domenica 10 marzo 2013
trasporti e poppate adotta un parlamentare M5S
Il futuro dell'Italia è nelle loro mani. Ma non possono lavorare per noi. Sono gli unici tra 56 milioni persone che nella storia repubblicana hanno dovuto affrontare un trasloco per lavoro. Oppure che si devono organizzare come genitori che lavorano. Quindi se volete il bene dell'Italia, se volete che abbiano pure tempo per noi, oltre ai collaboratori ovviamente pagati da noi, oltre alla scuola per capire cos'è la politica, un documento, un atto, una legge e la costituzione offritevi volontari come badanti, baby sitter o aiuto traslocatori o come domestici o quello che volete voi. La crisi morde e non aspetta.
LA CAPOGRUPPO Traslochi
e poppate, lasciateci stare Il fatto quotidiano 9 marzo 2013
L’annuncio è stato chiaro: gli unici titolati a parlare,
sono i due capigruppo votati da deputati e
senatori. Eppure, Roberta Lombardi e Vito Crimi, appena
nominati, fanno sapere che per le chiacchiere
non c’è tempo: “C’è un paese da ricostruire e ci sono
163 parlamentari del Movimento 5 Stelle di tutta Italia
che si stanno preparando a questa sfida - spiega la
Lombardi sul sito del Movimento - per fare le interviste
di tempo ce ne sarà”. D’accordo. Solo che per
argomentare le giornate indaffarate, la neo capogruppo
finisce per esagerare un po’. Racconta di “studenti
che devono trovare il modo di essere presenti in Parlamento
senza però mandare a monte i loro studi”.
Descrive “mamme e papà” che “stanno cercando di
spartirsi i compiti con i loro compagni chiedendo anche
la collaborazione di parenti
e amici”. Sottolinea che
“in alcuni casi i figli sono talmente
piccoli che non si possono
separare dalle mamme
che li allattano ancora”. Ci
sono case da cercare, meglio
senza agenzia, e “camioncini
e macchine station wagon
per fare i traslochi senza
spendere troppo”. E ancora:
“Trovare i collaboratori”. E
“come se non bastasse: si studia”.
In Rete, la disperazione
della Lombardi non ha fatto breccia. Perché è la vita
quotidiana di tutti quelli che lavorano. “Il lamento è
fuori luogo, dato che in molti abbiamo figli lattanti e
dobbiamo organizzarci la vita lavorativa e affettiva”.
“Io vivo da 5 anni in una città che non è la mia di
origine, ho 2 figli piccoli e nessun parente che mi aiuti.
(...) Ora per favore, basta piangersi addosso”. “La continua
ricerca di dimostrare quanto siamo bravi a risparmiare
ci può portare al fanatismo (...) Spendete
sti soldi pubblici per l’agenzia e non paralizzate il paese
con la sindrome della verginella santa... Buon lavoro
a tutti noi”.
Il titolo del post della Lombardi è “Giornalisti, dateci
tregua”. E c’è chi si fa prendere dalle manie di persecuzione:
“Ragazzi per cortesia togliete le mie foto da
facebook - scrive la neo eletta Paola De Pin - Lo sapete
siamo sotto tiro, i cecchini ci aspettano, facciamo
squadra..”.
Twitter: @paola_zanca
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