mercoledì 23 maggio 2012
discarica dopo Malagrotta, il governo si divide su Corcolle. Difesa per Villa Adriana
Rifiuti, il governo si spacca su Corcolle. Ed è rivolta in difesa di
Villa Adriana
Il premier Monti dice sì al progetto di nuova discarica a Roma, ma
Ornaghi (Beni culturali) e Clini (Ambiente) guidano la fronda. A
settecento metri dalla "Malagrotta 2" c'è il sito archeologico
dichiarato patrimonio dell'umanità dall'Unesco. Contrario anche Alemanno
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/05/23/rifiuti-monti-dice-corcolle-governo-spacca-rivolta-villa-adriana/239872/
di
Redazione Il Fatto Quotidiano | 23 maggio 2012
Il presidente del Consiglio Mario Monti appoggia la nuova discarica di
Corcolle, che dovrebbe raccogliere i rifiuti di Roma al posto
dell’esausta Malagrotta, e subito riesplode la polemica. Si dissocia il
ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi, in linea con il titolare
dell’Ambiente Corrado Clini, mentre il comitato “Salviamo Villa Adriana”
promette battaglia in difesa del sito archeologico patrimonio
dell’Unesco che sorge a 700 metri dal progettato sito di smaltimento.
Tutto comincia con un comunicato di Palazzo Chigi in cui si legge che il
presidente Monti “ha confermato la propria fiducia” al commissario
delegato all’emergenza rifiuti, il prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro,
in merito alla discarica nel territorio di Corcolle, a due passi da
Villa Adriana. Nella nota si legge anche che Monti “ha espresso il
proprio convincimento che il Commissario saprà salvaguardare con le
opportune opere le falde acquifere ed evitare altre forme di
inquinamento dell’ambiente, assicurandosi che nella discarica venga
depositato solo materiale già trattato”.
Subito arriva la presa di distanza per ministro dei Beni culturali
Ornaghi: “Rimango contrarissimo” ha detto Ornaghi, che in passato
insieme al collega dell’Ambiente Clini aveva espresso una ferma
opposizione nei confronti della discarica in quell’area. “I vincoli
paesaggistici e archeologici che insistono su quell’area non sono
derogabili per nessun motivo”, ha chiarito. “Non possiamo permetterci
un’ondata di legittime critiche internazionali. Per il bene del Paese,
Villa Adriana e il suo ambiente storico-naturalistico non possono essere
sfregiati”.
A questo punto anche i ministri della Giustizia Paola Severino e
dell’Interno Anna Maria Cancellieri. ”Concordo con il ministro
dell’Interno Cancellieri sull’opportunità che la questione della
discarica di Corcolle sia discussa in Consiglio dei ministri, così da
valutare tutti gli aspetti su cui si sono pronunciati i colleghi Ornaghi
e Clini”, ha dichiarato il Guardasigilli. E il sindaco di Roma Gianni
Alemanno sottolinea “ancora una volta la contrarietà profonda al sito di
Corcolle. Ho chiesto al prefetto, prima di prendere qualsiasi
decisione, che ancora non c’è, di fare un confronto con me, con il
presidente della Regione Renata Polverini, con i ministri Clini e
Ornaghi per chiarire perché la scelta di Corcolle e non altri siti, che
erano stati indicati dal rapporto della Regione”.
Poi ci sono i comitati, che da mesi osteggiano il progetto del prefetto
Pecoraro. Dopo il placet di Monti annunciano una ”protesta bianca”,
un’“obbedienza civile”. Senza blocchi stradali, sit in e scontri, ma con
ricorsi in nome della Costituzione e una mobilitazione internazionale
del mondo ecologista e della cultura. Il comitato “Salviamo Villa
Adriana” è guidato dal principe Urbano Barberini, che commenta: “Il
premier Monti su Corcolle ha fatto un passo falso di proporzioni
mondiali ed è stato evidentemente mal consigliato. Ricordo che tra meno
di un mese l’Unesco, nella riunione di San Pietroburgo, ha messo
all’ordine del giorno la possibilità di togliere il prestigioso sigillo a
Villa Adriana nel caso la discarica venisse aperta”.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento