giovedì 24 maggio 2012

discarica Corcolle rifiuti a pochi metri dalla case è fuorilegge


“Rifiuti a pochi metri dalle case: è tutto fuorilegge”
GLI ABITANTI HANNO GIÀ RACCOLTO 40 MILA DOLLARI PER ACQUISTARE PAGINE DI DENUNCIA SUI QUOTIDIANI STRANIERI
“Ormai noi non crediamo più a nessuno, ma siamo pronti alla disobbedienza civile”

di Nello Trocchia
D a queste parti non crediamo più a nessuno, solo alla nostra lotta  e determinazione”. I comitati che si oppongono alla realizzazione  della discarica a Corcolle-San Vittorino, nei pressi di Tivoli, sono pronti ad ogni iniziativa per bloccare la decisione del prefetto commissario Giuseppe Pecoraro che ha avuto l'ok da Palazzo Chigi.
IN DUE settimane è cambiato tutto.
Dopo i pareri negativi dei ministri dell'Ambiente e dei Beni culturali l'ipotesi sembrava tramontata.
In quindici giorni la cava di Corcolle torna la soluzione per superare la crisi rifiuti di Roma e la prevista chiusura della discarica di Malagrotta.
Una battaglia, quella anti- discarica, che si allarga e attraversa i continenti. “Oggi mi ha chiamato il New York Times – spiega Urbano Barberini, coordinatore del comitato “Salviamo Villa Adriana” –- per occuparsi della questione. Abbiamo lanciato una raccolta fondi e in poche ore abbiamo raggiunto 40 mila dollari”. Serviranno per raccontare sui giornali e tv la scelta folle di realizzare un invaso nell'area dove sorgeva la residenza dell'imperatore Adriano. “Il professore californiano Bernard Fischer – c o n cl ude Barberini – è tornato oggi in Italia per promuovere una serie di conferenze stampa in giro per il mondo, a partire da Washington, con lo scopo di sensibilizzare sul rischio discarica”. Si moltiplicano le petizioni firmate da professori universitari delle più importanti università del mondo.
“SONO TROPPE le ragioni per dire no. La vicinanza con l'area di rispetto di Villa Adriana – d e nu n c i a Gianni Innocenti, comitato “Uniti contro discarica” – è di 700 metri. Il sindaco di Tivoli ha fatto calcolare quella dalle prime case, siamo sui 450 metri, in violazione della normativa vigente”. La cava, futura discarica, sorge in un'area a rischio idrogeologico. A bocciare il sito, l'autorità di bacino del fiume Tevere con due pareri negativi. Anche la commissione parlamentare Ecomafie ha giudicato il sito inidoneo, evidenziando l'intricato intreccio affaristico dietro la proprietà del sito.
I Verdi, con il presidente Angelo Bonelli, hanno presentato un esposto in Procura chiedendo il sequestro
dell'area. Oggi ci sarà un Consiglio dei ministri nel quale si parlerà anche della questione discarica. Ieri sera il responsabile dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, si è recato sul sito di Corcolle dopo aver più volte minacciato le dimissioni per difendere la sua posizione. Il sindaco della Capitale Gianni Alemanno che, più volte, ha detto no a Corcolle, invece, alle telecamere del fa t t o q u otidiano. it spiega: “ Dimissioni? No, valuto altre iniziative”. Il prossimo passo è la Conferenza dei servizi, intanto c'è un altro ostacolo lungo la road map tracciata dal prefetto Pecoraro: il ricorso al Tar presentato dalla società proprietaria del terreno.
“Siamo pronti a fare disobbedienza civile – spiegano i comitati – non vogliamo che la nostra storia diventi una pattumiera”.
Il fatto quotidiano 25 maggio 2012

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