Malagrotta, Marino: “La discarica sarà trasformata in parco di 100mila alberi”
Il sindaco di Roma promette la "chiusura" della discarica laziale entro ottobre, "niente proroghe". E continuano le proteste del comitato "No Divino Amore" contro il nuovo sito di Falcognana: "Si ripeteranno gli stessi problemi altrove"
Intanto a Falcognana, che dovrebbe sostituirsi a Malagrotta dopo la chiusura, continuano le proteste dei cittadini. “La discarica non è la soluzione al problema rifiuti e quella del Divino Amore rischia di diventare una nuova Malagrotta”, hanno ribadito i rappresentanti del comitato “No discarica del Divino Amore” nello stesso giorno in cui è arrivato l’annuncio di Marino. Per il comitato, la soluzione dell’emergenza sta nel commercio del bene rifiuto. “Bisogna smettere di guardare al rifiuto come a uno scarto”, sottolinea Gianluca Lari del comitato. “Studi scientifici dimostrano come solo il 5-10 per cento dei rifiuti non sia riciclabile”, spiega Lari che auspica che ci siano degli incentivi economici per chi ricicla, per “cambiare finalmente la cultura del rifiuto di questo Paese”. A non convincere il comitato sono, poi, i numeri forniti dalla giunta: “Marino dice che vuole sversare qui 300 tonnellate al giorno, solo per due anni ma a noi risulta che di questo passo la discarica si riempirà in dieci anni”. I rappresentanti del comitato temono anche un’estensione indiscriminata della discarica, com’era già avvenuto in passato per Malagrotta. “La soluzione è bloccare questo progetto, trasferire per ora i rifiuti all’estero, cosa che in parte già avviene”, dice Lari. Il comitato tornerà a riunirsi il prossimo 21 settembre, quando sfilerà in un corteo di protesta che partendo da piazza della Repubblica arriverà fino a piazza Santi Apostoli a Roma. http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/09/19/marino-malagrotta-sara-trasformata-in-parco-con-100-mila-alberi/717353/
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