lunedì 22 ottobre 2012
inquinamento delle falde a Borgo Montello nuova udienza 5 dicembre
Inquinamento a Borgo Montello
il giudice dispone una superperizia
di Marco Cusumano
http://www.ilmessaggero.it/latina/inquinamento_discarica_montello_latina/notizie/227024.shtml
LATINA - Si allungano i tempi del processo per l’inquinamento della
falda acquifera nei pressi della discarica di borgo Montello. Il giudice
Guido Marcelli, dopo oltre tre ore di camera di Consiglio, ha deciso di
disporre una nuova perizia per verificare l’inquinamento dell’area e
l’eventuale connessione con la gestione di «Ecoambiente».
Si tratta di un accertamento tecnico affidato probabilmente con
l’auspicio di chiarire meglio il quadro delle accuse visto che le
precedenti consulenze sembrano piuttosto contrastanti. Il giudice
individuerà il tecnico fuori udienza, per poi affidare formalmente
l’incarico il prossimo 5 dicembre, giorno in cui è fissata la prossima
udienza. Il processo è ancora in fase preliminare e gli indagati non
sono stati ancora rinviati a giudizio.
La difesa, rappresentata dagli avvocati Marino e De Angelis, punta al
proscioglimento, sostenendo che tutti i controlli sugli invasi furono
effettuati correttamente. Mentre l’accusa, rappresentata dal pm Giuseppe
Miliano, vuole dimostrare le responsabilità dei tre indagati: Vincenzo
Rondoni, Bruno Landi e Nicola Colucci.
I vertici di «Ecoambiente» devono rispondere di reati ambientali, tra i
quali l'adulterazione di sostanze alimentari legati «all’omesso
controllo - si legge nel capo d'imputazione - circa la sicurezza degli
invasi S1, S2, S3 ed S0 e mediante la mancata esecuzione di opere di
impermeabilizzazione dei citati impianti benché le stesse carenze
strutturali fossero note agli imputati».
Secondo la Procura gli omessi controlli provocarono la «fuoriuscita del
percolato dai siti indicati, contenente sostanze pericolose quali
piombo, rame e zinco e così determinavano l'adulterazione e la
contraffazione delle acque di falda poste in prossimità di detto sito
rendendole pericolose per la salute pubblica».
Nella precedente udienza si concluse la battaglia per l’accoglimento
delle parti civili nel processo. Fu respinta la costituzione di parte
civile della Provincia di Latina e delle associazioni «Codici» e «Earth»
per difetto «di radicamento territoriale nell'area interessata».
Accolta invece la costituzione di parte civile di Legambiente Lazio
(rappresentata dall’avvocato Luigi Di Mambro), Codici Ambiente Latina e
comitato civico «Acqua Pulita».
Ammessi come parte civile anche undici cittadini residenti e proprietari
di immobili nell’area circostante la discarica che sarebbero stati
pesantemente danneggiati dall’inquinamento della falda.
Lunedì 22 Ottobre 2012 - 19:33
Ultimo aggiornamento: 19:35
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