sabato 23 febbraio 2013
discarica Borgo Montello la bonifica zoppa, Arpa chiede controlli
Cosa c’è dietro il rinvio della conferenza di servizi. I rischi per le falde
La bonifica «zoppa»
L’Arpa chiede più controlli sugli interventi a Montello
COSA manca veramente
alal discarica dei rifiuti di
Borgo Montello (che in
realtà sono
due)? Cosa
spaventa di
questo mostro
di cinquanta
ettari
alle porte della
città? Una
verità che finora
è venuta
solo di striscio:
la possibilità
che venti
e più anni di
abban camento
allegro e
a b b a s t a n z a
fuori controllo
di rifiuti urbani
abbia ser
i a m e n t e
c om p ro me sso
le falde acquifere.
Come
già emerg
e d a l
processo in
corso contro
uno dei gestori.
E come tem
e l ’ A r p a
che, infatti,
n e l l ’ u l t i m a
conferenza di servizi sulle
autorizzazioni al conferimento
ha tentato una stretta
sui vincoli di bonifica in
corso a Montello e chiesto
comunque un potenziamento
del monitoraggio
circa le attività di protezione
delle falde. E’ possibile
che gli organi di controllo
non si fidino fino in fondo
dell’intervento in essere a
tutela delle falde acquifere
o che si sia già capito che
siamo alla vigilia di un ulteriore
ampliamento dei siti
e in questo caso tutti gli
interventi fatti potrebbero
essere superati dalle necessità
future. Il nodo mai superato
riguarda ciò che è
successo in passato. Secondo
quanto emerso in Commissione
parlamentare
d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti
nel Lazio, le prime
discariche di Montello sono
state «semplicemente» coperte
e si è continuato ad
abbancare. Di anno in anno
sono cresciuti i volumi e
conte mporaneamente
sono
aumentate
le prescrizioni
a tutela rete
idrica, delle
falde, dei canali.
Ma per
alcuni versi
e r a o r m a i
troppo tardi.
Il potenziamento
del
m on it or ag gi o
sulla bonifica
c h i e s t o i n
questi giorni
da Arpa Lazio
conferma
che i problemi
non sono
affatto superati,
anzi si rischia
di dover
i n t e r v e n i r e
con un piano
più potente e
credibile ma
anche più costoso.
Se si
guarda a cosa
è successo
all’inizio della
bonifica dei siti, con la
lite tra i gestori per stabilire
chi doveva pagare cosa, si
può immaginare quale scenario
si presenterà in caso
di seria modifica del piano
di bonifica instaurato. http://www.latina-oggi.it/read.php?hash=2e2b03f98ae7e2bf425992b8d7d26a9f
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