sabato 23 marzo 2013

Circeo, Sabaudia, Pontinia le vie dell'amianto e le bonifiche?

Sabaudia, la lettera dell’Ona inviata circa un anno fa all’amministrazione
Le vie dell’amianto
Nessuna risposta sul censimento delle coperture «sospette» sul territorio
Sabaudia, la lettera dell’Ona inviata circa un anno fa all’amministrazione Le vie dell’amianto Nessuna risposta sul censimento delle coperture «sospette» sul territorio Non si conoscono i dati sui controlli effettuati in campagna e nelle aziende E’ passato quasi un anno dalla lettera scritta all’amministra - zione comunale da Antonio Dal Cin, 42 anni di Sabaudia responsabile e coordinatore nazionale del settore Esposti vittime amianto dei militari a p p a r te n e n t i alla Guardia di Finanza Ona. Da allora cosa è cambiato? Niente. Forse perchè il problema maggiore non è quello di rimuovere le lastre di eternit a bb a n do n at e per le strade di campagna. Lo sforzo che si chiedeva era molto più grande per il semplice motivo che richiedeva l’impegno di bussare direttamente a casa dei cittadini. Stiamo parlando di quel famoso censimento delle coperture in amianto cemento e non solo, un compito spigoloso, sicuramente ma necessario se davvero si vogliono adottare provvedimenti efficienti per «disintossicare» il territorio. Sanzioni varie nei confronti di privati sono state anche elevate, ma piccole cose come si suol dire. Niente si è mosso rispetto alle grosse coperture di aziende piuttosto che di capannoni agricoli né in termini di bonifica né di manutenzione. Eppure esistono anche cause eccellenti come quella di quei lavoratori della Posillipo che per anni lavorarono sotto le coperture di amianto. Domanda: i tetti dei cantieri sono stati completamente bonificati? Difficile capirlo da fuori. Certo se così non fosse si tratterebbe di una vera e propria bomba ecologica alle porte del Parco Nazionale. Ma questo è solo un esempio e tutto da verificare. Le vie dell’amianto sono comunque davvero molte. Ci sono quelle in cui materialmente, con cadenza quasi settimanale vengono scaricate montagne di rifiuti, tratti di confine tra i comuni di San Felice Circeo, Sabaudia, Pontinia e Terracina. Ci sono poi delle vie invisibili come quelle percorse dalle fibre di amianto, 1.300 volte più sottili di un capello umano. M.S.G. San Felice, resta comunque alto il rischio per le discariche abusive Eternit vista mare, i balneari smentiscono Decine le lastre scaricate nelle strade di campagna CASO eternit a San Felice Circeo, non si fermano le polemiche. I cittadini iniziano a segnalare in maniera sempre più frequente i vari luoghi pubblici in cui sono presenti (spesso a causa dell’abbandono) lastre di eternit, talvolta anche in cattive o pessime condizioni. E proprio in questi casi, ossia quando il fibrocemento non è perfettamente integro, i rischi di inalare fibre di amianto è maggiore, come oramai ampliamente provato e documentato. A San Felice Circeo, così come in tante altre zone, vige la cattiva abitudine di trattare l’eternit come un qualunque rifiuto solido urbano. E come questo (altra pessima abitudine) viene gettato, spesso dopo essere stato frantumato – quindi incrementando il rischio che le fibre di amianto vengano rilasciate -, per strada, all’inter - no del bosco e in altre zone. Innumerevoli le segnalazioni sino ad ora in merito a discariche a cielo aperto contenenti frammenti o intere lastre di eternit, come ad esempio è stato fotografato lungo via Giacomo Leopardi e poi pubblicato sul portale «Decoro Urbano». Nelle scorse settimane, invece, alcuni cittadini avevano sollevato il possibile problema di eternit a copertura delle cabine di alcuni stabilimenti balneari di San Felice Circeo, come peraltro fu evidenziato all’interno di un esposto di circa tre anni fa dal circolo Larus Legambiente. Alcuni tra i diretti interessati, ossia gli operatori balneari, sono intervenuti sostenendo che invece il materiale posto a copertura sarebbe solo all’apparenza simile all’eternit, visto che quello presente nelle loro attività non conterrebbe fibre di amianto. Solamente specifiche analisi chimiche o l’intervento degli organi preposti e specializzati potrebbe quindi chiarire il dubbio. Alcuni cittadini di San Felice Circeo, in ogni caso, visti gli enormi rischi causati dall’inala - zione delle fibre di amianto (tumori e malattie croniche), si sono mobilitati e dichiarano «guerra» alle discariche abusive e ai luoghi pubblici con coperture in questo materiale ormai «bandito» dagli anni Novanta. Federico Domenichelli Libralato: mancano gli incentivi per le sostituzioni Bonifiche sempre più difficili NON è facile procedere alle bonifiche, sia per i costi che per le modalità. A fare una panoramica della situazione è il portavoce di Ecologia e Territorio Giorgio Libralato che, soprattutto nel territorio di Pontinia ha più volte segnalato la presenza di discariche di eternit. «Numerose sono state le industrie - commenta Libralato - e i capannoni dove hanno lasciato la salute molti pontini. Alcuni sono ancora utilizzati ma oltre alle attività di produzione l'eternit e l'amianto si trovano nelle campagne e in alcune abitazioni. Molte sono le discariche abusive lungo strade e fossati, nei campi o sotterrate ma oltre al solito fenomeno di inciviltà c'è anche il notevole costo per lo smaltimento che comprende il conferimento in discarica ma anche la necessità di rivolgersi ad una ditta specializzata. Non esiste inoltre un censimento vero del materiale ancora presente e quindi è difficile fare una stima in questo senso; purtroppo sono stati eliminati gli incentivi a sostituire le coperture contenenti amianto in cambio della realizzazione di coperture con impianti fotovoltaici; Nei tempi di crisi particolari che la provincia sta vivendo rimangono solo la sensibilità delle amministrazioni comunali che dovrebbero informare e sensibilizzare i proprietari e gli imprenditori e sostenere la sostituzione d e l l ' e t e rn i t » .http://www.latina-oggi.it/read.php?hash=4cec9b24a0481a65df60514e43778a93

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