevano
i n d iv i d u a t o
con precisione
la fonte
magn etometrica
ma che fortunatamente
non è riconducibile a fusti
».
Nessun fusto dunque neanche
al termine della fase due
degli scavi, che in questi
giorni in vista delle imminenti
piogge subiranno un
rallentamento per la messa
in sicurezza ed impermeabilizzazione
delle aree interessate
dalle operazioni di
scavo. Una pausa che probabilmente
consentirà al tavolo
della trasparenza istituito
dall’amministrazione
comunale di Latina, di fare
il punto della situazione dopo
le prime due fasi dei
lavori con le associazioni
ambientaliste e quelle dei
cittadini. Tavolo della trasparenza,
che così come
confermato dall’assessore
all’Ambiente Fabrizio Cirilli,
si riunirà il 20 di settembre
presso la sala De Pasquale
del palazzo comunale.
«Sarà la prima data utile
per consentire a tutti i componenti
del tavolo, ovverodi Arpa Lazio, Provincia e
Istituto Nazionale di Vulcanologia,
di essere presenti e
fare il punto della situazione
sui lavori. Per quanto riguarda
l’esito di questa seconda
fase degli scavi, così
come avvenuto per la prima,
tiriamo tutti un sospiro di
sollievo sapendo che anche
questa volta le anomalie
magnetometriche non erano
riconducibile alla presenza
di fusti ma di altro materiale
ferroso. Ci auguriamo che
avvenga altrettanto anche
per la terza ed ultima fase
degli scavi», ha spiegato il
vicesindaco.
T. O. Latina Oggi 31 agosto 2012
Niente fusti nella discarica
Scavi quasi ultimati nella S0. I tecnici escludono rischi di sostanze tossich e
Nei prossimi giorni
le operazioni saranno
momentaneamente
sospese
Ritrovati pneumatici di camion,
reti metalliche e pezzi di calcestruzzo
NIENTE fusti. Gli scavi in
corso nella discarica S zero
hanno dato esito negativo.
Decisamente una buona notizia,
questa fornita ieri
dall’assessore all’Ambiente
del Comune di Latina Fabrizio
Cirilli, il quale ha convocato
nei prossimi giorni un
tavolo della trasparenza per
rendere noto cosa sia emerso
fino a oggi da queste
operazioni di perforazione.
Continuano, dunque, le
operazioni di scavo nell’in -
vaso S0 delle discariche di
Borgo Montello per appurare
l’esistenza o meno di fusti
tossici occultati sotto i rifiuti.
Alla presenza di Arpa
Lazio, Comune di Latina,
Provincia, sono terminate
ieri altre tre perforazioni nei
punti stabiliti proprio dai
carotaggi dell’Istituto nazionale
di geofisica e vulcanologia.
Il responso, così come è
stato per il primo scavo ha
fortunatamente escluso
ogni spiacevole sorpresa.
«La fase due degli scavi – ha
spiegato il dottor Vincenzo
Borelli del settore Ambiente
del Comune di Latina,
nonché membro dell’u ffi c i o
direzione dei lavori – preve -
deva tre perforazioni in altrettanti
punti dove erano
state rilevate le anomalie
magnetometriche. Ebbene
gli scavi hanno confermato
la presenza di masse ferrose
ma non riconducibili a fusti.
In particolare nella sotto
area denominata b1 è stata
rilevata la presenza di pneumatici
di camion, nella sotto
area denominata b2 fili di
ferro per la viticoltura, mentre
nella terza sotto area
denominata b3 un ammasso
di reti metalliche oltre a
pezzi di calcestruzzo armato.
Gli scavi, che hanno raggiunto
una profondità misurabile
dai 3 agli oltre 4 met
r i , p e r t a n t o h a n n o
confermato la bontà dei car
o t a g g i
d e ll ’i st i t ut o
nazionale di
vu lc an ol og ia
che in quei
punti avevano
i n d iv i d u a t o
con precisione
la fonte
magn etometrica
ma che fortunatamente
non è riconducibile a fusti
».
Nessun fusto dunque neanche
al termine della fase due
degli scavi, che in questi
giorni in vista delle imminenti
piogge subiranno un
rallentamento per la messa
in sicurezza ed impermeabilizzazione
delle aree interessate
dalle operazioni di
scavo. Una pausa che probabilmente
consentirà al tavolo
della trasparenza istituito
dall’amministrazione
comunale di Latina, di fare
il punto della situazione dopo
le prime due fasi dei
lavori con le associazioni
ambientaliste e quelle dei
cittadini. Tavolo della trasparenza,
che così come
confermato dall’assessore
all’Ambiente Fabrizio Cirilli,
si riunirà il 20 di settembre
presso la sala De Pasquale
del palazzo comunale.
«Sarà la prima data utile
per consentire a tutti i componenti
del tavolo, ovverodi Arpa Lazio, Provincia e
Istituto Nazionale di Vulcanologia,
di essere presenti e
fare il punto della situazione
sui lavori. Per quanto riguarda
l’esito di questa seconda
fase degli scavi, così
come avvenuto per la prima,
tiriamo tutti un sospiro di
sollievo sapendo che anche
questa volta le anomalie
magnetometriche non erano
riconducibile alla presenza
di fusti ma di altro materiale
ferroso. Ci auguriamo che
avvenga altrettanto anche
per la terza ed ultima fase
degli scavi», ha spiegato il
vicesindaco.
T. O. Latina Oggi 31 agosto 2012
verdi aderiscono manifestazione Valle Galeria contro la discarica
COMUNICATO STAMPA
“Aderiamo alla manifestazione che i
cittadini della Valle Galeria hanno indetto per domani, per manifestare
contro l'ipotesi di una nuova discarica in una zona già martoriata da
anni, a Monti dell'Ortaccio”. Lo comunica
Nando Bonessio, presidente regionale dei Verdi.
"L'area in questione è di 45 ettari pronta a essere ampliata a 200, Sottile non si nasconda dietro un dito della provvisorietà perché non ci credono neanche i bambini. Regione e commissariato stanno regalando nuova ilva a cittadini del Lazio. Dobbiamo auspicare che la magistratura intervenga per cambiare indirizzo, possibile che politica non capisca che bisogna cambiare gestione? Se si dovesse scegliere Monte dell'Ortaccio avremmo un'altra Ilva alle porte di Roma, dove ci sarebbe l'ennesimo caso di inquinamento e prosecuzione dello stesso, solo ed esclusivamente a causa dell'inettitudine della politica. La Valle del Galeria non ha bisogno di altre discariche, ma dell'avvio delle bonifiche".
ROMA 31 AGOSTO 2012
Tel. 06 6593 7014, 06 65937043 - Fax. 06 65937089
Capo Ufficio Stampa: Antonio Barone
Mail. ufficiostampa.verdi@regi one.lazio.it
RIFIUTI
BONESSIO (VERDI): DOMANI VERDI A MANIFESTAZIONE VALLE GALERIA, BASTA DISCARICHE, E' ORA DELLE BONIFICHE
"L'area in questione è di 45 ettari pronta a essere ampliata a 200, Sottile non si nasconda dietro un dito della provvisorietà perché non ci credono neanche i bambini. Regione e commissariato stanno regalando nuova ilva a cittadini del Lazio. Dobbiamo auspicare che la magistratura intervenga per cambiare indirizzo, possibile che politica non capisca che bisogna cambiare gestione? Se si dovesse scegliere Monte dell'Ortaccio avremmo un'altra Ilva alle porte di Roma, dove ci sarebbe l'ennesimo caso di inquinamento e prosecuzione dello stesso, solo ed esclusivamente a causa dell'inettitudine della politica. La Valle del Galeria non ha bisogno di altre discariche, ma dell'avvio delle bonifiche".
ROMA 31 AGOSTO 2012
UFFICIO STAMPA
Giulio Finotti 340 2734910
Sergio Ferraris 347 3803887
Giulio Finotti 340 2734910
Sergio Ferraris 347 3803887
GRUPPO VERDI - REGIONE LAZIO
Via della Pisana 1301 – 00163 RomaTel. 06 6593 7014, 06 65937043 - Fax. 06 65937089
Capo Ufficio Stampa: Antonio Barone
Mail. ufficiostampa.verdi@regi
Scavi discarica Borgo Montello per il comune tutto rosa e fiori, arrivano Wilma Goich e Massimo Ranieri?
Per il comune di Latina con la discarica di Latina ci manca solo che ti spunti un fiore in bocca ...http://www.youtube.com/watch?v=2G9EXqZD_I0
Comunque stando alle dichiarazioni del comune è ridotta la quota dello scavo (guarda caso si sono fermati proprio dove le indagini ritenevano ci fossero i fusti tossici e le masse metalliche) e sembra che siccome sono tutte rosa e fiori. Per festeggiare arriveranno Wilma Goich (le colline sono i fiore) e Massimo Ranieri (rose rosse)? Wilma Goich http://www.youtube.com/ watch?v=2Mn4QDXrRO0 e Massimo Ranieri http://www.youtube.com/ watch?v=IwacsU0Ul8Q
Comunque stando alle dichiarazioni del comune è ridotta la quota dello scavo (guarda caso si sono fermati proprio dove le indagini ritenevano ci fossero i fusti tossici e le masse metalliche) e sembra che siccome sono tutte rosa e fiori. Per festeggiare arriveranno Wilma Goich (le colline sono i fiore) e Massimo Ranieri (rose rosse)? Wilma Goich http://www.youtube.com/
scavi Borgo Montello comune di Latina conferma che non è stato rispettato il progetto e le dimensioni e profondità degli scavi
giovedì 30 agosto 2012
Ilva di Taranto continua a inquinare e nessuno fa nulla
FUMI E POLVERI,
A L L’ILVA RESTA
TUTTO COME PRIMA
Il vento avvelena il rione Tamburi
Ieri un incendio alle Lamiere
L’o rd i n a n z a
del giudice non
ha avuto alcun
seguito. L’Arpa
denuncia:
superati ancora
i limiti di legge
di Salvatore Cannavò Il fatto quotidiano 30 agosto 2012
Èpassato più di un mese
da quando, il 25 luglio, il
Gip di Taranto, Patrizia
Todisco, disponeva “il
sequestro preventivo” di sei
aree dello stabilimento dell'Ilva.
Una decisione motivata
dalla “grave e attualissima situazione
di emergenza ambientale
e sanitaria imputabile
alle emissioni inquinanti”
provenienti dall'insediamento
siderurgico. Eppure a Taranto
non è cambiato nulla.
Solo qualche giorno fa la città
è stata investita da una nuvola
di polveri inquinanti che ha
costretto molti a rinchiudersi
in casa. E l'immagine dell'incendio
scoppiato ieri nel reparto
Lamiere, con la colonna
di fumo che si è alzata in
cielo, osservabile da tutta la
città, rende plasticamente
l'immagine di una fabbrica
che continua imperterrita a
produr re.
EPPURE il provvedimento
del giudice si riferiva ad “accertate
e persistenti criticità
ambientali” e motivava la grave
decisione del sequestro come
l'unico funzionante a tutelare
“beni di rango costituzionale
che non ammettono
contemperamenti, compromessi
o compressioni di sorta
quali la salute e la vita umana”.
Il sequestro, inoltre, era “funzionale
all’interruzione delle
attività inquinanti” af finché,
scriveva il giudice, “non un altro
bambino, non un altro abitante
di questa sfortunata città,
non un altro lavoratore dell’Ilva,
abbia ancora ad ammalarsi
o a morire o a essere comunque
esposto a tali pericoli,
a causa delle emissioni tossiche
del siderurgico”.
Ora, a distanza di 35 giorni,
nulla di quanto richiesto dal
Gip è stato realizzato. Anzi,
come denuncia l'Arpa Puglia,
l'agenzia regionale di protezione
ambientale, lo scorso 27
agosto si è registrata “una situazione
di criticità ambientale
che ha visto la diffusione di
polveri nelle zone urbane limitrofe
all’area industriale”. È
stato così superato il valore limite
giornaliero di Pm10 nelle
centraline di monitoraggio
della qualità dell’aria. A provocare
il peggioramento ambientale
è stato il vento proveniente
da nord-ovest, una
forte tramontana che ha trasportato
le polveri dei parchi
minerar i.
La notizia, diffusa ieri dalla
stessa Arpa, conferma quanto
comitati di cittadini, ambientalisti
e gli stessi operai, continuano
a ripetere inascoltati:
gli impianti continuano a girare
normalmente, anche se al
di sotto delle capacità produttive
e l'inquinamento va avanti
come prima.
Se la produzione è stata rallentata
– funzionano solo 2 altoforni
su 5 – “è solo perché il
mercato non tira” spiegano alcuni
operai che parlano a condizione
dell'anonimato. “L'impianto
è al 60% delle sue capacità;
c'è la crisi, sono due
anni che l'Ilva ha ridotto la
p ro d u z i o n e ”. Qualcuno rivela
che “la notte, la produzione è
maggiore e tra gli operai si inizia
a soffrire questa situazione”.
LE ISPEZIONI dei tecnici
nominati dal Gip vanno avanti,
anche in piena notte e a sorpresa.
I custodi tecnico-operativi,
guidati dall'ingegner
Barbara Valenzano dell'Arpa
regionale, sono quelli che dovranno
indicare le misure che
l'Ilva dovrà adottare per rispettare
le prescrizioni della
magistratura. Ma su questo
piano si è potuto constatare
sul campo la quantità di limiti
e condizionamenti subiti dalla
magistratura. Il governo ha fatto
di tutto per mettere i giudici
all'angolo utilizzando,
con l'appoggio di gran parte
del sindacato, a eccezione della
Fiom, l'argomento del rischio
chiusura. L'arrivo a Taranto,
il 17 agosto, dei ministri
Clini e Passera, è servito soprattutto
a questo.
La decisione del Tribunale del
Riesame, che ha nuovamente
respinto l'ordinanza del 10
agosto del Gip Todisco, ha
avuto come conseguenza diretta
la ri-nomina del presidente
Ilva, Bruno Ferrante, a
custode amministrativo dello
stabilimento. Un fatto che
non riduce il potere dei custodi
tecnico-operativi, ma
che ribadisce la linea della piena
collaborazione con l'azienda.
E così ad oggi, la “grave e attualissima”
situazione ambientale,
stabilita da un'ordinanza
giudiziaria, non ha ancora
trovato rimedio, nemmeno
parziale. Il vento fortissimo
del 27 agosto ha evidenziato
di nuovo il problema dell’A re a
Parchi come fonte principale
di intossicazione. Da più parti
è stata avanzata la proposta di
coprire i cumuli di ferro e carbone,
ad esempio come realizzato
dalla Hyndai Steel in
Corea del Sud. Ipotesi puntualmente
scartate dall'azienda
perché troppo costose. L'Ilva
ha proposto la costruzione
di un muro di 21 metri per
separare fabbrica e città. Ma è
stata la stessa Arpa, ieri, a ribadire
i propri dubbi: “A bb i a -
mo già espresso le riserve sulla
soluzione proposta dall’Ilva,
ovvero il barrieramento,
mentre anche di recente l’Agenzia
ha riproposto, nell’ambito
dell’attuale procedimento
di riesame dell’Aia, la soluzione
della copertura dei
parchi ritenendo che sia quella
più efficace”. Ma di passi, in
questa direzione, ancora non
se ne vedono.
addio orso polare in 10 anni manca il ghiaccio
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/30/caldo-scioglie-ghiacci-addio-allorso-polare-si-estinguera-in-10-anni/338411/
Addio all’orso polare entro 10 anni.Gli studiosi: “Troppo poco ghiaccio”
La conferma da una mega-ricerca che ha effettuato oltre un miliardo e mezzo di misurazioni. Dal 1950 la temperatura della superficie terrestre è aumentata di un grado e la calotta artica continua a ridursi: "La strada è una: rallentare il consumo di energia da combustibili fossili"
Addio all’orso polare: si estinguerà nei prossimi dieci anni. Colpa della drastica riduzione del suo habitat, disciolto inesorabilmente dal global warming.
Il più grande carnivoro terrestre (sfiora la tonnellata) è ormai
ridotto a pochi esemplari, che vagano nelle zone artiche intorno al polo
nord. “I cambiamenti climatici saranno una delle principali cause di
estinzione delle specie nel XXI secolo”, afferma Simon Stuart dello Iucn,
l’Unione mondiale per la conservazione della natura. L’allarme sul
destino dell’orso bianco rafforza la voglia di rivalsa dei climatologi,
accusati nel 2009 di aver troppo enfatizzato il ruolo delle attività
umane negli sconvolgimenti climatici in atto. Ma ora a parlare sono i
numeri: oltre un miliardo e mezzo di misurazioni, raccolte in un
mega-dossier per misurare la temperatura del pianeta fin dall’Ottocento.
Verdetto: dal 1950, la temperatura media della superficie terrestre si è
alzata di un grado centigrado.
Il primo a farne le spese sarà proprio il colossale orso polare, avverte Stuart, presidente della Species survival commission and Wildscreen Trustee dello Iucn. Con una “operazione credibilità” che vuole svelare la peggiore minaccia alla Terra, gli studiosi hanno collezionato rilevazioni da un numero record di stazioni sparse in tutto il mondo: ben 36mila. Una enorme massa di dati, utilizzata dal Berkeley Earth Project per la più vasta ricerca indipendente sul clima mai effettuata. Nel team anche il fisico Saul Perlmutter, vincitore del premio Nobel.
“I dati sulle temperature della superficie di terra e mari, l’indicatore più importante del riscaldamento globale, sono stati criticati in diversi modi, compresa la scelta delle stazioni e dei metodi per la correzione degli errori sistematici”, fanno presente dal Berkeley Earth Surface Temperature. Questa ricerca vuole “affrontare in modo rigoroso queste critiche”. “Il nostro obiettivo è quello di risolvere le criticità delle passate analisi delle temperature e di preparare un open record che permetterà di dare una rapida risposta alle obiezioni”, affermano gli autori dello studio che, nei risultati ottenuti, includono anche le stime sull’incertezza dei dati.
“Spero che questo convinca gli scettici”, afferma Richard Muller, coordinatore del progetto: “Non tanto i negazionisti, che non prestano attenzione alla scienza, quanto quelli che in passato hanno avanzato dubbi legittimi: li abbiamo tutti presi in considerazione e studiati in maniera trasparente”.
Ma ciò potrebbe non bastare, ammette Jim Hansen, direttore del Nasa Goddard Institute for Space Studies: “I negazionisti non si comportano come gli scienziati, ma come gli avvocati: non appena vedono una prova contro il loro cliente (come l’industria dei combustibili fossili), fanno di tutto per confondere il giudice e la giuria”. In effetti, oltre a ridare credito agli studiosi del clima, questo mega-studio potrebbe seppellire gran parte delle teorie eco-scettiche, per cui l’uomo non ha nulla a che fare con i cambiamenti climatici.
Che ci sia o meno l’essere umano all’origine del surriscaldamento globale, la continua diminuzione dello strato della calotta artica, che proprio quest’estate ha visto il 97% dei ghiacci della Groenlandia scomparire in soli 4 giorni, sta avendo pesanti effetti sulle possibilità di sopravvivenza di un numero crescente di specie viventi. Fra le più colpite c’è appunto l’orso polare, che secondo gli scienziati dello Iucn potrebbe avere pochi anni di vita: 10 o 50 al massimo.
“Per rallentare il ritmo degli effetti negativi che i cambiamenti climatici stanno avendo sulle specie in tutto il mondo – avverte Simon Stuart – dobbiamo lavorare per ridurre il consumo di energia da combustibili fossili”. Ma anche i livelli di contaminanti tossici nei mari artici, la crescita del numero di imbarcazioni che ne solcano le acque e soprattutto l’aumento di esplorazioni gasifere e petrolifere in quelle “nuove” terre. Cosa improbabile, ora che la stessa Groenlandia sta pensando all’indipendenza dalla Danimarca, per godersi tutte le ricchezze che stanno in un sottosuolo finora inesplorato.
Il primo a farne le spese sarà proprio il colossale orso polare, avverte Stuart, presidente della Species survival commission and Wildscreen Trustee dello Iucn. Con una “operazione credibilità” che vuole svelare la peggiore minaccia alla Terra, gli studiosi hanno collezionato rilevazioni da un numero record di stazioni sparse in tutto il mondo: ben 36mila. Una enorme massa di dati, utilizzata dal Berkeley Earth Project per la più vasta ricerca indipendente sul clima mai effettuata. Nel team anche il fisico Saul Perlmutter, vincitore del premio Nobel.
“I dati sulle temperature della superficie di terra e mari, l’indicatore più importante del riscaldamento globale, sono stati criticati in diversi modi, compresa la scelta delle stazioni e dei metodi per la correzione degli errori sistematici”, fanno presente dal Berkeley Earth Surface Temperature. Questa ricerca vuole “affrontare in modo rigoroso queste critiche”. “Il nostro obiettivo è quello di risolvere le criticità delle passate analisi delle temperature e di preparare un open record che permetterà di dare una rapida risposta alle obiezioni”, affermano gli autori dello studio che, nei risultati ottenuti, includono anche le stime sull’incertezza dei dati.
“Spero che questo convinca gli scettici”, afferma Richard Muller, coordinatore del progetto: “Non tanto i negazionisti, che non prestano attenzione alla scienza, quanto quelli che in passato hanno avanzato dubbi legittimi: li abbiamo tutti presi in considerazione e studiati in maniera trasparente”.
Ma ciò potrebbe non bastare, ammette Jim Hansen, direttore del Nasa Goddard Institute for Space Studies: “I negazionisti non si comportano come gli scienziati, ma come gli avvocati: non appena vedono una prova contro il loro cliente (come l’industria dei combustibili fossili), fanno di tutto per confondere il giudice e la giuria”. In effetti, oltre a ridare credito agli studiosi del clima, questo mega-studio potrebbe seppellire gran parte delle teorie eco-scettiche, per cui l’uomo non ha nulla a che fare con i cambiamenti climatici.
Che ci sia o meno l’essere umano all’origine del surriscaldamento globale, la continua diminuzione dello strato della calotta artica, che proprio quest’estate ha visto il 97% dei ghiacci della Groenlandia scomparire in soli 4 giorni, sta avendo pesanti effetti sulle possibilità di sopravvivenza di un numero crescente di specie viventi. Fra le più colpite c’è appunto l’orso polare, che secondo gli scienziati dello Iucn potrebbe avere pochi anni di vita: 10 o 50 al massimo.
“Per rallentare il ritmo degli effetti negativi che i cambiamenti climatici stanno avendo sulle specie in tutto il mondo – avverte Simon Stuart – dobbiamo lavorare per ridurre il consumo di energia da combustibili fossili”. Ma anche i livelli di contaminanti tossici nei mari artici, la crescita del numero di imbarcazioni che ne solcano le acque e soprattutto l’aumento di esplorazioni gasifere e petrolifere in quelle “nuove” terre. Cosa improbabile, ora che la stessa Groenlandia sta pensando all’indipendenza dalla Danimarca, per godersi tutte le ricchezze che stanno in un sottosuolo finora inesplorato.
verdi, Bonelli: caccia incendi e siccità dimissioni di Birindelli, Polverini rispetti sentenza Tar
COMUNICATO STAMPA
CACCIA, INCENDI E SICCITA’
BONELLI (VERDI): DIMISSIONI IMMEDIATE BIRINDELLI, POLVERINI RISPETTI SENTENZA TAR
In merito alla sentenza del TAR, che ha sospeso la preapertura della stagione venatoria prevista per il 1° e 2 settembre, è intervenuto il Presidente dei Verdi Angelo Bonelli, che ha dichiarato: “Accogliamo con favore la sentenza del TAR che ha sospeso la preapertura della stagione venatoria ed a tal proposito chiediamo le immediate dimissioni dell’Assessore Birindelli, che non è neppure stata in grado di comprendere quanto la fauna selvatica fosse ridotta allo stremo a causa della prolungata siccità e dei numerosi incendi, che hanno distrutto ambienti preziosissimi per la sopravvivenza degli animali. Chiediamo alla Polverini innanzitutto di rispettare la sentenza del TAR e quindi di annullare le preaperture, ma le chiediamo di più, ovvero, come nelle sue facoltà in base alla legge nazionale sulla caccia, di sospendere completamente la stagione venatoria, in considerazione delle particolari condizioni ambientali e climatiche, in presenza delle quali, l’apertura della stagione venatoria rappresenterebbe soltanto il colpo di grazia per animali in gravissima difficoltà.”
ROMA 30 AGOSTO 2012
UFFICIO STAMPA
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referendum days Roma si muove il 31 agosto
Per migliorare la qualità della vita di chi ci vive, Roma ha bisogno di rivoluzionare le politiche dei trasporti, dei rifiuti, dell’urbanistica, dei diritti e dei servizi alla persona.
Per raccogliere entro il 5 ottobre le 50 mila firme previste dalla legge serve l’impegno di tutti.
Per il 31 agosto, 1 e 2 settembre abbiamo organizzato i Referendum Days: 100 tavoli in giro per la città per consentire ai romani di firmare i referendum.
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RomaSìMuove
Siete pronti? Ultime ore di preparativi e poi...Referendum Days nella Capitale!
Stiamo contattando tutti i volontari, aggiornando il sito web con la lista di tutti i tavoli, scrivendo a tutti i media per cercare di informare il maggior numero di romani...
Roma Sì Muove, e tu?
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Referendum Days - Roma Sì Muove - 8 Referendum per Roma
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31 agosto, 1 e 2 settembre, 100 tavoli in giro per la Capitale, scopri dove firmare!http://www.romasimuove.it/referendumdays/
mercoledì 29 agosto 2012
Fusti tossici? cercate poco più in là...
Il Caffè di Latina in distribuzione da domani mattina
http://www.ilcaffe.tv/pdf/latina248/pageflip.html (1.a pagina)
Poi a pagina 6 http://www.ilcaffe.tv/pdf/latina248/pageflip.html
Circeo respinto il ricorso della Monaco per il porto
L’epilogo della battaglia legale per la realizzazione del nuovo porto
Ricorso impossibile
Il Consiglio di Stato respinge le istanze della «Monaco»
I M P RO C E D I B I L E il ricorso
della «Monaco» al Consiglio
di Stato, ieri l’udienza. Il giudice
ha stabilito che, con il
ritiro della concessione da
parte del Comune di San Felice
Circeo, è ormai cessato il
motivo del contendere. Si è
svolta nella giornata di ieri
l’udienza davanti al Consiglio
di Stato a seguito del ricorso
che la società «Monaco» aveva
presentato, chiedendo la
riforma dell’ordinanza cautelare
resa dal Tar del Lazio in
Camera di Consiglio il 21 giugno.
Un esito prevedibile,
quello dell’udienza di ieri, come
si può capire dalle dichiarazioni
rilasciate nella giornata
di lunedì dal Vicesindaco di
San Felice Circeo, Egidio Calisi.
«Venerdì 24 agosto – ave -
va spiegato Calisi – abbiamo
depositato agli atti il ritiro
della concessione demaniale
della società Monaco. La decisione
– ha puntualizzato – è
stata presa dopo aver vagliato
con attenzione non solo l’iter
procedurale che era stato seguito,
ma esaminando anche i
vari pareri e soprattutto avendo
constatato il cambiamento
dello stato dei luoghi e avendo
preso in considerazione
il
fatto che la
creazione di
un nuovo punto
di ormeggio
avrebbe determinato
il divieto
di balneazione
per
quattrocento
metri lineari.
Adesso – ave -
va poi ipotizzato
in merito
al l’udienza al
Consiglio di
Stato –, se ragioniamo
per
analogia con quanto deciso
dal Tar in un altro episodio
sempre inerente una vecchia
concessione della Monaco poi
ritirata in autotutela, il giudice
dovrebbe prendere semplicemente
atto della cessazione
del motivo del contendere». E
così è stato. Il ritiro della concessione,
comunque, si basa
su questioni prettamente tecniche
e su alcune anomalie
che sono state riscontrate. Tra
queste, in primis, la stessa
procedura seguita. Quando la
Monaco ottenne la seconda
concessione, ossia nel 2011,
non fu rispettato il criterio
della pubblica evidenza, per
cui fu di fatto impedito a
chiunque di presentare delle
potenziali domande concorrenti.
Oltre a questo, il mancato
rispetto dell’articolo 5 del
Pua, che prevede la realizzazione
di opere di pubblico
servizio, e l’assenza di diversi
pareri, tra cui la Valutazione
d’impatto ambientale e quella
del Genio civile per le opere
marittime.
Federico Domenichelli Latina Oggi 29 agosto 2012
solo l'Europa può salvare ambiente: puzza TMB Ama via Salaria
RIFIUTI -
BONESSIO (VERDI), PUZZA IMPIANTO TMB AMA VIA SALARIA: RESTA SOLO L’EUROPA.
“Inoltre,
pur sapendo che i tempi non coincidono con l'emergenza specifica
dell'impianto di via Salaria, su questo tema ci attiveremo anche a
livello legislativo
presentando, per tramite del Consigliere Regionale Angelo Bonelli, una
proposta di Legge regionale sulla regolamentazione dell'emissione di
odori molesti.”
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PER CHI VIVE E LAVORA NEI QUARTIERI VICINI, QUESTA NON E' VITA !
“Basta!
Questa è l'unica parola che sono ormai disposti a pronunciare tutti
coloro che vivono e lavorano nei quartieri di Villa Spada, Fidene,
Serpentara
e Nuovo salario situati nei pressi dell'impianto TMB AMA di via Salaria
a Roma. Dopo essere rimasti inascoltati, o addirittura presi in giro
con interventi palliativi e inutili da tutte le istituzioni locali, ai
residenti di quei quartieri non rimane che provare
a rivolgersi alla Comunità Europea chiedendo un intervento diretto
sulle autorità italiane.” Lo dichiara Nando
Bonessio, Presidente dei Verdi del Lazio.
“Attraverso il Gruppo dei Verdi Europei, abbiamo allertato la
Commissione
Petizioni del Parlamento europeo, comunicando che alla ripresa dei
lavori parlamentari riceveranno un’urgente richiesta di audizione
corredata da un dossier ormai composto da diverse centinaia
di pagine,” “Da quando l'impianto di Trattamento Meccanico Biologico è
andato in funzione a pieno regime (vengono trattate 700 tonnellate al
giorno di rifiuti indifferenziati e c’è la proposta di un’ulteriore
ampliamento) nell'intera zona non è più possibile
parlare di 'qualità della vita', in quanto queste parole rischiano di
non avere alcun senso. Si può definire 'vivere' dover rimanere serrati
in casa, con la calura a circa 40 gradi, perché se apri le finestre o
provi a uscire un odore nauseabondo ti assale
lasciandoti in balia di insostenibili conati di vomito ? Comprendiamo
l'esasperazione dei residenti che quest’estate hanno inviato centinaia
di segnalazioni alla ASL, all'ARPA, al Comune, al Municipio, all'AMA
senza ottenere alcuna risposta. La loro disponibilità
a manifestare sempre pacificamente, come è stato sino ad ora, il loro
'diritto alla salute e a una vita normale' è chiaramente giunto al
limite.”
“Per
questo li sosterremo in qualsiasi prossima iniziativa vorranno
organizzare per attivare una protesta che, sicuramente, dalla prossima
volta sarà
eclatante cercando di costringere le istituzioni ad assumersi ognuna le
proprie responsabilità. Cosa ha fatto l'AMA sino a ora ? Perché gli
interventi, se effettivamente sono stati realizzati, non hanno prodotto
alcun miglioramento della situazione ? Perché
la Regione Lazio, a differenza di altre Regioni come Lombardia e
Sicilia, non ha una normativa che tutela i cittadini dagli 'odori
molesti'?”.
“Come
Gruppo Verdi al Consiglio regionale del Lazio, chiederemo una nuova
audizione dell'AMA e degli assessori del Comune e della Regione, alla
presenza del Comitato cittadini Villa Spada, per capire cosa
si intenda fare nell'immediato.
La
questione dell'impatto degli impianti di trattamento rifiuti nell'aree
residenziali del Comune di Roma è una questione che a pieno titolo deve
entrare
nell'agenda dell'emergenza rifiuti Lazio che sta affrontando il
Commissario prefetto Sottile insieme alla Regione e al Comune.
L'impianto AMA deve subito tornare a un regime di 350 tonnellate al
giorno di rifiuti trattati che non dava gravi problemi di emissioni
odorigene e deve essere reso noto ai cittadini un cronoprogramma di
delocalizzazione/chiusura. Per fare questo l'unica possibilità è far
crescere quella differenziata porta a porta alla fonte che, di fatto,
rende inutili gli impianti TMB che trattano il rifiuto
talquale.”
Roma, 29 agosto 2012
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sequestro stabilimenti balneari operazione Nettuno, verdi restituire mare libero ai cittadini
NETTUNO
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BONESSIO
(VERDI): OPERAZIONE NETTUNO CONFERMA NECESSITA' CONTROLLI. CON
REFERENDUM ROMASIMUOVE RESTITUIREMO MARE LIBERO A CITTADINI
"L'operazione
congiunta della Capitaneria di Porto, dei Carabinieri del Reparto
Navale e della Polizia e della Squadra Nautica della Polizia di Nettuno
che hanno portato al sequestro di
3 stabilimenti balneari per occupazione abusiva di suolo pubblico
dimostrano quanto sia necessaria la presenza delle istituzioni e dello
Stato, nel controllo di beni comuni come è il mare. Un bene che sempre
più spesso, soprattutto nel Lazio è sottratto ai
cittadini, cui non è consentito il libero accesso, come noi Verdi ed
Ecologisti denunciamo da tempo". Lo dichiara Nando Bonessio, presidente
dei Verdi del Lazio.
"Casi
come quello riscontrato a Nettuno, rappresentano un danno nei confronti
dei cittadini e dello stesso Stato. Anche per questi motivi, invitiamo i
cittadini a firmare i Referendum
di RomaSìMuove, per cambiare la città dal basso, e per restituire il
mare libero a tutti. Uno dei quesiti del referendum infatti prevede
proprio
il libero accesso dei bagnanti al mare ed il
ripristino della visibilità del mare di Roma, attuando un riequilibrio
al 50% tra spiagge libere e attrezzate”.
Roma, 29 agosto 2012
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ecco la ferma risposta dell'opposizioni chiarimenti su scavi e fusti
ed ecco la ferma risposta della finta opposizione, "diversamente" maggioranza, la cellula dormiente e silente risponde prontamente chiedendo chiarimenti sui fusti e sulla discarica
prima immagine in alto http://www.archivioimmaginicinema.com/IPPOPOTAMI.jpg
seconda immagine http://www.archivioimmaginicinema.com/catalo12.jpg
prima immagine in alto http://www.archivioimmaginicinema.com/IPPOPOTAMI.jpg
seconda immagine http://www.archivioimmaginicinema.com/catalo12.jpg
tutto sugli scavi alla ricerca dei fusti: in diretta riunione di maggioranza
La maggioranza rompe gli indugi, trasmette tutto in diretta on line dagli scavi nella discarica alla ricerca dei fusti. Smentiti ancora una volta gli scettici, i cittadini, le associazioni e gli ambientalisti. Ristabilita la verità Ecco la riunione di maggioranza mentre prende l'importante decisione:
http://www.antoniodecurtis.com/foto/foto27.jpg
http://www.youtube.com/watch?v=YPM6Zs7sUYw
http://www.antoniodecurtis.com/foto/foto27.jpg
http://www.youtube.com/watch?v=YPM6Zs7sUYw
http://www.youtube.com/watch?v=YPM6Zs7sUYw&feature=player_detailpage#t=256s
Miseria e Nobiltà
Caricamento in corso...
83891
Caricato da finestrasulcortile
in data 07/apr/2007
martedì 28 agosto 2012
acciaio più importante della salute, Gip Todisco sollevata dall'incarico
UN
FATTO MOLTO GRAVE. IL TRIBUNALE DI TARANTO HA DECISO DI TOGLIERE AL GIP
TODISCO LA GESTIONE DEL SEQUESTRO DEGLI IMPIANTI DELL'ILVA PER DARLI
ALLA PROCURA. INOLTRE, FERRANTE, PRESIDENTE DEL CDA DELL'ILVA, RITORNA
AD ESSERE IL CONTROLLORE DI SE STESSO. Siamo in attesa di saperne di
più, ma questa potrebbe rappresentare una vera sconfitta per la città
assetata di giustizia. fabio matacchiera http://www.facebook.com/EcologistiRetiCivicheVerdiLazio
Pd anzichè opposizione diversamente maggioranza?
Pd partito non di
opposizione ma “diversamente” di
maggioranza. Non so se qualcuno, a Latina e provincia, pensa che il Pd sia
un partito di opposizione alla straripante maggioranza di destra o centro
destra o come la volete chiamare. In altre parole non so se i cittadini, più o
meno attenti e informati, sappiano dove si sia concentrata e adoperata (si fa
per dire) questa presunta opposizione. Sulla gestione dell’acqua che (in base
al referendum) dovrebbe essere pubblica,
nella conferenza dei sindaci che anziché ratificare le decisioni prese
altrove (guarda caso contro cittadini e amministrazioni, contro il rispetto
della legge e degli stessi referendum?)? nella riduzione delle tariffe (che
invece diminuire in base all’esito referendario addirittura aumentano)? Nella scarsa
efficienza che genera proteste in tutta la provincia? Che la provincia di
Latina perda migliaia di posti di lavoro l’anno lo dicono le statistiche, la
camera di commercio, la Confindustria (quindi non esattamente forze di
opposizione) . Una opposizione degna di
questo nome farebbe un progetto, una proposta alternativa. Per esempio nel turismo, dove invece c’è un altro grido
di allarme da nord a sud, dove tutte le programmazioni in favore del
miglioramento dell’offerta (quindi posti di lavoro e incassi per il settore)
vengono disattese? Per esempio nella cultura.
Nelle energie naturali e rinnovabili:
non solo e sempre terra di conquista, ma progettazione, sperimentazione,
laboratori, produzione, cioè migliaia di
posti di lavoro l’anno. Aumentano i fatti di cronaca gravi segni di “infiltrazioni”
l’opposizione dovrebbe dare un segnale di discontinuità, tentando di dare un
segnale sociale ed economico forte per togliere la base che favorisce queste
situazioni. Scuole, giustizia, sanità,
strutture pubbliche e infrastrutture siamo sempre peggio. E l’”opposizione” come sempre scimmiotta la
maggioranza. Ancora diversamente maggioranza. In una provincia che continua a
perdere terreno, posizioni, opportunità (da
leggere in finanziamenti, posti di lavoro, miglioramento ambientale,
diminuzione di incidenti stradali, malattie) con traffico caotico, senza
spazi per mezzi di soccorso e di emergenza, per piste ciclabili, mobilità
pubblica e alternativa con il peggioramento costante del trasporto pubblico ci
aspettavamo uno scatto di orgoglio. Nulla.
Viene da pensare ad una cellula dormiente se non accondiscendente. Arriviamo ai rifiuti anche qui sempre
peggio. Criminalità, ritardi, inadempienze, differenziata ridicola e insufficiente,
discarica da ampliare con richiami e sanzioni dietro l’angolo. Senza contare
gli scavi per i fusti tossici. Più che un’opposizione sempre diversamente
maggioranza inutile e inesistente?
il confronto dei costi discarica Malagrotta con Italia e Europa, favole di Clini e Rizzo
Le favolette di Sergio Rizzo e del Ministro Clini sui costi della discarica di Roma
Oggi sul “Corriere della Sera” un osservatore autorevole come Sergio Rizzo ha scritto un articolo (“Il
gioco dell'Oca della discarica di Roma”) provando a spiegare l’incredibile
situazione della gestione dei rifiuti a Roma.
Rizzo conclude l’articolo scrivendo che “per anni e anni la classe
politica locale ha semplicemente fatto finta che il problema non esistesse. Il
motivo è semplice: smaltire i rifiuti nella discarica di Malagrotta costava talmente poco che ogni altro
sistema sarebbe stato meno conveniente dal punto di vista economico”.
Lunedì 27 agosto 2012 il Ministro Clini ha affermato un concetto
analogo: “conferire a Malagrotta rifiuti non trattati costava poco”.
Quale confronto ha predisposto l’autorevole giornalista Sergio Rizzo per concludere e
propinarci che la discarica di Malagrotta costava
“talmente poco”?
Quali analisi e studi approfonditi ha fatto predisporre il Ministro Clini dal suo Ministero per
dichiarare che “conferire a Malagrotta rifiuti non trattati costava poco”?
Abbiamo voluto verificare queste sorprendenti dichiarazioni.
Nel 2009 il costo a
tonnellata della discarica di Malagrotta era pari a 68 euro.Nella “Relazione annuale sullo stato dei servizi idrici, di gestione dei rifiuti urbani e sull’attività svolta - Anno 2009” predisposta dall’Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei rifiuti urbani della Regione Emilia Romagna emerge che, in Italia, la tariffa minima dello smaltimento in discarica è stata pari a 51,60 euro.
Quindi, la tariffa di Roma applicata dal signor Cerroni non è la più bassa in Italia.
Sempre nella relazione della Regione Emilia Romagna sono riportate le tariffe medie europee basate sulla indagine Cewep (dati riferiti al 2007 ed attualizzati al 2009).
La tariffa della discarica di Malagrotta (68 euro per tonnellata) è nettamente più alta delle tariffe medie del Belgio (50-60 euro), della Danimarca (20-60 euro), dell’Olanda (20-40 euro), della Spagna (20-50 euro) e della Svezia (30-50 euro).
Conviene, quindi,
esportare i rifiuti all’estero, piuttosto che pagare le salatissime tariffe imposte dal monopolista dei rifiuti di
Roma, il signor Cerroni.
Sempre nella “Relazione annuale sullo stato dei servizi idrici, di
gestione dei rifiuti urbani e sull’attività svolta - Anno 2009” predisposta
dall’Autorità regionale per la vigilanza dei servizi idrici e di gestione dei
rifiuti urbani della Regione Emilia Romagna sono riportate le singole voci di
costo che compongono la tariffa applicata per smaltimento in discarica dei
rifiuti urbani.
Considerando che il 41,7% dei costi di una discarica sono connessi agli
ammortamenti di realizzazione e che i costi di realizzazione della discarica di
Malagrotta, dopo 40 anni, sono stati ormai completamente ammortizzati, ne
deriva che la tariffa da applicare alla discarica di Malagrotta, pari a 68
euro, doveva essere ridotta come minimo del 41,7%.
Un guadagno enorme per il gestore della discarica di Malagrotta.
E qui, come succede troppo spesso in Italia, gli utili delle grandi imprese
davanti al fisco scompaiono, si smaterializzano: per cui nel 2009 la società
che gestisce la discarica di Malagrotta, la CO.LA.RI. Consorzio Laziale Rifiuti,
a fronte di un valore della produzione di 84.757.093 euro arriva a dichiarare
un utile di soli 642 euro.
In sintesi, il signor Cerroni gira in elicottero e la discarica di
Malagrotta ha riportato un utile di 53,5 euro al mese.
Ma questo né il Ministro Clini né il giornalista Rizzo l’hanno visto.
http://sotto-terra-il-treno.blogspot.it/2012/08/le-favolette-di-sergio-rizzo-e-del.html
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medici no alla centrale a turbogas rischio aria tossica
LA PROTESTA
I medici: «No alla centrale turbogas
a Presenzano, rischio aria tossica»
Ordine di Campobasso e Isde contrari alla struttura
tra Caserta e Molise: «Veleni in futuro anche nei cibi»
Redazione online07 agosto 2012© RIPRODUZIONE RISERVATA http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/7-agosto-2012/i-medici-no-centrale-turbogasa-presenzano-rischio-aria-tossica-2111343292511.shtml#.UDzrTPMdWjk.facebook
autostrada Roma Latina tutti gli elaborati di progetto
OPERAZIONE PARTECIPAZIONE: SCARICABILE IL PROGETTO DELL’AUTOSTRADA ROMA-LATINA PDF Stampa E-mail
Giovedì 07 Giugno 2012 06:49
http://www.verdilazio.it/notizie-lazio/541-progetto-autostrada-roma-latina.html
Gli Ecologisti e Reti Civiche Verdi Lazio sostengono l’azione del Comitato No Corridoio Roma-Latina e, dopo la grande assemblea del 4 giugno al Villaggio azzurro, promuovono un’ulteriore ‘operazione trasparenza’ che mira ad ampliare una necessaria ed auspicabile partecipazione dei cittadini: è ora disponibile a tutti il progetto della Bretella A12 Roma-Civitavecchia / Tor de’ Cenci.
Download dei file di progetto in PDF! http://www.verdilazio.it/notizie-lazio/542.html
PROGETTO DEFINITIVO DEL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE A12 "ROMA-CIVITAVECCHIA" PDF Stampa E-mail
Sabato 09 Giugno 2012 07:13
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ELABORATI GENERALI
Carte delle aree a tutela europea, nazionale e regionale _ A3
Planimetria di confronto 2004_2010 a
Planimetria di confronto 2004_2010 b
Planimetria di confronto 2004_2010 c
Planimetria di confronto 2004_2010 d
Corografia dei Comuni A3
Corografia generale di intervento A3
Corografia infrastrutture esistenti
Corografia inquadramento A3
Corografia d'insieme A3
Pianta del Piano Paesistico A _ A3
Pianta del Piano Paesistico B _ A3
Pianta del Piano Paesistico C _ A3
Progetto definitivo tav 1 _ A3
Progetto definitivo tav 2 _ A3
Progetto definitivo tav 3 _ A3
Progetto definitivo tav 4 _ A3
Progetto definitivo tav 5 _ A3
Progetto definitivo tav 6 _ A3
Carta della qualità ambientale per copertura ed uso del sottosuolo _ A3
Simulazioni d'opera
Carta dell'uso del suolo
Vincoli ambientali e paesaggistici A3
Vincoli delle valenze archeologiche A3
Il materiale è stato ottenuto grazie ad una richiesta di accesso agli atti inoltrata presso il Ministero a nome del Consigliere Regionale Angelo Bonelli.
L’opposizione alla bretella A12 Roma Civitavecchia/Tor dè Cenci-Latina trova pieno supporto da parte degli Ecologisti in quanto tale intervento favorisce esclusivamente il trasporto su gomma a discapito di quello su ferro, rappresentando un modello di mobilità arretrato ed insostenibile dal punto di vista ambientale.
In aggiunta a ciò il progetto, finalizzato a realizzare un’autostrada a pedaggio, comporterà una serie di sconvolgimenti nel territorio, con espropri, demolizioni di abitazioni ed attività commerciali, distruzione di due Siti di Importanza Comunitaria, tre aree archeologiche e due Riserve Naturali.
Tale intervento (dal costo di 500 milioni di euro per la sola tratta A12-Tor de Cenci ai quali andranno aggiunti gli ulteriori costi per la Roma-Latina pari a 2.720 milioni di Euro) avrà inoltre un gravissimo impatto anche sulla qualità della vita di migliaia di cittadini, peraltro mai interpellati a riguardo dalla pubblica amministrazione e che si ritroveranno un’imponente autostrada a pochi metri dalla propria abitazione.
Diciamo SI all’unico progetto sostenibile: la realizzazione della metropolitana leggera Roma-Pomezia-Ardea ed il potenziamento della rete ferroviaria pontina.
Diciamo NO al devastante progetto dell’Autostrada a pedaggio.
l'altra faccia della politica (1. parte) quella peggiore
I 2 amici e soci Craxi e Berlusconi
http://www.google.it/imgres?hl=it&sa=X&biw=1024&bih=603&tbm=isch&prmd=imvnso&tbnid=gMdhxlYbrXobYM:&imgrefurl=http://www.reporterliveitalia.info/2011/11/stesse-idee-stessa-fine-silvio-craxi.html&imgurl=https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkGMnjWWYZB0vuhwyuz85zBGFVT-280-hJve8n5OV4HSkJsiiYoGiRiARcJ8uvl6swRCJK6Dp8PWWCmjJ8bBRLpUN_YrW8LbKRxM2O0NR8D9l6r8JPKCU2d5NnpT0m8LoZO5QfVv84T8U/s1600/silvio-berlusconi-bettino-craxi.jpg&w=550&h=600&ei=Vnc8UJqpCJGk4ATTy4HgAw&zoom=1&iact=rc&dur=291&sig=114207811740120784610&page=1&tbnh=124&tbnw=114&start=0&ndsp=16&ved=1t:429,r:6,s:0,i:92&tx=74&ty=53
guarda come mangiano Alemanno, Bossi, Calderoli (padre del porcellum) e Polverini
http://www.google.it/imgres?num=10&hl=it&biw=1024&bih=603&tbm=isch&tbnid=xU-3QV040iv8HM:&imgrefurl=http://tg24.sky.it/tg24/politica/2011/06/20/ministeri_nord_scontro_lega_roma_maggioranza_governo_alemanno_polverini_pdl.html&imgurl=http://tg24.sky.it/static/contentimages/original/sezioni/tg24/politica/2010/10/06/incontro_bossi_alemanno_polverini_bossi_alemanno_3.jpg&w=738&h=462&ei=s3c8UMyMLuqk4AT7s4GADQ&zoom=1&iact=rc&dur=391&sig=114207811740120784610&sqi=2&page=1&tbnh=100&tbnw=159&start=0&ndsp=15&ved=1t:429,r:0,s:0,i:70&tx=54&ty=76
la faccia della vera politica 1. parte
George Washington, Mahatma Gandhi, John F. Kennedy, Nelson Mandela
http://www.google.it/imgres?imgurl=http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/b/b6/Gilbert_Stuart_Williamstown_Portrait_of_George_Washington.jpg/225px-Gilbert_Stuart_Williamstown_Portrait_of_George_Washington.jpg&imgrefurl=http://it.wikipedia.org/wiki/George_Washington&h=269&w=225&sz=8&tbnid=W4XGlzg5-XBdWM:&tbnh=112&tbnw=94&zoom=1&usg=__dTfaLQS_ZKGeITApGla8Dkes77M=&hl=it&sa=X&ei=YXQ8UM2GLOWM4gTjuoHoAw&ved=0CCMQ9QEwAA&dur=43
http://www.google.it/imgres?imgurl=http://cdn.blogosfere.it/rushhour/images/mahatma-gandhi-indian-hero.jpg&imgrefurl=http://rushhour.blogosfere.it/2008/01/mahatma-gandhi-assassinato-il-30-gennaio-1948.html&h=342&w=290&sz=22&tbnid=Y5H3sVDbwC8F1M:&tbnh=94&tbnw=80&zoom=1&usg=__Mox1k41k1k5axV2c1LcwOECEauM=&hl=it&sa=X&ei=2HQ8UJnSFOeQ4gSQlIDoBA&ved=0CCMQ9QEwAA&dur=627
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