01-02-2013
http://www.latinanotizie.it/articolo.php?id=27103
Riceviamo e pubblichiamo
Rivoluzione Civile è l’unica forza che vuole cambiare radicalmente la
politica della Regione Lazio e del Paese ponendosi come vera alternativa
al Monti biss. Così Sandro Ruotolo, candidato alla presidenza della
Pisana del movimento che fa capo al magistrato Pietro Ingroia, ha
presentato stamattina nel corso della conferenza stampa al Victoria
Residence Palace di Latina la neonata compagine che si presenterà sia
alle elezioni politiche che a quelle regionali del Lazio il 24 e 25
febbraio.
Per Ruotolo la Regione Lazio ha bisogno di una svolta per scrollarsi di
dosso gli scandali ultimi che l’hanno caratterizzata ed uscire da una
crisi economica ancor più evidente che in altre regioni. Reddito minimo
garantito per tutti i disoccupati e taglio immediato degli stipendi (non
più di 3mila euro al mese) e dei vitalizi dei futuri consiglieri ed
assessori regionali, nonché maggiore trasparenza nei movimenti dei fondi
ai gruppi consiliari. Fine dei commissariamenti della sanità e dei
rifiuti, che hanno solo portato a tagli indiscriminati senza risolvere i
problemi strutturali, aumentando la disoccupazione e la precarietà.
Bisogna ritornare alla sanità pubblica e spingere verso la green economy
che possano creare lavoro stabile e lavoratori stabili.
Da qui parte la rivoluzione civile nel Lazio. E la discontinuità
rispetto al passato può giungere solo da una reale politica del
cambiamento che viene dal basso, che dia voce e rappresentanza alla
società civile e sia impostata su ricette programmatiche ben diverse da
quelle che finora hanno solo aggravato la crisi. Un programma che punta
alla pulizia, alla trasparenza, alla tutela del territorio, dei diritti e
del lavoro. Un alternativo modello di governo, con al centro la
riconversione ambientale, produttiva, culturale, per creare nuova e
buona occupazione, recupero dei diritti costituzionali una vita migliore
per tutti in una Regione che ne avrebbe tutte le potenzialità.
Con lui c’erano i candidati pontini al Consiglio regionale che lo
affiancheranno nella corsa a governatore del Lazio: Stefano Menin;
Antonietta Pagani; Agnese Palma e Vito Romano. Presente anche la
candidata pontina alla Camera dei Deputati nella lista Ingroia Pina
Necci. Costoro hanno calato il programma di Rivoluzione Civile alla
realtà della Provincia di Latina. Dalla valorizzazione del territorio,
delle sue risorse e delle sue ricchezze, anche per un rilancio del
turismo al proseguimento della battaglia per l’acqua pubblica, come da
esito referendario; dalla risoluzione del problema arsenico alla
raccolta differenziata spinta; fino al rilancio dell’economia e
dell’occupazione pontina che passa inevitabilmente per la garanzia di
legalità.
Unanime il monito finale: avere una presenza forte di Rivoluzione
Civile, tanto in Consiglio Regionale quanto in Parlamento, significa
evirare il Monti biss. L’UDC, che ha governato con la Polverini in una
delle peggiori giunte regionali di destra, oggi sta con Monti; mentre il
PD guarda all’area montiana per possibili alleanze. Maggiore sarà la
presenza di Rivoluzione Civile nelle istituzioni, minore sarà la
probabilità di assistere di nuovo a quanto appena accaduto e di
rappresentare una politica veramente alternativa e di cambiamento.
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