domenica 24 febbraio 2013
appello al voto contro l'analfabeta politico di Bertold Brecht
L’ANALFABETA POLITICO
Il peggiore analfabeta
è l’analfabeta politico.
Egli non sente, non parla,
nè s’importa degli avvenimenti politici.
Egli non sa che il costo della vita,
il prezzo dei fagioli, del pesce, della farina,
dell’affitto, delle scarpe e delle medicine
dipendono dalle decisioni politiche.
L’analfabeta politico è così somaro
che si vanta e si gonfia il petto
dicendo che odia la politica.
Non sa l’imbecille che dalla sua
ignoranza politica nasce la prostituta,
il bambino abbandonato,
l’assaltante, il peggiore di tutti i banditi,
che è il politico imbroglione,
il mafioso corrotto,
il lacchè delle imprese nazionali e multinazionali.
Bertolt Brecht
Travaglio: la truffa elettorale del Pd. Grillo e Ingroia gli unici mai con B
Ingroia-Grillo, gli unici
mai al governo con B.
Opposizione
di Marco Travaglio
Lunedì, salvo clamorose
sorprese, il Pd sarà il
primo partito e avrà il diritto-
dovere di formare il nuovo
governo, o almeno di provarci.
Il tutto anche grazie alla
truffa del “voto utile” contro
la presunta rimonta di B.,
mai esistita se non nella propaganda
di Bersani e di B. Il
primo interessato a ricattare
i suoi elettori disgustati con
lo spauracchio che da 20 anni
consente al centrosinistra
di campare di rendita, e a
sottrarre voti a Ingroia e
Grillo in nome dell’antiberlusconismo.
Il secondo ansioso
di dimostrare di non
essere finito e di recuperare
almeno parte di quel 40% di
elettorato che lo portò al governo
nel 2008. Bersani ha
già detto che, comunque vada,
governerà con Vendola e
Monti. Quest’ultimo, essendo
determinante (e non è
detto che i suoi senatori bastino
a fare maggioranza),
detterà le sue condizioni:
massima continuità con le
sue politiche inique. Perciò
mi auguro che l’ammucchiata
Bersani-Monti-Vendola,
magari con qualche berlusconiano
in libera uscita,
quintessenza dell’eterno inciucio
di Casta, sia condizionata,
arginata, controllata e
incalzata da un’opposizione
irriducibile e intransigente,
dunque nuova e non ricattabile:
quella dei ragazzi di
5Stelle, che fra l’altro rifiutano
il finanziamento pubblico.
E mi auguro che i seguaci
di Grillo trovino in
Parlamento una “nave scuola”,
un punto di riferimento
più preparato e strutturato di
loro: Rivoluzione Civile, dove
Ingroia, ma anche Di Pietro
e i Verdi, garantiscono
esperienza e competenza su
temi cruciali come legalità,
antimafia e ambiente. Rafforzare
5Stelle e Rc è l’unico
voto utile per evitare che B.
sia determinante anche nella
prossima legislatura: non solo
per il governo, ma anche
per l’elezione del capo dello
Stato e per la guida delle
commissioni di garanzia.
Dunque voterò per gli unici
due leader che non hanno
mai fatto alleanze con B. (e
non hanno mai governato in
assoluto): Ingroia alla Camera
e Grillo al Senato. Il fatto quotidiano 24 febbraio 2013
elezioni camera Rivoluzione Civile, quel 4 per cento in bilico
SOPRAVVIVENZA
La quota che vale
la Camera è data
“alla portata”
Per il Senato si punta
(quasi) tutto
sulla Campania
di Luca De Carolis
La grande paura è quella di restare fuori del
Parlamento, per un pugno di voti. La rabbia è
per “l’oscuramento subito dai media”, che li
avrebbe relegati a scomodi paria. Alla vigilia del
voto, tra candidati e soldati semplici di Rivoluzione
Civile sensazioni e speranze sembrano uniformi.
La soglia del 4 per cento, quota per l’accesso
alla Camera, pare alla portata. Mentre acciuffare
l’8 per cento almeno in una regione, cifra minima
per l’approdo in Senato, sarà affare complicato.
L’UNICO , concreto spiraglio per palazzo Madama
pare in Campania. Non a caso, venerdì sera Antonio
Ingroia ha chiuso la campagna elettorale a
Napoli, assieme a Luigi De Magistris. Ieri mattina
il candidato premier di Rivoluzione Civile è rimasto
in città per una passeggiata in centro, con
annessa visita all’artista che l'ha ritratto
in una statuetta per il presepe.
Questa mattina Ingroia voterà
a Palermo, poi in serata sarà a
Milano, per assistere al derby a
San Siro. Facile che in tribuna incroci
Silvio Berlusconi. Gli occhi
dell’interista Ingroia saranno sul
prato verde, la testa inevitabilmente
alle urne. Perché quel 4 per
cento vale come la sopravvivenza
di un progetto. Da Rivoluzione
Civile, sondaggi e umori alla mano,
ripetono che il traguardo è vicino:
“Per Ingroia ci sono state sale piene
ovunque: con il 4 per cento dovremmo
prendere attorno ai 17 deputati”.
Qualcuno parla di impresa possibile per
il Senato anche in Toscana. “Sono fiducioso”
riassume Maurizio Zipponi
(Idv), candidato alla Camera in tre regioni.
Che sostiene: “Rivoluzione Civile
prenderà diversi voti a Sel, destinata ad
allearsi per forza con Monti. E questo
drenerà consensi verso di noi, vero partito
d’opposizione. Poi ci sono altri fattori
positivi: l’appoggio di Rinaldini (ex
segretario generale della Fiom, ndr) e
l’appello per Rivoluzione Civile di Michele
Santoro”. Va bene: ma Grillo
quanti voti vi toglierà, dopo aver riempito
piazza San Giovanni? “Quasi nessuno, gli elettori
indecisi tra noi e i Cinque Stelle hanno già
deciso da tempo. Casomai toglierà
altri voti al Pd”. L’ostacolo
grande come una montagna rimane
il Senato. “Ma almeno in due -
tre regioni ce la giochiamo” as -
sicura il responsabile Lavoro Idv.
In Campania sulle liste c’erano
state tensioni tra Ingroia e De Magistris.
Era insoddisfatto, il sindaco.
“Ma è tutto passato, sono cose
che possono succedere quando attorno
a un tavolo discutono ex
pm” scherza Zipponi. Giovanni
Favia, ex M5s, è candidato alla Camera
in tre regioni. Accusa:
“Contro Rivoluzione
Civile c’è stato un
tentato omicidio politico.
Ci hanno tagliato
fuori da ogni dibattito, e
le rare volte che ci hanno
dato spazio era solo per
polemiche. Io mi sono
dovuto difendere in tv
dal fango che mi gettavano
addosso, dei nostri
programmi non sono
riuscito a parlare”. Ma
cosa si aspetta dalle urne,
il Favia inseguito dal
passato? “Vedo buoni
segnali. E comunque il nostro progetto è appena
iniziato”.
Non per insistere: ma Grillo? “C’è sicuramente una
parte di elettorato in bilico tra noi e lui. Ma quello
per Rivoluzione Civile è il vero voto utile”. Paolo
Ferrero, candidato in Piemonte: “Noi siamo l’unica
alternativa a Pd e Pdl, e proprio per questo
giornali e tv ci hanno oscurato, arrivando persino
a pubblicare sondaggi falsi che ci dipingono sotto il
4 per cento. I potentati vogliono una maggioranza
e un’opposizione liberali, quindi puntano ad affossarci”.
Ma quanto peserebbe Rivoluzione Civile
in Parlamento? “Dipende dai voti del Pd: più ne
prende, meno seggi rimarranno. Noi comunque
siamo qui, gli unici a parlare di certi temi sociali. Il fatto quotidiano 24 febbraio 2013
sabato 23 febbraio 2013
discarica Borgo Montello la bonifica zoppa, Arpa chiede controlli
Cosa c’è dietro il rinvio della conferenza di servizi. I rischi per le falde
La bonifica «zoppa»
L’Arpa chiede più controlli sugli interventi a Montello
COSA manca veramente
alal discarica dei rifiuti di
Borgo Montello (che in
realtà sono
due)? Cosa
spaventa di
questo mostro
di cinquanta
ettari
alle porte della
città? Una
verità che finora
è venuta
solo di striscio:
la possibilità
che venti
e più anni di
abban camento
allegro e
a b b a s t a n z a
fuori controllo
di rifiuti urbani
abbia ser
i a m e n t e
c om p ro me sso
le falde acquifere.
Come
già emerg
e d a l
processo in
corso contro
uno dei gestori.
E come tem
e l ’ A r p a
che, infatti,
n e l l ’ u l t i m a
conferenza di servizi sulle
autorizzazioni al conferimento
ha tentato una stretta
sui vincoli di bonifica in
corso a Montello e chiesto
comunque un potenziamento
del monitoraggio
circa le attività di protezione
delle falde. E’ possibile
che gli organi di controllo
non si fidino fino in fondo
dell’intervento in essere a
tutela delle falde acquifere
o che si sia già capito che
siamo alla vigilia di un ulteriore
ampliamento dei siti
e in questo caso tutti gli
interventi fatti potrebbero
essere superati dalle necessità
future. Il nodo mai superato
riguarda ciò che è
successo in passato. Secondo
quanto emerso in Commissione
parlamentare
d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti
nel Lazio, le prime
discariche di Montello sono
state «semplicemente» coperte
e si è continuato ad
abbancare. Di anno in anno
sono cresciuti i volumi e
conte mporaneamente
sono
aumentate
le prescrizioni
a tutela rete
idrica, delle
falde, dei canali.
Ma per
alcuni versi
e r a o r m a i
troppo tardi.
Il potenziamento
del
m on it or ag gi o
sulla bonifica
c h i e s t o i n
questi giorni
da Arpa Lazio
conferma
che i problemi
non sono
affatto superati,
anzi si rischia
di dover
i n t e r v e n i r e
con un piano
più potente e
credibile ma
anche più costoso.
Se si
guarda a cosa
è successo
all’inizio della
bonifica dei siti, con la
lite tra i gestori per stabilire
chi doveva pagare cosa, si
può immaginare quale scenario
si presenterà in caso
di seria modifica del piano
di bonifica instaurato. http://www.latina-oggi.it/read.php?hash=2e2b03f98ae7e2bf425992b8d7d26a9f
elezioni 2013 tutti i fac simile
fac simile senato tutto il Lazio. Per votare barrare il simbolo prescelto non si possono scrivere preferenze e candidati
http://www.prefettura.it/FILES/AllegatiPag/1145/Sen.%20Rep.%20Lazio%20.pdf
fac simile camera dei deputati Lazio 2 (province Latina, Frosinone, Rieti, Viterbo) Per votare barrare il simbolo prescelto non si possono scrivere preferenze e candidati
http://www.prefettura.it/FILES/AllegatiPag/1145/CAMERA%20LAZIO%202.pdf
fac simile elezioni regionali Lazio provincia di Latina. Si può votare il simbolo (spazio a destra) e il voto va al candidato presidente della lista corrispondente. Si può scegliere un candidato scrivendo il nome affianco al simbolo (spazio a sinistra)
http://www.prefettura.it/FILES/AllegatiPag/1145/SCHEDA%20REGIONALI%20%20INT.pdf
Fac simile Lazio 1 camera dei deputati (provincia di Roma)
http://www.mondoinformazione.com/wp-content/uploads/2013/02/fac-simile-2013-scheda-camera-Lazio-1-450x134.jpg
http://www.prefettura.it/FILES/AllegatiPag/1145/Sen.%20Rep.%20Lazio%20.pdf
fac simile camera dei deputati Lazio 2 (province Latina, Frosinone, Rieti, Viterbo) Per votare barrare il simbolo prescelto non si possono scrivere preferenze e candidati
http://www.prefettura.it/FILES/AllegatiPag/1145/CAMERA%20LAZIO%202.pdf
fac simile elezioni regionali Lazio provincia di Latina. Si può votare il simbolo (spazio a destra) e il voto va al candidato presidente della lista corrispondente. Si può scegliere un candidato scrivendo il nome affianco al simbolo (spazio a sinistra)
http://www.prefettura.it/FILES/AllegatiPag/1145/SCHEDA%20REGIONALI%20%20INT.pdf
Fac simile Lazio 1 camera dei deputati (provincia di Roma)
http://www.mondoinformazione.com/wp-content/uploads/2013/02/fac-simile-2013-scheda-camera-Lazio-1-450x134.jpg
giovedì 21 febbraio 2013
Bonessio (rivoluzione civile) e il ricorso contro Monti dell'Ortaccio
VERDI REGIONE LAZIO
COMUNICATO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
RIFIUTI
BONESSIO (RIVOLUZIONE CIVILE) ALEMANNO NON RESISTE A RICHIAMO ELETTORALE E RICORRE CONTRO COMMISSARIO DA LUI VOLUTO
«Al
richiamo elettorale ecco che Alemanno s'è desto e ricorre al Tar contro
il commissario Sottile. - afferma il Presidente dei Verdi del Lazio e
candidato capolista per Rivoluzione
Civile alla Regione, Nando Bonessio - Ma siamo sicuri che questo
Alemanno che va contro il commissario Sottile su Monti dell'Ortaccio,
sia lo stesso che pregava sotto a Palazzo Chigi, assieme alla Polverini,
per chiedere il commissariamento della questione
rifiuti nel Lazio?».
Bonessio (rivoluzione civile) Regione Lazio dovrà favorire ricerca scientifica senza animali
ANIMALI
BONESSIO (RIVOLUZIONE CIVILE), REGIONE LAZIO DOVRA' FAVORIRE RICERCA SCIENTIFICA SENZA ANIMALI
"Basta
con la vivisezione. Questo abbiamo voluto ribadire con la
manifestazione al Pantheon questa mattina, con gli Animalisti italiani,
ed altre associazioni
animaliste, annunciando la proposta di legge che Rivoluzione Civile
presenterà in parlamento". Lo dice Nando Bonessio, capogruppo di
Rivoluzione Civile per la Regione Lazio. "Vogliamo abolire la pratica
della vivisezione, inutile e crudele, promuovendo l'innovazione
e la buona scienza che non prevedano l'utilizzo degli animali".
"Vogliamo
portare i temi della tutela e dei diritti degli animali anche nella
Regione Lazio, attraverso l'approvazione di un Testo
unico sulla tutela degli animali e la prevenzione del randagismo, in
modo da fornire alla pubblica amministrazione strumenti chiari e
concreti di contrasto allo sfruttamento illegale degli animali. Vogliamo
disincentivare tutte quelle forme di sfruttamento
degli animali, quali manifestazioni popolari o itineranti, zoo, circhi e
delfinari. Infine - conclude Bonessio -, la Regione Lazio dovrà
incentivare l'utilizzo di metodi di ricerca sostitutivi degli animali in
università e istituti pubblici".
ROMA
20 FEBBRAIO 2013
UFFICIO STAMPA
Giulio Finotti 340 2734910
Sergio Ferraris 347 3803887
GRUPPO VERDI - REGIONE LAZIO
Sergio Ferraris 347 3803887
GRUPPO VERDI - REGIONE LAZIO
Bonessio (rivoluzione civile) adesione manifestazione No Inceneritore Albano
VERDI REGIONE LAZIO
COMUNICATO STAMPA RIFIUTI
BONESSIO (RIVOLUZIONE CIVILE), ADERIAMO A MANIFESTAZIONE COMITATO NO INC. CONTRO INCENERITORE ALBANO
ROMA 20 FEBBRAIO 2013
Bonessio (rivoluzione civile) contro regalo Polverini all'assalto parco Appia Antica
VERDI REGIONE LAZIO
COMUNICATO STAMPA
COMUNICATO STAMPA
EDILIZIA
BONESSIO (RIVOLUZIONE CIVILE)
DA POLVERINI ARRIVA REGALO DI FINE STAGIONE A LOBBY COSTRUTTORI. NUOVI
500MILA METRI CUBI NEL PARCO DELL'APPIA ANTICA
«É incredibile come a poche ore
dal voto la Giunta Polverini prosegua con lo scempio del territorio. -
afferma il Presidente dei Verdi e capolista alla Regione Lazio per
Rivoluzione Civile, Nando Bonessio - Abbiamo fatto
un interrogazione urgente, che invieremo anche alla Procura della
Repubblica, perchè secondo noi la Delibera di Giunta regionale n. 16 del
15 febbraio 2013,
Programma Integrato di Intervento in località "Divino Amore" in variante al P.R.G. di Marino, per la realizzazione di
480.000 metri cubi nel Parco Regionale dell’Appia Antica è illegittima poichè viola la
Direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio
del 27 giugno 2001 concernente la valutazione degli effetti di
determinati piani e programmi sull'ambiente (VAS).
L'area del Divino Amore inserita con il Piano di
Assetto nel Parco dell’Appia Antica comprende per lo più contesti
agricoli periurbani (circa 1.000 ettari) con grandi qualità paesistiche e
storico-archeologiche che costituiscono il criterio
base del progetto del parco dell’Appia Antica. Bisogna annullare questa
delibera che è un vero e proprio attentato a una zona tra le pregiate
della Provincia di Roma e che rappresenta un vero e proprio "regalo di
fine stagione" alla lobby dei costruttori».
martedì 19 febbraio 2013
vota Bonessio alla Regione Lazio con rivoluzione civile
Regione Lazio vota rivoluzione civile Antonio Ingroia, Sandro Ruotolo
candidato presidente e capolista (per gli elettori in provincia di Roma)
Nando Bonessio presidente regionale dei verdi
http://www.youtube.com/watch?v=pDKWuYMJSao
http://www.youtube.com/watch?v=pDKWuYMJSao
Regio
provincia di Roma la parentopoli del pd e di Zingaretti
Il concorso dei “figli di”
Ultima grana per il Pd
di Eduardo Di Blasi
L’interrogazione che il senatore Alberto
Filippi, leghista passato con La Destra
di Francesco Storace negli
ultimi tornanti della legislatura,
ha presentato a
Palazzo Madama il 18 dicembre
scorso, per adesso
non ha avuto risposta. Vicentino
di Arcugnano,
classe 1966, il senatore
chiedeva al ministero della
Pubblica amministrazione
dell’incredibile
coincidenza di parenti e
“figli di” che comparivano
in calce alle graduatorie
di due concorsi banditi
dalla Provincia di Roma
nel 2008. Il primo, 15 posti
per “istruttore amministrativo
categoria C”
(stipendio di 1.100 euro al
mese circa) ha tenuto le proprie graduatorie
aperte sino al giugno 2012, consentendo un
contratto a tempo indeterminato a 147 persone.
Il secondo, 20 posti per “operatore di
centro di formazione, categoria B3” (8-900
euro mensili), ha invece scalato la graduatoria
fino alla casella 77. “Tra gli istruttori
amministrativi – leggiamo nell’interrogazione
– figurerebbero Maria Teresa Giuliano,
figlia di un sindacalista della Uil, Sara Fratoni,
figlia della dottoressa Maria Budoni, a
sua volta segretaria del presidente della Provincia
Nicola Zingaretti, Eleonora Formaggi,
figlia di un rappresentante sindacale unitario
(Rsu) della Cgil eletto nella Provincia di Roma,
Valerio Vanzo, figlio del proprietario del
ristorante tavola calda “Bibo Bar”, luogo frequentato
da dirigenti e politici della Provincia,
Marta Loche, figlia del segretario dello
scomparso ex presidente della Provincia,
Fregosi, Carlo Carrino, figlio di un dirigente
della Provincia, Raffaello Toppi, figlio di un
dirigente della Provincia, Eleonora Socci, figlia
di un altro sindacalista della Provincia,
Francesco Zacco, figlio del direttore della
Deas, società specializzata nelle selezioni
concorsuali pubbliche di cui si è avvalsa in
passato la Provincia (in realtà Zacco non è il
figlio, ma proprio il consulente dei precedenti
concorsi ndr. ), Andrea La Spina della
Cimarra, figlio del capo del cerimoniale del
Campidoglio al tempo del
sindaco Walter Veltroni”.
E ancora: “Diana Toscano,
figlia di un sindacalista della
Cgil, Simona Cavallaro,
figlia di un dipendente della
Provincia, Federica Piccini,
figlia di un dipendente
della Provincia, Chiara
Grimaccia, figlia di un ex
dipendente della Provincia,
ed infine Chiara Capitani,
figlia di un dipendente
della Provincia”.
TRA GLI “O P E R ATO R I dei
centri di formazione risulterebbe
di nuovo Marta Loche,
ma anche Andrea Alfarone,
figlio di un componente
della segreteria del consigliere regionale
Bruno Astorre” nonché “numerosi congiunti
di semplici dipendenti della Provincia,
come Valeria Pompi, moglie di un dipendente,
Monica Miriello, sorella di un dipendente,
Alessio Ilari, figlio di un dipendente,
Manuela Pisciarelli, figlia di un dipendente e
sindacalista della Uil, Giorgia Sanetti, figlia di
un dipendente, Olimpia Prosperini, cognata
di un dipendente sindacalista della Cisl”;
A essere chiamato in causa è Nicola Zingaretti,
all’epoca presidente della Provincia
(il concorso fu in verità bandito un paio di
mesi prima del suo arrivo a Palazzo Valentini).
La risposta dei suoi, oggi impegnati nella
campagna del Lazio anche contro Storace,
è la seguente: “Al primo concorso parteciparono
11 mila persone, al secondo 2.528:
dopo i quiz, la prova scritta e l’orale svolto in
forma pubblica, furono selezionati rispettivamente
372 e 326 idonei. La graduatoria è
poi scalata negli anni perchè abbiamo aperto
tre centri per l’impiego nelle università e il
progetto di Porta Futuro. Poi ci sono stati i
pensionamenti. Il risparmio di questa operazione
– affermano – è stato di 6 milioni di
euro” Il fatto quotidiano 20 febbraio 2013
Lazio al voto dopo il massacro di batman dello scandalo infinito pdl
ma anche dello shopping con la scorta della Polverini delle infinite cene al ristorante della destra di Storace dei soldi sprecati dall'udc e dalla mancata attenzione del pd che non ha potuto ricandidari i suoi consiglieri uscenti perchè ritenuti (dal pd) inadatti e non candidabili
REGIONE LAZIO, LA BATTAGLIA
SULLE MACERIE DI BATMAN
ZINGARETTI IN TESTA, STORACE INSEGUE, BARILLARI PIÙ INDIETRO
ELECTION DAY
SONO DODICI i candidati alla Presidenza della Regione
Lazio. Oltre Nicola Zingaretti e Francesco Storace,
ci sono Giulia Bongiorno (Monti, foto 1), Sandro
Ruotolo (Riv. Civ, foto 2), Davide Barillari (M5S,
foto 3), Giuseppe Rossodivita (Radicali, foto 4),
Alessandra Baldassari (Fare), Simone Di Stefano
(Casapound), Roberto Fiore (Fn), Luca Romagnoli
(Ft), Luigi Sorge (Pcl) e Pino Strano.
di Enrico Fierro
Altro che “nuovo inizio”,
il Lazio ha bisogno
di essere rivoltato
come un
calzino. Dalle dune di Sabaudia
ai monti della Ciociaria, dalle
terre dei “burini” alle sterminate
e multietniche periferie del
capoluogo-capitale, la regione
è dentro il vortice di una crisi
mai vista prima. Economia a
picco, credibilità della sua classe
politica sotto zero. Hanno
voglia a presentarsi con i loro
sorrisi ringiovaniti dal Photoshop
i dodici aspiranti alla poltrona
più importante della Pisana,
sbirciando i manifesti
elettorali i romani e i laziali in
genere (due categorie a parte)
vedranno sempre una faccia
sola, quella di Francone “er
Batman” Fiorito. Il suo volto
barbuto, i modi spicci, le cene
alla Trimalcione, l’accento romanesco
esibito come orgoglioso
tratto identitario, saranno
ancora per anni la maschera
impressa sulla faccia della politica
e dei politici laziali. Perché
è vero che Fiorito faceva la
bella vita con i soldi dei consiglieri
regionali del Pdl, ma
erano fondi pubblici, tanti,
tantissimi, che generosamente
tutti i partiti si sono assegnati e
allegramente spartiti alla Pisana.
Senza mai dividersi, senza
discussioni, evitando litigi.
IN POCHI, i Radicali, denunciarono,
in tanti fecero finta di non
vedere, tutti incassarono punto
e basta. E allora “il nuovo inizio”
di Nicola Zingaretti, ex golden
boy della sinistra, da giovanissimo
segretario della Fgci,
da adulto eurodeputato e supervotato
presidente della Provincia
di Roma, rischia di non
bastare. Il messaggio – lui, il
fratello del Commissario Montalbano,
che abbraccia i vecchietti
alla Asl, incoraggia i disoccupati,
consola gli ammalati – all’inizio
aveva anche fatto breccia,
i sondaggi, anche gli ultimi
pubblicabili, lo portano avanti,
vincitore, ma qualcosa si è appannato.
Sempre i sondaggi, gli
ultimissimi che non possono
essere pubblicati, ora mostrano
uno scenario diverso: Zingaretti
è sempre in testa ma cala,
Francesco Storace, l’ex governatore
scelto da un Pdl alla frutta
come candidato-Kamikaze,
invece, sale. E pure velocemente.
Colpa di una clamorosa denuncia
del radicale Giuseppe
Ross odivita , candidato anche
lui alla Presidenza. Zingaretti,
si legge nell’esposto, il giorno
prima di essere candidato alla
Presidenza della Provincia, sarebbe
stato assunto dal Pd con
uno stipendio da 8 mila euro
lordi mensili. Un’assunzione
poi scaricata sull’ente che per
legge deve versare contributi e
tfr alla fine del mandato, a conti
fatti qualcosa come 100 mila
euro di soldi pubblici spesi.
Una brutta storia, un colpo basso
per Zingaretti precipitato
nell’abisso degli odiosi privilegi
della casta alla amatriciana. “È
una vergognosa macchina del
fango”, è la risposta sdegnata
del candidato del centrosinistra.
Intanto in procura è stato
aperto un fascicolo e Ciccio
Storace gongola e rispolvera i
toni di quando era “Epurator”.
“È una storia triste, a me fecero
il culo, a lui nessuno lo tocca
sulla spalla e gli dice ahò ma che
hai fatto? L’ho detto a Gianni
(Alemanno, ndr), se io conquisto
la Regione e tu ti riprendi il
Comune, risorge la destra in
Italia”. “Ora credici”, è lo slo
gan scelto dall’ex colonnello di
Fini (anche se ora Gianfranco,
che si è alleato con l’Udc candidando
Giulia Bongiorno, lo
definisce “una minestra riscaldata”
che in Lazio ha già perso
una volta), e lui davvero ci crede.
QUATTRO MILIONI di elettori
e il voto per la Regione che, grazie
all’election day, si trascina
quello per le politiche. Il Senato,
soprattutto. È a Palazzo Madama
che si faranno i giochi per
il futuro governo e di senatori il
Lazio ne elegge 28, 16 vanno alla
coalizione che vince, 12 all’opposizione.
Per questo i
giorni che ancora ci separano
dal voto saranno giorni di fuoco.
Con il Pdl e Storace che premeranno
l’acceleratore sul voto
utile appellandosi ai militanti
di CasaPound (candidato Simone
Di Stefano), della Fiamma
Tricolore (Luca Romagnoli)
e di Forza Nuova (Roberto Fiore
). Identici appelli arriveranno
dal Pd alle altre formazioni della
sinistra come “Rivoluzione
civile” di Antonio Ingroia che
corre da sola e candida come
presidente il giornalista Sandro
Ruotolo . Battaglia tutta aperta
in una regione sull’orlo del baratro.
Le cifre della crisi sono
impietose. Nel Lazio l’Irap e
l’Irpef sono tra le più alte d’Italia,
la sanità, deficit ereditato
dalla gestione Storace di 10 miliardi,
è commissariata. A Roma,
dati Confcommercio,
chiudono 60 imprese commerciali
al giorno, 90 nell’intera regione,
un salasso per un territorio
che dal 2009 a oggi ha perso
100 mila posti di lavoro e ha
visto la cassa integrazione arrivare
a 90 milioni di ore. Che fare?
“Mandare tutti a casa”, è la
ricetta di Davide Barillari, aspirante
governatore del M5S.
Nessuna alleanza preelettorale,
la certezza anche qui di un
boom elettorale, nonostante i
dati dei sondaggi, che sono
buoni ma non utili per conquistare
il vertice della Pisana. “I
sondaggi ci sottostimano”, replicano
sicuri i “grillini”, che
hanno già raccolto 320 curricula
di aspiranti assessori e aspettano
venerdì. Grillo a Piazza
San Giovanni, un milione di
persone, lo tsunami che travolge
Montecitorio, la Pisana e il
Campidoglio. Sì, perché nel Lazio
le elezioni non finiscono
mai. A maggio si vota e Gianni
Alemanno si gioca la poltrona
di sindaco. Il fatto quotidiano 20 febbraio 2013
lunedì 18 febbraio 2013
fac simile scheda elettorale regione Lazio provincia di Roma
appuntamenti elettorali Nando Bonessio rivoluzione civile Lazio
VERDI REGIONE LAZIO
AVVISO STAMPA
GLI APPUNTAMENTI DI NANDO BONESSIO CANDIDATO CAPOLISTA ALLA REGIONE LAZIO PER RIVOLUZIONE CIVILE
MARTEDÌ 19 FEBBRAIO 2013
11:00 Nando Bonessio e Sandro Ruotolo incontrano i cittadini Civitavecchia (da definire)
16:00 Nando Bonessio in collaborazione con Articolo 0: proiezione gratuita del film verità "SPORCHI DA MORIRE", di Marco Carlucci, Sala Cinema del Municipio VIII, Via Fernando Conti, 95, Roma.
18:00 Iniziativa Rivoluzione Civile, Sala Consigliare del Municipio, via Badenpowell, Guidonia
20:20 Nando Bonessio e Angelo Bonelli invitano i cittadini alla proiezione gratuita del film “LINCOLN” di Steven Spielberg, presso Cineland, via dei Romagnoli 515, Ostia Lido.
MERCOLEDÌ 20 FEBBRAIO 2013
11:00 manifestazione animalista P.zza del Panteon, Roma.
14:00 Incontro con i rappresentatnti comitato contro la discarica Guidonia-Inviolate, sede Naz. Verdi, via Salandra 6, Roma
17:30 Incontro con i cittadini al IV Municipio, dove si discuterà anche dei problemi relativi ai rifiuti, via Talamello1, Roma.
20:20 Nando Bonessio e Angelo Bonelli invitano i cittadini alla gratuita del film “LINCOLN” di Steven Spielberg, presso Cineland, via dei Romagnoli 515, Ostia Lido.
GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO 2013
18:00 inaugurazione della sede nazionale degli Animalisti italiani, Via Inghirami 18, Roma.
ROMA 17 FEBBRAIO 2013
UFFICIO STAMPA
Giulio Finotti 340 2734910
Sergio Ferraris 347 3803887
GRUPPO VERDI - REGIONE LAZIO
Ama Bonessio (rivoluzione civile) con gestione schizofrenica risultato fallimentare
VERDI REGIONE LAZIO
COMUNICATO STAMPA
AMA
BONESSIO (RIVOLUZIONE CIVILE): AMA, CON GESTIONE SCHIZOFRENICA RISULTATO FALLIMENTARE ERA GIA' SCRITTO
"C'era da aspettarselo". Così Nando Bonessio, capolista di Rivoluzione Civile per la Regione Lazio commenta la notizia che vedrebbe le casse dell'AMA vuote. "Ce lo aspettavamo perchè quando si vuole tenere un'azienda in una mission indiustriale così schizofrenica, perseguendo da un lato l'aumento della differenziata, e dall'altra l'aumento del ricorso agli inceneritori, si ottiene come risultato quello di avere un'azienda non competitiva in nessuno dei due versi".
"L'AMA ha mantenuto obiettivi in contrasto, quando bisognava scegliere, cosa che Alemanno non ha fatto, disperdendo ingenti somme di denaro su una finta differenziata, continuando a perseguire poi la strada degli inceneritori".
"Se a questo si aggiungono i vari scandali 'Parentopoli' - conclude Bonessio -, si capisce che il risultato era già scritto".
ROMA 18 FEBBRAIO 2013
UFFICIO STAMPA
Giulio Finotti 340 2734910
Sergio Ferraris 347 3803887
GRUPPO VERDI - REGIONE LAZIO
sabato 16 febbraio 2013
il paese infetto le emergenze rifiuti Lazio Campania
DOMANI SUL FATTO
PAESE INFETTO
Da l l ’Ilva di Taranto al cielo
di Torino, dalle emergenze
rifiuti ancora aperte in
Campania e nel Lazio. Le
inchieste del Fatto del Lunedì
vi racconteranno di
un Paese che sembra non
avere regole ambientali. Il fatto quotidiano 17 febbraio 2013
Clini il governo fa il regalo a chi inquina per 15 anni niente controlli
Clini libera tutti: il governo
fa un regalo a chi inquina
BLITZ SULL’AUTORIZZAZIONE AMBIENTALE: 15 ANNI SENZA CONTROLLI
LA DENUNCIA
ANGELO BONELLI
RIVOLUZIONE CIVILE “È un dono
elettorale
per un sistema produttivo
che lo stava
aspettando con ansia
di Marco Palombi
Un vero servitore
dello Stato non
dorme mai, nemmeno
mentre tutti
gli altri sono distratti dalla
campagna elettorale, da Sanremo
o dal gran rifiuto di Joseph
Ratzinger. E infatti il ministro
dell’Ambiente, Corrado Clini,
ha portato e fatto approvare
venerdì in Consiglio dei ministri
il decreto che istituisce la
nuova Autorizzazione unica
ambientale (Aua) per le Piccole
e medie imprese, che ingloba
una serie di adempimenti burocratici
in vigore fino ad oggi.
Bene, si dirà, semplificare è
giusto. Vero in generale, ma il
diavolo – al solito – si nasconde
nei dettagli e la linea che separa
uno snellimento burocratico
dalla deregulation è sottilissima:
“Più che una semplificazione
– denuncia Angelo
Bonelli, leader dei Verdi e candidato
di Rivoluzione Civile –
è un tana libera tutti per chi
inquina, un regalo elettorale
per un sistema produttivo che
lo stava aspettando con ansia:
l’interesse dell’impresa a risparmiare
tempo e denaro è
prevalente rispetto alla tutela
dell’ambiente e della salute”.
Non ci si lasci nemmeno ingannare
dal fatto che le nuove
norme riguarderanno solo le
Pmi. Questo non è affatto un
provvedimento di nicchia: piccole
e medie sono quelle imprese
che hanno meno di 250
dipendenti e una cinquantina
di milioni di fatturato annuo, a
spanne l’80% di chi produce in
Italia.
ORA VEDIAMO nel dettaglio
quali sono gli aspetti più preoccupanti
di questa norma. Intanto,
all’articolo 3, la lunghezza
straordinaria di questa nuova
autorizzazione: si passa dai
cinque anni attuali a ben 15.
Curiosamente lo stesso governo
ammette che tanto il Consiglio
di Stato quanto le commissioni
parlamentari gli avevano
fatto presente che quel
lasso di tempo è un po’ troppo
lungo: purtroppo “non è stato
possibile accogliere tale suggerimento
in quanto alla predetta
riduzione conseguirebbe un
aumento degli oneri a carico
delle imprese” e questo contrasta
con la lettera del decreto.
Semplificazioni di febbraio,
che è la fonte primaria di questo
regolamento.
In questi 15 anni, potrebbe
pensare qualcuno, ci saranno
però allora frequenti controlli e
un rilevante apparato di sanzioni
per chi non rispetta le regole.
Macché: all’articolo 9 si
prescrive che ci sarà solo un
monitoraggio annuale sull’at -
tuazione della nuova Aua (vale
a dire sul fatto se la semplificazione
funziona). Controlli e
sanzioni? Non ci sono. Anche
stavolta il governo ammette
nella sua relazione che entrambi
gli erano stati richiesti dalle
Regioni, ma – purtroppo anche
stavolta – non si può perché ci
si è dimenticati di inserirli nel
dl Semplificazioni e quindi il
regolamento non li può creare
dal nulla. E così potranno lavorare
per 15 anni praticamente
senza controlli robette come
inceneritori, discariche, fonderie,
raffinerie e impianti pericolosi
d’ogni genere. Lo si evince
anche dalle correzioni all’ar -
ticolato originale che Il Fatto
Quotidiano ha potuto visionare:
la prima formulazione escludeva
infatti dal rinnovo semplificato
“scarichi di sostanze
pericolose”, “emissione di sostanze
cancerogene, tossiche
per la riproduzione o mutagene
o di sostanze di tossicità e
cumulabilità particolarmente
elevate” e via dicendo, previsione
poi cancellata con un bel
tratto nero in orizzontale.
NON BASTASSE, grazie alla
soppressione di un comma del
Codice Ambientale, la nuova
Autorizzazione unica potrà essere
per così dire parcellizzata,
ovvero concessa senza “consi -
derare l’insieme degli impianti
e delle attività” presenti nello
stabilimento che la richiede.
Non manca nemmeno qualche
elemento pazzoide: le regioni
potranno infatti “definire ulteriori
criteri per la qualificazione
delle modifiche sostanziali”
e altri cambiamenti minori, finendo
in sostanza per complicare
la giungla normativa e costringendo
imprese che lavorano
su più territori a seguire regole
diverse per ottenere lo
stesso via libera.
Infine, una nota di colore: il governo
che voleva abolire le Province
– e il premier che vuole
abolirle se gli italiani lo voteranno
– ha deciso che il soggetto
a cui fa capo il rilascio della
nuova Aua saranno... le Province.
L’attivismo di fine mandato
di Clini, peraltro, non si
limita alla deregulation ambientale
per le Pmi, ma include
un controverso decreto che
permetterà ai cementifici di
bruciare nei loro impianti il cosiddetto
Css (combustibili solidi
secondari). Il dl ha avuto il
parere contrario della commissione
Ambiente della Camera,
ma il ministro ha già annunciato
che questo non sarà sufficiente
a fermarlo: quel parere
non è vincolante. La curiosa
motivazione dei tecnici del ministero
è che molti cementifici
già bruciano il petcoke, che è
molto più inquinante del Css,
quindi con le nuove regole ci
sarebbe un miglioramento delle
emissioni in atmosfera. Ora,
a parte l’idea che il problema
dei rifiuti si risolve solo con la
combustione, c’è il fatto che
bruciando Css i cementifici inquinano
assai di più rispetto ai
“normali” inceneritori e possono
per di più farlo a norma di
legge, visto che hanno limiti di
emissione più alti. “Clini dovrebbe
dare a Monti consigli
per l’Agenda green – conclude
Bonelli – ma tra decreti sull’Il -
va, silenzio assenso per costruire
persino in aree protette, tagli
ai parchi nazionali e questi ultimi
atti può al massimo scrivergli
l’Agenda black”. Il fatto quotidiano 17 febbraio 2013
Ilva Taranto nube nera a causa di un guasto
DALLO STABILIMENTO Ilva di Taranto
ieri mattina è uscita una nube
di fumo nero a causa di un problema
tecnico registrato all’altoforno n. 5.
“L’evento, della durata meno di un
minuto, è stato determinato dall’improvviso
blocco di una turbina conseguentemente
all’apertura di un
interruttore ausiliario di un quadro
e l e t t r i co” si legge su una nota diffusa
dall’azienda. Il blocco ha causato
“l'avaria del sistema di regolazione
della pressione del gas di
bocca dell’altoforno, facendo così
scattare i sistemi di sicurezza con
l’apertura automatica dei 'Bleender'
(valvole di sicurezza) a causa dell’aumento
di pressione”, si legge
sempre sulla nota. L’azienda inoltre
fa sapere che non si sono registrate
emissioni di sostanze pericolose e
che non ci sono stati danni a persone
o agli impianti. Dell’accaduto è
stata informata anche la direzione
provinciale dell’Arpa. Sempre ieri
Fabio Matacchiera, attivista del
Fondo antidiossina Taranto, al procuratore
ha detto che "le immagini
relative alle massicce emissioni inquinanti
nelle ore notturne dimostrano
che la situazione non è affatto
cambiata. Il fatto quotidiano 17 febbraio 2013
Bonessio (rivoluzione civile) appuntamenti campagna elettorale
DOMENICA 17 FEBBRAIO 2013
11:00 Manifestazione per l’ordinanza di sospensione dell’installazione dell’antenna di telefonia mobile, via Carmelo Maestrini, Casal Brunori, Roma in prossimità del parco pubblico.
12:30 Aperitivo elettorale, Via dei Pinceni 23, Roma (San Lorenzo).
LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
14:00 Incontro con i cittadini, Velletri.
18:00 Assemblea pubblica sui problemi ambientali della zona Castelli Alma, vicolo Caravà, Velletri.
20:30 Nando Bonessio e Angelo Bonelli presentano la candidatura al Senato nelle liste di Rivoluzione Civile di Francesco Alemanni. Teatro Centrale, via Celsa 6, Roma.
MARTEDì 19 FEBBRAIO 2013
11:00 Nando Bonessio e Sandro Ruotolo incontrano i cittadini Civitavecchia (da definire)
16:00 Nando Bonessio in collaborazione con Articolo 0: proiezione gratuita del film verità “SPORCHI DA MORIRE”, di Marco Carlucci, Sala Cinema del Municipio VIII, Via Fernando Conti, 95, Roma.
20:20 Nando Bonessio e Angelo Bonelli invitano i cittadini alla proiezione gratuita del film “LINCOLN” di Steven Spielberg, presso Cineland, via dei Romagnoli 515, Ostia Lido.
MERCOLEDÌ 20 FEBBRAIO 2013
20:20 Nando Bonessio e Angelo Bonelli invitano i cittadini alla gratuita del film “LINCOLN” di Steven Spielberg, presso Cineland, via dei Romagnoli 515, Ostia Lido.
GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO 2013
18:00 Inaugurazione della sede nazionale degli Animalisti italiani, Via Inghirami 18, Roma.
11:00 Manifestazione per l’ordinanza di sospensione dell’installazione dell’antenna di telefonia mobile, via Carmelo Maestrini, Casal Brunori, Roma in prossimità del parco pubblico.
12:30 Aperitivo elettorale, Via dei Pinceni 23, Roma (San Lorenzo).
LUNEDÌ 18 FEBBRAIO 2013
14:00 Incontro con i cittadini, Velletri.
18:00 Assemblea pubblica sui problemi ambientali della zona Castelli Alma, vicolo Caravà, Velletri.
20:30 Nando Bonessio e Angelo Bonelli presentano la candidatura al Senato nelle liste di Rivoluzione Civile di Francesco Alemanni. Teatro Centrale, via Celsa 6, Roma.
MARTEDì 19 FEBBRAIO 2013
11:00 Nando Bonessio e Sandro Ruotolo incontrano i cittadini Civitavecchia (da definire)
16:00 Nando Bonessio in collaborazione con Articolo 0: proiezione gratuita del film verità “SPORCHI DA MORIRE”, di Marco Carlucci, Sala Cinema del Municipio VIII, Via Fernando Conti, 95, Roma.
20:20 Nando Bonessio e Angelo Bonelli invitano i cittadini alla proiezione gratuita del film “LINCOLN” di Steven Spielberg, presso Cineland, via dei Romagnoli 515, Ostia Lido.
MERCOLEDÌ 20 FEBBRAIO 2013
20:20 Nando Bonessio e Angelo Bonelli invitano i cittadini alla gratuita del film “LINCOLN” di Steven Spielberg, presso Cineland, via dei Romagnoli 515, Ostia Lido.
GIOVEDÌ 21 FEBBRAIO 2013
18:00 Inaugurazione della sede nazionale degli Animalisti italiani, Via Inghirami 18, Roma.
verdi ecologisti rivoluzione civile Ingroia contro vivisezione
http://www.giornalettismo.com/archives/777561/loredana-cannata-si-spoglia-in-piazza-contro-la-vivisezione/
LOREDANA CANNATA: NO ALLA VIVISEZIONE – Loredana Cannata indossava solo lingerie e ha lanciato il suo dissenso da dietro le sbarre di una gabbia piazzata nella centralissima Via Toledo di Napoli mentre gli attivisti distribuivano materiale informativo. Sul luogo foto shock di animali utilizzati come cavie per la sperimentazione. Pupia Tv ha pubblicato un servizio dove l’attrice spiega: “Sono qui per dire che la vivisezione è una tortura immonda e un pericolo per la nostra salute. Sono qui per dire che vogliamo una scienza vera, una ricerca vera e che si scriva la fine di questa tortura immonda”.rifiuti zero Bonessio (rivoluzione civile) programma elezioni regionali Lazio
Scheda Rifiuti
PROGRAMMA
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
carta riciclata 100%
Perseguire e realizzare l’obiettivo RIFIUTI ZERO: zero scarti, zero inceneritori e zero discariche.
Cancellazione definitiva del Piano Regionale Rifiuti, incentrato sulla filiera TMB‐inceneritori‐discariche,
approvato dal centrodestra e già annullato, in prima istanza, dal TAR del Lazio.
Appoggio politico e istituzionale, in caso di riproposizione del Piano Rifiuti da parte del Consiglio di Stato, al
Referendum indetto dai Comuni del Lazio per l'abrogazione del Piano stesso.
Stesura e approvazione di un nuovo Piano Rifiuti, partecipato dai comitati e dalle associazioni, fondato sulla
strategia delle 4R: Riduzione, Riuso, Raccolta differenziata e Recupero, con impianti a freddo, della materia
differenziata.
Costruzione di una politica per i rifiuti nel Lazio basata sui seguenti punti:
1. Proposta di Legge per istituzionalizzare e rendere obbligatori accordi degli Enti Locali con le aziende
produttrici di beni di consumo al fine di limitare la percentuale di imballaggi per ogni prodotto
commercializzato.
2. Raccolta Differenziata porta a porta spinta, obbligatoria e contestuale, in tutti i Comuni della Regione,
con modalità e tecnologie analoghe in modo da contenere i costi e facilitare l’impegno dei cittadini.
3. Realizzazione nel territorio della Regione Lazio di un numero di impianti, adeguato alle quantità raccolte
annualmente, per la lavorazione a freddo dei materiali recuperati dalla raccolta della “frazione secca”.
4. Realizzazione nel territorio della Regione Lazio di un numero di impianti, adeguato alle quantità raccolte
annualmente, di compostaggio aerobico della “frazione organica”.
5. Obbligo della realizzazione per i Comuni o i Consorzi di Comuni di “isole ecologiche”, una ogni
80.000/100.000 residenti, dove poter conferire i rifiuti ingombranti e speciali (inerti, RAAE, etc.) non
differenziabili alla fonte.
6. Ritiro definitivo dello studio regionale preliminare per l’individuazione dei siti di nuove discariche: Pian
dell’Olmo, Quadro Alto, Pizzo del Prete, Monti dell’Ortaccio, etc. Cancellazione dei progetti di
realizzazione di nuovi inceneritori e impianti TMB, a partire da quelli di Albano e Paliano, con l’utilizzo
delle risorse previste a tale scopo per la realizzazione di impianti a freddo per la lavorazione dei
materiali differenziati e per la frazione organica. Immediata delocalizzazione dell’impianto TMB di via
Salaria.
7. Passaggio alla “tariffa puntuale” (ognuno paga il servizio di raccolta in base alla quantità di rifiuti
indifferenziati prodotti).
8. Chiusura delle megadiscariche esaurite e poste a ridosso dei centri abitati come Malagrotta,
Roncigliano, Cupinoro, ecc. applicando la Legge che prevede l’obbligo di bonifica ambientale a carico
dei gestori che hanno speculato sulla gestione spesso illegittima di questi impianti.
9. Per evitare l’emergenza rifiuti, usata strumentalmente per giustificare e forzare la scelta
dell’incenerimento, attivazione di provvedimenti transitori, che prevedano per un tempo limitato,
anche il trasferimento e il trattamento dei rifiuti fuori dai confini regionali, in attesa della realizzazione
dell’impiantistica necessaria al riciclo.
10. Sospensione del rilascio della VIA per quegli impianti (cementifici) che hanno avviato richiesta per la
procedura autorizzativa all’incenerimento del CSS (Combustibile Solido Secondario) derivante da RSU e
da rifiuti industriali.
11. Cancellazione, del progetto della megacentrale a biogas di Maccarese, alimentata dalla frazione
organica dei RSU, in relazione alla localizzazione proposta e alle dimensioni dell'impianto.
12. Approvazione di politiche rivolte ad incentivare l'economia del riuso e riciclo, favorendo la nascita di
imprenditorialità dal basso, come le cooperative sociali specializzate nel settore, che sviluppi
piattaforme tecnico‐amministrative finalizzate a un modello economico e produttivo basato sulla
riduzione dei rifiuti.
diritto alla casa e abitare Bonessio (rivoluzione civile) Lazio
http://www.bonessio.it/wp-content/uploads/2013/01/Scheda-DIRITTO-ABITARE.pdf
Diritto alla casa e all’abitare
PROGRAMMA
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
PIANO
STRAORDINARIO
PER
L’EMERGENZA
ABITATIVA
Approvazione
in
tempi
brevissimi
di
un
“Piano
Straordinario
per
l’emergenza
abitativa”.
A
tal
fine
si
avvierà
il
censimento
del
patrimonio
abitativo
pubblico
e
del
fabbisogno
abitativo
(sfratti
in
esecuzione,
sfratti
emessi,
richieste
di
assegnazione
inevase,
contratti
di
affitto
in
scadenza).
Inoltre
si
dovrà
elaborare
un
piano
pluriennale
per
rispondere
al
fabbisogno
abitativo
per
i
prossimi
anni.
Approvazione
in
tempi
brevi
una
legge
regionale
sul
diritto
all’abitare
che
rilanci
decisamente
il
mercato
degli
affitti.
Costituzione
di
un
cospicuo
Fondo
regionale
per
i
Comuni,
al
fine
di
coprire
interamente
la
richiesta
di
contributi
per
il
sostegno
all’affitto
(buono
casa).
Riqualificazione
degli
stabili
pubblici
in
disuso
e
in
degrado,
per
riqualificarle
in
nuove
unità
abitative
anche
con
i
FAS
(Fondi
Aree
Sottosviluppate).
Recupero
degli
edifici
inutilizzati
(beni
confiscati
alla
mafia,
caserme,
scuole,
beni
demaniali),
rideterminazione
dell'uso
abitativo
dei
centri
storici
e
delle
parti
di
città
ormai
svuotate.
Indirizzare
adeguati
finanziamento
di
bandi
per
l’attuazione
dell’autorecupero
del
patrimonio
immobiliare
previsto
dalla
L.R.
11
dicembre
1998
n.
55
“Autorecupero
del
patrimonio
immobiliare”.
Prevedere
l’obbligatorietà
di
quote
consistenti
di
edilizia
residenziale
da
destinare
all’affitto
permanente
per
le
fasce
sociali
meno
abbienti,
partendo
dal
presupposto
che
il
diritto
alla
casa,
e
all’abitare
fa
parte
dei
diritti
di
cittadinanza.
Valorizzazione
del
ruolo
sociale
dell’Azienda
Territoriale
per
l’Edilizia
Residenziale
(A.T.E.R.),
suo
rifinanziamento
per
far
uscire
il
patrimonio
edilizio
dalla
condizione
di
degrado.
Ruolo
attivo
delle
A.T.E.R
nelle
dismissioni
degli
immobili
pubblici
e
del
patrimonio
privato
degli
enti
privatizzati
in
funzione
del
diritto
all’abitare,
che
privilegi
l’affitto
rispetto
all’acquisto,
che
garantisca
alloggi
a
canone
sociale,
a
chi
ne
ha
bisogno,
e
a
canone
convenzionato
in
relazione
al
reddito.
Revisione
dei
criteri
per
l’accesso
all’Edilizia
residenziale
pubblica
sovvenzionata.
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
pag.2
Intervento
fiscale
e
urbanistico
che
imponga
ai
privati
l’immissione
sul
mercato
immobiliare
delle
migliaia
di
appartamenti
sfitti.
Finanziamento
cospicuo
del
Fondo
regionale
di
sostegno
(microcredito)
per
la
manutenzione
ecosostenibile
del
patrimonio
edilizio
esistente.
urbanistica stop consumo suolo Bonessio (rivoluzione civile) Lazio
http://www.bonessio.it/wp-content/uploads/2013/01/Scheda-Urbanistica.pdf
NUOVE
REGOLE
PER
L’URBANISTICA,
VERSO
L’OPZIONE
ZERO
PROGRAMMA
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
GOVERNO
DEL
TERRITORIO
E
TUTELA
DEL
PAESAGGIO
Rilancio
del
ruolo
della
Regione
per
attuare
un
concreto
governo
del
territorio
attraverso
la
programmazione
territoriale
e
urbanistica,
per
contrastare
modelli
fondati
sulla
speculazione,
sia
con
l’edificazione
incontrollata
sia
con
insediamenti
inquinanti.
L'utilizzazione
delle
risorse
territoriali
ed
ambientali
concepite
come
beni
comuni,
dovrà
essere
orientata
per
“L’OPZIONE
ZERO”
ovvero
mirata
per
lo
“STOP
AL
CONSUMO
DI
TERRITORIO”,
per
garantire
la
salvaguardia
e
il
mantenimento
dei
beni
comuni
e
l'uguaglianza
di
diritti
all'uso
e
al
godimento
dei
beni
comuni,
nel
rispetto
delle
esigenze
legate
alla
migliore
qualità
della
vita
delle
generazioni
presenti
e
future,
a
tal
fine
si
modificherà
la
legge
regionale
22
dicembre
1999
n.
38
“Norme
sul
governo
del
territorio”.
Gli
strumenti
della
pianificazione
territoriale
e
gli
atti
di
governo
del
territorio
dovranno
garantire
che
gli
interventi
assolutamente
indispensabili
di
trasformazione
del
territorio,
assicurino
il
rispetto
dei
requisiti
di
qualità
urbana,
ambientale,
edilizia
e
di
accessibilità
al
fine
di
prevenire
e
risolvere
i
fenomeni
di
degrado.
Cancellazione
immediata
e
completa
del
Piano
casa
ovvero
della
L.R.
13
Agosto
2011,
n.
10,
“Modifiche
alla
legge
regionale
11
agosto
2009,
n.
21
(Misure
straordinarie
per
il
settore
edilizio
ed
interventi
per
l'edilizia
residenziale
sociale)
e
della
legge
regionale
21/2009.
Definizione
di
una
normativa
sulla
destinazione
d’uso
dei
suoli.
Proponiamo
norme
regionali
di
rafforzamento
delle
tutele
delle
aree
agricole
nonché,
delle
aree
di
tutela
ambientali,
delle
fasce
di
rispetto
del
litorale
laziale,
delle
Aree
Naturale
Protette
e
degli
spazi
verdi
nelle
aree
urbane.
Eliminazione
“delle
grandi
opere”,
come
i
due
inutili
e
devastanti
corridoi
Autostradali:
Civitavecchia
–
Livorno
e
Roma-‐Latina
e
del
progetto
di
raddoppio
del
GRA
di
Roma,
il
raddoppio
dell'aeroporto
di
fiumicino,
i
nuovi
porti
turistici.
Rilancio
del
settore
dell’edilizia
attraverso
il
recupero
dei
centri
storici,
la
manutenzione,
la
ristrutturazione
e
l'efficientamento
energetico,
con
l’obiettivo
di
bloccare
il
consumo
di
territorio.
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
pag.2
Messa
in
sicurezza
degli
immobili
dal
punto
di
vista
del
rischio
idrogeologico
e
di
quello
sismico
(scuole,
ospedali,
edifici
pubblici).
Offerta
diversificata
di
poli
produttivi
e
di
servizi
attraverso
operazioni
di
ridistribuzione
delle
funzioni
pubbliche
e
private
e
quindi
di
decentramento,
che
oltre
a
migliorare
la
qualità
della
vita
dei
cittadini
ed
evitare
il
fenomeno
del
pendolarismo,
riqualificherà
gli
spazi
pubblici
e
le
parti
degradate
dei
tessuti
residenziali.
Intensificazione
dei
programmi
di
recupero
urbano,
utilizzando
di
più
e
meglio
i
FAS
(Fondi
Aree
Sottoutilizzate).
Entro
90
giorni
della
prossima
consiliatura
proponiamo
di
approvare
il
regolamento
di
istituzione
dell’Osservatorio
regionale
del
territorio.
Strumento
di
partecipazione
delle
comunità
territoriale
alla
difesa
del
suolo
e
per
l’attuazione
di
una
corretta
pianificazione
urbanistica
regionale
e
locale.
Revisione
e
aggiornamento
della
legge
regionale
22
dicembre
1999
n.
38
“Norme
sul
governo
del
territorio”
con
l’introduzione
nella
norma
dell’espresso
divieto
immediato,
di
procedere
a
qualsiasi
variante,
anche
di
carattere
“puntuale”,
degli
strumenti
urbanistici
vigenti
per
i
Comuni
che
non
abbiano
provveduto
all’adozione
del
Piano
Urbanistico
Comunale
Generale
(PUCG)
o
all’adeguamento
del
proprio
Piano
Regolatore
al
Piano
Territoriale
Provinciale
Generale
(PTPG).
Ribadire
l’inderogabilità
dei
principi
del
D.M.
n°
1444
del
1968
“Limiti
inderogabili
di
densità
edilizia,
di
altezza,
di
distanza
fra
i
fabbricati
e
rapporti
massimi
tra
spazi
destinati
agli
insediamenti
residenziali
e
produttivi
e
spazi
pubblici
o
riservati
alle
attività
collettive,
al
verde
pubblico
o
a
parcheggi
da
osservare
ai
fini
della
formazione
dei
nuovi
strumenti
urbanistici
o
della
revisione
di
quelli
esistenti.
Nuove
linee
guida
regionali
per
definire
e
limitare
gli
accordi
di
programma
alle
funzioni
stabilite
dalle
norme
originarie”
Eliminare
le
distorsioni
introdotte
dalla
Giunta
Polverini
nell’applicazione
dei
Programmi
Integrati
previsti
dalla
L.R.
22/97
“Norme
in
materia
di
programmi
integrati
di
intervento
per
la
riqualificazione
urbanistica,
edilizia
ed
ambientale
del
territorio
della
Regione”
escludendo
in
maniera
inequivocabile
l’utilizzo
delle
aree
agricole
dalla
possibilità
di
edificazione
e
dal
calcolo
della
volumetria
ammissibile.
Varare
un
piano
di
repressione
degli
abusi
edilizi
grazie
al
monitoraggio
satellitare
dell'intero
territorio
del
Lazio.
In
particolare,
si
dovrà
dare
concreta
attuazione
alla
L.R.
15/2008
“Vigilanza
sull'attività
urbanistico-‐edilizia”,
incrementando,
in
primo
luogo,
il
personale
della
struttura
dedicata,
laddove
appare
evidente
come
l’attuale
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
pag.3
organico
di
sette
persone
sia
assolutamente
insufficiente
se
rapportato
all’intero
territorio
regionale.
È
necessario,
inoltre,
rafforzare,
tramite
l’esercizio
dei
poteri
sostitutivi
della
Regione
previsti
al
capo
IV
della
L.R.
15/2008,
il
controllo
sui
Comuni,
vigilando
in
maniera
costante,
grazie
alla
collaborazione
dei
cittadini
e
delle
associazioni
oltre
che
dell’Osservatorio
regionale
del
territorio,
sull’inerzia
dei
Comuni
nella
repressione
degli
abusi
e
fissando
tempi
rapidi
e
certi
per
l’annullamento
dei
permessi
di
costruire
e
delle
delibere
comunali
illegittime.
Revisione
e
aggiornamento
della
legge
regionale
6
Luglio
1998,
n.
24
Pianificazione
paesistica
e
tutela
dei
beni
e
delle
aree
sottoposti
a
vincolo
paesistico.
Approvazione
definitiva
entro
90
giorni
del
Piano
Territoriale
Paesistico
Regionale
.
Gli
strumenti
della
pianificazione
territoriale
e
gli
atti
di
governo
del
territorio
si
dovranno
conformare
alle
disposizioni
del
Piano
Territoriale
Paesistico
Regionale,
avente
la
finalità
di
garantire
la
tutela
e
la
valorizzazione
dei
Beni
Culturali
e
del
Paesaggio,
nonché
in
generale
del
patrimonio
naturale,
storico
e
culturale
presente
nel
territorio
della
Regione.
Confiscare
e
assegnare
a
utilizzi
sociali
tutti
gli
edifici
riconosciuti
come
abusivi
e
non
cruciali
dal
punto
di
vista
del
territorio,
e
abbattere
tutti
gli
altri.
LOTTA
A
CARTELLONE
SELVAGGIO
Approvare
una
legge
regionale
per
contrastare
efficacemente
il
problema
cartellone
selvaggio.
La
legge
regionale
darà
disposizioni
vincolanti
per
i
Comuni
che
dovranno
adottare
il
Piano
generale
degli
impianti
pubblicitari
su
cartografia
in
scala
1:2.000
(base
catastale
tipo
Google-‐maps)
e
pubblicarlo
sul
proprio
sito
internet.
In
questo
modo
l’imprenditore
o
la
società
che
programma
una
campagna
pubblicitaria
cercherà
e
affitterà
direttamente
dal
sito
del
comune
gli
spazi
liberi
che
più
lo
soddisfano,
sicuro
di
non
affittare
un
cartellone
abusivo.
green jobs 25 mila posti di lavoro Bonessio (rivoluzione civile) programma Lazio
http://www.bonessio.it/wp-content/uploads/2013/01/Green-Jobs.pdf
Green Jobs
PROGRAMMA
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
É
necessario
identificare
e
stimolare
quei
settori
occupazionali
che
danno
vantaggi
in
termini
di
ricasco
ambientale,
i
Green
Jobs
e
dal
punto
di
vista
sociale,
i
Social
Jobs,
favorendo
la
conversione
delle
attività
produttive
decotte
e
in
crisi,
verso
questi
settori.
Ciò
permetterà
di
consolidare
il
mercato
del
lavoro
del
Lazio
con
ricaschi
ambientali
e
sociali
positivi.
In
questo
quadro
il
pubblico
deve
consentire
l'innesco
di
questa
nuova
imprenditorialità
diffusa
varando
piani
di
adeguamento
energetico
e
sismico
del
proprio
patrimonio
edilizio
e
un
piano
di
messa
in
sicurezza
del
territorio
dal
dissesto
idrogeologico.
Il
settore
delle
rinnovabili,
con
un
quadro
favorevole
sia
a
livello
nazionale
sia
regionale
potrebbe
produrre
entro
il
2020
circa
25mila
posti
di
lavoro.
fac simile scheda elettorale regione Lazio Roma
giovedì 14 febbraio 2013
Pontinia risparmio energetico M'illumino di meno
Pontinia M'illumino di meno venerdì 15 febbraio
Regione Lazio Antonietta Pagani la candidata verde con Rivoluzione Civile
mercoledì 6 febbraio 2013 http://www.agropontinonotizie.com/2013/02/antonietta-pagani-candidata-regionale.html
Antonietta Pagani: Candidata regionale Lazio per la provincia di Latina.
I Verdi Eco-civici di Sermoneta costituiscono
il comitato elettorale per le liste di 'Rivoluzione Civile-Ingroia' presente
nelle elezioni Politiche in Parlamento per camera e senato e Regionali per il
Lazio. Tale comitato si prefigge di raggiungere/ottenere buoni consensi
elettorali in conformità ad un programma sui temi della legalità e
moralizzazione della politica, attenzione al sociale ed ai temi ecologisti
(raccolta differenziata spinta a Rifiuti zero, 0 scarti, 0 inceneritori, 0
discariche; attenzione alla tutela del territorio - parco dei monti Lepini, biodiversità,
prevenzione dissesti idrogeologici). I Verdi con Angelo Bonelli (portavoce
nazionale e candidato alla camera) fanno parte integrante del progetto della
lista di Antonio Ingroia noto magistrato antimafia, in alleanza con altri
partiti come Italia dei Valori e Federazione della sinistra. Candidata in
regione Lazio per la provincia di Latina è Antonietta Pagani (psicoanalista, ecologista
di Sermoneta nei Verdi da otto anni e co-portavoce provinciale per Latina) in
questi anni sempre presente nelle battaglie ecologiste (no nucleare, acqua
pubblica) e per attenzione alla tutela della Salute Pubblica (arsenico
nell'acqua potabile, polveri sottili e pm10 - inquinamento aria). Il comitato,
che ha sede a Sermoneta, si prefigge di sostenere anche tutte le liste di
Rivoluzione Civile e Sandro Ruotolo candidato presidente per la regione Lazio.
Nella lista provinciale per Roma di Rivoluzione Civile alle regionali presente
come capolista anche Ferdinando Bonessio portavoce dei Verdi-Lazio instancabile
ecologista.
mercoledì 13 febbraio 2013
contro inceneritore Albano sostegno Bonessio (rivoluzione civile) iniziativa legale
VERDI REGIONE LAZIO
COMUNICATO STAMPA
RIFIUTI
BONESSIO (RIVOLUZIONE CIVILE): INCENERITORE ALBANO, SOSTEGNO A INIZIATIVA LEGALE COMITATI
ABBANDONARE SUBITO FILIERA INCENERITORI-MEGA DISCARICHE
Apprendiamo dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa dal ‘Movimento NO INC’ di Albano, che il loro legale, avv. Daniele Castri, ha depositato ieri, alla Procura della Repubblica di Roma, una denuncia penale nei confronti dei nuovi dirigenti dell’area rifiuti della Regione Lazio. Difatti sarebbero state riscontrate irregolarità riguardanti il contenuto della recente determina regionale B-00266 del 28.01.2013 che, di fatto, dà il via libera all’avvio del cantiere per la costruzione dell’Inceneritore dei Castelli Romani. Ad essere direttamente denunciati sarebbero i dirigenti del ‘Dipartimento Programmazione Economica e Sociale’ e della ‘Direzione Regionale Attività Produttive e Rifiuti’ della Regione Lazio, ai quali verrebbero contestate le ipotesi di reato: omissioni d’atti d’ufficio, falso in atto pubblico e truffa. Lo dichiara Nando Bonessio, capolista di Rivoluzione Civile - Ingroia, per il Lazio.
Daremo massimo sostegno all’iniziativa legale intrapresa dal ‘Movimento NO INC’, affinché sia accertata la regolarità dell’atto dirigenziale emesso. Comprendiamo anche l’apprensione che l'adozione di questi atti reca alla cittadinanza di Albano e dei Castelli Romani che, ripetutamente, hanno espresso totale contrarietà alla costruzione dell’inutile e nocivo inceneritore di Roncigliano.
Certo è che solo un nuovo modello di sviluppo in cui il riuso e il riciclo siano le strategia adottate insieme alla riduzione e alla raccolta differenziata, saprà invertire scelte scellerate come l’incenerimento dei rifiuti, questo è il nostro impegno di sempre e lo è oggi più che mai in Rivoluzione civile per il Lazio. Un’occasione in più, dunque, per meditare sulle imminenti ed opportune scelte per il futuro governo regionale.
ROMA 13 FEBBRAIO 2013
UFFICIO STAMPA
Giulio Finotti 340 2734910
Sergio Ferraris 347 3803887
GRUPPO VERDI - REGIONE LAZIO
Bonessio (rivoluzione civile) sciagurata scelta Clini per rifiuti nei cementifici
VERDI REGIONE LAZIO
COMUNICATO STAMPA
RIFIUTI
BONESSIO (RIVOLUZIONE CIVILE) RIFIUTI NEI CEMENTIFICI, SCIAGURATA SCELTA DEL MINISTRO CLINI NONOSTANTE PARERE NEGATIVO COMMISSIONE CAMERA
"Clini insiste ancora nel voler portare a tutti i costi i rifiuti nei forni dei cementifici. Ci sembra che ormai per il Ministro sia una questione personale a difesa della lobby degli inceneritoristi, più che una scelta tecnica ben ponderata". Lo dichiara Nando Bonessio, capolista di Rivoluzione Civile per la Regione Lazio. "Spostare lo smaltimento dei rifiuti dalle discariche agli inceneritori e ai cementifici significa non voler rispettare quanto previsto dalla direttiva 2008/98 sulla gerarchia dei rifiuti che ritiene il recupero energetico dei rifiuti tra i trattamenti peggiori, appena sopra allo smaltimento dei rifiuti in discarica".
"Quello che il ministro del non-ambiente Clini ha in mente, è bene ribadirlo, consentirebbe ai cementifici di utilizzare i Combustibili Solidi Secondari per meglio dire i rifiuti speciali (rifiuti urbani più rifiuti industriali come quelli sintetici tessili ed i pneumatici usati), in sostituzione dei combustibili fossili tradizionali. Il tutto senza che le strutture debbano essere sottoposte ad adeguamento tecnico e ad alcuna procedura autorizzativa particolare. Il Regolamento in questione vorrebbe introdurre il principio secondo cui l’utilizzazione per i cementifici di tale combustibile costituirebbe a “scatola chiusa” una “modifica non sostanziale”, anziché come avviene attualmente, una modifica da assoggettare ad una valutazione di impatto ambientale ed eventualmente a valutazione ambientale strategica".
"Noi di Rivoluzione Civile - conclude il capolista Bonessio -, siamo fortemente convinti che si debbano invece invertire bruscamente le scelte intraprese che ci porterebbero verso un futuro nero per i nostri giovani, non solo i fumi emessi. Bisogna invece avviare subito un ciclo virtuoso della differenziata, che parta dalla riduzione dei rifiuti, con norme specifiche per le aziende, e passi per il riuso, e la nascita di cooperative di giovani che possano sviluppare una sana e sostenibile economia locale.".
ROMA 13 FEBBRAIO 2013
UFFICIO STAMPA
Giulio Finotti 340 2734910
Sergio Ferraris 347 3803887
GRUPPO VERDI - REGIONE LAZIO
Stop inquinamento elettromagnetico Bonessio (rivoluzione civile)
http://www.bonessio.it/wp-content/uploads/2013/01/Scheda-Inquinamento-elettromagnetico.pdf
PROGRAMMA
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
Occorre
approvare
in
tempi
rapidissimi
una
legge
regionale
(il
Lazio
è
una
delle
poche
regioni
che
ancora
non
ha
legiferato
in
materia)
per
contrastare
l’inquinamento
elettromagnetico
prodotto
da
impianti
ad
alta
frequenza
(antenne
radio,
televisive
e
per
la
telefonia
mobile)
e
da
bassa
frequenza
(elettrodotti,
stazioni
e
sottostazioni
di
trasformazione,
cabine
elettriche).
La
proposta
di
legge
si
dovrà
fondare
sul
Principio
di
Precauzione
sancito
dall’articolo
174
del
Trattato
che
istituisce
la
Comunità
Europea.
Il
principio
di
precauzione
ha
una
precisa
definizione
comunitaria:
esso
comprende
quelle
specifiche
circostanze
in
cui
le
prove
scientifiche
sono
insufficienti
o
incerte
e
vi
sono
indicazioni,
ricavate
da
una
preliminare
valutazione
scientifica
obiettiva,
che
esistono
ragionevoli
motivi
di
temere
che
gli
effetti
potenzialmente
pericolosi
sull’ambiente,
la
salute
umana,
animale
o
vegetale,
possano
essere
incompatibili
con
il
livello
di
protezione
prescelto.
Inoltre,
dovrà
recepire
i
criteri
in
tema
d’installazioni
d’impianti
radioelettrici
stabiliti
dalla
legge
22
febbraio
2001,
n.
36
“Legge
quadro
sulla
protezione
dalle
esposizioni
a
campi
elettrici,
magnetici
ed
elettromagnetici”,
dal
D.Lgs
259/2003
“Codice
delle
comunicazioni
elettroniche”,
dal
D.Lgs
177/2005
“Testo
unico
della
radiotelevisione”,
nonché
dal
DPR
380/2001
“Testo
unico
dell’edilizia”.
LA
LEGGE
REGIONALE
DOVRÀ
DISCIPLINARE:
LE
AREE
SENSIBILI:
La
Regione,
le
province
e
i
comuni,
per
garantire
la
corretta
localizzazione
urbanistico
territoriale
degli
impianti
radioelettrici
(antenne)
e
di
minimizzare
l’esposizione
ai
campi
elettromagnetici
della
popolazione,
con
particolare
riguardo
ai
luoghi
destinati
alla
permanenza
di
minori,
di
anziani
e
alla
degenza
di
persone
affette
da
patologie,
individueranno
aree
sensibili
all’interno
delle
quali
sono
vietate
nuove
installazioni
di
antenne
e
delocalizzate
le
esistenti.
I
DIVIETI:
Sarà
vietato
installare
antenne
su:
su
ospedali,
case
di
cura
e
di
riposo,
edifici
adibiti
al
culto,
scuole
ed
asili
nido,
luoghi
di
detenzione
e
pena,
parchi
pubblici,
parchi
gioco,
aree
verdi
attrezzate,
impianti
sportivi,
oratori,
orfanotrofi
e
strutture
similari,
ivi
comprese
le
relative
pertinenze,
che
ospitano
soggetti
minorenni;
sugli
edifici
costruiti
abusivamente
e
che
non
abbiano
ancora
ottenuto
il
titolo
abilitativo
edilizio
in
sanatoria,
sui
beni
immobili
di
interesse
artistico,
storico,
archeologico
e
etnoantropologico.
Le
antenne
attualmente
installate
su
queste
tipologie
di
immobili
dovranno
essere
rimosse.
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
pag.2
I
REGOLAMENTI
COMUNALI
PER
L’INSTALLAZIONE
DELLE
ANTENNE
DI
TELEFONIA
MOBILE:
I
comuni
dovranno
adottare
un
regolamento
di
localizzazione
dei
nuovi
impianti
di
telefonia
mobile,
e
per
la
delocalizzazione
di
quelli
esistenti
installati
in
area
di
divieto
per
tale
fine
viene
apposita
conferenza
istruttoria
alla
quale
partecipano,
l’Agenzia
regionale
per
la
protezione
ambientale
(ARPA),
le
aziende
sanitarie
locali
competenti
per
territorio,
nonché
i
portatori
di
interessi
diffusi
costituiti
in
associazioni
o
comitati
ai
sensi
della
legge
241/90.
LE
AUTORIZZAZIONI
PER
LE
INSTALLAZIONI:
Per
installare
nuove
antenne
sarà
necessario:
1. Il
verbale
di
assemblea
condominiale
di
approvazione
unanime;
2. Verificare
le
possibili
interferenze
relative
agli
apparati
elettromedicali;
3. Verificare
l’idoneità
dello
stesso
edificio
a
sopportare
l’aumento
di
carico;
4. Acquisire
autorizzazioni,
pareri,
nulla
osta,
o
altro
atto
di
assenso
comunque
denominato,
previsto
dalla
normativa
vigente,
anche
per
quanto
attiene
l’edificazione
nelle
zone
classificate
sismiche;
5. Effettuare
la
Valutazione
di
Impatto
Ambientale
per
i
grandi
impianti;
I
comuni
dovranno
applicare
i
criteri
del
DPR
380/2001
(Permesso
di
costruire)
in
sede
di
autorizzazione
per
i
grandi
impianti;
(Strutture
che
necessitano
di
fondazioni
o
che
hanno
altezza
superiore
a
12
metri,
oppure
strutture
di
sostegno
installate
su
edifici
che
hanno
altezza
superiore
alla
metà
dell’edificio
stesso).
Apporre
su
ciascun
impianto
radioelettrico
di
un
cartello
informativo,
ben
visibile
alla
popolazione
per
dimensioni
e
ubicazione,
con
l’indicazione
dei
dati
caratteristici
dell’impianto,
e
dei
valori
di
esposizione.
PERCORSI
INTERRATI
PER
I
NUOVI
ELETTRODOTTI
IL
RISANAMENTO
DEGLI
ELETTRODOTTI:
Saranno
realizzati
con
percorso
interrato
i
nuovi
elettrodotti
che
hanno
una
distanza
inferiore
a
cinquanta
metri
da
ospedali,
case
di
cura
e
di
riposo,
luoghi
di
detenzione
e
pena,
edifici
adibiti
al
culto,
scuole,
asili
nido,
impianti
sportivi,
oratori,
orfanotrofi
e
strutture
similari,
ivi
comprese
le
relative
pertinenze,
che
ospitano
soggetti
minorenni,
i
vecchi
elettrodotti
non
conformi
alla
normativa
vigente
dovranno
essere
risanati,
i
gestori
a
tal
fine
presentano
un
piano
alla
Provincia.
VIETATO
COSTRUIRE
NUOVE
CABINE
ELETTRICHE
ALL’INTERNO
DI
EDIFICI
E
DELOCALIZZAZIONE
DELLE
CABINE
ELETTRICHE
PRESENTI
ALL’INTERNO
DEGLI
EDIFICI:
Sarà
vietata
la
realizzazione
di
nuove
cabine
elettriche
all’interno
di
edifici
con
destinazioni
d’uso
residenziali,
scolastiche
e
sanitarie,
e
dovranno
essere
trasferite
le
cabine
presenti
negli
edifici,
a
tal
fine
i
gestori
presentano
un
piano
alla
Provincia;
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
pag.3
CATASTO
DELLE
ANTENNE
E
DEGLI
ELETTRODOTTI:
Sarà
finalmente
istituito
il
catasto
delle
antenne
e
degli
elettrodotti
per
censire
tutti
gli
impianti
esistenti
nella
regione.
OSSERVATORIO
REGIONALE
E
FONDO
PER
LA
RICERCA
E
LA
DIVULGAZIONE:
Sarà
istituito
il
fondo
regionale
per
la
ricerca
e
la
divulgazione
delle
conoscenze
scientifiche
relative
agli
effetti
derivanti
dall’esposizione
ai
campi
elettrici,
magnetici
ed
elettromagnetici,
con
particolare
riguardo
all’inquinamento
elettromagnetico
all’interno
delle
abitazioni.
ACCESSO
AI
DATI
AMBIENTALI:
Sarà
garantito
l'accesso,
a
chiunque
ne
faccia
richiesta,
ai
dati
ambientali
relativi
all’esposizione
ai
campi
elettrici,
magnetici
ed
elettromagnetici,
nonché
la
più
ampia
diffusione
dei
medesimi
dati.
aree naturali protette regione Lazio 2013 Bonessio (rivoluzione civile)
Aree naturali protette http://www.bonessio.it/wp-content/uploads/2013/01/Aree-naturali-e-protette.pdf
PROGRAMMA
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
Le
Aree
Naturali
Protette
costituite
dai
Parchi
regionali,
dalle
Riserve
naturali,
dai
Monumenti
naturali,
dalle
Aree
forestali
regionali
e
dalle
aree
della
Rete
Natura
2000
(SIC
o
ZCS,
e
ZPS),
insieme
al
nuovo
Piano
Regionale
delle
Aree
Naturali
Protette
e
la
Rete
Ecologica
Regionale
(da
approvare
quanto
prima)
devono
costituire
l’elemento
strutturale
portante
per
garantire
una
efficace
conservazione
della
biodiversità
della
regione
e
rilanciare
l’economie
locali
con
progetti
ed
attività
ecocompatibili.
A
tal
fine,
occorre:
·∙
rivedere
ed
aggiornare
la
legge
regionale
29/1997
“Norme
in
materia
di
aree
naturali
protette”
perseguendo,
in
particolare,
i
seguenti
obiettivi:
razionalizzare
e
rendere
più
funzionali
gli
Enti
parco;
riordinare
le
varie
tipologie
di
area
protetta;
velocizzare
l’approvazione
dei
Piani
di
Assetto,
dei
Regolamenti
e
dei
Piani
Pluriennali
di
sviluppo
economico
e
sociale;
potenziare
il
ruolo
dell’ARP
Agenzia
Regionale
per
i
Parchi;
promuovere
la
conoscenza
e
la
fruizione
conservativa
dei
beni
naturali,
ambientali
e
paesaggistici
per
arricchire
le
opportunità
di
crescita
civile
e
culturale
della
collettività;
valorizzazione
ed
incentivare
la
sperimentazione
delle
attività
produttive
compatibili
con
l'esigenza
di
tutela
dell'ambiente
e
che
favoriscono
nuove
forme
di
occupazione,
comprese
le
attività
connesse
alle
fattorie
sociali
e
didattiche;
sviluppare
e
applicare
metodi
di
gestione
e
di
restauro
ambientale
allo
scopo
di
favorire
l'integrazione
tra
uomo
ed
ambiente
anche
mediante
il
recupero
e
la
valorizzazione
delle
testimonianze
antropologiche,
archeologiche,
storiche
e
architettoniche
e
delle
attività
agro-‐silvo-‐pastorali
tradizionali;
integrare
l'azione
di
tutela
della
biodiversità
con
le
funzioni
regionali
in
materia
di
tutela
e
di
monitoraggio
dell'ambiente
marino
e
costiero,
nonché
degli
equilibri
idraulici
ed
idrogeologici;
promuovere
attività
di
educazione,
formazione
e
ricerca
scientifica,
anche
interdisciplinare,
nonché
favorire
attività
ricreative
compatibili;
promuovere
il
turismo
sostenibile
e
le
attività
ad
esso
connesse.
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
pag.2
·∙
Approvare
una
legge
regionale
per
la
conservazione
della
biodiversità
(aree
della
Rete
di
Natura
2000)
in
attuazione
della
legge
14
febbraio
1994
n.
124
(Ratifica
ed
esecuzione
della
Convenzione
sulla
biodiversità,
con
annessi,
fatta
a
Rio
de
Janeiro
il
5
giugno
1992),
del
d.p.r.
8
settembre
1997,
n.
357
(Regolamento
recante
attuazione
della
Direttiva
92/43/CEE,
relativa
alla
conservazione
degli
habitat
naturali
e
seminaturali,
nonché
della
flora
e
della
fauna),
della
Direttiva
2009/147/CE
del
Parlamento
europeo
e
del
Consiglio
del
30
novembre
2009,
concernente
la
conservazione
degli
uccelli
selvatici.
·∙
Istituire
una
cabina
di
regia
presso
l’ARP
Agenzia
Regionale
per
i
Parchi,
per
promuovere
e
facilitare
l’accesso
ai
finanziamenti
comunitari,
nazionali
e
regionali.
Bonessio (rivoluzione civile) energia programma per il Lazio
Energia http://www.bonessio.it/wp-content/uploads/2013/01/Energia.pdf
PROGRAMMA
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
Realizzare il Piano energetico regionale (P.E.R.), per la riduzione delle
emissioni inquinanti e climalteranti dovute all’impiego dei combustibili
fossili e per l’introduzione di energie rinnovabili, non finalizzate solo alla
produzione di energia elettrica.
Riduzione delle emissioni del 20% sostituzione di tutti gli impianti
pubblici, illuminazione pubblica aumentando l’efficienza del 20%, la
riduzione degli sprechi, con la realizzazione di impianti fotovoltaici su
tutte le coperture, produzione di acqua calda sanitaria con solare termico.
Individuazione di strumenti tecnici, normativi e finanziari per il passaggio
ad un modello di produzione che preveda risparmio energetico.
Risparmio energetico nei settore civile, dei trasporti, industriale, agricolo.
Realizzazione di un piano di localizzazione delle rinnovabili condiviso con
i cittadini che preveda una percentuale massima di fotovoltaico ed eolico
per ogni comune al fine di evitare la concentrazione di grandi impianti.
Introdurre una premialità aggiuntiva per quei comuni che destinano le
royalties derivate dagli impianti ,per opere strutturali a uso dei cittadini.
Semplificare le procedure amministrative per le rinnovabili in generale e
per i sistemi Seu che non godono di incentivi statali in particolare.
Autorizzare solo impianti a biomassa che utilizzino la filiera breve e non
compromettano suolo a utilizzo agricolo-alimentare. Varare un piano
d'azione per la generazione da rinnovabili per famiglie, Pmi e agricoltori
basato sulla semplificazione amministrativa, sulla facilitazione
d'installazione, sulla concessione di terreni demaniali inutilizzati,
favorendo la condivisione e lo scambio energetico di prossimità.
No alla revisione del Titolo V della Costituzione cosa che porterebbe le
regioni e i territori a non avere voce in capitolo sull'energia.
trasporti mobilità grandi opere Bonessio (rivoluzione civile) programma elettorale lazio
Trasporti, mobilità e grandi opere http://www.bonessio.it/wp-content/uploads/2013/01/Trasporti-mobilit%C3%A0-e-grandi-opere.pdf
PROGRAMMA
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
Rilancio
del
TPL
(trasporto
pubblico
locale)
e
unificazione
del
sistema
intermodale
(Gomma-‐
Ferro)
per
la
realizzazione
dell’azienda
unica
regionale.
Incremento
di
linee
di
”trasporto
collettivo
su
ferro”,
per
contrastare
il
perenne
stato
di
saturazione
delle
grandi
arterie
sui
cui
circolano
i
mezzi
di
trasporto
su
gomma
e
revisione
complessiva
delle
reti
di
trasporto.
Ridefinizione
delle
politiche
portuali
ed
aereoportuali,
contrastando
interventi
di
cementificazione
speculativa
(quarta
pista
a
Fiumicino,
proliferazione
di
porti
ed
aeroporti
inutili
e
fuori
da
ogni
programmazione
organica).
Interventi
di
Pianificazione
regionale
del
trasporto
merci.
Incremento
della
rete
ferroviaria
a
utilizzo
dei
pendolari
con
interventi
strutturali
e
intergratii
quali:
trasformazione
del
treno
Roma-‐Ostia
in
una
vera
metropolitana,
chiusura
dell'anello
ferroviario,
raddoppio
della
linea
Roma-‐Viterbo
e
realizzazione
di
veri
parcheggi
di
scambio,
utilizzabili
con
i
titolo
di
viaggio,
in
prossimità
degli accessi
al
Tpl.
Incremento
della
mobilità
ciclabile
attraverso
la
realizzazione
di
piste
ciclabili,
parcheggi
per
bici,
introduzione
del
trasporto
delle
biciclette
sui
mezzi
pubblici
e
la
creazione
di
sistemi
di
ricarica
per
bici
elettriche.
Realizzazione
di
una
piattaforma
per
logistica
merci
nella
città
di
Roma
che
utilizzi
solo
mezzi
elettrici.
É
necessario
fermare
le
grandi
opere
inutili
legate
alla
mobilità
su
gomma
e
alla
speculazione
edilizia.
Al
posto
della
Roma-‐Latina
è
necessario
mettere
in
sicurezza
la
Pontina
e
realizzare
contestualmente
una
linea
di
treni
veloci
regionali,
sulla
falsariga
delle
Rer
parigine,
che
si
raccordino
con
il
Tpl
urbano
alla
fermata
della
metropolitana
Laurentina.
Bisogna
fermare
il
raddoppio
del
Gra
tra
la
Roma-‐Civitavecchia
e
la
Roma-‐Napoli
poichè
sarà
solo
un
ulteriore
"tubo"
di
passaggio
per
il
trasporto
su
gomma,
che
andrà
a
ledere
zone
pregiate
ed
abitate
aumentando
l'inquinamento
da
PM10.
Deve
essere
fermato
il
raddoppio
dell'aeroporto
Leonardo
da
Vinci
perchè
non
è
necessario
ed
è
dannoso
visto
che
il
progetto
andrebbe
a
ledere
una
zona
protetta
dove
si
effettuano
coltivazioni
agricole
d'alta
qualità.
é
possibile
far
fronte
all'aumento
del
traffico
passeggeri
attraverso
interventi
non
invasivi
verso
il
territorio
e
con
la
razionalizzazione
del
traffico
aereo.
Bonessio rivoluzione civile protezione degli animali programma elettorale Lazio
Scheda – Diritti degli animali http://www.bonessio.it/wp-content/uploads/2013/01/Scheda-diritti-degli-animali.pdf
PROGRAMMA
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
Sostegno ad una visione del mondo “biocentrica”, in grado di riconoscere
diritti e dignità a tutte le creature presenti sul pianeta e di contrastare lo
specismo e le relative discriminazioni perpetrate ai danni di altre popolazioni
o specie, quali caccia, vivisezione, allevamenti di animali da pelliccia, circhi
con animali.
Nello specifico:
- Approvazione di un Testo unico sulla tutela degli animali e la prevenzione
del randagismo
Unificare ed aggiornare l’obsoleta legislazione regionale per la tutela degli
animali e la prevenzione del randagismo, in modo da fornire alla pubblica
amministrazione strumenti chiari e concreti di contrasto allo sfruttamento
illegale degli animali, strumenti in parte già introdotti con le recenti
innovazioni normative nazionali, ma mai recepiti dalla Regione Lazio;
- Tutela della fauna selvatica
Esercitare tutte le competenze e le facoltà atte a garantire una concreta tutela
della fauna selvatica e dei parchi naturali, anche per quanto concerne
l’attività venatoria, condividendo iniziative in collaborazione con le
associazioni animaliste ed ambientaliste;
- Tutela degli animali negli spettacoli
Rispondendo alla crescente sensibilità della popolazione, assicurare agli
animali una migliore tutela giuridica anche nell’uso che si fa di essi,
impegnando la Regione Lazio ad assumere posizioni atte a disincentivare
tutte quelle forme di sfruttamento degli animali, quali manifestazioni popolari
o itineranti, zoo, circhi e delfinari;
- Favorire l’utilizzo di metodi di ricerca alternativi alla vivisezione
Il caso Green Hill ha dimostrato come i cittadini italiani chiedano alla ricerca
italiana di adeguarsi alle innovazioni tecnologiche ed alla sensibilità sociale.
In tale direzione la Regione Lazio dovrà incentivare l’utilizzo di metodi di
ricerca sostitutivi degli animali in università e istituti pubblici;PER LA REGIONE LAZIO - 2013
pag.2
- Garanzia della possibilità di scelta vegetariana/vegana
Considerato il crescente numero di cittadini che optano per una scelta
alimentare vegetariana o vegana e la relativa importanza sociale, ambientale,
etica e salutistica, la Regione Lazio si impegna a garantire l’alternativa del
pasto vegetariano/vegano nelle mense sociali, negli ospedali ed in tutti i
ristori pubblici;
- Predisposizione di un’Area Tutela Animali Regionale
Con l’approvazione di un testo unico sulla tutela degli animali e la
prevenzione del randagismo, la Regione Lazio avvierà un profondo processo
di svecchiamento normativo e amministrativo. Sarà quindi indispensabile la
presenza di una figura politica delegata alla gestione dell’Area Tutela Animali,
ovvero di pochi uffici specializzati, idonei ad assorbire tutte le competenze in
materia di animali ed a coordinare il lavoro dei corrispettivi uffici comunali e
delle ASL veterinarie.
PROGRAMMA
PER LA REGIONE LAZIO - 2013
Sostegno ad una visione del mondo “biocentrica”, in grado di riconoscere
diritti e dignità a tutte le creature presenti sul pianeta e di contrastare lo
specismo e le relative discriminazioni perpetrate ai danni di altre popolazioni
o specie, quali caccia, vivisezione, allevamenti di animali da pelliccia, circhi
con animali.
Nello specifico:
- Approvazione di un Testo unico sulla tutela degli animali e la prevenzione
del randagismo
Unificare ed aggiornare l’obsoleta legislazione regionale per la tutela degli
animali e la prevenzione del randagismo, in modo da fornire alla pubblica
amministrazione strumenti chiari e concreti di contrasto allo sfruttamento
illegale degli animali, strumenti in parte già introdotti con le recenti
innovazioni normative nazionali, ma mai recepiti dalla Regione Lazio;
- Tutela della fauna selvatica
Esercitare tutte le competenze e le facoltà atte a garantire una concreta tutela
della fauna selvatica e dei parchi naturali, anche per quanto concerne
l’attività venatoria, condividendo iniziative in collaborazione con le
associazioni animaliste ed ambientaliste;
- Tutela degli animali negli spettacoli
Rispondendo alla crescente sensibilità della popolazione, assicurare agli
animali una migliore tutela giuridica anche nell’uso che si fa di essi,
impegnando la Regione Lazio ad assumere posizioni atte a disincentivare
tutte quelle forme di sfruttamento degli animali, quali manifestazioni popolari
o itineranti, zoo, circhi e delfinari;
- Favorire l’utilizzo di metodi di ricerca alternativi alla vivisezione
Il caso Green Hill ha dimostrato come i cittadini italiani chiedano alla ricerca
italiana di adeguarsi alle innovazioni tecnologiche ed alla sensibilità sociale.
In tale direzione la Regione Lazio dovrà incentivare l’utilizzo di metodi di
ricerca sostitutivi degli animali in università e istituti pubblici;PER LA REGIONE LAZIO - 2013
pag.2
- Garanzia della possibilità di scelta vegetariana/vegana
Considerato il crescente numero di cittadini che optano per una scelta
alimentare vegetariana o vegana e la relativa importanza sociale, ambientale,
etica e salutistica, la Regione Lazio si impegna a garantire l’alternativa del
pasto vegetariano/vegano nelle mense sociali, negli ospedali ed in tutti i
ristori pubblici;
- Predisposizione di un’Area Tutela Animali Regionale
Con l’approvazione di un testo unico sulla tutela degli animali e la
prevenzione del randagismo, la Regione Lazio avvierà un profondo processo
di svecchiamento normativo e amministrativo. Sarà quindi indispensabile la
presenza di una figura politica delegata alla gestione dell’Area Tutela Animali,
ovvero di pochi uffici specializzati, idonei ad assorbire tutte le competenze in
materia di animali ed a coordinare il lavoro dei corrispettivi uffici comunali e
delle ASL veterinarie.
Nando Bonessio rivoluzione civile iniziative e appuntamenti
Giovedì 14 febbraio 2013
16:30 Convegno della Coldiretti per parlare delle prospettive della filiera vitivinicola del territorio presso le Scuderie Aldobrandini, Piazza Marconi 6, Frascati.
18:00 Incontro pubblico con tutti i candidati della Lista Ingroia del Lazio alla Camera, al Senato e alla Regione. via Palestro 24, Roma.
Venerdì 15 febbraio 2013
18:00 Incontro “L’acqua del Lazio sarà di nuovo pubblica?” con il Forum dell’Acqua, p/o salone della Comunità cristiana di base di San Paolo – via Ostiense n. 152/B, Roma.
19:30 Incontro con gli animalisti del litorale presso il Centro Habitat Mediterraneo – Lipu, Ostia Lido, via dell’Idroscalo.
Sabato 16 febbraio 2013
12:30 -14:30 Appuntamento con i cittadini presso il Bio Bistrot, via del Casaletto 400, Roma.
15.00 Corteo/manifestazione contro speculazione edilizia Municipio XI, ex deposito Atac, via Alessandro Severo
18:00 Dibattito sui temi ambientali presso Hotel Adriano, largo Margherita Yourcenar 2, Villa Adriana Tivoli.
20:00 Festa di compleanno di Nando Bonessio, via dell’Arcadia 108, Roma.
Lunedì 18 febbraio 2013
14:00 Incontro con i cittadini, Velletri.
18:00 Assemblea pubblica sui problemi ambientali della zona Castelli Alma, vicolo Caravà, Velletri.
20.30 “La mia rivoluzione ecologica” – Aperitivo Rivoluzionario- di Francesco Alemanni. Partecipano Nando Bonessio e Angelo Bonelli, Teatro centrale, via Celsa 6.
Martedì 19 febbraio 2013
11.00 Bonessio e Ruotolo incontrano i cittadini Civitavecchia (da definire)
16.00 Nando Bonessio in collaborazione con Articolo 0: proiezione gratuita del film verità”SPORCHI DA MORIRE”, di Marco Carlucci, Sala Cinema del Municipio VIII, Via Fernando Conti, 95, Roma.
20.20 Invito proiezione gratuita del film “LINCOLN” di Steven Spielberg, presso Cineland, via dei romagnoli 515, Ostia Lido.
Facebook http://www.bonessio.it/eventi/
16:30 Convegno della Coldiretti per parlare delle prospettive della filiera vitivinicola del territorio presso le Scuderie Aldobrandini, Piazza Marconi 6, Frascati.
18:00 Incontro pubblico con tutti i candidati della Lista Ingroia del Lazio alla Camera, al Senato e alla Regione. via Palestro 24, Roma.
Venerdì 15 febbraio 2013
18:00 Incontro “L’acqua del Lazio sarà di nuovo pubblica?” con il Forum dell’Acqua, p/o salone della Comunità cristiana di base di San Paolo – via Ostiense n. 152/B, Roma.
19:30 Incontro con gli animalisti del litorale presso il Centro Habitat Mediterraneo – Lipu, Ostia Lido, via dell’Idroscalo.
Sabato 16 febbraio 2013
12:30 -14:30 Appuntamento con i cittadini presso il Bio Bistrot, via del Casaletto 400, Roma.
15.00 Corteo/manifestazione contro speculazione edilizia Municipio XI, ex deposito Atac, via Alessandro Severo
18:00 Dibattito sui temi ambientali presso Hotel Adriano, largo Margherita Yourcenar 2, Villa Adriana Tivoli.
20:00 Festa di compleanno di Nando Bonessio, via dell’Arcadia 108, Roma.
Lunedì 18 febbraio 2013
14:00 Incontro con i cittadini, Velletri.
18:00 Assemblea pubblica sui problemi ambientali della zona Castelli Alma, vicolo Caravà, Velletri.
20.30 “La mia rivoluzione ecologica” – Aperitivo Rivoluzionario- di Francesco Alemanni. Partecipano Nando Bonessio e Angelo Bonelli, Teatro centrale, via Celsa 6.
Martedì 19 febbraio 2013
11.00 Bonessio e Ruotolo incontrano i cittadini Civitavecchia (da definire)
16.00 Nando Bonessio in collaborazione con Articolo 0: proiezione gratuita del film verità”SPORCHI DA MORIRE”, di Marco Carlucci, Sala Cinema del Municipio VIII, Via Fernando Conti, 95, Roma.
20.20 Invito proiezione gratuita del film “LINCOLN” di Steven Spielberg, presso Cineland, via dei romagnoli 515, Ostia Lido.
Categorie
Commenti
Nando Bonessi | Lista Rivoluzione Civile | Liste Ingroia | Regione Lazio
martedì 12 febbraio 2013
proiezione gratuita Abraham Lincoln di Spielberg Roma rivoluzione civile
Ecologisti RetiCiviche Verdi Lazio 13 febbraio 6.29.35
CONDIVIDETE IL LINK DI QUESTA PAGINA/EVENTO SULLE VOSTRE BACHECHE, GRAZIE !!!Mercoledì 20 febbraio 2013
20.45
Cinema Cineland, via dei Romagnoli 515, Ostia Lido
IL 19 E IL 20 FEBBRAIO PROIEZIONE DELL'ULTIMO FILM DI STEVEN SPIELBERG, SULLA VITA DI ABRAHAM LINCOLN.
Spettacolo gratuito per la presentazione della candidatura di Nando Bonessio, capolista di Rivoluzione Civile per la Regione Lazio.
PER PRENOTAZIONI POSTI:
- Paolo: 3478521861
- Paolo S.: 3490928973
- Vittorio: 3391098959
- Valerio: 3426928394
CONDIVIDETE IL LINK DI QUESTA PAGINA/EVENTO SULLE VOSTRE BACHECHE, GRAZIE !!!Mercoledì 20 febbraio 2013
20.45
Cinema Cineland, via dei Romagnoli 515, Ostia Lido
IL 19 E IL 20 FEBBRAIO PROIEZIONE DELL'ULTIMO FILM DI STEVEN SPIELBERG, SULLA VITA DI ABRAHAM LINCOLN.
Spettacolo gratuito per la presentazione della candidatura di Nando Bonessio, capolista di Rivoluzione Civile per la Regione Lazio.
PER PRENOTAZIONI POSTI:
- Paolo: 3478521861
- Paolo S.: 3490928973
- Vittorio: 3391098959
- Valerio: 3426928394
Zingaretti lucra sui contributi da consigliere provinciale?
ZINGARETTI, L’ASSUNZIONE
E LA BAGARRE SUI CONTRIBUTI
I RADICALI: CONTRATTO COL PD IL GIORNO PRIMA DELLA CANDIDATURA
E“C ON TO ”SCARICATO SULLA PROVINCIA. LUI: FANGO ELETTORALEdi Sara Nicoli
IRadicali lo accusano
di essersi fatto aumentare
lo stipendio dal
partito per poter lucrare
i suoi contributi da consigliere
provinciale. Zingaretti
replica che sono tutte
falsità e che se davvero avesse
voluto “fare il furbo” allora
avrebbe potuto far valere lo
stipendio da parlamentare
europeo, non da funzionario
di partito. Una diatriba che
sembra questione di lana caprina,
ma che rischia di infiammare
la campagna elettorale
nel Lazio. Soprattutto
perchè è finita in carte bollate.
Si rivedranno, dunque,
in tribunale dopo il voto il
candidato del centrosinistra
alla presidenza della Regione
Lazio, Nicola Zingaretti, e -
appunto - i Radicali. Questi
ultimi lo hanno accusato di
aver fatto pesare i suoi contributi
previdenziali sulla
Provincia di Roma grazie a
una assunzione 'sospetta' da
parte del partito, mentre il
primo rimanda tutte le accuse
al mittente denunciando la
''macchina del fango'' contro
di lui sotto forma di un esposto
presentato alla Procura di
Roma dal candidato governatore
radicale Giuseppe Rossodivita
per conto di Marco
Pannella.
ALL'ESPOSTO sono stati allegati
alcuni documenti relativi
alla posizione contributiva
di Zingaretti quando fu
eletto presidente della Provincia
di Roma, nel 2008. Il
sospetto è che, “poichè la legge
sugli enti locali prevede che
il consigliere possa richiedere
alla Provincia il rimborso”
per il mancato guadagno, alcuni
consiglieri “avessero
congegnato un meccanismo
truffaldino: si fossero fatti assumere
poco prima dell'elezione
da società compiacenti
che mai avrebbero pagato i loro
stipendi in caso dielezione”.
Nel caso di Zingaretti,
presidente dell’ente dal 16
febbraio, i Radicali puntano il
dito contro la sua assunzione,
il giorno prima, da parte del
Comitato Provvisorio Pd Lazio.
Stando a Rossodivita lo
stipendio concordato era “di
8mila euro”. La Provincia
avrebbe dunque pagato per
conto del datore di lavoro di
Zingaretti circa centomila euro
di contributi e tfr. Zingaretti
non ci sta: “La mia dichiarazione
dei redditi è sempre
stata on line. Non c’è nulla
di anormale nè di illegale, e la
questione è già stata chiarita
nel 2009”.
ECCO LA RICOSTRUZIONE di
Zingaretti: dal 1991 nella Sinistra
Giovanile, e poi nel
Pds, Ds e infine Pd, “sono
sempre stato dipendente del
partito”. Per cui l’iniziativa
dei Radicali, che oggi corrono
da soli, “è un osceno tentativo
di discredito di una persona
perbene in piena campagna
elettorale”. Di seguito è partito
l’annuncio di querela per
diffamazione. La controreplica
dei Radicali non si fa attendere:
non appena ci arriverà
la querela lo denunceremo
per calunnia. Ma intanto
la polemica si è accesa. “Sa -
rebbe corretto se restituisse i
100 mila euro” ha commentato
salace il senatore Pdl Andrea
Augello. Più feroce il
competitor diretto di Zingaretti
per la Regione, Francesco
Storace (che ieri faceva riferimento
a “cose che usciranno
fuori e dimostreranno
che tutta questa caratura morale
non c’è”'): “È una vicenda
imbarazzante e antipatica.
Vorrei evitare di cavalcarla,
ma lui sia chiaro. Voglio sperare
che non sia vero, certo
emerge che Zingaretti non ha
mai lavorato un giorno in vita
sua...”. il fatto quotidiano 13 febbraio 2013
E LA BAGARRE SUI CONTRIBUTI
I RADICALI: CONTRATTO COL PD IL GIORNO PRIMA DELLA CANDIDATURA
E“C ON TO ”SCARICATO SULLA PROVINCIA. LUI: FANGO ELETTORALEdi Sara Nicoli
IRadicali lo accusano
di essersi fatto aumentare
lo stipendio dal
partito per poter lucrare
i suoi contributi da consigliere
provinciale. Zingaretti
replica che sono tutte
falsità e che se davvero avesse
voluto “fare il furbo” allora
avrebbe potuto far valere lo
stipendio da parlamentare
europeo, non da funzionario
di partito. Una diatriba che
sembra questione di lana caprina,
ma che rischia di infiammare
la campagna elettorale
nel Lazio. Soprattutto
perchè è finita in carte bollate.
Si rivedranno, dunque,
in tribunale dopo il voto il
candidato del centrosinistra
alla presidenza della Regione
Lazio, Nicola Zingaretti, e -
appunto - i Radicali. Questi
ultimi lo hanno accusato di
aver fatto pesare i suoi contributi
previdenziali sulla
Provincia di Roma grazie a
una assunzione 'sospetta' da
parte del partito, mentre il
primo rimanda tutte le accuse
al mittente denunciando la
''macchina del fango'' contro
di lui sotto forma di un esposto
presentato alla Procura di
Roma dal candidato governatore
radicale Giuseppe Rossodivita
per conto di Marco
Pannella.
ALL'ESPOSTO sono stati allegati
alcuni documenti relativi
alla posizione contributiva
di Zingaretti quando fu
eletto presidente della Provincia
di Roma, nel 2008. Il
sospetto è che, “poichè la legge
sugli enti locali prevede che
il consigliere possa richiedere
alla Provincia il rimborso”
per il mancato guadagno, alcuni
consiglieri “avessero
congegnato un meccanismo
truffaldino: si fossero fatti assumere
poco prima dell'elezione
da società compiacenti
che mai avrebbero pagato i loro
stipendi in caso dielezione”.
Nel caso di Zingaretti,
presidente dell’ente dal 16
febbraio, i Radicali puntano il
dito contro la sua assunzione,
il giorno prima, da parte del
Comitato Provvisorio Pd Lazio.
Stando a Rossodivita lo
stipendio concordato era “di
8mila euro”. La Provincia
avrebbe dunque pagato per
conto del datore di lavoro di
Zingaretti circa centomila euro
di contributi e tfr. Zingaretti
non ci sta: “La mia dichiarazione
dei redditi è sempre
stata on line. Non c’è nulla
di anormale nè di illegale, e la
questione è già stata chiarita
nel 2009”.
ECCO LA RICOSTRUZIONE di
Zingaretti: dal 1991 nella Sinistra
Giovanile, e poi nel
Pds, Ds e infine Pd, “sono
sempre stato dipendente del
partito”. Per cui l’iniziativa
dei Radicali, che oggi corrono
da soli, “è un osceno tentativo
di discredito di una persona
perbene in piena campagna
elettorale”. Di seguito è partito
l’annuncio di querela per
diffamazione. La controreplica
dei Radicali non si fa attendere:
non appena ci arriverà
la querela lo denunceremo
per calunnia. Ma intanto
la polemica si è accesa. “Sa -
rebbe corretto se restituisse i
100 mila euro” ha commentato
salace il senatore Pdl Andrea
Augello. Più feroce il
competitor diretto di Zingaretti
per la Regione, Francesco
Storace (che ieri faceva riferimento
a “cose che usciranno
fuori e dimostreranno
che tutta questa caratura morale
non c’è”'): “È una vicenda
imbarazzante e antipatica.
Vorrei evitare di cavalcarla,
ma lui sia chiaro. Voglio sperare
che non sia vero, certo
emerge che Zingaretti non ha
mai lavorato un giorno in vita
sua...”. il fatto quotidiano 13 febbraio 2013
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