Discarica a Borgo Montello
"Il sindaco non riesce a trovare 10 minuti per incontrare i cittadini?"
Giovedì si è tenuta la riunione a Roma convocata dalla Regione Lazio per tentare di affrontare il problema rifiuti in provincia di Latina. Non se ne conosce l'esito. Sui rifiuti spesso si nascondono terribili segreti. Così come si potrebbero nascondere nella discarica di Borgo Montello in base alle dichiarazioni dei pentiti di camorra, alle analisi, ai riscontri degli enti e degli organi competenti. Rifiuti tossici e fanghi inquinanti provenienti dalle società del Nord, ma anche da Svizzera, Francia e Germania. Secondo le cronache erano informati magistrati, Commisione parlamentare ecomafia, alla Scuola superiore di polizia, tecnici dell'Enea. Secondo gli esperti per bonificare le aree inquinate della discarica servivano 26 miliardi delle vecchie lire che non erano a disposizione allora era meglio che lo scandalo non uscisse fuori. Ancora una volta scende il silenzio. Lo stesso silenzio dopo il dossier sulla discarica nella conferenza stampa del 30 marzo reso pubblico dalle associazioni Libera e Legambiente. In un paese normale se non ci fossero state risposte dalle istituzioni le forze politiche, almeno quelle di opposizione sarebbero intervenute. Così la società civile, i cittadini, le altre associazioni. Il passato insegna che quando c'è il silenzio, quando le istituzioni non intervengono, non parlano, non rispondono i cittadini devono temere anche per la loro salute, oltre che per l'ambiente e i loro beni deprezzati dall'inquinamento. In questa situazione gravissima più volte denunciata come si possono difendere i cittadini? A chi si possono rivolgere per avere informazioni su cosa si rischia a convivere (qualche volta morire) con la discarica? Dopo le promesse elettorali di un anno fa durante la campagna per l'elezione del sindaco di Latina i principali candidati e l'attuale sindaco promettevano un intervento. Sono 9 mesi che i cittadini che subiscono i danni, le emissioni moleste (in italiano puzze), l'inquinamento delle falde, il traffico pesante, il rumore, oltre al danno paesaggistico un incontro con il massimo esponente comunale che dovrebbe garantire la salute pubblica: il sindaco. Ma Giovanni Di Giorgi non ha tempo per incontrarli questi cittadini. Nemmeno risponde ne per informare o promettere almeno una data, possibilmente entro la primavera del 2016 quando scadrà il suo mandato. Cosa succede o cosa potrebbe succedere nella discarica di Borgo Montello? Quale sarà la posizione del comune di Latina in merito ad un'eventuale emergenza discarica per via delle sanzioni della comunità europea se non si provvede alla differenziata e alla lavorazione dei rifiuti solidi urbani? Quando e come inizieranno questi famosi scavi per i fusti tossici interrati? Qual è l'iter burocratico per il rinnovo delle autorizzazioni ai 2 impianti di discarica di Borgo Montello che sono scadute il 6 aprile scorso? E' possibile che una parte dei rifiuti della provincia di Roma, per effetto del nuovo piano regionale dei rifiuti, venga inviato nella discarica di Borgo Montello? Quando cominceranno le ricerche per verificare la gravità dell'inquinamento delle falde sotterranee? Come sarà garantito il diritto all'informazione e alla partecipazione di questi eventi ai cittadini? Questi sono alcuni degli interrogativi che hanno spinto i cittadini di Borgo Montello e le associazioni (Libera, Legambiente) a richiedere, nuovamente, vista la mancata risposta delle precedenti istanze, al Sindaco di Latina, un incontro urgente. Non c'è dubbio che il Sindaco garantirà la salute dei cittadini, come impone la legge al massimo responsabile comunale, ma si vorrebbe sapere come e quando. In allegato le richieste della Signora Carla Piovesan, dell'Associazione Libera e Legambiente. "Egregio signor Sindaco, rinnovo la richiesta di appuntamento gia' inoltrata telefonicamente diverse volte a partire dal mese di luglio. Ma nonostante io abbia specificato l'urgenza e la gravità della situazione che nei mesi estividiventa insostenibile, sia via fax che per le vie brevi direttamente alla sua persona, non c'e' stato ad oggi nessun riscontro. Ora gentilmente torno a chiederLe, anche a nome della piccola comunità che rappresento e che Lei ha conosciuto personalmente durante la campagna elettorale, di dedicare 10 minuti del suo prezioso tempo per un incontro. Augurandole buon lavoro, porgo distinti saluti. Carla Piovesan" questa la lettera ovviamente dei cittadini, alla quale si associano Libera, Legambiente, Pontinia Ecologia e Territorio. www.parvapolis.it
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