“Rifiuti
a pochi metri dalle case: è tutto fuorilegge”
GLI
ABITANTI HANNO GIÀ RACCOLTO 40 MILA DOLLARI PER ACQUISTARE PAGINE DI DENUNCIA
SUI QUOTIDIANI STRANIERI
“Ormai
noi non crediamo più a nessuno, ma siamo pronti alla disobbedienza civile”
di
Nello Trocchia
D
a queste parti non crediamo più a nessuno, solo alla nostra lotta
e determinazione”. I comitati che si
oppongono alla realizzazione della
discarica a Corcolle-San Vittorino, nei pressi di Tivoli, sono pronti ad ogni
iniziativa per bloccare la decisione del prefetto commissario Giuseppe Pecoraro
che ha avuto l'ok da Palazzo Chigi.
IN
DUE settimane è cambiato tutto.
Dopo
i pareri negativi dei ministri dell'Ambiente e dei Beni culturali l'ipotesi
sembrava tramontata.
In
quindici giorni la cava di Corcolle torna la soluzione per superare la crisi
rifiuti di Roma e la prevista chiusura della discarica di Malagrotta.
Una
battaglia, quella anti- discarica, che si allarga e attraversa i continenti.
“Oggi mi ha chiamato il New York Times –
spiega Urbano Barberini, coordinatore del comitato “Salviamo Villa Adriana” –- per
occuparsi della questione. Abbiamo lanciato una raccolta fondi e in poche ore
abbiamo raggiunto 40 mila dollari”. Serviranno per raccontare sui giornali e tv
la scelta folle di realizzare un invaso nell'area dove sorgeva la residenza
dell'imperatore Adriano. “Il professore californiano Bernard Fischer – c o n cl
ude Barberini – è tornato oggi in Italia per promuovere una serie di conferenze
stampa in giro per il mondo, a partire da Washington, con lo scopo di
sensibilizzare sul rischio discarica”. Si moltiplicano le petizioni firmate da
professori universitari delle più importanti università del mondo.
“SONO
TROPPE le ragioni per dire no. La vicinanza con
l'area di rispetto di Villa Adriana – d e nu n c i a Gianni Innocenti, comitato
“Uniti contro discarica” – è di 700 metri. Il sindaco di Tivoli ha fatto
calcolare quella dalle prime case, siamo sui 450 metri, in violazione della
normativa vigente”. La cava, futura discarica, sorge in un'area a rischio idrogeologico.
A bocciare il sito, l'autorità di bacino del fiume Tevere con due pareri
negativi. Anche la commissione parlamentare Ecomafie ha giudicato il sito
inidoneo, evidenziando l'intricato intreccio affaristico dietro la proprietà
del sito.
I
Verdi, con il presidente Angelo Bonelli, hanno presentato un esposto in Procura
chiedendo il sequestro
dell'area.
Oggi ci sarà un Consiglio dei ministri nel quale si parlerà anche della
questione discarica. Ieri sera il responsabile dei Beni culturali, Lorenzo
Ornaghi, si è recato sul sito di Corcolle dopo aver più volte minacciato le dimissioni
per difendere la sua posizione. Il sindaco della Capitale Gianni Alemanno che, più
volte, ha detto no a Corcolle, invece, alle telecamere del fa
t t o q u otidiano. it spiega: “ Dimissioni? No,
valuto altre iniziative”. Il prossimo passo è la Conferenza dei servizi,
intanto c'è un altro ostacolo lungo la road map tracciata
dal prefetto Pecoraro: il ricorso al Tar presentato dalla società proprietaria
del terreno.
“Siamo
pronti a fare disobbedienza civile – spiegano i comitati – non vogliamo che la
nostra storia diventi una pattumiera”.
Il fatto quotidiano 25 maggio 2012
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