mercoledì 6 giugno 2012

rifiuti primi timidi passi a Latina e provincia

Grazie anche alla pressione mediatica, agli organi di informazione si iniziano a vedere i primi timidi risultati di civilità in merito alla gestione dei rifiuti. Dopo oltre 30 anni, dopo essere stato gestore di una discarica (poi ceduta) che aveva procurato inquinamento (secondo denunce di associazioni e cittadini) e senza tutte le autorizzazioni il comune di Latina compie alcuni passi fondamentali. Da una parte il conferimento ad una ditta per il trattamento dei rifiuti, prima dell'invio in discarica, dall'altra, finalmente, la regolamentazione della discarica, del territorio circostante e finalmente il ristoro ai cittadini. Il balletto sui numeri della differenziata (20 o 30 o 40 per cento che sia) indica un evidente fallimento e che siamo ben lontani dal rispettare gli obblighi di legge (60 entro fine mese, 65% entro fine anno). A questo proposito illuminanti gli interventi di alcuni consiglieri di maggioranza nel consiglio comunale di circa 1 mese fa a proposito delle motivazioni sull'inizio da Latina Scalo e sulle competenze, disponibilità dimostrate, come riportano gli organi di informazioni e le dichiarazion dei consiglieri ds. E' evidente che la guerra legale in atto tra gli esponenti del pdl e tra gli amministratori della stessa filiera di governo (comune, provincia, regione) con obiettivi diversi (quale ditta gestisce i rifiuti? è solo una questione di aziende?) tra inceneritori, discariche (vietate e sanzionate dalla UE)? anche i bambini sanno, a loro spese, che nè inceneritore, nè discariche sono il metodo per la soluzione del problema rifiuti che si ottiene solo con la differenziata. Al di là di questo questa guerra legale tra enti è l'esatto contrario del coordinamento tra enti che dovrebbe essere la necessaria prerogative per evitare l'emergenza e per dare risposte chiare e forti nei momenti di difficoltà. E gli enti sono quelli che dovrebbero dare l'esempio ai cittadini che devono necessariamente fare la loro parte collaborativa. E' questione di civiltà e di cultura. Speriamo di vederla applicata nel consiglio provinciale annunciato per lunedì prossimo al quale sarebbe stata invitata la presidente della regione Lazio che, stando alle croanche degli organi di informazione, sarebbe lo sponsor delle varie discariche contestate di Roma (Villa Adriana per esempio). E speriamo che allo stesso consiglio provinciale vengano invitati (e che partecipino) le varie amministrazioni comunali della provincia che poi dovranno adottare gli atti conseguenti nel territorio e sopratutto sensibilizzare i cittadini. Coordinamento provinciale dei verdi ecologisti e civici della provincia di Latina

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