martedì 29 maggio 2012
Giappone Fukushima appello per moratoria nucleare
APPELLO PER UNA MORATORIA NUCLEARE IN GIAPPONE E PER LA IMMEDIATA
RIMOZIONE DEL COMBUSTIBILE NUCLEARE DALL’IMPIANTO DI FUKUSHIMA
di ISDE ITALIA NETWORK
Con questo appello intendiamo rompere il muro di silenzio che, fuori dai
confini giapponesi, circonda la catastrofe di Fukushima. L’attuale
governo giapponese guidato dal premier Noda ha, di fatto, rinnegato la
volontà espressa dal suo predecessore dopo quella catastrofe di far
uscire il Paese dalla dipendenza dall’energia nucleare: ma nell’opinione
pubblica il dibattito è fortissimo e l’opposizione al nucleare cresce.
Sul piano internazionale si vuol far credere che gli incidenti sono
stati di poco conto, che la situazione è sotto controllo e le
conseguenze per la popolazione giapponese sono minime.
Ma la situazione è completamente diversa:
■nei tre reattori funzionanti al momento dell’incidente la quantità di
combustibile fuso, che nell’Unità 1 è fuoriuscito da vessel, è superiore
a quella fusa in tutti gli incidenti precedenti, ed è assolutamente
incontrollabile. L'affermazione che sia stato raggiunto lo "spegnimento a
freddo" dei reattori danneggiati è priva di senso, in quanto tale
definizione è riferibile solo ad un nocciolo integro, mentre i noccioli
delle unità 1, 2, 3 risultano parzialmente o totalmente fusi, con
perdita dei parametri di controllo tale per cui non si può escludere che
possano riacquistare localmente configurazioni critiche con ripresa
della reazione a catena.
■La situazione delle piscine del combustibile esausto non è stata
risolta e con il ripetersi di scosse sismiche di notevole intensità
rischia di provocare un nuovo incidente dalle conseguenze gravissime e
imprevedibili, anche a causa dello stoccaggio addensato delle barre. Un
gruppo di esperti dell’Ufficio di Gabinetto giapponese ritiene probabile
che nei prossimi anni possa avvenire un terremoto di grado 9 nella
faglia oceanica e uno tsunami con onde di altezza eccezionale che
colpirebbero non solo la centrale di Fukushima, ma anche molte altre.
■Nella regione Nord Est del paese la situazione rimane estremamente
preoccupante. La gravità della contaminazione radioattiva, sulla quale
le autorità giapponesi hanno esercitato fin dall’inizio degli incidenti
un cover-up, non accenna a diminuire. Sono migliaia le persone sradicate
per sempre dalla loro terra (comprese quelle trasferite, anche di
propria iniziativa, dalla zona inquinata di Fukushima), che hanno
perduto il lavoro e le prospettive per il futuro e vivono in
un’incertezza drammatica.
■Al contrario il governo giapponese minimizza la gravità della
contaminazione, ha alzato la soglia della contaminazione per i bambini e
si dimostra molto più preoccupato del ripristino della normalità
apparente che di salvaguardare la salute dei cittadini.
■Il 5 maggio scorso anche l’ultimo dei 50 reattori nucleari in
esercizio commerciale del Giappone, si è fermato per le periodiche
revisioni (che quest’anno riguardano anche test e adeguamenti
conseguenti agli incidenti di Fukushima) senza che ciò abbia
pregiudicato la fornitura di energia elettrica al paese. Si apre ora una
partita decisiva perché a fronte della volontà del governo e
dell’industria nucleare di riattivare le centrali quanto prima, si
sviluppano forti opposizioni delle popolazioni.
Riteniamo che questi problemi non riguardino solo il Giappone, ma
l’intera comunità internazionale e pertanto chiediamo alle autorità
giapponesi
■di non riattivare i reattori nucleari attualmente fermi;
■di intervenire urgentemente per estrarre e trasferire le barre di
combustibile dalle piscine gravemente danneggiate.
■di provvedere immediatamente, anche se tardivamente, all’evacuazione
dei bambini dalle zone contaminate.
■di favorire l’istituzione di un’autorità interdisciplinare e
internazionale sotto l’egida dell’Onu per risolvere la situazione di
Fukushima, data l’incapacità dimostrata dalla Tepco nella gestione
dell’incidente.
>>>FIRMA L'APPELLO
https://docs.google.com/spreadsheet/viewform?formkey=dG8xRndsTEtsS2pNdlFNYWxxb21TeWc6MQ
Primi
firmatari:
Harumi Matsumoto
Yukari Saito
Chie Wada
Angelo Baracca
Massimo Bonfatti
Marcello Buiatti
Ernesto Burgio
Giulietto Chiesa
Giorgio Ferrari
Antonietta Gatti
Patrizia Gentilini
Ugo Mattei
Stefano Montanari
Giorgio Nebbia
Giorgio Parisi
Paola Pepe
Adriano Rizzoli
Roberto Romizi
Alex Zanotelli
Monica Zoppè
Alberto Zoratti
BREVI NOTE SUI PRIMI FIRMATARI
Harumi Matsumoto, artista giapponese. Voce di punta dei cittadini
giapponesi contro il nucleare residenti in Italia.
Yukari Saito, giornalista e saggista giapponese, esperto linguistico dle
Centro Linguistico Interdipartimentale dell’Università di Pisa,
Presidente del Centro di documentazione Italo-Giapponese “Semi sotto la
Neve”, attivista nella lotta per i diritti umani e contro il nucleare.
Chie Wada, presidente Ponte fra Italia e Giappone – TomoAmici.
Angelo Baracca, professore di fisica presso l’Università di Firenze. Al
lavoro di ricerca e di insegnamento ha sempre affiancato l’impegno su
temi di carattere sociale. Fin dagli anni Settanta è stato attivo nel
movimento antinucleare ed ecopacifista. È stato tra i promotori del
Comitato Scienziate/i Contro la Guerra, nato nel 1999 durante i
bombardamenti nella ex-Iugoslavia.
Massimo Bonfatti, presidente di “Mondo in cammino”, attivo nelle
denuncia dei fallout nucleare e nella campagna per l’indipendenza
dell’OMS, coordina importanti progetti di gestione locale dei rischi
radioattivi e progetti internazionali di riconciliazione interetnica ed
interreligiosa.
Marcello Buiatti, professore di Genetica nell'Università di Firenze. E’
valutatore dei progetti U.E. in area biotecnologica, esperto del
Comitato Economico e Sociale U.E. per le questioni relative agli
organismi geneticamente modificati (OGM), membro della Commissione
internazionale per il cibo e della Fondazione per la Biodiversità.
Ernesto Burgio, medico Chirurgo, Pediatra. Coordinatore Comitato
Scientifico di ISDE-Italia. Membro del Comitato Scientifico di ARTAC
France (Association pour la Recherche Thérapeutique Anti-Cancéreuse), di
ENSSER (European Network of Scientists for Social and Environmental
Responsibility).
Giulietto Chiesa, giornalista e scrittore, è stato corrispondente da
Mosca per vent'anni, prima per l'Unità e poi per La Stampa. Autore di :
“La menzogna nucleare. Perche tornare all'energia atomica sarebbe
gravemente rischioso e completamente inutile". Ha fondato
"Megachip-Democrazia nella Comunicazione e ha dato vita a Pandora Tv.
Giorgio Ferrari, diplomato in Energia Nucleare. Ha lavorato per 41 anni
all’Enel, di cui circa 20, con il compito specifico di seguire la
progettazione, la costruzione e di effettuare tutti i controlli sul
combustibile nucleare di tutte le centrali dell’Enel (Latina,
Garigliano, Trino Vercellese e Caorso).
Antonietta Gatti, fisico, scopritrice del processo con cui le polveri
fini e ultrafini penetrano nell’ organismo, Consulente della Commissione
Senatoriale “Uranio Impoverito”, Consulente Tecnico per Procuratore
della Repubblica per il Procedimento penale per la Sindrome di Quirra.
Patrizia Gentilini, medico oncoematologo, fa parte del Coordinamento
Nazionale dei Comitati dei Medici per l'Ambiente e la Salute e
dell'Associazione contro Leucemie, Linfomi, Mieloma (AIL), associazioni
in cui ha trovato gli strumenti ideali per concretizzare il proprio
impegno in difesa dell'ambiente e della salute pubblica.
Ugo Mattei, professore di diritto internazionale comparato all'Hastings
College of the Law dell'Università della California a San Francisco,
presso cui ricopre la cattedra di Alfred and Hanna Fromm Professor of
International and Comparative Law, ed è professore di diritto civile
all'Università di Torino.
Stefano Montanari, ricercatore e studioso di nanopatologie, direttore
scientifico del laboratorio Nanodiagnostics di Modena, consulente di
Avigolfe, l’associazione dei reduci francesi dalle guerre del Golfo e
dei Balcani e della Foundation for Advancement of Science and Education
di Los Angeles per i problemi sanitari legati alle nanopatologie dei
sopravvissuti al crollo delle Torri Gemelle di New York.
Giorgio Nebbia, professore emerito di Merceologia dell' Università di
Bari; antesignano del movimento ambientalista italiano. La notevole mole
di lavoro e documenti da lui prodotti (riguardanti soprattutto
l’utilizzazione dell’energia solare e la dissalazione dell’acqua di
mare) depositato presso il Centro di Storia dell’Ambiente promosso dalla
Fondazione Luigi Micheletti.
Giorgio Parise, uno dei più autorevoli fisici mondiali. Con Carlo Rubbia
è l'unico fisico italiano membro della National Academy of Sciences
degli Stati Uniti d'America. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti
internazionali, fra cui la Medaglia Boltzmann per i suoi contributi alla
fisica statistica, il premio Dirac, il premio Galileo, il Premio
Lagrange e la Medaglia Max Planck.
Paola Pepe, ha creato e gestisce sul web il Network di ISDE Italia
Adriano Rizzoli, presidente e animatore dell’associazione ecologista
Nimby Trentino, attivo nelle battaglie contro gli inceneritori.
Roberto Romizi, medico, presidente ISDE Italia (International Society
Doctors for the Environment), coordinatore SIASS (Scuola Ambiente Salute
e Sviluppo Sostenibile). ISDE Italia è parte di ISDE Internazionale,
organizzazione accreditata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite,
presente, con oltre 40.000 medici in 90 paesi del mondo.
Alex Zanotelli, una delle voci più chiare e autorevoli della nonviolenza
in Italia. Missionario dei Padri Comboniani di Verona, ha diretto per
anni la rivista “Nigrizia” conducendo inchieste sugli aiuti e sulla
vendita delle armi del governo italiano ai paesi del Sud del mondo, è
l’ispiratore ed il fondatore di molti movimenti che hanno l’obiettivo di
creare le condizioni della pace e di una società solidale in cui gli
ultimi abbiano cittadinanza.
Monica Zoppé, biologa e ricercatrice presso il Laboratorio di Terapia
Genica e Molecolare, dell'Istituto di Fisiologia Clinica del CNR di
PISA; fa parte del comitato Scienziate e Scienziati contro la guerra.
Alberto Zoratti, laureato in Biologia, specializzato in Microbiologia e
con perfezionamento in Cooperazione Internazionale, collabora ed opera
nel Terzo settore. Si occupa di cambiamento climatico e di economia
solidale e internazionale per l'organizzazione equosolidale Fair.
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